“PENSACI, GIACOMINO!”
Teatro Orazio Bobbio di Trieste
dal 27 febbraio al 2 marzo 2025
di Luigi Pirandello
con Pippo Pattavina
e con (in o.a.) Raffaella Bella, Bianca Caliri, Diana D’Amico, Francesca Ferro, Giuseppe Parisi, Giampaolo Romania, Riccardo M. Tarci e Aldo Toscano
scene Salvo Manciagli
costumi Pipi Palermo
disegno luci Santi Rapisarda
regia di Guglielmo Ferro
produzione Associazione Progetto Teatrando
Ridano, ridano pure di lui tutti i maligni! Che risate facili! Che risate sciocche! Perché non capiscono… Perché non si mettono al suo posto… Avvertono soltanto il comico, anzi il grottesco, della sua situazione, senza penetrare nel suo sentimento!… Ebbene, che glie n’importa? Egli è felice.
Grandissima interpretazione, quella che Pippo Pattavina ha consegnato a Trieste nel personaggio del Professor Agostino Toti, figura emblematica del pensiero pirandelliano.
Cosa ne pensa la gente, è spesso un fattore che condiziona il comportamento di chi vive in società. L’anarchia del distacco dall’opinione altrui, nel voler vivere secondo il proprio pensiero e la propria morale, nel caso delle scelte del professore della commedia di Pirandello, è una scelta rivolta al bene del prossimo, che non viene accettata però dalle malelingue della società.
Tutta la commedia ruota intorno a questo personaggio, e Pippo Pattavina, nonostante i suoi 86 anni, dimostra una professionalità elevata e una capacità artistica degna di lode. Per più di due ore, sul palcoscenico, interpreta colui che fa il bene, che lotta per il bene degli altri, soprattutto a suo scapito, e che non vuole smettere il suo lavoro, che svolge del resto egregiamente. A pensarci bene, questo professore potrebbe rispecchiare un pochino l’attore, ma se il risultato è così meravigliosamente intenso, come dargli torto?
Un’ovazione di pubblico lo ha applaudito, insieme a tutto il cast che ha saputo essere egregiamente all’altezza della recitazione al suo fianco. Applausi, richiami e commozione che hanno scosso il pubblico in uno tra gli spettacoli più belli presentati nella stagione de La Contrada di Trieste.
Laura Poretti Rizman
Dal 27 febbraio al 2 marzo (feriali ore 20.30, domenica ore 16.30) al Teatro Stabile La Contrada di Trieste andrà in scena lo spettacolo “Pensaci, Giacomino!” di Luigi Pirandello, con Pippo Pattavina, nei panni del Professor Agostino Toti. Uno spettacolo molto elegante tra ironia e drammaticità che tocca temi universali e ancora oggi contemporanei.
«La commedia – spiega il regista Guglielmo Ferro – rappresenta uno dei lavori in cui Pirandello riesce a dar corpo con più intensità a una critica profonda e, allo stesso tempo, lontana da tentazioni qualunquistiche di quelle convenzioni sociali, di quell’ipocrisia, di quelle maschere con le quali la gente comune traveste la propria assenza di principi etici. »
L’anziano professor Agostino Toti, insegnante ginnasiale, è screditato agli occhi di alunni e colleghi. Solo contro tutti, si sente impossibilitato nel continuare a insegnare e cova un profondo risentimento verso l’intera società. Per ottenere una rivalsa nei confronti di quello Stato cui imputa il suo fallimento, prende per moglie, per lasciarle la pensione, una ragazza giovanissima, Lillina, incinta del giovane Giacomino. Non bada ai giudizi altrui dopo aver sposato e accolto in casa la sedicenne e aver creato una famiglia particolare, con Giacomino e il loro figlioletto; l’obiettivo è più importante. Sa di vincere di fronte al moralismo bigotto e condannatorio della gente.
Uno spaccato che Pirandello fa della sua epoca (la novella è del 1910 e solo sei anni dopo venne rielaborata per il teatro di prosa) che mostra la perenne crisi dell’uomo e della società borghese in cui vive. Ma anche la difficoltà a stare a galla della scuola come istituzione (feroce la critica allo Stato che non offre prospettive ai giovani), della famiglia, soprattutto se non è quella tradizionale, e ancora la condizione dell’esser donna, dell’essere anziano.
«Toti – aggiunge Ferro – non appare come un vinto, né una figura triste o malinconica, di vecchio ingrigito dai propri pensieri. È anzi l’unico che esce vincitore in una guerra dalla quale tutti escono sconfitti; il più intelligente, in fondo, quello che sente di poter scegliere, di essere padrone della propria vita, delle proprie certezze, dei propri errori, pronto a pagare, a sentire tutto sulla pelle con coraggio. Non è il candore senile a impegnare il personaggio, ma l’acutezza mentale, il profondo rigore etico, la coerenza tagliente, quello che infastidisce; perché fa pensare, perché mette di fronte ognuno di noi alla nostra ridicola apparenza di fantocci impegnati in rituali spogli di ogni significato, decisi da qualcun altro e accettati per comodità.»
Ben caratterizzati i personaggi nella regia di Guglielmo Ferro con interpreti di classe: Raffaella Bella, Bianca Caliri, Diana D’Amico, Francesca Ferro, Giuseppe Parisi, Giampaolo Romania, Riccardo M. Tarci e Aldo Toscano.
Biglietti anche su vivaticket, informazioni: 040.948471; contrada@contrada.it; www.contrada.it e App Contrada
La Contrada si avvale del sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste, della Fondazione CRTrieste, Le Fondazioni Benefiche Alberto e Kathleen Casali ETS e nella realizzazione delle sue attività può contare sulla collaborazione, tra le altre, di istituzioni importanti come l’Ente Regionale Teatrale, la Coop Alleanza 3.0, l’Università degli studi di Trieste.