Esageratamente belli, bravi e simpatici, questi sono i sette fratelli Vivancos, che hanno riscaldato tutte le file del Teatro Politeama Il Rossetti, che ha segnato il tutto esaurito per quella serata.
Scene di folla femminile in delirio si presentava alla fine dello spettacolo, quasi ad anticipare i festeggiamenti per l’imminente giornata dell’otto marzo, ma i ballerini di flamenco hanno saputo esaltare il pubblico grazie soprattutto alla loro bravura, perchè la miscela breavura/bellezza, deve funzionare perfettamente per dare l’effetto voluto.
Lo spettacolo era pieno di effetti scenici dati da un sapiente utilizzo musicale e da uno studio di luci e coreografie. Gli abiti erano studiati nei minimi dettagli e il racconto dell’eterna lotta tra il bene e il male, manteneva il filo di tutte le esibizioni.
Come ben ricordava il pubblico fedele che già nel 2008 ha avuto la possibilità di vederli nella loro esibizione sullo stesso palcoscenico, la danza non era l’unica arte da loro abbracciata. Tre del gruppo hanno dato prova di grandi esibizioni musicali, suonando degli strumenti in maniera esageratamente acrobatica. Il suono di una percussione partiva dalle mani che ballavano il flamenco sul bordo dello strumento, fino ad arrivare ai piedi che prendevano il loro posto e attraverso la danza e le acrobazie, interpretavano il Volo del calabrone di Rimskij Korsakov. Flauto traverso suonato a ritmo di danza, e viola arpeggiata in spaccata continua e sospesa nel vuoto, sono solo alcune delle acrobazie musicali presentate dal gruppo in questo eccezionale spettacolo che si presentava con un look che mescolava la danza del flamenco a quella moderna e classica, la musica classica a quella moderna, le esibizioni acrobatiche alle ginniche e gli effetti teatrali a quelli spettacolari circensi, senza dimenticare il lato sensuale di ognuno di essi che unito insieme sboccia in un esplosione trionfale.
Uno spettacolo da non perdere e da annotare per una visione successiva, sperando in una loro prossima tappa triestina.
©Laura Poretti Rizman
“Mercoledì 4 febbraio al Politeama Rossetti va in scena la danza piena di energia, sorpresa e sensualità de Los Vivancos. La loro particolare cifra di flamenco darà vita a Aeternum, nuovo spettacolo si cui i sette fratelli sono interpreti, coreografi e registi”.
Bravissimi e sensuali, di elevata tecnica e belli, travolgono gli spettatori con la loro esuberanza, esibendosi in assolo, a coppie o in assieme, con una naturalezza che è segno di una preparazione coltivata fin dall’infanzia: sono Los Vivancos, l’incandescente gruppo dei sette fratelli, musicisti e danzatori provetti, attesi per una data unica al Politeama Rossetti mercoledì 4 febbraio alle ore 20.30. La data è inserita nel cartellone Danza del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Los Vivancos presentano a Trieste il loro nuovo spettacolo, Aeternum che scaturisce dal loro singolare e coinvolgente stile di danza, basato sul flamenco.
Aeternum attraverso la danza esplora i limiti del soprannaturale e racconta una storia sul bene e il male, unendo arte e virtuosismo. La messinscena sarà ricca delle suggestioni di grandi effetti visivi e scenici, frutto della collaborazione dei Vivancos con un team creativo di prima classe.
Di grande spessore anche la partitura musicale su cui danzeranno i sette artisti: è stata affidata infatti a Fernando Velázquez, compositore di importanti colonne sonore (fra i suoi film ricordiamo The Orphanage di Juan Antonio Bayona, presentato al Festival di Cannes nel 2007 e vincitore di ben 8 premi Goya su 14 candidature, fra cui proprio quella per la miglior colonna sonora).
Le composizioni che Velázquez ha firmato per Aeternum armonizzano flamenco, rock, musica classica, e sono state registrate dalla prestigiosa Orchestra Sinfonica di Budapest, una formazione di oltre 100 musicisti.
Questo particolarissimo universo sonoro è base fondamentale per uno spettacolo che – come è nello stile de Los Vivancos – nasce dalla fusione coreografica di flamenco, danza classica, arti marziali, tap dance, tango-flamenco e magia.
Tradizione e cultura, fantasia e libertà interagiscono felicemente nei loro show, che vibrano anche dell’intesa reciproca e dell’affiatamento di Elias, Judáh, Josua, Cristo, Israel, Aarón, Josué Vivancos – questi i nomi dei sette artisti – che simpaticamente ed a ragione il critico di El Mundo ha definito «sette miracoli del codice genetico».
Danzano infatti con incredibile precisione e irresistibile spontaneità, come sanno bene milioni di fan in tutto il mondo, dato che il fenomeno Vivancos ha da tempo valicato ogni frontiera: le loro tournée sono state accolte da clamoroso successo in 30 Paesi, dall’Europa all’Asia, dal Sud America agli Stati Uniti.
Anche il pubblico di Trieste è già rimasto sorpreso e conquistato dal loro stile coreografico e interpretativo: nel 2010 infatti, avevano spopolato con il loro primo show 7 Hermanos.
Un efficace biglietto da visita per i sette artisti, che interpretano, dirigono e coreografano i loro spettacoli: ognuno dei fratelli vanta una formazione rilevante conseguita in parte assieme agli altri e in parte attraverso studi e esperienze artistiche autonome. Ognuno così si inserisce nell’assieme armoniosamente e nello stesso tempo offre al gruppo – e allo spettacolo – l’apporto della propria decisa personalità.
Aeternum è ideato, diretto, coreografato e interpretato da Elias Vivancos, Judáh Vivancos, Josua Vivancos, Cristo Vivancos, Israel Vivancos, Aarón Vivancos, Josué Vivancos. I costumi sono di Rafael Solis, le luci di Sergio Chaparro, il suono di Josep Maria Juncosa.
Lo spettacolo è una produzione Vivancos Project portato in tour in Italia da Live Arts Management.
Lo spettacolo va in scena per il cartellone Danza solo mercoledì 4 febbraio alle ore 20.30; i pochi posti ancora disponibili si possono acquistare presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti e accedendo attraverso il sito www.ilrossetti.it alla vendita on line. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.