Il 28 gennaio, insieme ai metalmeccanici, sciopereranno e manifesteranno tutte le categorie del lavoro dipendente pubblico e privato (ad eccezione dei trasporti urbani che sciopereranno il 26) e nella scuola e nelle Università, oltre a docenti, Ata e personale amministrativo, bloccheranno le attività gli studenti protagonisti della rivolta anti-Gelmini dei mesi scorsi.
I COBAS hanno infatti esteso a tutti i/le lavoratori/trici lo sciopero che la Fiom aveva indetto per i soli metalmeccanici e che aveva inutilmente cercato di far generalizzare anche dalla Cgil, che si è seccamente rifiutata per timore dell’estensione della lotta contro l’arroganza padronale e governativa.
È uno sciopero contro quel potere economico che ha trascinato l’Italia nella più grave crisi del dopoguerra, e che, invece di pagare per la sua opera distruttiva, cerca di smantellare ciò che resta delle conquiste dei/delle salariati/e e dei settori popolari. Contro il governo Berlusconi che, aggravando le politiche liberiste del precedente governo Prodi, ha cancellato centinaia di migliaia di posti di lavoro nelle fabbriche e nelle strutture pubbliche (a partire dalla scuola: 140 mila posti in meno ed espulsione in massa dei precari), imposto catastrofiche “riforme” della scuola e dell’Università, bloccato i contratti nel Pubblico Impiego e con il decreto Brunetta sequestrata la contrattazione e i diritti lavorativi e sindacali. Contro un padronato parassitario e reazionario, che, guidato dal capo-banda Fiat Marchionne, va all’assalto di ciò che resta dei diritti dei salariati.
A TRIESTE l’appuntamento del 28 gennaio per l’iniziativa promossa dai Cobas è in PIAZZA della BORSA alle ore 10.
COBAS SCUOLA FVG – Viale Rittmeyer, 6 – Trieste – cobasts@fastwebnet.it – tel. 040.0641343