Folkest 39.ma edizione

 

FOLKEST: TRENTANOVE EDIZIONI DI UN FESTIVAL CHE ESPLORA LE MUSICHE E LE CULTURE DEL MONDO

39^ edizione – 22 giugno ׀ 27 luglio

SI APRE DOMANI, VENERDÌ 7 LUGLIO, A SPILIMBERGO LA FASE CLOU DELLA GRANDE ESTATE IN MUSICA DI FOLKEST, CHE PROSEGUIRÀ CON GRANDI NOMI INTERNAZIONALI

FINO A MERCOLEDÌ 12 CONFOLKEST IN FESTA

TRA GLI OSPITI PIÙ ATTESI, RAY WILSON, FOLKSTONE E FAIRPORT CONVENTION

Ray Wilson, foto fornita da Volpe e Sain
Randolph Matthews, foto fornita da Volpe e Sain
Fairport Convention, foto fornita da Volpe e Sain

Dopo le prime settimane che hanno toccato e animato tantissime piazze del Friuli, con artisti provenienti da ogni parte del globo, la grande estate musicale di Folkest si sposta da venerdì 7 a mercoledì 12 luglio a Spilimbergo per la fase clou delprincipale festival che esplora le musiche e le culture del mondo con “Folkest in Festa”.

Sei intense giornate di musica con alcune delle presenze internazionali più attese di questa edizione, da Ray Wilson ai Fairport Convention e i Folkstone. Si inizia venerdì in piazza Garibaldi (ore 21.15) con la molisana Zampognorchestra, una band assolutamente fuori dagli schemi: loro suonano il rock, il jazz, la classica, il blues tutto con le cornamuse e ci fanno abbandonare lo stereotipo dello zampognaro dell’Italia centrale..: Sempre nella serata di venerdì, alla Torre orientale, l’Orchestrona di Forlimpopoli, Gli Archimedi, formazione da camera con l’utopia dell’improvvisazione e la Kokoneko Folk Band, che unisce sul palco Italia e Giappone, una formazione nata in ambiti più prettamente jazzistici, costituita intorno alla pianista giapponese Mariko Kitazato, che ben vira il suo sound verso il folk e la world music, grazie anche all’ingresso del percussionista cubano Yamil Castillo.

Molto intensa la giornata di sabato a partire, la mattina, dall’iniziativa “musica tra la gente” per far provare a tutti gli interessati uno strumento, seguiti dai docenti della Scuola di Musica Gottardo Tomat. Spazio ai palchi dalle 18.30 in piazza Garibaldi con i ViaNova e la Compagnia campana Suon&Passion mentre alle 21.15 sarà la volta di un artista davvero unico e originale. Cantante, compositore, produttore e straordinario beatboxer, sul palco di Folkest in Festa si esibirà Randolph Matthews: figlio di emigranti che negli anni ’50 si spostarono dai Caraibi all’Inghilterra, il suo è un viaggio musicale che unisce i popoli invece di separarli, tra jazz, blues e folk. In programma alla Torre orientale anche Saodaj’ La Reunion, Molino Rosenkranz, Swingari, la Tomat Band Tapestry con l’omaggio a Carole King e gli Herbert Pixner Projekt del Sud Tirolo. Nel ricco programma di domenica una serata tutta all’insegna del cosiddetto Napoli Power con la presenza di Jenny Sorrenti & Saint Just e dei Vesevus Solis String Quartet. Jenny, sorella di Alan Sorrenti, forma il gruppo Saint Just nel 1972, insieme a Tony Verde e al sassofonista Bobby Fix: è proprio quello il momento in cui nasce a Napoli un movimento nuovo che porta con sé una musica rivoluzionaria, contro tutti gli schemi e le regole della canzone tradizionale, una musica di contaminazione in cui cominiano a confluire vari generi: il folk, il rock, il classico, il medievale, il jazz…quel movimento che ha a lungo unito Jenny Sorrenti al grande amico di sempre Pino Daniele.

Non mancherà a questa 39^ edizione di Folkest il mondo della canzone anglosassone con i principi e inventori del folk-rock britannico, i Fairport Convention, gruppo che si avvicina a festeggiare i cinquant’anni di età, in concerto a Spilimbergo lunedì 10 luglio. Un incredibile numero di cambi di formazione caratterizza la storia dei Fairport nei primi quindici anni di vita. Si sciolsero nel 1979, per poi riformarsi a furor di popolo nel 1985: un insieme di veterani e nuovi ingressi per una delle più longeve formazioni della scena mondiale. Anno dopo anno si arriva al 2017, con un nuovo disco e un cinquantenario da festeggiare. Folkest li omaggia con il Premio Folkest alla Carriera.

Martedì 11 (piazza Duomo ore 21.15) sarà la volta di Ray Wilson, voce e front man dei Genesis, uno dei gruppi più importanti e innovativi della storia del rock progressivo, al suo unico concerto italiano della stagione. Subentral al batterista e cantante Phil Collins nel 1996 restando con i Genesis fino al loro scioglimento. Dopo la chiusura della celebre band, Ray Wilson prosegue la carriera solistica con ben quattordici album all’attivo. Atteso a Spilimbergo per un concerto dedicato al repertorio classico dei Genesis. Spazio anche per le nuove frontiere del folk-metal, con i lombardi Folkstone sul palco mercoledì 12 luglio, ultima giornata di Folkest in Festa a Spilimbergo.

 

 

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