Amici della Contrada Stagione 2018/2019 🗓 🗺

AMICI DELLA CONTRADA STAGIONE 2018|2019

L’ASSOCIAZIONE FESTEGGIA 20 ANNI DI ATTIVITÀ

PRESENTA IL PROGRAMMA

Enza De Rose, foto fornita da La Contrada

OLTRE AL CONSUETO APPUNTAMENTO I LUNEDì CON  IL TEATRO A LEGGIO LA NUOVA STAGIONE PREVEDE LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI RINO ALESSI “DANIELA MAZZUCATO LA REGINA DELL’OPERETTA” E “PIERINO E IL LUPO” CON L’ORCHESTRA SINFONICA “THOMAS SCHIPPERS.

Una stagione di qualità, che mescola testi classici ricchi di suspense a quelli inediti, senza tralasciare la commedia, libri freschi di stampa e un appuntamento straordinario musicale. Questa la sintesi della stagione degli Amici della Contrada, che quest’anno festeggia 20 anni, presentata nel corso della conferenza stampa odierna presieduta da Daniela Gattorno, presidente dell’Associazione.

«Siamo stati tra i primi a credere in questa forma di teatro, con i tanti testi portati in scena a cura di Francesco Macedonio e Mario Licalsi. – ha ricordato la presidente –  una formula quella del teatro a leggìo che consente di portare sulla scena testi difficili da presentare altrimenti ma che attraverso il reading possono essere portati a conoscenza. Oggi, dopo venti anni, cerchiamo di evolvere questo format, senza snaturare il concetto di lettura scenica, attraverso l’uso di costumi, musiche e oggetti di scena che arricchiscono la classica performance incentrata prevalentemente sulla lettura. Come regalo di compleanno gli Amici stanno pensando a delle formule nuove per avvicinare i giovani come, speriamo, l’utilizzo di musiche dal vivo e attori ospiti della Contrada in scena davanti a un leggìo».

Il cartellone del “Teatro a Leggìo” 2018|2019, che si terrà al Teatro Orazio Bobbio i lunedì alle 17.30, prevede sei serate che spazieranno dai classici ai testi di autore contemporaneo, dalla drammaturgia italiana a quella europea oltre ad una serata incentrata sull’opera letteraria di Natalia Ginzburg.

Primo appuntamento lunedì 29 ottobre 2018 al Teatro Bobbio con la lettura scenica ricca di suspense “I TOPI” di Agatha Christie con Gualtiero Giorgini, che ne cura anche la regia, insieme a Daniela Gattorno, Elke Burul e Giacomo Seguglia. Invitati a una festa in un appartamento di Londra, Sandra Gray e David Forrester si ritrovano da soli. Qualcuno sa della loro relazione e li ha rinchiusi dentro. « Il giallo e il nero. Due filoni narrativi che quando si mescolano danno vita a imprevedibili risultati. In uno dei tanti gialli in bianco e nero che guardavo in tv (quando c’era ancora la tivù – racconta il regista Gualtiero Giorgini – ho il ricordo di un investigatore che rigirava tra le mani una matrioska una di quelle bambole in legno della tradizione popolare russa che avevano la particolare caratteristica di essere apribili e completamente vuote all’interno. Queste bambole (madre) contenevano al loro interno un’altra bambola, uguale ma più piccola, che a sua volta ne conteneva un’altra e poi un’altra e così via, fino alla più piccola (seme). L’idea che trasmettevano di un infinito che non ha una soluzione, mi ha sempre affascinato! Onestamente non so dire se stavo guardando una trasposizione cinematografica di un libro di Agatha Mary Clarissa Miller o di qualcun altro. Né posso immaginare cosa penserebbe la Dame dell’adattamento alla matrioska che abbiamo fatto del suo “The rats”. Sono sicuro però che non resterebbe indifferente al fascino della storia nella storia, o più precisamente, nel nostro caso, del “teatro nel teatro” in cui le storie sono insieme seme e madre di altre infinite storie. Come nella vita…»

Il 19 novembre sarà la volta dell’amata Ariella Reggio in “ITALO SVEVO, GENERO LETTERARIO” di Tullio Kezich per la regia di Elke Burul. Tratto da un testo scritto da Tullio Kezich appositamente per Ariella Reggio, lo spettacolo si impernia su una sorta di conferenza immaginaria tenuta dalla terribile suocera di Svevo, Olga Veneziani che, per nulla intimorita dall’imperituro successo raggiunto dal genero, ribadisce la sua schietta posizione verso quel vizio incomprensibile di Svevo, quella assurda perdita di tempo dello scrivere romanzi.

Oltre ai titoli proposti per il Teatro a Leggìo ritornano anche gli incontri letterari, il primo in calendario sarà il 26 novembre con la presentazione del libro di Rino Alessi dal titolo “Daniela Mazzucato la regina dell’operetta” edito MGS PRESS.  Inoltre, novità di quest’anno,  ci sarà anche un appuntamento musicale: il concerto “PIERINO E IL LUPO” con la voce recitante di Daniela Gattorno accompagnata dall’Orchestra Sinfonica “Thomas Schippers” diretta da Carlo Grandi domenica 6 gennaio alle 16.30.

La stagione di Teatro a Leggìo proseguirà il 7 gennaio con “L’ORSO” di Anton Čechov con alcuni attori della Compagnia della Contrada, breve opera teatrale in un atto unico scritta nel 1888.

Protagonista è Elena Ivanovna Popova, una vedova inconsolabile che ha giurato, dopo la morte del marito, di non uscire più di casa e di non frequentare più alcun uomo, nonostante le insistenti preghiere a ripensare la sua decisione da parte del suo servitore Luka.

La situazione si capovolge quando l’ex ufficiale di artiglieria Smirnov va dalla Popova a riscuotere delle cambiali. Il rifiuto di lei a pagare e la volontà di lui ad esigere quanto dovuto originano un dialogo concitato, che degenera in un duello fra la vedova e l’ex ufficiale.

Il 18 febbraio sarà la volta di “LE PAROLE DI NATALIA” tratto da testi scelti di Natalia Ginzburg, di e con Daniela Gattorno e Sara Alzetta. Lo stile sobrio, acuto e ironico di Natalia Ginzburg, si rivela appieno attraverso i suoi racconti di donne squinternate, alla ricerca di sé stesse in una società in profonda trasformazione come quella degli anni ’60. La Ginzburg è una delle nostre preziose testimoni della società italiana del ‘900, e ce la racconta senza maschere da un punto di vista assolutamente femminile. 

Il 4 marzo sarà invece il momento del sinistro e bellissimo testo “PRIMA DELLA PENSIONE” di Thomas Bernhard con la regia di Elke Burul.  In una stanza austera con finestre socchiuse una famiglia di fratelli, Rudolf, Vera e Clara, pratica con maniaca precisione i riti che danno senso alla loro relazione. I tre paiono esistere solo in questo morboso incatenarsi l’uno all’altro, fantasmi che sbiadiscono se lasciati in solitudine e, soprattutto, se lasciati senza parole da dire e da ascoltare. Nel giorno del compleanno di Himmler, il giudice Rudolf Holler, ex ufficiale delle SS, celebra la ricorrenza con un festino segreto, una “cena d’anniversario” allestita con cura meticolosa da sua sorella Vera, amante e musa devota, con la partecipazione ostile ma complice dell’altra sorella inferma, vittima e al tempo stesso carnefice dei suoi due congiunti. Disegnandoli immersi nella loro miserabile devozione a una delle ideologie – o religioni? – più folli e criminali che abbiamo conosciuto, Bernhard riesce, a far innamorare lo spettatore dell’umano rivelandone l’orrore.

Ultimo appuntamento l’8 aprile con “LA SIGNORINA JULIE” di August Strinberg, per la regia di Daniela Gattorno con Enza De Rose. Il dramma racconta la vicenda che vede Julie, ragazza venticinquenne figlia di un conte, passare la serata di San Giovanni alla festa della servitù, mentre il padre è assente. Cerca di sedurre il giovane cameriere Jean, il quale si dichiara innamorato di lei. Visti dai servitori decidono di scappare per l’imminente caduta della reputazione della ragazza, ma scoperti dalla cuoca Kristin non riescono nell’intento. Tornato il conte, il giovane Jean si sente colpevole e dichiarando che il rispetto e la soggezione che prova nei confronti di lui gli impediscono di contrariarlo, suggerisce alla ragazza il suicidio porgendole un rasoio affilato col quale raggiungere lo scopo. Ambientata in una notte d’estate di fine Ottocento in una cittadina svedese, l’opera affronta la tematiche dell’interazione tra classi sociali differenti e tra il genere maschile e quello femminile, incontro che porta alla difficile comprensione di sensibilità e condizioni profondamente distanti. Fu oggetto di uno scandalo clamoroso nella società puritana e conformista dell’epoca.

La quota associativa ordinaria è di 20 euro, 17 per gli abbonati alla Contrada e 12 per chi presenta un nuovo socio. I tesseramenti sono possibili presso il foyer del Teatro Bobbio ogni pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30. Sarà possibile tesserarsi anche nelle giornate delle letture di “Teatro a Leggio”, ma tassativamente dalle 16 alle 17.

Oltre alla normale quota associativa è possibile sostenere il teatro e diventare sostenitore ORO. Con questa tessera, che ha una quota associativa di 30 euro I soci avranno uno special prezzo CRAL per tutti i tipi di abbonamento (FISSO A 8 o 12; CARNET LIBERISSIMO e ABBONAMENTI MINI), una RIDUZIONE ABBONAMENTI e BIGLIETTI  spettacoli FUORI ABBONAMENTO, Promozioni speciali last minute dedicate ai soci, il Guardaroba gratuito, 2 cambi turni gratuiti e lo sconto 10% nei negozi convenzionati (indicati nel corso della stagione). Per gli studenti delle scuole superiori, in collaborazione con il proprio Istituto, l’iscrizione è gratuita.

L’Associazione Amici della Contrada è sorta a Trieste nel 1998 per iniziativa di un gruppo di persone operanti nel settore culturale e imprenditoriale: la presidente è Daniela Gattorno, attrice, regista e autrice di teatro per l’infanzia, nasce artisticamente nel Circo Orfei dove vive per 13 anni formandosi con diversi maestri e perfezionandosi nelle arti della giocoleria e nell’acrobazia aerea. All’inizio degli anni ’90 si stabilisce a Trieste dove incomincia l’attività teatrale. Nel 1995 entra a far parte dell’Associazione Culturale Fuclap e con la stessa inizia un’intensa attività di teatro di strada, contribuendo poi alla realizzazione di eventi teatrali e musicali a tema.

Nell’ottobre del 2001 incomincia un duraturo rapporto di collaborazione con la Contrada e da allora prende parte a moltissimi spettacoli prodotti per il Settore del Teatro Ragazzi. Partecipa anche a diverse produzioni per adulti dello stabile triestino e a numerosi leggii e manifestazioni. Divulgatrice culturale e impegnata nel sociale, collabora con diverse realtà associative del territorio.

Nel 2016 viene scelta dal regista Davide Calabrese per lo spettacolo inaugurale della Contrada, Pronto, mama…? di Carpinteri e Faraguna e nel 2017 partecipa insieme alla compagnia della Contrada a Le Basabanchi diretto e interpretato da Alessandro Fulli

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Scheduled Associazioni
Teatro Orazio Bobbio, 12/A, Via del Ghirlandaio, Barriera Vecchia-San Giacomo, Trieste, UTI Giuliana, Friuli Venezia Giulia, 34138, Italia Map

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