Ero curiosa di rivederli: già due anni fa ne rimasi colpita e volevo osservare la loro scalata professionale.
Da più di dieci anni girano in lungo e in largo il nostro Paese portando i loro concerti in Italia ma soprattutto istillano goccia dopo goccia, un sentimento di condivisione tra i popoli.
Loro suonano musica gitana e klezmer, toccando tradizioni di vari popoli tra Bosnia, Serbia, Albania, Romania, Russia e Turchia.
Anche questa volta sono state molte le persone rimaste fuori dal Teatro Miela per il tutto esaurito, che ha visto anche molti spettatori in piedi, anzi in movimento di ballo: loro, i Barcelona Gipsy Balkan Orchestra, promettono due serate per il prossimo concerto triestino.
Dimostrano una crescita musicale in questo concerto che offre un repertorio che spazia, come loro uso, di terra in terra.
L’introduzione macedone è suonata dalla sola Band, che non ha più tra le file Joaquìn Sánchez Gil ma che presenta, insieme all’uscita del loro nuovo lavoro, due nuove acquisizioni in Dani Carbonell al clarinetto e Pere Nolasc, violinista, entrambi catalani. Rimangono il fisarmonicista italiano Mattia Schirosa, il percussionista greco Stelios Togias, il chitarrista francese Julien Chanal e il contrabbassista serbo Ivan Kovacevic. Tutta la band si è evoluta ed ha anche mutato look: da abiti più folkloristici è passata ad un genere più classico, che si avvicina quasi ad un suono jazz.
Sandra Sangiao,la fondatrice del gruppo, deliziosa voce e presenza catalana, si è presentata alla seconda canzone, con un’incantevole abito rosso coperto da una maglietta di pizzo nero. Ha iniziato il concerto con una deliziosa e conosciuta ninna nanna albanese.
Successivamente si sono alternate danze contorte bulgare e transilvane, ci hanno portato nel loro mondo di collaborazione con vari artisti, tra i quali spicca la loro esperienza estiva con Botanico Jutic a Barcellona. Hanno toccato la Grecia con una canzone meditativa dedicata a tutte quelle persone che non hanno paura del diverso. Raccontano del loro viaggiare attraverso venticinque paesi imparando nuove forme, assaggiando nuovi cibi e conoscendo nuovi amici. Lanciano messaggi di fratellanza e di pace, in un Teatro che porta questa filosofia come bandiera.
Cantano in una canzone rumena, lo Shara Imal, un sentimento di nostalgia talmente forte che non si può spiegare ma solo suonare, e che hanno scelto come simbolo del loro nuovo disco digitale uscito quel giorno. Cantano l’ingiustizia di ladri che fanno le leggi e di innocenti che finiscono in gabbia con la pizzica di Adriano Sofri e con una rumba macedone dedicata all’Italia che a loro ha dato tanto, concludono il concerto con un acclamato bis, con la canzone Usti Usti Baba che fa cantare e ballare tutti, come a un vero matrimonio balkan.
Laura Poretti Rizman
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Venerdì 23 febbraio 2018 ore 21.30 – Teatro Miela
Miela Music-Live
BARCELONA GIPSY BALKAN ORCHESTRA
Dopo il clamoroso successo di due anni fa al Teatro Miela, ritornano i BGKO – Barcelona Gipsy balKan Orchestra a presentare il nuovo album “Avo Kanto”
“Raramente i membri di una famiglia nascono sotto lo stesso tetto”. Non esiste descrizione più calzante di questa per raccontare questa band composta da musicisti di paesi diversi: la voce è dell’incantevole Sandra Sangiao, viene dalla catalogna;
il fisarmonicista Mattia Schirosa arriva dall’Italia;
Stelios Togias, il percussionista, viene dalla Grecia;
Julien Chanal, il chitarrista, é francese;
Ivan Kovacevic, il contrabbassista, arriva dalla Serbia;
Dani Carbonell al clarinetto e Pere Nolasc, violinista, sono spagnoli.
In breve tempo il gruppo si è fatto conoscere ed apprezzare in tutta Europa, tenendo concerti in oltre 25 paesi, riproponendo il patrimonio musicale gitano, klezmer, bosniaco, serbo, albanese, rumeno, russo e ottomano. Brani che parlano d’amore e libertà, canzoni contro la guerra, canti rivoluzionari, un repertorio ricchissimo che scavalca le frontiere, geografiche e politiche, per abbracciare l’umano, nella sua ricca e meravigliosa complessità.
Più ci si immerge in questo paesaggio sonoro variopinto e più si scopre quanto questo gruppo sia la rappresentazione in piccola scala di quello che dovrebbe essere l’Europa, “l’antica penisola del tramonto”, per dirla con Vàclav Havel, che invece di farsi unita si sta scomponendo, lacerata da frontiere e filo spinato.
Al contrario la loro musica protegge le diversità, si incarna in esse, le fa fiorire, per restituirle a noi in forma di canto.
Non è un caso se il primo lavoro come Barcelona Gipsy Balkan Orchestra è stato Europa cierra la frontera-Soundtrack, una raccolta di sette brani (più una bonus track), colonna sonora dell’omonimo documentario realizzato da Carlos Spottorno e Guillermo Abril. Come pure non è casuale che il loro concerto abbia concluso la più grande manifestazione mai organizzata in Europa a favore degli immigrati che ha visto marciare lungo le strade di Barcellona oltre 500.000 persone.
“Avo Kanto” è il loro imminente nuovo lavoro che presenteranno al Teatro Miela assieme ad un repertorio tra i più coinvolgenti, sensuali ed irresistibili e che li ha fatti diventare uno dei gruppi europei più amati in questo ambito musicale.
organizzazione: Bonawentura
Ingresso € 18,00, ridotto soci Bonawentura e under 26 € 15,00. Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.it