Spilimbergo Fotografia

Tullio Stravisi, 1950-2000

foto lightdew
foto Laura Poretti Rizman

Ho aspettato gli ultimi giorni di apertura per poter visitare le mostre. Succede sempre così: aspetto per evitare la massa di persone, il caldo, per ottenere una visione migliore, ma questa volta forse ho aspettato solo per paura di affrontare l’emozione di ritrovarmi di fronte ai suoi scatti. Tullio Stravisi  è stato un mio Maestro di fotografia, ed un grande amico. Attraverso la sua frequentazione sono riuscita a toccare il cuore della fotografia, nella storia e nelle emozioni, nella didattica e nella libertà di pensiero. Tullio non è stato soltanto un maestro, per me e per molti altri suoi allievi, ma è stato soprattutto un uomo che ha saputo trasmettere l’amore per l’arte. Un uomo che ha avuto la fortuna di avere vicino la perfetta mezza mela. Un uomo che è stato sostenuto dalla splendida donna che ha avuto al suo fianco e dalla sua famiglia.

Ero emozionata, quando ho messo piede nel parco erboso di villa Ciani a Lestans di Spilimbergo.

La giornata non era delle migliori e sembrava volesse omaggiare il maestro con un meraviglioso grigio, fonte di ispirazione per molti scatti in bianco e nero.

Trovarmi di fronte al gigantesco cartellone bianco innalzato sulla parete della villa, mi ha fatto sentire ancora di più la sua mancanza e la fragilità di questo nostro vivere.

Passo dopo passo, nel percorso della mostra antologica in suo onore, mi sono ritrovata tra scatti noti e scatti meno conosciuti, che mi hanno fatto apprezzare ancora di più quel suo sentire così intensamente i momenti spesso  sfuggenti della nostra vita.

Non potevo che dire una cosa soltanto, lasciando quella sala con le lacrime agli occhi ed un nodo alla gola: Grazie.

 

 

Mario Giacomelli
Dall’Archivio di Luigi Crocenzi

foto lightdew
foto Laura Poretti Rizman

Sarà l’età, sarà la mia passione per la fotografia, ma negli anni non ho potuto mancare alle lezioni di Giacomelli. L’ho incontrato più volte, a Trieste, tra l’uno e l’altro Circolo Fotografico, e  sono rimasta incantata dalla sua semplice superiorità.

Stringere la mano a Giacomelli è stato come stringere la mano ad un pezzo d’ Italia che oramai rimane solo nei racconti degli anziani e nei libri di storia, ma quello che mi ha sempre colpito di quest’artista, è la sua innata sensibilità che impregna ogni sua immagine.

Verrà la morte ed avrà i tuoi occhi, Io non ho mani che mi accarezzano il viso, sono solo alcuni dei tanti sottotitoli dati ai suoi portfoli.

Parla di vita Giacomelli, parla della sua terra, parla di religione, di sacrificio, di gioventù, speranza e crescita.

Ripensando alle sue lezioni, posso dirmi davvero fortunata. Un’altro dono di questa vita.

 

 

Frank Horvat
NO REPEAT – Photos 1945-2010

foto lightdew
foto Laura Poretti Rizman

Concludere il viaggio fotografico ad Udine, e ritrovarsi a passeggiare nelle vie del centro in pieno festeggiamento della manifestazione Friuli Doc, è stata una sorpresa che si è aggiunta alla giornata.

La galleria Tina Modotti è situata in pieno centro, nell’edificio della vecchia Pescheria.

Forse per il luogo, forse per le origini istriane del fotografo, forse il fatto che alcuni scatti erano dedicati ad uno splendido pescato, mio marito che è un pescatore ne è uscito con gli occhi che brillavano.

Una fotografia di altissimo livello che unita alla qualità di stampa eccellente porta un risultato ottimo.

Personalmente rimango incantata dai servizi di moda, ma ancor di più dalle pose che sembrano dipinti.

Una mostra da non perdere, considerando che alla chiusura di Udine verrà spostata nella sede di San Vito al Tagliamento.

 

Laura Poretti Rizman

 sito del Craf

 

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