Mercoledì 25 novembre 2015 ore 21.00 Teatro Miela
KEBAB
di Gianina Carbonariu; regia Riccardo Bellandi con Chiara Benedetti, Andreapietro Anselmi, Daniele Ronco.

Chiude la XVI edizione di S/paesati – Eventi sul tema delle migrazioni lo spettacolo Kebab della scrittrice rumena Giani Carbonariu – programmato con Bonawentura/ Teatro Miela nella giornata contro la violenza sulla donna perché i contenuti dello spettacolo toccano con grande verità e forza questo tema scandagliandone gli aspetti più profondi.
La pièce pluripremiata, originariamente intitolata “mady-baby.edu”,tradotta come “Kebab” in sette lingue e già rappresentata in grandi teatri europei nelle città di Berlino, di Monaco, di Parigi, di Londra, arriva in Italia per la regia di Riccardo Bellandi con la compagnia Ariateatro.
La storia di “Kebab” è una storia semplice e terribile insieme: tre giovani romeni decidono di lasciare il loro paese per seguire i loro sogni in Irlanda: Madalina, diventare una pop-star,Voicu, guadagnare più soldi e Bogdan, lavorare nel campo delle arti visive e girare documentari. Nulla è casuale o banale nella scrittura della Carbunariu: non è un caso che siano tre ragazzi giovani, non è un caso che tutti e tre abbiano un sogno da inseguire, non è un caso che scelgano di farlo in un paese “dove è meglio”, non è un caso che tutto finisca come andrà a finire. Madalina, Voicu e Bogdan – abbandonano le luci, i buoni odori e le persone care della loro terra per realizzare i propri progetti in Irlanda,idealizzata come un luogo dove tutto è possibile e che invece risveglierà presto i loro istinti prevaricatori. Dopo due scene di antefatto in cui i giovani vengono presentati in una luce ancora ingenua e fresca, lo spettatore è catapultato dentro una spirale di crescente violenza e degrado che i personaggi non riescono ad arrestare, troppo presi come sono dalla volontà di autorealizzazione.Ogni mezzo sembra loro lecito, persino quelli più umilianti.
“La grandezza di un essere umano non sta tanto in ciò che ha raggiunto e che può dimostrare al resto del mondo, piuttosto in ciò che è in potenza, nei suoi sogni, nelle sue speranze. E la sua forza sta nella tenacia e nel desiderio di realizzarsi. Il riuscirci o no è figlio di altre situazioni, proprio quelle che spesso stroncano qualcosa che in potenza è un mondo infinito che aspetta solo di realizzarsi. Così si dimentica la grandezza dell’essere umano e lo si trasforma in un animale capace di tutto. Un animale che si illude di alimentare e difendere il proprio sogno con i denti, fino alla fine, e non si accorge che il proprio sogno si è trasformato in un incubo” (Riccardo Bellandi).
La compagnia AriaTeatro di Pergine è nata nel 2008 da un gruppo di persone animate dalla stessa necessità di indagare un linguaggio teatrale che sappia coniugare aspetti evocativi e divulgativi al tempo stesso: “Nell’approfondimento delle tematiche che ci affascinano maggiormente, quelle più vicine alla scoperta della contraddizione, dell’emarginazione e del conflitto di una società, abbiamo scoperto l’esigenza di comunicare al pubblico in modo diretto, tentando di instaurare un rapporto di comprensione e scambio. Abbiamo investigato in varie direzioni per raccontare l’animo umano, attraverso storie universali che affondano le radici nella letteratura, e narrazioni che sfiorano i nostri giorni e i territori che conosciamo. Oggi siamo un gruppo di persone che si interroga sui codici da usare per rappresentare il presente, per sentirsene partecipi costruendolo attraverso le nostra esperienza.”
www.spaesati.org
Prevendita c/o biglietteria del teatro Miela tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.it