ULTIMA REPLICA IN ABBONAMENTO SABATO 11 NOVEMBRE NELL’AMBITO DELLE GIORNATE PIANISTICHE EPTA
In questo fine settimana il Teatro Stabile Sloveno aprirà le porte agli insegnanti di pianoforte provenienti da Slovenia e Italia che per la prima volta si incontreranno a Trieste nell’ambito delle Giornate del pianoforte dell’associazione EPTA. Uno spettacolo teatrale che parla di insegnamento della musica si inserisce in modo ideale in questo contesto e la collaborazione del teatro con il centro musicale Glasbena matica permetterà ai congressisti di assistere alla coproduzione »Come in cielo«.
Un pubblico sensibile alla musica assisterà sabato 11 novembre alle ore 20.00 all’ultima replica in abbonamento di questo grande successo che ha regalato al teatro triestino un’apertura di stagione all’insegna delle sale piene e di standing ovations a ogni replica. Anche in questa occasione lo spettacolo sarà corredato da sovratitoli in italiano.
Sull’onda dell’eccezionale riscontro del pubblico di ogni età, il Teatro Stabile Sloveno ha deciso di non concludere la serie di repliche sabato, ma di mettere in programma due ulteriori repliche fuori abbonamento nel periodo delle feste natalizie. Lo spettacolo andrà in scena anche mercoledì 27 e giovedì 28 dicembre, per parlare ancora una volta di un direttore e del suo coro, dell’importanza della comunità e della forza della musica. Il testo svedese di Kay Pollak messo in scena dal regista Samo M. Strelec propone una storia coinvolgente ed emozionante grazia a un grande cast di attori e coristi, tra i quali il ruolo principale del direttore è interpretato dal noto attore e musicista sloveno Jure Ivanušič.
Kay Pollak
COME IN CIELO
SABATO 11 NOVEMBRE, ORE 20.00 – turni B2,B3
MERCOLEDì 27 DICEMBRE, ORE 20.00 – fuori abbonamento
GIOVEDì 28 DICEMBRE, ORE 20.00 – fuori abbonamento
Sala principale TSS
con sovratitoli in italiano
Come in cielo, foto TSS Luca Quaia
Slovensko stalno gledališče – Teatro Stabile Sloveno/ Mestno gledališče Ptuj/ Glasbena matica
Stagione 2023/24
Kay Pollak
KAKOR V NEBESIH/ COME IN CIELO
Traduzione Darko Čuden
Regia Samo M.Strelec
Assistente alla regia Dejan Pevčević
Scene Marko Japelj
Costumi Bjanka Adžić Ursulov
Direzione musicale Patrick Quaggiato
Light design David Orešič
Davvero delicato e prezioso lo spettacolo che inaugura la stagione del Teatro Stabile Sloveno e come ogni grande evento in questo Teatro, è stato preceduto dall’inaugurazione di una mostra d’arte di un grande nome della nostra terra, Franc Vecchiet.
La mostra Partiture è formata da diverse esposizioni: oggetti, sculture e opere appese. In poche parole illustra i tanti fatti che l’hanno visto protagonista.
In questa mostra si intravedono molti lati di questo artista: le sue sfaccettature come la ricerca del silenzio e del vuoto, il riutilizzo degli oggetti nella salvaguardia del pianeta e nel nome dell’espressività artistica, ma soprattutto il colore soffuso, fino a diventare bianco o nero.
Nato a Trieste, l’artista ha studiato a Urbino, all’Accademia di Lubiana, e con H. Goetz a Venezia.Inizialmente si è dedicato alla grafica, per poi spaziare dall’incisione alla pittura, dal libro d’artista all’installazione sperimentando diverse forme artistiche e diversi stili. Ha svolto il ruolo di insegnante alla Scuola Internazionale di Grafica a Venezia, all’Accademia Superiore d’Arte a Parigi, all’Università dell’Indiana negli Stati Uniti ed ha diretto la Scuola dell’Acquaforte “Carlo Sbisà” a Trieste.
Ha allestito oltre settanta mostre personali in varie città in Italia e all’estero, partecipando a mostre e biennali internazionali, si ricorda in particolare la sua personale al Museo d’arte moderna Revoltella a Trieste. Ha pubblicato edizioni d’arte e libri d’artista e gli sono stati conferiti molti premi, tra i quali il Premio nazionale del fondo Preseren a Lubiana, il concorso internazionale per la realizzazione del mosaico sulla piazza Transalpina a Gorizia e il Grand Prix alla Biennale Internazionale di Incisione di Sarcelles a Parigi.
Come in cielo dello sceneggiatore svedese Kay Pollak è stato uno spettacolo davvero splendido. Capibile anche per chi la lingua la comprende a tratti, l’aiuto della sovrascrittura a favore del bilinguismo cittadino, ha permesso a tutti la comprensione totale.
Lo spettacolo è curato nei minimi particolari. Tratta di musica, ma è soprattutto poesia nella narrativa teatrale.
La musica come sviluppo di emozioni e di possibilità di sentire se stessi e gli altri, curando tutta la comunità.
La musica che ci contagia e ci fa vibrare, allontando le paure per le scelte da prendere, per migliorare, migliorandosi e migliorando gli altri, creando una società migliore. Uno spettacolo ed una regia che tocca tematiche e pratiche non completamente note e per questo ancora più importanti.
Uno spettacolo che vede un grandissimo protagonista interpretare in maniera eccellente una parte sia teatralmente intima che musicale.
Daniel Dareus è interpretato dall’attore, pianista, compositore e chansonnier Jure Ivanušič, che proprio grazie alle proprie esperienze musicali (anche a livello di direzione) ha potuto integrare il ruolo con una maggiore comprensione delle passioni e delle intenzioni del personaggio. Gli attori della compagnia stabile del TSS saranno presenti al completo sul palcoscenico principale del teatro di via Petronio, assieme a un gran numero di ospiti. Il cast di attori è formato da Tina Gunzek, Primož Forte, Nikla Petruška Panizon, Franko Korošec, Vesna Maria Maher, Romeo Grebenšek, Gregor Geč, Elena Husu, Danijel Malalan e Dejan Pevčević, che è anche assistente alla regia. La nota svedese più “autentica” è data dall’attrice slovena nata in Svezia Mirel Knez.
Nel »coro parrocchiale« collaborano i coristi, cantanti e musicisti Julija Cante, Martina Feri, Marco Ghersetich, Thomas Grill, Claudia Sedmach, Beatrice Zonta e Cecilia Zoratti. Il direttore musicale che ha preparato il gruppo durante le prove è il compositore e direttore goriziano Patrick Quaggiato. Il gruppo esegue tutti i momenti corali dal vivo. Con loro integra l’aspetto musicale dello spettacolo anche la violoncellista Andrejka Možina. Il testo è stato tradotto in sloveno da Darko Čuden, ma tutte le repliche saranno come d’abitudine corredate da sovratitoli in italiano. Le scene sono di Marko Japelj, la costumista è Bjanka Adžić Ursulov, le luci sono firmate da David Orešič.
Una grande regia dunque, per un grande cast che assicura un successo meritato
Laura Poretti Rizman
come in cielo, foto fornita da TSS
Slovensko stalno gledališče – Teatro Stabile Sloveno
Mestno gledališče Ptuj, Glasbena matica
con il contributo di Fondazione CRTrieste
APERTURA DELLA STAGIONE DEL TSS CON
COME IN CIELO di KAY POLLAK
Una storia che parla del valore della comunità e del senso dell’arte: sarà questo il benvenuto alla nuova stagione del Teatro Stabile Sloveno che inizierà sabato 21 ottobre alle 20.00 con lo spettacolo Come in cielo dello sceneggiatore svedese Kay Pollak.
La coproduzione del teatro triestino con il centro musicale Glasbena matica e il Teatro municipale di Ptuj è uno spettacolo che toccherà un pubblico ampio con la rappresentazione delle dinamiche che si creano all’interno di un coro che è specchio di una comunità, ma anche della rinascita di un uomo che dopo una carriera internazionale decide di andare “ai confini del mondo”, dove scopre nuovi valori e rapporti. Il regista Samo M. Strelec realizza con questa produzione un desiderio che è rimasto per lungo tempo nel suo cassetto. Anni fa si è appassionato a questo racconto dopo aver letto l’adattamento teatrale scritto sulla base della sceneggiatura dell’omonimo film svedese. Ad attirarlo sono stati principalmente due aspetti: la questione del ruolo e degli effetti dell’arte anche al di fuori di ambiti »professionali« e quella rete invisibile di rapporti che lega persone e destini all’interno di ogni tipo di comunità umana.
Il protagonista è un direttore all’apice della carriera, che per ragioni di salute deve abbandonare i riflettori dei grandi palcoscenici. Alla ricerca di pace e solitudine ritorna al paese natale, dove nonostante l’iniziale riluttanza viene subito coinvolto nella direzione del coro parrocchiale. Attraverso la sala prove entra nel cuore della vita della comunità e inizia involontariamente a scandirne le dinamiche interne. La musica libera, consola, incoraggia, permette a ciascuno di esprimere la propria natura più autentica. I rapporti si consolidano, emergono fratture, si sviluppano ambizioni artistiche e insieme visioni della vita. Il direttore stringe amicizie, trova nemici e inaspettatamente l’amore. Lo spettacolo parla della musica che può cambiare il mondo, del canto corale amatoriale, molto amato in Svezia, e che in Slovenia, ma anche nella regione Friuli Venezia Giulia, risulta essere una delle attività artistiche collettive più diffuse.
La rappresentazione del microcosmo del paesino scandinavo, dove il canto si intreccia a frammenti di vita dei singoli coristi, ha richiesto un’unione di forze a livello di coproduttori e collaboratori che anche al di fuori della metafora conferma la forza della comunità. In scena collaborano attori e cantori. Il direttore
La realizzazione di questo progetto è stata resa possibile dal sostegno della Fondazione CRTrieste, che ogni anno accompagna l’avvio della stagione del TSS con il suo mecenatismo.
Come in cielo andrà in scena dal 21 ottobre all’11 novembre nella Sala principale del TSS a Trieste. Lunedì 30 ottobre lo spettacolo aprirà la stagione in abbonamento per Gorizia nella sala del Kulturni center Lojze Bratuž. La replica di novembre andrà in scena nell’ambito della XXII edizione delle Giornate del pianoforte, evento internazionale organizzato per la prima volta a Trieste dall’Associazione degli insegnanti di pianoforte di Slovenia EPTA.
Per le repliche della domenica è confermato l’autobus navetta che offre un servizio gratuito dalle zone periferiche (partenze da Sistiana, Muggia e Opicina).
Il debutto dello spettacolo verrà accompagnato dall’apertura della mostra Partitura di Franc Vecchiet, organizzata da una rete di organizzazioni slovene e che sarà visitabile negli orari di apertura della biglietteria e degli spettacoli. La vernice è in programma sabato alle 18.30 nel foyer di ingresso del teatro.
Anche quest’anno gli spettatori potranno esprimere il proprio giudizio sugli spettacoli di produzione del TSS partecipando al Premio Primorski dnevnik che alla fine della stagione permetterà di vincere un abbonamento gratuito per la stagione in abbonamento 2024-25. Una commissione di giornalisti del Primorski dnevnik utilizzerà le schede di voto per realizzare una statistica sul gradimento degli spettacoli e assegnerà un premio per meriti artistici.
FOTO TSS/ Luca Quaia
Slovensko stalno gledališče – Teatro Stabile Sloveno/ Mestno gledališče Ptuj/ Glasbena matica
Stagione 2023/24
Kay Pollak
KAKOR V NEBESIH/ COME IN CIELO
Traduzione Darko Čuden
Regia Samo M.Strelec
Assistente alla regia Dejan Pevčević
Scene Marko Japelj
Costumi Bjanka Adžić Ursulov
Direzione musicale Patrick Quaggiato
Light design David Orešič
CON
Daniel Dareus……… Jure Ivanušič
Lena……… Tina Gunzek
Arne………Primož Forte
Stig………Romeo Grebenšek
Inger………Nikla Petruška Panizon
Gabriella……… Mirel Knez
Conny………Franko Korošec
Holmfrid………Gregor Geč
Siv………Vesna Maria Maher
Ture………Danijel Malalan
Florence………Elena Husu
Erik………Dejan Pevčević
violoncellista………Andrejka Možina
coristi. Julija Cante, Martina Feri, Marco Ghersetich, Thomas Grill, Claudia Sedmach, Beatrice Zonta, Cecilia Zoratti
voci registrate- adulti: Ana Facchini (Loredana), Primož Forte (medico), Barbara Gropajc (mamma), Jure Ivanušič (Daniel Dareus), Mirel Knez (infermiera), Tjaša Kogej (giornalista), Danijel Malalan (agente), Janko Petrovec (presentatore), Dejan Pevčević (personale aeroportuale)/ bambini: Ivan N. Carli, Florian Lior Grebenšek, Lan Grebenšek, Vito Korošec
violino nella base registrata: Maja Kastratovik (autrice), Kristina Fale (violinista)
regia, incisione e montaggio parti registrate: Dejan Pevčević
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