Il Gusto di una Città, Trieste capitale del Caffè

22 LUGLIO – 8 NOVEMBRE 2015 

SALONE DEGLI INCANTI DI TRIESTE 

Continuano, al Salone degli Incanti, gli appuntamenti culturali della mostra multimediale “Il gusto di una città – Trieste capitale del caffè”.  Tra gli appuntamenti grande attesa per Moni Ovadia con il suo spettacolo “Cabaret Yiddish” (2 ottobre ore 21, ingresso libero).
Al Salone degli incanti il mattatore Ovadia arriva in uno dei suoi assetti “storici” e più efficaci. “Cabaret Yiddish” è una sorta di “Oylem Goylem” in erba, che il grande intellettuale e uomo di teatro propone il 2 ottobre alle ore 21 al Salone degli Incanti sede dell’imponente mostra dedicata “Il Gusto di una Città – Trieste Capitale del Caffè”.  La pièce – che accanto allo straordinario narratore vede il violino di Maurizio Dehò, il clarinetto di Paolo Rocca, la fisarmonica di Albert Florian Mihai e il contrabbasso di Luca Garlaschelli – è un classico e irresistibile miscuglio tra brani musicali e canti, storielle, aneddoti, citazioni. L’ingresso è libero.

La mostra “Il gusto di una città – Trieste capitale del caffè” è promossa da Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Camera di Commercio di Trieste, illycaffè e Trieste Coffee Cluster, la manifestazione è collegata ad Expo 2015, di cui illycaffè è Official Coffee Partner nonché curatore del Coffee Cluster. Coordinamento generale di Villaggio Globale  International.
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Il calore e l’energia del caffè farà da sfondo al Salone degli Incanti a una serie di appuntamenti d’eccezione. Giovedì 1 ottobre alle 18.30 per JAZZ CAFFE’ suoneranno e canteranno in duo Alba Nacinovich, voce e Francesco De Luisa al pianoforte musiche di C.Porter, Rodgers & Hart, G.Gershwin, C.Chaplin, J.Kerm, I. Berlin.

 

Inoltre torna a Trieste il 2 ottobre, alle 21, il mattatore degli aneddoti, il maestro di arte, intelligenza e ironia che attraverso la cultura ebraica e tutte le sue più varie espressioni è divenuto per generazioni un riferimento culturale e intellettuale assoluto per l’impegno civile e per la pace: è Moni Ovadia che nella capitale del caffè arriva di nuovo, a far riflettere – divertendosi – con le sue “Storie, aneddoti, citazioni e aforismi dall’Europa dell’est”. Lo spettacolo è proposto all’interno della mostra “Il gusto di una città – Trieste capitale del caffè”, promossa da Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Camera di Commercio di Trieste, illycaffè e Trieste Coffee Cluster; la manifestazione è collegata ad Expo 2015, di cui illycaffè è Official Coffee Partner nonché curatore del Coffee Cluster.

“Cabaret Yiddish” è il titolo dello spettacolo che propone al Salone degli Incanti: ha il suo fuoco nella lingua, la musica e la cultura Yiddish (quell’inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno); la condizione universale dell’Ebreo errante, il suo essere senza patria sempre e comunque. Non a caso da queste riflessioni in una veste “da camera”, prende spunto anche il lavoro forse più celebre di Moni Ovadia, il fortunatissimo “Oylem Goylem”.

Si potrebbe dire che lo spettacolo abbia la forma classica del cabaret comunemente inteso. Alterna infatti brani musicali e canti a storielle, aneddoti, citazioni che la comprovata abilità dell’intrattenitore sa rendere gustosamente vivaci. Ma la curiosità dello spettacolo sta nel fatto di essere interamente dedicato a quella parte di cultura ebraica di cui lo Yiddish è la lingua e il Klezmer la musica.

Uno spettacolo che “sa di steppe e di retrobotteghe, di strade e di sinagoghe”. Tutto questo è ciò che Moni Ovadia chiama “il suono dell’esilio, la musica della dispersione”: in una parola della diaspora.

La musica Klezmer deriva dalle parole ebraiche Kley Zemer, che si riferiscono agli strumenti musicali (violino ed archi in genere e clarinetto) con cui si suonava la musica tradizionale degli Ebrei dell’est europeo a partire all’incirca dal XVI secolo. Ed ecco, dunque, che Moni Ovadia rivive quelle atmosfere anche grazie ai suoi compagni di viaggio: con lui a Trieste sono Maurizio Dehò al violino, Paolo Rocca al clarinetto, Albert Florian Mihai alla fisarmonica e Luca Garlaschelli al contrabbasso.

“Gli umili – spiega lo stesso Ovadia – che hanno creato tutto ciò prima di poter diventare uomini liberi, sono stati depredati della loro cultura e trasformati in consumatori inebetiti ma sono comunque riusciti a lasciarci una chance postuma, una musica che si genera laddove la distanza fra cielo e terra ha la consistenza di una sottile membrana imenea che vibrando, magari solo per il tempo di una canzonetta, suggerisce, anche se è andata male, che forse siamo stati messi qui per qualcos’altro”.

Gli appuntamenti di intrattenimento della mostra continuano il 3 alle 17 e il 4 ottobre replica alle 11, per la sezione dedicata ai più piccoli CHILDREN’S MILK&COFFEE appuntamento con “MUSIC BOX Caffè”: Angelo Comisso al pianoforte, Gabriele Centis alla batteria e con i flauti, oggetti sonori e l’animazione di Vincenzo Stera in scena sorprese musicali in scatola, uno spettacolo che si rinnova continuamente! I musicisti sono interpreti di suoni, sentimenti e improvvisazioni che coinvolgono il pubblico.

Il 6 ripartono i laboratori didattici dell’Immaginario Scientifico al Salone degli Incanti con due incontri giornalieri, alle ore 10.30 e alle ore 11.30 rivolti alle classi IV e V delle scuole primarie e alle classi I, II e III delle scuole secondarie di primo grado. Tutti gli incontri sono gratuiti e su prenotazione, da effettuare presso la segreteria dell’Immaginario Scientifico (040 224424 da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00).

In questo laboratorio – La biologia nel caffè – si analizzerà l’anatomia della pianta del caffè, per esplorare la funzione dei fiori e le proprietà di frutti e semi. Utilizzando un microscopio collegato a una telecamera, si possono osservare le cellule delle foglie e quelle delle radici. Piccoli esperimenti permettono di evidenziare l’amido nelle piante e di osservare le modalità di germinazione e i pigmenti fotosintetici.

La sera del 6 ottobre alle 18.30, presentazione del film documentario A cupful of creativity, prodotto da illycaffè, un racconto a più voci – tra passato, presente e futuro – dell’influenza culturale del caffè in diversi ambiti artistici e non solo: caffè culturali, arti e mestieri, cinema, arte, letteratura, fotografia, musica, creatività. Presentano il film Roberto Morelli, Business Development Executive Director – “Ernesto Illy” Foundation Director, Vittorio Bo (presidente Codice Edizioni) e Enrico Cerasuolo (regista).

 

www.triestecapitaledelcaffè.it

Per il programma completo triestecapitaledelcaffe.it.

UFFICIO STAMPA dal 21 settembre al 4 ottobre Moira Cussigh  3286785049

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