I tre Allegri Ragazzi Morti nella notte di Halloween

E INVECE NIENTE

Quanti giorni tutti uguali
Sono stato io che li ho spesi male
Sdraiato sulla schiena dicevo
Faccio gli esercizi per la bara

Parlavo troppo svelto
Pensavo troppo svelto
Credevo di sapere molte cose
E invece niente

Avrei dovuto congelarmi
Farmi spedire nello spazio interstellare
Sacrificarmi per non vedere il nostro oceano
che diventa un mare

Parlavo troppo svelto
Pensavo troppo svelto
Credevo di sapere molte cose
E invece niente

E da lì, da quel punto lontano
Se avessi potuto ti avrei salutato con la mano, baby
Bye bye baby

E da lì, da quel punto lontano
Se avessi voluto ti avrei salutato con la mano, baby
Bye bye baby

Ma io sono un altro
E questa è l’unica cosa
Di cui tenere conto

 

Il teatro Miela abbisognerebbe di un premio per saper offrire ai giovani uno spazio dove ascoltare, ballando, della ottima musica.

Spesso le band che si esibiscono sul suo palcoscenico per la prima volta, sono perlopiù sconosciute ai molti, ma l’intuito e la sapienza di chi permette loro di esibirsi scegliendole, li poterà ad un sicuro successo futuro.

Così per i TARM,  I Tre Allegri Ragazzi Morti che nella notte di Halloween hanno movimento la serata riempiendo il teatro di giovani, medi e meno giovani, a detta loro, allegri ragazzi morti perchè le loro esibizioni nel teatro cittadino risalgono oramai all’altro secolo.

Ebbene si, il teatro era pieno, pieno di giovani, così come il foyer e lo spazio antistante il teatro. Si respirava un’atmosfera magica; eravamo tutti avvolti da una nebbia e da un caldo dovuto al sudore di tanti corpi che danzavano. Le luci erano sparate ovunque e sul palco la band era vestita in maschera come al loro solito, ma anche dabbasso, gli spettatori, non scherzavano. La maggior parte portava almeno un accessorio per la notte dei fantasmi e chi fosse arrivato sprovvisto, poteva acquistare una maschera al banchetto di vendita dei prodotti della band.

Le canzoni erano molto belle, vivaci ed erano cantate in italiano, nonostante il genere rock.

Il gruppo si è formato a Pordenone nel 1994, nascendo come band punk rock, da un’idea del chitarrista e fumettista Davide Toffolo e del batterista Luca Masseroni. A loro si aggiungerà il bassista Enrico Molteni, formando così un gruppo al quale si aggiungeranno nel tempo collaborazioni con altri artisti.

Fonderanno una loro etichetta,  La Tempesta. Negli anni vinceranno premi e verranno riconosciuti in giro per l’Italia.

Oltre alla bravura nel comporre, suonare e esibirsi, la loro pecularietà è stata quella di entrare dentro il mondo dei fumetti di Davide Toffolo, non mostrandosi mai ai media se non nei panni dei personaggi con le maschere e gli abiti che indossano.

L’interazione con il pubblico è un rito dissacratorio che non manca ad ogni loro spettacolo e che lo rende unico, divertente e coinvolgente.

Un rito che per chi ama lo spettacolo, li fa avvicinare al mondo magico e immortale tra il The Rocky Horror Picture Show  e Frankenstein Junior.

Laura Poretti Rizman

 

Il loro sito:      http://www.treallegriragazzimorti.it

TARM x il piccolo_colori
TARM, foto fornita da Il Miela

Lunedì  31 ottobre alle ore 21.30 al Teatro Miela
 
I Tre Allegri Ragazzi Morti nella notte di Halloween.

Grande serata nell’ambito del Trieste Science+Fiction Festival che con il Miela nell’ambito della rassegna Miela Music-Live è riuscito ad avere i TARM a Trieste nella notte di Halloween.

Davide Toffolo, cantante, songwriter, musicista e autore di apprezzatissime graphic novel è anche il creatore dell’immagine del festival di quest’anno. Una grande occasione per riaverli a Trieste dopo l’uscita di “Inumani”, ottavo album in studio che segna la fine di una trilogia iniziata con l’album “Primitivi del futuro”. Anche qui ci sono il reggae, la cumbia e l’Africa ma anche il ritorno alle loro radici, il rock e le chitarre. I TARM, band nata più di vent’anni fa a Pordenone, sono la punta di diamante della scena indipendente italiana anche nel loro ruolo di inarrestabili divulgatori della migliore musica italiana attraverso l’etichetta La Tempesta. “Questo è un momento di passaggio: la tecnologia ci sta trasformando. Non siamo più umani. Non come lo eravamo”.

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=YTUBCD9UPEw
https://www.youtube.com/watch?v=AvwSZRH5n-8&feature=player_embedded

organizzazione: Bonawentura in collaborazione con La Cappella Underground
Prevendita c/o biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.it

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