Una scrivania scolastica d’altri tempi è ferma sul palcoscenico all’ingresso degli spettatori.
Uno scatolone si materializza sopra ad essa, mentre del fumo inizia a fuoriuscire da ogni lato.
I due mimi, entrano ed escono dalla scatola, ma anche dai cassetti, si infilano nelle poltrone, si arrampicano sulle corde.
Danno prova di grande capacità mimica, attoriale, comica, illusionistica, acrobatica, trasformistica, musicale. Sono in due, una coppia anche nella vita. Lei veste gli abiti di una trasognata ragazza, lui di un uomo più ligio agli schemi ed alle regole. La vita li sconvolge e i loro ruoli spesso si scambiano, così come quelli degli esseri intorno a loro.
Illustrano una parodia del nostro vivere, e lo fanno a modo loro. A volte ricordano la figlia di Chaplin, a volte omaggiano il loro maestro Marcel Marceu, a volte l’assumere il ruolo di pagliacci sotto una pioggia di coriandoli li fa assomigliare a Slava, ma è pur vero che il loro è uno spettacolo unico nel suo genere perchè aggiungono una nota di comicità che si mescola a una poesia prorompente.
Uno spettacolo che porta il sorriso e lo lascia nel cuore.
Laura Poretti Rizman
Situazioni familiari ma riproposte un po’ “fuori centro”, in modo simpatico e impertinente, e un gusto speciale per la poesia, la sorpresa e la surrealtà. È ciò che rende indimenticabile lo spettacolo di Cécile Roussat e Julien Lubek con cui il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia apre il nuovo anno. “Au bonheur des vivants” – che ha incantato pubblico e critica al Festival di Avignone 2016 e da allora gode di costante successo internazionale – va in scena al Politeama Rossetti solo venerdì 5 gennaio alle ore 20.30”.
Appuntamento che non lesina sortilegi, sorrisi, sorprese quello con cui il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia apre il nuovo anno, venerdì 5 gennaio alle 20.30: alla Sala Assicurazioni Generali va infatti in scena “Au bonheur des vivants” spettacolo creato e interpretato da due artisti molto originali, C é cile Roussat e Julien Lubek .
C é cile Roussat & Julien Lubek hanno deciso di chiamarsi “ Les  mes Nocturnes ” ( Gli amici notturni ) , perché la dimensione in cui si muovono, incantando il pubblico con la loro poesia visuale, è proprio quella del silenzio della notte. Anzi, i loro spettacoli “abitano” quel preciso momento che si trova fra l’abbandono al tepore confortevole della notte e la piccola paura dell’incognito, del buio e dei suoi fantasmi che – a qualsiasi età – ci provoca qualche piccolo brivido…
La loro arte, infatti, si nutre di quelle piccole magie che rendono una sera a teatro emozionante e indimenticabile: oggetti che si animano, situazioni quotidiane ritratte nella loro poetica e buffa assurdità, il peso che svanisce e che fa volare gli oggetti più incredibili…Un susseguirsi di scene divertenti e surreali, che raccontano la grande follia che è la vita con umorismo, fantasia e soprattutto in modo profondamente poetico.
Ecco gli “ingredienti” di “Au bonheur des vivants” (Le gioie della vita), uno spettacolo davvero difficile da raccontare ma delizioso da vedere: un appuntamento che saprà mettere gli spettatori in armonia con il creato, e insegnerà loro a sorridere per gli accenti più belli come anche per quelli un po’ “dispettosi” dell’esistenza.
I due artisti infatti si esprimono attraverso immagini che appartengono a quanto ci è più familiare, ma che viene riproposto sempre un po’ “fuori centro”, in modo simpatico e impertinente.
I loro riferimenti sono al contempo colti e “pop”: “ Au b onheur des v ivants ” sgorga dalle suggestioni dei fumetti di Gaston Lagaffe, dei dipinti di Magritte, della Famiglia Addams, ma anche di Murnau, Marcel Aymé , Friz Lang. Così il loro lavoro incanta il pubblico di ogni età che sul palcoscenico intuisce e decripta gradi di lettura diversi…
C é cile Roussat e Julien Lubek si avvalgono della sincerità del clown e della grazia del mimo: alternano toni scherzosi a un racconto fantastico per immagini che si avvale dei linguaggi del teatro fisico, della musica, della manipolazione di oggetti, dell’illusionismo. La favola che creano racconta la noia, l’attesa, il desiderio ma anche il sospetto verso “l’altro”, la bugia, l’imprevedibilità: tutti momenti della vita, come i suoi piccoli ostacoli e i suoi meravigliosi momenti di grazia.
Di questi ultimi, lo spettacolo – a detta di pubblico e recensori – è assolutamente ricco: merito di due artisti che si sono creati una poetica originalissima e basata su studi molto meticolosi.
Si sono incontrati nel 2000 alla scuola di mimo di Marcel Marceau, hanno proseguito gli studi di recitazione e poi, al Centre Nationale des Arts du Cirque apprendono l’arte del clown approfondendo le discipline acrobatiche, le tecniche dell ’ uso delle marionette e dell ’illusionismo.
Apprezzati da grandi registi francesi con cui iniziano presto a collaborare, dal 2004 sviluppano una propria poetica attraverso spettacoli di loro produzione. “ Les  mes Nocturnes ” , il loro duo fiabesco e comico, nasce nel 2008 e immediatamente vola con grande successo in tutto il mondo. Da oltre
dieci anni collaborano inoltre a importanti produzioni musicali e opere liriche che sono state ospitate nelle sale più prestigiose, dalla Royal Albert Hall, al Teatro San Carlo di Napoli, dal Teatro Nazionale di Budapest, a quello di Madrid, al l’ Opera di San Francisco.
Lo spettacolo in programma fra gli “Eventi speciali” del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena soltanto venerdì 5 gennaio alle ore 20.30.
“ Au b onheur des v ivants ” è creato diretto e interpretato da C é cile Roussat & Julien Lubek; le scene sono di Antoine Milian , cura animazione pupazzi e marionette Morgane Planté, è una produzione di Le Shlemil The â tre con Teatro di Charenton Saint ‐ Maurice e con il sostegno di Spedidam, La Pal ène (Rouillac), La Vence Scè ne (Saint ‐ Egr è ve), Le Chapieteau MeliMelo (Versailles), Comune
di Celle- les- Bordes . Cura il tour italiano Bags Entertainment.
I biglietti per lo spettacolo sono ancora disponibili presso tutti i punti vendita del Teatro Stabile regionale e anche attraverso il sito www.ilrossetti.it .