Così vicino al fondo 🗓

S/paesati

Eventi sul tema delle migrazioni

XXII edizione

 

L’ospitalità dello spettacolo è in una collaborazione tra S/paesati e La scena delle donne.

 

 

Spaesati non ti fa stare tranquillo. Tu che sei seduto su di una comoda poltrona, neppure puoi immaginare cosa significhi improvvisamente avere paura di uscire, trovarti di fronte ad una rivoluzione, sentire i spari e buttar giù la porta di casa, usando violenza sui tuoi cari e portandoti via ogni cosa ti appartenga.

Tu non sai cosa voglia dire la fuga per la sopravvivenza e forse neppure sai cosa voglia dire la cieca speranza di una fede che non ti abbandona mai.

Eppure i nostri avi le hanno passate delle difficoltà simili. Campi di sterminio, foibe, guerra, esili e lasciti, morte e disperazione, nulla sembra al confronto del racconto di chi attraversa il Mediterraneo. Gli uomini che scappano da stato in stato sfidando le guerre e l’odio razziale, e le donne… le donne che mettono a tacere ogni nostro parlare. Donne bistrattate, abusate, violentate, maltrattate. Donne che se soppravivono, si ritrovano in una difficoltà similare nello sfruttamento occidentale della prostituzione.

A parlare prima dello spettacolo chi lotta contro la tratta e chi accoglie i rifugiati e un ragazzo che ha attraversato il mare e che casualmente porta il nome di Gesù.

Eravamo troppo pochi in una sala che avrebbe dovuto esser gremita di giovani.

Lo spettacolo è stato incantevole.

La grande Dea Madre del mare, Yemanja, è stata interpretata alla perfezione da Arianna Addonizio che sotto la mirabile regia di Bruna Braidotti, ha assunto movenze, canti e recitazione degni della divinità.

La storia vorrebbe essere una favola ma alla fine diviene cruda realtà nel racconto di chi il mare lo usa per raggiungere un miraggio di serenità, come gli altri due protagonisti della scena Paolo Mutti e Filippo Fossa, e che attraversandolo sono ben consapevoli di poter incontrare i demoni nascosti tra le onde nere, in quel viaggio che fa partire tanti ma fa arrivare pochi. Il potere divino della Dea permette ad un benpensante difensore delle regole di accogliere per un momento il racconto doloroso di un ragazzo in fuga che non riesce a raggiungere terra.

Uno spettacolo di grande ricerca scenica e storica che anche sotto il profilo religioso affronta in maniera coerente i rituali dedicati e le sue manifestazioni. Yemaja è la madre di tutti gli Orisha e a seconda dei luoghi viene chiamata in molti modi. E’ la regina dei mari, ma non presenta soltanto un lato buono, spumeggiante e materno ma anche un lato distruttore e nero.

Non è il caso che vuole che le religioni si allaccino l’una all’altra, ma è la mitologica Yemaja a nascere dalla spuma del mare come Venere. Yemaja corrisponde alla Grande Madre ed ha insegnato l’amore a tutti gli Orisha, il suo colore è il blu come il manto della Vergine.

 

Laura Poretti Rizman

COSI’ VICINO AL FONDO, foto fornita da S\paesati

Giovedì 14 ottobre  ore 20.30

Teatrino Franca e Franco Basaglia

ore 19.30 incontro “Il mare è la mia terra “ -Testimonianze di chi ha attraversato il mediterraneo.

ore 20:30 spettacolo Così vicino al fondo

COSI’ VICINO AL FONDO

di Camille Davin (selezione del Women Playwrights International 2018 di Santiago del Cile), con Arianna AddonizioPaolo Mutti Filippo Fossa, regia Bruna Braidotti. Produzione Compagnia di Arti e Mestieri

Lo spettacolo affronta in modo inusuale tema dell’immigrazione clandestina.

Fantasia, magia e realtà si mescolano e raccontano la storia di incontro fra un ex marinaio francese, ligio alle regole contro i clandestini che cercano di varcare il mediterraneo e la Dea del mare Yemanja.

Lo spettacolo sarà preceduto alle 19.30 dall’incontro “Il mare è la mia terra “ -Testimonianze di chi ha attraversato il mediterraneo. Con Hermine Letonde Gbedo (progetto Stella Polare) e Gianfranco Schiavone (ICS – ufficio rifugiati) e le testimonianze di una donna ex beneficiaria del programma anti tratta e di un ospite di Ics – Ufficio Rifugiati. Organizzato in occasione della XV Giornata Europea contro la Tratta di persone (18 ottobre 2021). L’attraversamento del Mare Mediterraneo risulta un’esperienza molto forte e traumatica nel percorso delle persone migranti, molte delle quali sono morte annegate. Un incontro a prolusione dello spettacolo per capire dalla viva voce dei testimoni le pericolose condizioni di viaggio, quando mancano i corridoi umanitari.
A seguire lo spettacolo che affronta in modo inusuale il controverso tema dell’immigrazione clandestina che investe l’Italia da alcuni anni e che è alla base di dibattiti e confronti continui sui media.
Si mescola nel testo fantasia, magia e realtà. È la storia di incontro fra un ex marinaio francese, ligio alle regole contro i clandestini che cercano di varcare il mediterraneo, e la Dea del mare Yemanja, divinità riconosciuta su entrambe le rive dell’Atlantico. La Dea fa resuscitare un naufrago clandestino giusto il tempo per far comprendere al marinaio la complessità e drammaticità della situazione che il ragazzo migrante contro la sua volontà si è trovato ad affrontare.
Nel confronto si sviluppano i vari aspetti del fenomeno in una dimensione favolistica e magica che ci dà la possibilità di riflettere sulle vicende attuali in modo meno schematico e semplicistico, coinvolgendo anche le antiche credenze del mare che accomunano i popoli.
organizzazione: Bonawentura

Ampio parcheggio. Green pass obbligatorio. Prevendita: www.vivaticket.com. Inoltre è possibile effettuare una prenotazione telefonando allo 040365119 (lunedì-venerdì / 9.00-17.00) o scrivendo a biglietteria@miela.it (fornendo i dati personali nome, cognome e recapito telefonico).

Scheduled Arte e spettacolo Echi dal Mondo

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