Polittico dell’infamia 🗓

Anagoor

“POLITTICO DELL’INFAMIA”

Residenza dal 21 maggio al 4 giugno 2023

Restituzione 3 giugno 2023 ore 18 al Teatro dei Fabbri Trieste (in collaborazione con il Circolo Fincantieri)

Simone Derai (regista)

Marco Menegoni (performer)

Mauro Martinuz (sound designer)

Giulio Favotto (videomaker)

Piero Ramella (performer)

Monica Tonietto (performer)

Aurora Rò (assistente alla regia)

Maria Grazia Tonon (assistente di produzione)

Evento collaterale: 1 giugno ore 18 Teatro dei Fabbri – “Lo sguardo domina le cose: il problema dell’altro”, una conversazione di Anagoor insieme al critico teatrale Roberto Canziani.

 

Non è uno spettacolo teatrale.

Così esordisce nel presentare quanto avverà a breve un componente del collettivo Anagoor che ha avuto la possibilità, grazie a La Contrada Teatro Stabile di Trieste e ad il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del MiC – Ministero della Cultura, di soggiornare nel teatro dei Fabbri di Trieste per una settimana preparando la loro esibizione.

La sala si presenta con poche sedie per il pubblico ma molti cuscini posizionati a terra.

Per un’altra volta ancora ci pare d’essere all’interno di un padiglione artistico della Biennale di Venezia, eppure siamo a Trieste. Livia Amabilino presenta la Residenza e l’evento e lascia spazio all’inizio.

Dapprima un piccolissimo video anticipa con alcune scene il luogo dove si svolgerà il salto nel tempo, ma anticipa allo stesso modo il film in prossima uscita.

Siamo in Sud America, ma potremmo poi esser in qualsiasi altro luogo.

Vengono illustrate alcune tavole che documentano la strage degli indiani da parte dei spagnoli. Atroci torture e genocidi di massa vengono dipinti con dettagliata cura, per raccontare quanto di più crudele l’uomo riesca a fare. Uso di proposito il tempo presente e non il passato ma sicuramente potrei usare anche il futuro, perchè purtroppo abbiamo da tempo consapevolezza della crudeltà umana contro il proprio simile.

Umano contro umano nel nome di un Dio che qualunque nome porti non può che inorridire.

Umano contro umano nel nome di un unico Dio di Potere e Dominio.

Un lavoro che scava in questo male umano ma, mentre nel precendente passo Ecloga XI, presentato alla città si chiudeva con una speranza nel futuro donato da una nascita e crescita nella purezza della natura, qui il tutto viene solamente raccontato con crudeltà come fatto obiettivamente avvenuto che neppure il celestiale canto iniziale è riuscito a smorzare creando evidentemente volutamente, un contrasto inaccettabile.

Laura Poretti Rizman

 

 

Anagoor, foto fornita dall’ufficio stampa

La Contrada Teatro Stabile di Trieste

Residenze Artistiche/Artisti nei Territori 2022/2024

VETTORI 2023

con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giuliae del MiC – Ministero della Cultura

 

presenta

 

ANAGOOR

“POLITTICO DELL’INFAMIA”

Restituzione aperta al pubblico 3 giugno ore 18

al Teatro dei Fabbri – Trieste

Evento collaterale 1 giugno ore 18

Teatro dei Fabbri – Trieste

Già premiato con il Leone d’Argento per il Teatro 2018, il collettivo Anagoor porta a Trieste il work in progress di “POLITTICO DELL’INFAMIA”, il suo nuovo progetto tra teatro, letteratura e arte visiva che prende le mosse dal romanzo di Pablo Montoya Trittico dell’infamia e che la compagnia ha iniziato a sviluppare durante le due settimane di residenza al Teatro La Contrada. Gli Anagoor, nella restituzione aperta al pubblico, daranno un assaggio di questo processo conversando con il pubblico e mostrando in anteprima alcune clip del primo progetto cinematografico della compagnia, “Todos Los Males” di prossima uscita nelle sale (première prevista il 18 giugno 2023 all’Asolo Art Film Festival, una produzione congiunta Kublai Film e Anagoor) e che costituirà a tutti gli effetti una delle opere satellite del “Polittico”.

La restituzione, con ingresso gratuito, avverrà sabato 3 giugno alle ore 18 al Teatro dei Fabbri di Trieste, in collaborazione con il Circolo Fincantieri (per prenotare scrivere a contrada@contrada.it o telefonare al numero 040 948471), e nel pomeriggio di giovedì 1 giugno, alle ore 18 al Teatro dei Fabbri, nell’evento collaterale “Lo sguardo domina le cose: il problema dell’altro”, una conversazione con il critico teatrale Roberto Canziani (l’evento del 1 giugno sarà trasmesso anche in streaming al link www.youtube.com/watch?v=PJJfTEDUxv8)

“POLITTICO DELL’INFAMIA” è il terzo appuntamento del progetto VETTORI 2023 – Residenze Artistiche del Teatro La Contrada, reso possibile dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal MiC – Ministero della Cultura, in collaborazione con il Comune di Trieste.

 

La compagnia Anagoor, fondata da Simone Derai e Paola Dallan a Castelfranco Veneto nel 2000, si configura fin da subito come un esperimento di collettività nel quale realizzare tutto da soli, dalla scrittura del testo alla costruzione di scene e costumi sempre di grande impatto. Oggi alla direzione di Simone Derai e Marco Menegoni si affiancano le presenze costanti di Mauro Martinuz e Giulio Favotto, mentre continuano a unirsi artisti e professionisti che ne arricchiscono il percorso e ne rimarcano la natura di collettivo. Il teatro di Anagoor risponde a un’estetica iconica dove performing art, filosofia, letteratura e scena ipermediale entrano in dialogo, pretendendo tuttavia, con forza e in virtù della natura di quest’arte, di rimanere teatro.

Anagoor è un collettivo che da sempre prende la materia letteraria non per farne semplici adattamenti teatrali, ma per trattarla come materia prima da rielaborare, cambiando linguaggio e prospettiva, attraverso un’altra arte. Il nuovo progetto in residenza al Teatro La Contrada parte dal romanzo di Pablo Montoya Trittico dell’infamia, che ha un procedere affine: lo scrittore colombiano pone al centro di tre racconti l’opera di altrettanti artisti visivi europei vissuti nel XVI secolo. Come nel romanzo di Montoya, anche al centro della scena di Anagoor campeggia da sempre un riferimento esplicito alla storia dell’arte visiva: un’opera pittorica emblematica, attorno alla quale si dipanano il dispositivo drammaturgico e l’atto della performance intesa nella sua accezione storico artistica non teatrale.

Nonostante il rapporto stretto e continuo con la letteratura, nell’opera di Anagoor non si tratta mai realmente di adattamenti teatrali: lo spettacolo L.I. Lingua Imperii (2012), sulle relazioni tra linguaggio e potere, non era una messa in scena de Le Benevole di Jonathan Littell, né Virgilio Brucia (2014) portava in scena l’Eneide, così come Socrate il sopravvissuto (2016) non era un adattamento de Il Sopravvissuto di Antonio Scurati. Il romanzo, la materia letteraria, il poema nel teatro di Anagoor deflagrano. Gli spettacoli, più che derivare dal libro, conducono al libro, semmai. E la messa in scena di una o più immagini, in forma di steli singole o molteplici – dittici, trittici composti da schermi a cristalli liquidi o schermi da proiezione –, è un ulteriore dispositivo che nel tempo ha consentito ad Anagoor di mettere in ancor più stretta relazione le arti visive ed il teatro.

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Scheduled Arte e spettacolo Poesia Trieste

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