A TEMPO DI DONNA
Il nuovo esordio “only digital” di Cristiana Dalla Zonca
Inesorabile. Questo è senz’altro il primo aggettivo che si associa alla parola “tempo”. Perché è quello che fa: passa, inesorabile e implacabile. Anche nella sonnacchiosa e immota Trieste il tempo scorre inflessibile giorno dopo giorno: sul mare, sull’imponente piazza, sui tetti, tra i vicoli delle case e sulle alture del Carso. Ma per quattro donne la sua velocità è diversa: in nove mesi il ritmo del tempo per Maria Rosa, Sara, Grazia e Anna assume una dilatazione differente. Le vite di queste quattro donne non hanno apparentemente niente in comune, si sfiorano, quasi inconsapevoli, ma il loro denominatore è il medesimo: il tempo, vero padrone della vita.
“A tempo di donna” segna l’esordio digitale di Cristiana Dalla Zonca. Dopo il successo del suo primo libro Amore Chiama, Amore Risponde (Giunti Editore), l’autrice triestina torna a raccontare storie di donne dei nostri tempi, figure femminili complesse, fatte di pensieri, paure, dubbi, incertezze ma che, di fronte alle avversità della vita, trovano sempre il coraggio di volgere lo sguardo verso il futuro, anche quando può essere inesistente.
L’e-book “A tempo di donna” è disponibile per il download su tutte le principiali librerie digitali (Amazon, Google Play, KoboBooks etc etc) ed è parte di un progetto di comunicazione che fa vivere, per la prima volta e in modo assolutamente innovativo, alcune dei personaggi del libro in rete. Sul sito www.tempodonna.it si può infatti interagire con tre delle protagoniste attraverso i più diffusi social network e app.
Cristiana Dalla Zonca, giornalista, opera nel camp della comunicazione finanziaria. Appassionata di sport, ha lavorato come addetto stampa per tre Olimpiadi: Torino, Vancouver e Londra, oltre che ad altri eventi sportivi internazionali come i recenti giochi del Commonwealth a Glasgow. Vive e lavora a Trieste con il marito, tre figli e un cane.
UN CHIACCHERATA CON CRISTIANA DALLA ZONCA
Buongiorno Cristiana, a distanza ravvicinata dall’uscita del suo primo romanzo, Amore chiama Amore, esce un suo nuovo libro, A tempo di donna.
Quale legame c’è tra i due lavori così palesemente diversi, eppure così femminilmente vicini?
Amore chiama Amore Risponde parlava del percorso di una donna sola, e partiva da un’esperienza autobiografica. A tempo di donna invece parla di quattro donne, frutto della mia fantasia, seppur figlie di alcune esperienze emotive dirette, che si trovano a vivere nove mesi che cambieranno radicalmente le loro vite. Sono libri diversi, ma entrambi trattano tematiche universali lette da un punto di vista femminile. Io scrivo di donne e do’ voce ai loro pensieri perché è un mondo che conosco e che mi appartiene.
Cari lettori, da oggi sarà possibile scaricare, in in versione e-book, il nuovo romanzo “A tempo di donna” disponibile su tutte le librerie digitali.
Nove mesi, quattro donne, quattro storie, un unico denominatore comune: il tempo, solo padrone.
Twitter: @TempoDonna #tempodonna
Contribuire ad ampliarne le storie su @20lines!
Questo è un link tratto dalla bacheca FB aperta per il libro. Vuoi spiegarci in cosa consiste questo progetto?
E’ un progetto assolutamente pioneristico e innovativo, perché non è mai stato applicato a un prodotto editoriale ma solo ad alcune fiction americane di grande successo. Io, la Claudia Ronchi Communications, i ragazzi di Ideo Creative Network abbiamo dato vita ai personaggi del libro, li abbiamo resi reali, non solo sulla carta ma nella vita di ogni giorno. E così, tramite i social network e il sito www.tempodonna.it si può chiacchierare con Anna, che a diciassette anni usa whatsapp e chiederle un consiglio al suo cellulare 3270431614, o ascoltare le canzoni con cui si è innamorata su Spotify, condividendone la playlist. O si può scrivere una mail a Rosa a rosa@tempodonna.it per condividere in forma anonima esperienze dolorose come la violenza domestica e il carcere. O ancora veder crescere il pancione di Sara che posta le sue foto su Instagram . Siamo voluti andare “oltre il libro” dando la possibilità ai lettori di conoscere i loro beniamini non più solo sulla carta.
Pienamente a passo con i tempi, che pongono il virtuale in una dimensione umana, mi chiedo cosa comporterà la nascita di una realtà virtuale dei quattro personaggi, ovvero se verrà colta la possibilità di esprimersi e di far evolvere il progetto, oppure ci sarà il rischio di confondere la realtà con la fantasia. Le tue aspettative in proposito quali sono?
Ho sempre pensato che la rete funzionasse se poi si attaccava a qualcosa di reale, e infatti le persone che rispondono e che “sono” le donne del libro sono vere. Per questo il rischio di una confusione non dovrebbe esserci, non parliamo con ologrammi ma con qualcuno in carne e ossa. Non so fare predizioni sulla risposta della rete, certo dovrebbe incuriosire, ma è una prima sperimentazione, quindi avere aspettative è molto difficile. Tra qualche mese, dati alla mano, ci confronteremo sulla riuscita del progetto e magari scopriremo che l’idea è piaciuta e ci hanno copiati.
Poni un limite a questo progetto oppure è un cantiere aperto e in continua evoluzione?
E’ assolutamente aperto. Sappiamo da che punto stiamo partendo ma nessuno di noi ( io e il mio gruppo di lavoro) ha idea di dove arriveremo. Speriamo di coinvolgere le persone e aprire tematiche sociali che a me sono molto care. Vorrei anche che questo sito diventasse un punto di sfogo e contatto per tematiche di cui si parla ancora troppo poco, una sorta di punto di raccolta. Speriamo di riuscirci.
La tua è una grande intuizione letteraria: quanto riesce a incuriosirti l’evolversi del progetto? C’è preoccupazione per l’ipotesi di un assorbimento di tempo da togliere ai tuoi impegni?
Mi incuriosisce e mi entusiasma moltissimo, è come attraversare per la prima volta un territorio inesplorato. Quanto all’assorbimento di tempo e energia non mi preoccupo, sono una workaholic e curiosa di natura perciò ho già messo in conto un paio di ore al giorno per dedicarmi a questo progetto che mi appassiona molto, che siano notturne poi, è relativo.
Augurandoti buona fortuna e ponendoti tutti i più vivi complimenti, ti invito a ricordare ai lettori dove trovare il libro e come relazionarsi con i personaggi.
Certamente! Il primo punto di contatto è il sito www.tempodonna.it dove si trova tutto. Poi la pagina Facebook “A tempo di donna. Twitter @TempoDonna e #TempoDonna.
Per parlare con Anna scrivete a 3270431614, per entrare in contatto con Rosa rosa@tempodonna.it, e per chi volesse sapere qualcosa in più da me cristiana @tempodonna.it. Tutti questi contatti sono comunque visibili nell’ebook
intervista©Laura Poretti Rizman
A TEMPO DI DONNA
Il nuovo esordio “only digital” di Cristiana Dalla Zonca da oggi scaricabile su tutte le librerie digitali.
Inesorabile. Questo è senz’altro il primo aggettivo che si associa alla parola “tempo”. Perché è quello che fa: passa, inesorabile e implacabile. Anche nella sonnacchiosa e immota Trieste il tempo scorre inflessibile giorno dopo giorno: sul mare, sull’imponente piazza, sui tetti, tra i vicoli delle case e sulle alture del Carso. Ma per quattro donne la sua velocità è diversa: in nove mesi il ritmo del tempo per Maria Rosa, Sara, Grazia e Anna assume una dilatazione differente. Le vite di queste quattro donne non hanno apparentemente niente in comune, si sfiorano, quasi inconsapevoli, ma il loro denominatore è il medesimo: il tempo, vero padrone della vita.
Maria Rosa, meridionale di mezza età trapiantata al nord al seguito di un marito “padre e padrone”, paga sulla propria pelle le violenze troppo a lungo subite diventando a sua volta carnefice.
Chiusa nella prigione del matrimonio, scoprirà tra le quattro mura del carcere il significato della parola libertà. Nei nove mesi che dovrà attendere per avere un verdetto, Rosa imparerà ad apprezzare se stessa e la vita, fatta di piccole ma irrinunciabili cose e costruirà nella cella il suo nido.
Sara, trentenne avviluppata su se stessa, troppo ansiosa e ordinata per contemplare l’imprevisto, sarà sorpresa da una gravidanza inattesa. Conscia di non avere motivi seri per non mettersi alla prova e crescere, vivrà quest’esperienza prima con timore, e mano a mano, con sempre maggior fiducia in se stessa e nelle proprie capacità, cogliendo l’occasione che la vita le offre di prendere in mano il proprio destino.
Grazia, distinta insegnante di quasi sessant’anni, algida, amata e ancora bella, ha avuto una vita buona, serena, trascorsa lieta su binari ben conosciuti. Settembre segna per lei l’inizio di un lungo inverno senza luce, dove le giornate che si accorciano sono il simbolo della sua vita che si spegne. Il tempo per lei corre veloce, troppo, vorrebbe fermarlo e chiedergli tregua, avere il conforto di una pausa, ma le lancette spietate si muovono verso la fine.
Anna, diciassette anni, unico tempo possibile: indicativo presente. Vola in Canada per l’anno all’estero e vive, vive, ebbra di prime scoperte. Spensierata e lieta Anna tratta il tempo come se questo non esistesse e fosse un eterno suddito ai suoi piedi. Lo scorrere della vita è infatti un concetto che Anna non possiede ancora impegnata com’è a cercare sempre di più, senza mai interrogarsi, se il futuro le possa riservare invece qualcosa in meno.
“A tempo di donna” segna l’esordio digitale di Cristiana Dalla Zonca. Dopo il successo del suo primo libro Amore Chiama, Amore Risponde (Giunti Editore), l’autrice triestina torna a raccontare storie di donne dei nostri tempi, figure femminili complesse, fatte di pensieri, paure, dubbi, incertezze ma che, di fronte alle avversità della vita, trovano sempre il coraggio di volgere lo sguardo verso il futuro, anche quando può essere inesistente.
L’e-book “A tempo di donna” è disponibile per il download su tutte le principiali librerie digitali (Amazon, Google Play, KoboBooks etc etc) ed è parte di un progetto di comunicazione che fa vivere, per la prima volta e in modo assolutamente innovativo, alcune dei personaggi del libro in rete. Sul sito www.tempodonna.it si può infatti interagire con tre delle protagoniste attraverso i più diffusi social network e app.
“Rifletti. Quante volte hai camminato davanti al tempo, voltandoti indietro e incitandolo con le mani, perché sembrava immobile e tu avevi fretta. E quante gli sei corso appresso fino a sentir scoppiare il cuore, con i muscoli che bruciavano, e nonostante i tuoi sforzi, ti sei dovuto arrendere, in ginocchio, guardandolo andare talmente veloce che sembrava volasse.
Poi ci sono state volte in cui avete trascorso la notte assieme, a bere e ricordare, mentre aspettavi rassegnato un’alba inevitabile. E una volta sola in cui l’hai deriso, beffato e presuntuoso hai deciso di ignorarlo. Ce n’era talmente tanto che l’avevi confuso con il mare, per quanti secchi riempissi restava sempre pieno. E così hai continuato a vivere, ridendo, come se fosse un tuo diritto.
Ci interroghiamo mai sullo scorrere del tempo, e su quanto e come questo possa incidere sulle nostre vite?
Possono nove mesi avere una dilatazione diversa? Nella cornice di una Trieste sonnacchiosa e immota quattro donne vivono inconsapevoli l’una accanto all’altra, sfiorandosi casualmente, ignare di quanto nove mesi, incideranno sul loro avvenire.” ( da A tempo di Donna )
Cristiana Dalla Zonca, giornalista, opera nel camp della comunicazione finanziaria. Appassionata di sport, ha lavorato come addetto stampa per tre Olimpiadi: Torino, Vancouver e Londra, oltre che ad altri eventi sportivi internazionali come i recenti giochi del Commonwealth a Glasgow. Vive e lavora a Trieste con il marito, tre figli e un cane.
Con gentile preghiera di divulgazione.
Caterina dalla Zonca
catedz@gmail.com
mob 33876 28 991