“Parenti serpenti’ con Lello Arena
in scena al Teatro Bobbio di Trieste
dal 22 al 25 marzo per la stagione della Contrada
Domenica 24 marzo la replica è anticipata,
su richiesta della stessa compagnia, alle 15.30.
![](https://www.freaksonline.it/freaks/wp-content/uploads/2019/03/Parenti-Serpenti-Lello-Arena-ph-Milo-Alterio-5-DSC_1354-682x1024.jpg)
Uno straordinario Lello Arena diretto dal visionario Luciano Melchionna è il protagonista della divertente e amara commedia di Carmine Amoroso resa celebre dal film di Mario Monicelli “Parenti Serpenti” in scena al Teatro Bobbio di Trieste per la Contrada dal 22 al 25 marzo; domenica 24 marzo la replica è anticipata, su richiesta della stessa compagnia, alle 15.30. Sul palco con lui anche Giorgia Trasselli, Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Serena Pisa e Fabrizio Vona.
Un Natale in famiglia, nel paesino d’origine, come ogni anno da tanti anni. Un Natale pieno di ricordi e di regali da scambiare, in questo rito stanco che resta l’unico appiglio possibile per tentare di ravviare i legami famigliari… Un Natale a casa dei genitori anziani che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli cresciuti, e andati a lavorare in altre città. Uno sbarco di figli e parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di spurgare, in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti noi possiamo riconoscerci, le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi. «Immaginare Lello Arena, con la sua carica comica e umana, nei panni del papà – spiega il regista Luciano Melchionna – mi ha fatto immediatamente sorridere, tanto da ipotizzare il suo sguardo come quello di un bambino intento a descrivere ed esplorare le dinamiche ipocrite e meschine che lo circondano nei giorni di santissima festività. È un genitore davvero in demenza senile o è un uomo che non vuol vedere più la realtà e si diverte a trasformarla e a provocare tutti? Andando via di casa, diventando adulti, ogni figlio ha dovuto fare i conti con la realtà, ha dovuto accettare i fallimenti e ha imparato a difendere il proprio orticello mal coltivato, spesso per incuria o incapacità, ma in quelle pause di neve e palline colorate ognuno di loro si impegna a mostrarsi spensierato, affettuoso e risolto. All’improvviso però, i genitori, fino ad allora punti di riferimento, esprimono l’esigenza di essere accuditi come hanno fatto anni prima con loro: uno dei figli dovrà ospitarli e prendersi cura della loro vecchiaia… a chi toccherà? All’improvviso, dunque, un terremoto segna una crepa nell’immobilità rassegnata di un andamento ormai sempre uguale e in via di spegnimento, una crepa dalla quale un gas mefitico si espanderà e inquinerà l’aria. Sarà la soluzione più spicciola e più crudele a prendere il sopravvento. Verità? Paradosso? Spesso, come si è soliti dire, che la realtà supera la fantasia». Luciano Melchionna costruisce uno spaccato di vita intimo e familiare di grande attualità, con un crescendo di situazioni esilaranti e spietate che riescono a far ridere e allo stesso tempo a far riflettere con profonda emozione e commozione.
Teatro Bobbio: http://www.contrada.it/11-parenti-serpenti/.