1918-1921. Fuoco sotto le elezioni

 

»1918-1921. Fuoco sotto le elezioni. Gli incidenti di Spalato, Trieste e Maresego«

 

È appena uscito per Luglio Editore il mio ultimo libro, dove attraverso l’elaborazione di documenti vecchi e nuovi presento la mia ricerca sui fatti di Maresego accaduti il 15 maggio 1921 ma portati in tribunale nel 1923 e le dietrologie che caratterizzarono la presenza dell’Ammiraglio Enrico Millo in Adriatico, l’allora Governatore delle Isole dalmate e curzolane.

L’indagine storica è divisa in quattro capitoli: I Maresego; II Elezioni; III Sergio Dompieri, avvocato; IV La missione di pace statunitense.

Capitolo IIl primo argomento a essere esaminato è l’incidente di Spalato accaduto l’11 luglio 1920 che ha avuto come conseguenza l’incidente del Balkan (13 luglio 1920) meglioconosciuto come Casa di Cultura Slava di Trieste e poi si traccia il parallelo che ha portato all’uccisione di tre attivisti fascisti a Maresego (Capodistria, il 15 maggio 1921). Da un rapporto americano si capiscono molte cose, scelte e reazioni legate all’incidente di Spalato e gli intrighi, complotti e cospirazioni durante il governatorato dell’Ammiraglio Enrico Millo.

Capitolo II – Interessanti, infine, le dinamiche delle elezioni a Capodistria, dove non c’era un rappresentante del Blocco Nazionale, ma è forse per questo che 11 attivisti del fascio andarono a consegnare a Maresego le schede elettorali dello stesso, ma gli abitanti del luogo, in gran parte contadini forse privati di quell’arsenale requisito la sera prima a Trieste, li aggredirono in modo smisurato tanto da provocarne la morte. Spesso sottolineo che l’età media degli 11 attivisti era di 14 anni, mentre gli assalitori erano uomini. La storiografia riporta questo incidente in vari modi, ma in base alla documentazione d’archivio si è ricostruita la vicenda e i suoi sviluppi in un contesto storico poco noto. De facto gli incedenti furono molti, consecutivi e sparsi sul territorio e andrebbero citati tutti poiché tutti contribuirono a fomentare l’odio e l’ira esplosi a Maresego.

Capitolo III – E’ un capitolo a parte Sergio Dompieri, avvocato costituitosi parte civile con i parenti delle tre vittime. Personaggio enigmatico, esponente del fascio triestino e prefetto di molti comuni tra cui Gorizia. Da ricerche recentissime è emerso che l’avv. Dompieri è stato scelto dall’Ammiraglio Enrico Millo quale difensore di Giovanni Marotti di Spalato, incarcerato con l’accusa di spionaggio a favore dell’Italia. Coincidenza davvero singolare.

Capitolo IV – Grazie a un rapporto scritto negli anni ’40 da un ufficiale della Marina Militare statunitense sul coinvolgimento americano nella prima guerra, si sono rivelati i vari intrighi e il fraintendimento storico che ha portato gli americani a sostenere la causa Serba contro quella Italiana. Dai rapporti della CIA e delle varie spie dislocate lungo la costa dalmata emergono realtà interessantissime legate a scelte, ora chiaramente imposte, che l’ammiraglio Millo dovette fare.

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