Domenica 12 gennaio ore 17.30
presentazione del libro
“CIE e complicità delle organizzazioni umanitarie”
di Davide Cadeddu
edizioni Sensibili alle foglie
nella sede del gruppo anarchico Germinal
in via del bosco 52/a Trieste
“Chi scrive crede che Auschwitz si stia ripetendo nella quotidianità di una società totalmente amministrata che, nominalmente antifascista e democratica, ha in realtà ereditato il progetto di espropriazione totale dell’individuo. Diventa allora urgente che le culture che si proclamano di emancipazione e democrazia inizino a studiare i dispositivi formativo-pedagogici che, allora come oggi, sono in atto nei campi.”
dall’introduzione di Davide Cadeddu
L’autore, oltre ad analizzare l’ontologia e la storia dei campi di internamento del passato e del presente, traccia la cronologia delle normative che hanno disciplinato la presenza “dello straniero” in Italia a partire dalla prima legge del 1990 (legge Martelli), decostruisce le funzioni dei CIE (Centri di identificazione ed espulsione) e i meccanismi di funzionamento interno – come anche quelli della macchina delle espulsioni -ed infine mette il dito nella piaga del lavoro sociale e umanitario, che cooperative e organizzazioni cosiddette umanitarie svolgono all’interno dei lager della democrazia.
Relativamente al terzo settore il libro articola una lucida e coraggiosa indagine sui processi storici, economici e culturali attraverso i quali, dagli anni ’70 ad oggi, il lavoro educativo e sociale è diventato strumento di controllo e asservimento dei/delle migranti (come anche di altri soggetti), abdicando alla sua funzione liberatrice.
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