TEATRO COMUNALE DI MONFALCONE / STAGIONE 2014-2015
Alessandro Haber e Alessio Boni sono i protagonisti de Il visitatore,
commovente commedia di Éric-Emmanuel Schmitt diretta da Valerio Binasco (21 e 22 gennaio)

La stagione di prosa del Teatro Comunale di Monfalcone prosegue, mercoledì 21 e giovedì 22 gennaio alle ore 20.45, con lo spettacolo Il visitatore di Éric-Emmanuel Schmitt, drammaturgo e scrittore belga rappresentato nei teatri di tutta Europa, una commedia che conquista per intelligenza e leggerezza. Diretti da Valerio Binasco (che firma anche la traduzione e l’adattamento del testo), tornano sulle scene, dopo il grande successo di Art, Alessandro Haber e Alessio Boni, coppia artistica fra le più riuscite nel panorama teatrale degli ultimi anni. Al loro fianco, sulla scena, anche Nicoletta Robello Bracciforti e Alessandro Tedeschi.
Siamo nell’aprile del 1938: l’Austria è stata da poco annessa al Terzo Reich e a Vienna, occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque. Nel suo studio di Bergstrasse 19, Sigmund Freud attende affranto notizie della figlia Anna, portata via dalla Gestapo, quando dalla finestra spunta un inaspettato visitatore: un pazzo che dice di essere Dio, o forse Dio, che gioca a sembrare un pazzo… L’inquietante ospite è intenzionato a intavolare un dialogo sui massimi sistemi e il famoso psicanalista, infastidito e curioso al contempo, si lascia trascinare nella discussione. Mentre sullo sfondo si consuma la sanguinaria tragedia del nazismo (opera di questo visitatore, che dice di essere Dio, o opera dell’uomo?), i due conversano alternando domande cruciali a osservazioni brillanti, dubbi esistenziali a esilaranti battute.
Scrive Binasco nelle sue note di regia: “da molto tempo la drammaturgia contemporanea ci ha abituati a pensare che le parole non servono più a niente. Che l’umanità è immersa in un buio silenzioso e che nessun dialogo è più capace di ‘dire’ veramente qualcosa. Per strano che possa sembrare, il Teatro per lungo tempo si è fatto ‘portavoce’ di quel silenzio e lo ha trasformato in poesia, grazie a grandi commedie classificate dell’‘incomunicabilità’. Autori come Schmitt, invece, sono andati fieramente in tutt’altra direzione. Hanno continuato coraggiosamente a testimoniare una cieca fiducia nelle parole e una specie di devozione per l’umana dote del dialogo. In questa commedia, come accadeva nel Teatro di tanto tempo fa, le parole sono importanti e l’autore sembra coltivare la speranza che quando gli uomini si incontrano e si parlano possono, forse, cambiare il mondo. […] È un testo coraggioso, che non ha timore di riportare in Teatro temi di discussione importanti come la Religione, la Storia, il Senso della Vita… Schmitt affronta questi temi in modo diretto, con l’innocenza di una ‘sit com’, quasi. Eliminando qualsiasi enfasi filosofica, i suoi personaggi riescono ad arrivare dritti al cuore di problemi enormi e a portare con molta dolcezza, in questo viaggio, anche gli spettatori”.
Alessandro Haber e Alessio Boni, perfetti nei loro ruoli, immersi nella fragile umanità dei loro personaggi, danno vita a questa strana e brillante commedia: una pièce davvero incredibile, commovente ed esilarante, che con grande eleganza e sorprendente leggerezza induce al sorriso e alla riflessione.
Biglietti in vendita presso: Biglietteria del Teatro (tel. 0481 494 664, da lunedì a sabato, ore 17-19), Ticketpoint di Trieste, Libreria Antonini di Gorizia, ERT di Udine, Biblioteche Comunali di Monfalcone, Pieris e Turriaco e on line sul sito www.pointticket.it.