Fiaccolata antirazzista a Trieste
Quanto accaduto a Firenze ci lascia esterrefatti e preoccupati. Le circostanze sono tutte da appurare. Ma pur apprendendo che probabilmente si è trattato del gesto di un folle, non riusciamo a toglierci dalla mente la pericolosità di idee tipiche dell’area politica (l’estrema destra) cui faceva riferimento il 50enne killer suicida. Né riusciamo a toglierci dalla testa il clima socio-culturale che purtroppo ha dominato il dibattito sull’immigrazione in questi anni, tra la continua denuncia di un’emergenza sicurezza, il rifiuto da parte di alcuni settori del mondo politico di intraprendere serie politiche di governo del fenomeno dell’immigrazione, il “cattivismo” razzista, propugnato, per esempio, dall’ex ministro dell’Interno leghista Roberto Maroni. Pensiamo che né Firenze, città del dialogo, né altre parti d’Italia, possano ritenersi immuni dai rischi che questo quadro può generare (vedi anche la spedizione scellerata che ha portato all’incendio del campo Rom a Torino).
È necessario creare le condizioni affinché gli istinti razzisti siano sconfitti. E per fare questo è prioritario aprire una nuova stagione della gestione dei fenomeni migratori.
Esprimiamo la solidarietà ai cittadini senegalesi di Firenze e all’intera comunità senegalese in Italia, ai familiari e parenti delle vittime di questi brutali assassinii.
Comitato Pace, Convivenza e Solidarietà Danilo Dolci
Associazione Interculturale Penombre