Variazioni Enigmatiche

Lei non ama l’Amore, ma il Mal d’Amore!

Erik Larsen a Abel Znorko

La storia narra di un letterato misantropo, pluripremiato, insignito del Premio Nobel per la Letteratura, che si rinchiude in una casa su di un’isola del nord, lontano dal mondo e fuggendo perfino dall’amore.

Mantiene i contatti per più di un decennio solamente con l’unica donna che lui abbia amato, ed essendo corrisposto, inizia un rapporto epistolare nel quale si raccontano ogni cosa.

Conoscendo il tema del racconto, in un mondo come il nostro che vanta una grande solitudine tra gli esseri umani ed una grande difficoltà di stringere legami sentimentali o di amicizia reali  a favore di quelli virtuali, non risulta poi così difficile comprendere il protagonista e il suo ospite. Dietro un monitor oggi, come ieri dietro ad una lettera, si possono celare molte sorprese.

La scena si svolge nel salotto di una casa dove trasudano cultura ed arte. Librerie zeppe di libri e quadri appoggiati alle pareti sembrano il pane quotidiano del quale si nutre il protagonista. La sua poca disposizione ai contatti umani lo porta a gesti di esasperazione che evidenziano all’eccesso molti comportamenti riscontrabili in sempre più persone.

Il testo è pieno zeppo di aforismi sui quali meditare: Non credo che la modestia esista, Il bello di un mistero è il segreto che contiene non la verità che nasconde, La carezza sembra una gentilezza invece è una ferita, sono solamente alcuni che raccontano la fredda analisi comportamentale dell’essere umano.

Splendido lo scambio d’intervista tra il letterato e il giornalista, dove i ruoli spesso si ribaltano. Un’interpretazione molto profonda sul tema dell’amore e di quanto il sesso distrugga e annulli ogni cosa bella dell’amore. Nel rapporto epistolare si evince quanta purezza ci sia stata nello scambio di racconti e di confronti. “Lei commentava ogni mia cosa; è stata il mio maggior critico. Scrivendoci abbiamo parlato di tutti. Il sesso invece annulla ogni cosa e distrugge l’amore.”

La melodia inafferrabile di Elgar, da il titolo a quest’opera di Schmitt nella quale molti attori si sono cimentati, uno tra tutti a memoria, Glauco Mauri, e proprio in questa occasione Saverio Marconi, essendo oltre che attore regista, autore, produttore e direttore artistico de la Compagnia della Rancia torna in scena nelle vesti di attore a vestire i panni di interprete principale. Accompagnato da Gian Paolo Valentini, raccontano la brillante storia di Abel Znorko e Erik Larsen, all’ombra di un amore epistolare dove si scatenano mille colpi di scena, divertenti e spassosi, ad insegnamento che l’ironia nei momenti più difficili è un’ancora di salvezza e che in fondo, nessuno riesce a vivere davvero da solo.

©Laura Poretti Rizman

foto fornita da Il Rossetti
foto fornita da Il Rossetti

 

 

 

 

“Un capolavoro di costruzione drammaturgica: suspance, rivelazioni, emozioni si fondono in Variazioni Enigmatiche di Eric-Emmanuel Schmitt, dal 26 al 29 marzo alla Sala Bartoli diretto da  Gabriela Eleonori. Saverio Marconi – anima e regista della Compagnia della Rancia – ritorna in scena  da attore con questo spettacolo e interpreta il protagonista al fianco di Gian Paolo Valentini”.

Saverio Marconi ritorna in scena in veste d’attore, per Variazioni Enigmatiche di Eric-Emmanuel Schmitt, ospite del cartellone altripercorsi alla Sala Bartoli dello Stabile regionale, da mercoledì 26 a sabato 29 marzo.

Un debutto da non perdere, per l’appeal della commedia – scritta in modo ineccepibile e ricca di emozione – e della messinscena, firmata da Gabriela Eleonori.

In Variazioni enigmatiche Eric-Emmanuel Schmitt pone in scena due uomini, opposti in un confronto che passa dall’ironia più tagliente alla tenerezza, dalla commozione alla crudeltà e che “imprigiona” l’attenzione dello spettatore senza lasciargli tregua. Un confronto il cui oggetto è una donna misteriosa, la cui assenza è la protagonista vera dello spettacolo.

Autore dei più amati fra i contemporanei europei, Eric-Emmanuel Schmitt (che allo Stabile regionale è stato apprezzato in diverse occasioni fra cui ricordiamo almeno le produzioni Il visitatore e Piccoli crimini coniugali, nonché il bell’allestimento a cura di Glauco Mauri e Roberto Sturno proprio delle Variazioni, oltre dieci anni fa) allude – evocando nel titolo l’omonima composizione di Elgar, creata in base a una melodia inafferrabile – proprio all’arcano di questa donna, alla cui verità il testo mira, procedendo per disvelamenti successivi, attraverso una sofisticata e perfetta concezione drammaturgica.

L’autore immagina che uno scrittore anziano e misantropo, Abel Znorko – Premio Nobel per la letteratura – viva da eremita in un’isola della Norvegia: lo lega al mondo unicamente un rapporto epistolare, mantenuto con una donna da lui molto amata. Un giorno viene raggiunto da Erik Larsen, giornalista sconosciuto, cui stranamente ha scelto di concedere un’intervista. Ma le domande di Larsen conducono a un dialogo sempre più teso e inquisitore da cui germoglieranno inattese rivelazioni.

A interpretare questo capolavoro di scrittura teatrale – diretto con femminile sensibilità da Gabriela Eleonori – sarà un duo d’attori di grande intensità: Gian Paolo Valentini – che darà vita al giornalista – e Saverio Marconi, che per il personaggio di Znorko ritorna attore, dopo le tante applaudite regie di musical per la Compagnia della Rancia ed il bellissimo Rain Man visto lo scorso anno.

Ricercato dai più grandi attori (Variazioni Enigmatiche è stato interpretato in altri paesi europei da Delon, Sutherland, Brandauer) il testo è amatissimo anche dal pubblico che ne resta potentemente conquistato.

«Dopo anni – ha infatti avuto modo di dichiarare  l’autore – ho ricevuto centinaia di lettere che ponevano tutte la stessa domanda: cosa succede dopo l’ultima battuta?
1) non lo so altrimenti avrei continuato la storia.
2) ho scritto questa storia affinché mi venga posta questa precisa domanda ed io possa non rispondere.
Credo che un testo non si limiti al piacere e al momento della rappresentazione. Deve disturbare, sollecitare lo spettatore di questioni e di domande sulla rappresentazione e sul testo. Spesso gli spettatori mi hanno raccontato il seguito di Variazioni Enigmatiche: in realtà non raccontavano una storia, ma se stessi. Mi trasmettevano le loro umane sensazioni su questa strana storia d’amore. E solo questo era il mio fine».

Lo spettacolo va in scena nella traduzione di Saverio Marconi e Gabriela Eleonori con Saverio Marconi e Gian Paolo Valentini e la regia di Gabriela Eleonori. Le scene e i costumi sono di Carla Accoramboni , firma le luci Valerio Tiberi.

Lo spettacolo è in scena alla Sala Bartoli alle ore 21 da mercoledì 26 a sabato 29 marzo: il 29 marzo si replica anche in pomeridiana alle ore 17.

Biglietti ancora disponibili presso i punti vendita e i circuiti consueti dello Stabile regionale e sul sito del teatro www.ilrossetti.it.

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