Per volere di Claudio de Maglio, attore ma anche direttore della prestigiosa Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, di Udine, lo spettacolo La vita non è un film di Doris Day è stato ripresentato al Teatro Bobbio di Trieste in questo ultimo fine settimana.
All’apertura del sipario la scena è stata riempita da una bellissima scalinata in legno chiaro, forse simbolo delle difficoltà e dello scorrere degli anni. In cima un’alberello di natale a collocare il periodo dello svolgersi del racconto.
Tre adorabili e terribili vecchiette, perfette nel loro travestimeno, esibiscono un’eccesso di comportamenti assurdi e fastidiosi, quali l’insopportabilità che il tempo porta nell’animo umano anche nei confronti di chi più si ama.
Uno scorrere di vita che pur nella sua esagerazione, mette bene in evidenza il malessere della nostra società, dove non esistono più valori di affetto e legame materno, ma neppure di vera amicizia. Almeno così sembra perchè nonostante l’invidia e l’egoismo, nel finale natalizio prevarrà la solidarietà di sorellanza.
Una splendida esibizione per una commedia altrettanto valida che meriterebbe un posto in cartellone di stagione.
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©Laura Poretti Rizman
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Claudio de Maglio, Claudio Mezzelani e Massimo Somaglino al Teatro Bobbio fuori abbonamento con lo spettacolo “La vita non è un film di Doris Day”

È in arrivo un weekend speciale al Teatro Bobbio, sabato 14 e domenica 15 dicembre, con “La vita non è un film di Doris Day” di Mino Bellei, uno spettacolo fuori abbonamento di e con Claudio de Maglio, Caludio Mezzelani e Massimo Somaglino.
Tre attori che porteranno in scena, en travesti, tre deliziose vecchiette, per un remake di un fortunato spettacolo degli anni ’90, trasformandosi rispettivamente in Amalia, un’ex attrice di successo, in Angiolina, una donna con poco cervello, e in Augusta, una donna ricca, senza peli sulla lingua che sa spesso imporsi sulle altre. Tre amiche da una vita, tre donne che si conoscono da sempre, che hanno frequentato le stesse scuole, fino al traguardo dell’università, e che hanno poi inseguito i loro sogni, da sempre condivisi. Ormai vedove, per un bizzarro destino che le ha private tutte dei loro mariti, e con dei figli che stentano a fare anche solo qualche telefonata ogni tanto, si trovano immerse in una realtà parecchio arida di conoscenze. Nemmeno tra loro si frequentano spesso, ma da oltre dieci anni hanno preso l’abitudine di passare il Natale e Santo Stefano insieme, nella casetta di campagna di Amalia, che inizia però ad avere dei seri problemi economici, nonostante abbia alle spalle una brillante carriera. Come accade in questi casi, l’amicizia, consolidata, porta a conversazioni che possono rivelarsi anche pericolose, soprattutto se la situazione personale delle persone coinvolte nasconde delle verità che si vorrebbero tenere nascoste o che per anni si è scelto di non rivelare.
Un affresco comico ma anche malinconico di quella che può essere la terza età nell’epoca contemporanea, che sa anche andare a fare luce su quelli che sono i cambiamenti legati ad una diversa disponibilità economica, restando comunque legato all’amicizia, quella vera, che riesce ad andare oltre il passare degli anni e le difficoltà. Uno spettacolo in grado di fare ridere il pubblico grazie alle sue battute taglienti, ma regalando molto di più.
Prevendita dei biglietti, prenotazione dei posti presso la biglietteria del Teatro Bobbio (tel. 040.390613/948471) o al TicketPoint di Corso Italia 6/C (tel. 040.3498276/3498277). Prevendita On Line: Circuito VIVATICKET by Charta (vivaticket.it).
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