Il modo migliore per ricordare il 25 aprile e la Liberazione è quello di rispondere a una domanda fondamentale: era questa la democrazia, la società che volevano i combattenti per la libertà, chi è caduto per abbattere il regime barbaro del fascismo, chi ha sfidato il carcere, le torture, le bastonate e la violenza, anche psicologica , della tirannide nera, dei gagliardetti e del manganello?
La risposta non può che essere negativa. L’idea che animò molti partigiani non era certo questa falsa democrazia, questa società dove il popolo deve subire le decisioni delle banche nazionali ed europee.
Oggi esiste un potere repressivo sempre più forte sui luoghi di lavoro, nell’informazione, nelle carceri disumane e nei CIE per la detenzione dei migranti. Oltre che nelle scuole e in tutte le istituzioni solo formalmente democratiche.
Abbiamo dunque ancora bisogno di tanti 25 aprile per ottenere i beni comuni, che sono di noi tutti ma che vorrebbero rubarci come l’acqua, gli alberi e l’ambiente. C’è un volgare e spregevole tentativo di privatizzare tutto, di monetizzare i diritti del lavoro (e al lavoro ), di far deperire la salute e l’istruzione.
Questa società è senza equità: le tasse vengono pagate sempre dai lavoratori e dai pensionati e mai dai ricchi proprietari di patrimoni immensi. E le tasse servono per sperperare miliardi di euro nell’acquisto di armi di distruzione e morte, come i cacciabombardieri F35.
In questa società esiste il reato di clandestinità: chi fugge da guerre e persecuzioni politiche viene ancora respinto in mare. E spesso muore nel tentativo di entrare in Italia.
In questa società la giustizia non è eguale per tutti, le decisioni vengono prese da pochi privilegiati contro la volontà dei molti che difendono i loro diritti e sono criminalizzati e feriti dalla violenza dello Stato come avviene in Val Susa.
In questa società non ci riconosciamo. Essa è figlia della ignorante arroganza e dell’ineguaglianza sociale. In sostanza è diretta erede dell’autoritarismo fascista.
VENGANO TANTI 25 APRILE, PER CONQUISTARE UNA VERA LIBERTÀ!
Trieste, 25 Aprile 2012
Cittadini Liberi eguali
liberieguali@libero.it
F.I.P. – via Europa 1- Trieste