IL 30 DICEMBRE ALLE 20.30, ONLINE SUI CANALI YOUTUBE E FACEBOOK DELLA CONTRADA “INFERIORITÀ” DI SVEVO, PRODOTTO DALLA CONTRADA E REGISTRATO NELL’AMBITO DI “TRIESTE IN SCENA/SERATE SVEVIANE”
![](https://www.freaksonline.it/freaks/wp-content/uploads/2020/12/0-1-1.jpg)
Ultimo appuntamento online della Contrada per celebrare il compleanno di Svevo, mercoledì 30 dicembre alle 20.30, con lo spettacolo “Inferiorità”, pièce sveviana andata in scena, e registrata, nel 2007 in occasione di TRIESTE IN SCENA / SERATE SVEVIANE, manifestazione estiva nata nel ’98 da Elena Vitas, organizzata dal Comune di Trieste e dalla Biblioteca Civica-Museo Sveviano e realizzata dalla Contrada-Teatro Stabile di Trieste.
“Inferiorità”, testo fra i meno noti di Svevo, dimostra ancora una volta come l’autore sia stato precursore di stili e tematiche che avrebbero trovato pieno realizzo nei decenni successivi. Lo spettacolo della Contrada andata in scena nel 2007 è stato realizzato con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e con il Patrocinio del Comune di Trieste e dei Civici Musei di Storia ed Arte.
A tarda notte due giovani nobili, il Barone Squatti e il Conte Alberighi, si precipitano a casa del ricco borghese Alfredo Picchi, loro amico, sapendolo assente; il loro intento infatti è di combinare una burla ai danni dell’uomo con la complicità del suo domestico Giovanni. Lo scherzo ruota attorno ad una scommessa volta a dimostrare come Picchi sia una persona molto paurosa: dietro la minaccia di una pistola, lo stesso Giovanni dovrà derubare il suo padrone, che i due amici sanno avere il portafogli pieno di soldi.Inizialmente titubante, Giovanni cede alla lusinga della ricompensa: una somma di denaro che gli permetterà di lasciare il lavoro di domestico e tornare al suo paese. Ma al ritorno di Picchi la burla subdolamente concepita da Squatti e Alberighi degenera in un gioco di ruoli fra servo e padrone ed esce da ogni controllo, precipitando nella tragedia.
Dietro alla trama ben congegnata, si nasconde come in un continuo rimando di specchi la lotta fra i quattro protagonisti, volti ognuno a far valere a suo modo lo stato di inferiorità degli altri. Squatti, Alberighi e Picchi sono per status sociale superiori a Giovanni, ma ne diventano inferiori quando si tratta di usare la forza bruta. Se Alberighi, la mente del piano, non esita a mettere in soggezione davanti a Giovanni il suo stesso complice Squatti, Picchi, ancor più soggiogato degli altri dalla superiorità fisica di Giovanni, pur soccombendo davanti al domestico non rinuncia a rivalersi della sua superiorità economica.
Ecco quindi come l’“Inferiorità” del titolo indichi la condizione sociale e psicologica dei quattro uomini, usata come espediente per rimandare al pubblico un poliedrico gioco di sottomissione di ordine interiore.Unica pièce sveviana a prevedere solo ruoli maschili (dimostrando una volta di più l’interesse analitico e autobiografico che l’autore esprimeva nelle sue opere), “Inferiorità” anticipa un certo tipo di teatro che si presenta su due piani di lettura, scenico e psicologico, il quale troverà la sua espressione soprattutto nel dopoguerra (ad esempio con Le serve di Genet).Protagonisti della pièce: Adriano Giraldi e Maurizio Zacchigna che vestono i panni rispettivamente di Alfredo Picchi e di Giovanni.
Nei ruoli del Conte Alberighi e del Barone Squatti troviamo invece Manuel Fanni Canelles e Lorenzo Zuffi. Ha diretto l’allestimento Ulderico Manani, regista, scenografo e coreografo.