Mi chiamo Aram e sono italiano

TEATRO COMUNALE DI MONFALCONE / STAGIONE 2016-2017
Aram Kian è il protagonista di Mi chiamo Aram e sono italiano, per la regia di Gabriele Vacis:
in scena il racconto delle “seconde generazioni” (venerdì 24 marzo, esclusiva regionale) / Incontro sul tema alle 19.00

Aram Kian, foto fornita dal Teatro Comunale di Monfalcone

Ospite della rassegna “contrAZIONI” dedicata alla drammaturgia contemporanea, venerdì 24 marzo alle 20.45 arriva al Teatro Comunale di Monfalcone, in esclusiva regionale, lo spettacolo Mi chiamo Aram e sono italiano, di e con Aram Kian. Prodotto da Nidodiragno, lo spettacolo vanta la regia di Gabriele Vacis, regista fra i più attenti della scena contemporanea, e la scenofonia di Roberto Tarasco, suo storico collaboratore.

Una classica infanzia degli anni Ottanta, vissuta nella periferia industriale di una grande città del Nord, fra tegolini del Mulino Bianco e compagni di scuola strafottenti; una banale adolescenza anni Novanta, condita di musica grunge, cortei studenteschi e serate in discoteca; una comune giovinezza a cavallo del nuovo secolo, fatta di inconcludenti anni universitari e lavoro che non si trova. È il ritratto tipico di un trentenne italiano, ma se il trentenne in questione si chiama Aram e ha un padre iraniano, le cose si complicano un po’…

In bilico fra incanto, ironia e tragedia, lo spettacolo racconta la storia dei nuovi italiani, i figli degli immigrati, le cosiddette “seconde generazioni”. E attraverso la voce di Aram Kian, protagonista di questa storia e del monologo, Gabriele Vacis costruisce un testo che è uno stralcio di vita e memoria e, al contempo, uno sguardo al futuro di una società che sta imparando a dare un significato all’aggettivo “multietnico”.

Aram Kian si diploma alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano nel 1996 e da allora il teatro è la sua attività principale. Da sempre interessato alla nuova drammaturgia italiana e straniera, collabora nel corso degli anni con registi del calibro di Valerio Binasco, Gigi Dall’Aglio, Massimo Navone, Cristina Pezzoli, Serena Sinigaglia e Beppe Rosso. Ha partecipato a diversi radiodrammi e, al cinema, è stato diretto fra gli altri da Gabriele Salvatores in Educazione siberiana (2013). Recentemente ha recitato al fianco di Marina Massironi e Roberto Citran nello spettacolo Il solito viaggio, scritto e diretto da Matteo Oleotto, prodotto da La Contrada – Teatro Stabile di Trieste.

Nell’ambito della rassegna “Dietro le quinte”, alle 19.00 al Bar del Teatro, avrà luogo un incontro con Laura Blasich e Katia Bonaventura, curatrici del progetto “Per la seconda generazione”, che raccoglie le testimonianze dei giovani stranieri sulla città di Monfalcone e sulla loro idea di futuro; coordina l’incontro Roberto Franco (Associazione Culturale Etra).

Biglietti in vendita presso: Biglietteria del Teatro, Biblioteca Comunale di Monfalcone, ERT di Udine, prevendite Vivaticket e on line su www.vivaticket.it; la Biglietteria del Teatro accetta prenotazioni telefoniche (0481 494 664).

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