Diamoci del tu

Il senso dell’umorismo è l’asta che da equilibrio ai nostri passi, mentre camminiamo sulla fune della vita.
Mahatma Gandhi

Una storia che racconta per l’ennesima volta quanto una donna possa dimostrare un amore  infinito e grande che,  una volta di più, viene utilizzato dall’uomo al quale è destinato anche o soprattutto nel momento della sua difficoltà e della sua solitudine.

Uno spaccato di un soggiorno, un divano sul quale si raccontano le vite, condite di tragicità e rivestite di umorismo con incredibile intelligenza.

Un uomo colto e intelligente, che neppure per un attimo non ha smesso di essere egoista nel suo vivere, non prestando in fondo  attenzione in tutta la sua vita a nessuno se non a se stesso.

Dalla parte opposta della bilancia, una donna, che con il suo amore discreto ha protetto, accudito e accolto negli anni, l’uomo che amava, senza avere nulla in cambio.

Una storia già premiata quattro anni fa quando è uscita dalla penna dello scrittore canadese Norm Foster, ma che oggi sul palcoscenico del teatro La Contrada di Trieste, in concomitanza con le manifestazioni cittadine durante la settimana contro le violenze sulle donne, assume un significato diversamente importante.

Grande la performance degli attori tanto amati dal pubblico anche per le loro apparizioni sul grande e piccolo schermo.

Anna Galiena è stata una Donna perfetta, mentre Enzo Decaro ha dimostrato una capacità attoriale che rasentava l’empatia nel condividere personalmente quanto veniva raccontato, quasi che quella vicinanza al procedere della malattia del protagonista fosse la sua.

Unica piccola nota che a mio avviso non era intonata era l’utilizzo della microfonatura in un teatro raggiungibile a voce  fin nelle ultime file in maniera perfetta.

Lento e inesorabile il racconto, come una notte di spiegazioni che nessun mutamento porterà al proseguimento del vivere quotidiano, ma osservando la storia con la lente d’ingrandimento io mi chiedo: quanti tra gli uomini in sala, chiedono, pretendono oppure semplicemente ricevono, senza dare nulla in cambio?

 

 

 

Laura Poretti Rizman

foto fornita da La Contrada

Alla Contrada dal 25 al 28 novembre “Diamoci del tu”
del pluripremiato drammaturgo canadese Norm Foster.
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Appuntamento con “Diamoci del tu” alla Contrada, dal 25 al 28 novembre, insieme a Anna Galiena e Enzo Decaro, noti attori che si dividono tra cinema e tv, senza dimenticare il loro primo amore: il teatro.
In scena alle 20.30 la trama del canadese Foster: una convivenza inconsueta e due solitudini. Un uomo e una donna insieme da anni sotto lo stesso tetto, senza dividere affetti e intimità.

Diamoci del tu è una commedia del 2012 del pluripremiato drammaturgo canadese Norm Foster e racconta un’inusuale convivenza di un uomo e una donna che, pur vivendo sotto lo stesso tetto, non condividono né affetti né intimità. Anna Galiena è la domestica Lucy Hopperstaad mentre Enzo De Caro è lo scrittore David Kilbride. I personaggi in questione non sono una coppia ma una domestica e il suo datore di lavoro, un romanziere famoso completamente preso da se stesso. Sorprendentemente all’improvviso l’uomo comincia ad interessarsi alla vita di lei, come se volesse recuperare il tempo perduto o avesse semplicemente tempo da perdere, di lei invece a sorprendere è il linguaggio ironico, colto e beffardo. Dopo decenni di sterili “buongiorno” e “buonasera”, di incombenze e comandi quotidiani, a scatenarsi sarà un serratissimo dialogo che incuriosirà il pubblico in sala. La casa del protagonista, elegante, fredda e formale sarà la scena in cui il detto e il non detto tesseranno un’avvincente trama. In Diamoci del tu Anna Galiena e Enzo Decaro si mettono in gioco con sensibilità e intelligenza, guidati da una regia che si concentra nel costruire un rapporto in cui progressivamente l’uno dei due protagonisti vivrà sempre più nel respiro dell’altro e viceversa. Lui, in crisi di identità e creatività, improvvisamente, dopo trent’anni anni di soli “buongiorno” e “buonasera”, si interessa a lei, una donna apparentemente estranea al suo mondo.
Una comunicazione verbale che appare in una situazione dove prima non c’era. Un serrato dialogo dal ritmo incalzante, in cui lei sta al gioco, tiene testa allo scrittore e si svela, attraverso un linguaggio ironico, colto e beffardo, una donna intelligente.
Ma nel testo c’è anche la scoperta dell’ascolto: tematica più che mai attuale. Tutto è giocato utilizzando la chiave della leggerezza e dei sentimenti in un copione che fa ridere, piangere, emozionare e arriva dritto al pubblico grazie allo humour, alla sua godibilità e uno sguardo penetrante sulle avversità della vita.

Il luogo è la casa di lui. Un mondo di ricchezza elegante, fredda, formale, da casa di prestigio ma senza anima. L’anima, il calore ce li regalano le sottili tessiture di sguardi e svelamenti, di bisogni non dichiarati. Una partitura preziosa per due attori che si mettono in gioco con sensibilità e intelligenza, dove la regia si concentra nel costruire un rapporto in cui progressivamente l’uno vive nel respiro dell’altro. Enzo Decaro ed Anna Galiena, brillanti e vivacissimi, sono diretti con essenzialità, leggerezza ed estrema ironia da Emanuela Giordano.

Spettacolo blu in scena fino al 28 novembre, parcheggio gratuito alla Coop Alleanza 3 in Via della Tesa. Biglietti al Teatro Orazio Bobbio dalle 8.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19. TicketPoint in Corso Italia 6/c.

Informazioni: 040 948471 – 040.390613; contrada@contrada.it; www.contrada.it.

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