IO – Immigrazione Omosessualità

Mercoledì 1 dicembre ore 18.00

Teatro Stabile Sloveno/Slovensko stalno gledališče, via Petronio 4

IO – IMMIGRAZIONE OMOSESSUALITÀ

con  Giorgio Dell’Amico (Arcigay – immigrazione), Davide Zotti (Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica di Trieste) e Philippe Castetbon (autore del volume fotografico Les condamnés). Coordina il giornalista Alberto Rochira.

L’incontro, proposto dal Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica di Trieste nell’ambito della rassegna “S\paesati. Eventi sul tema delle migrazioni”, vuole aprire un dibattito su un tema ancora poco conosciuto: i molteplici significati dell’essere gay e lesbiche e allo stesso tempo vivere la condizione di migranti.
Il vivere la propria omosessualità può rappresentare un fattore determinante nell’avvio di un processo di migrazione, soprattutto quando si fugge da paesi in cui l’omosessualità è punita per legge o dove il contesto sociale è fortemente omofobico. Ma anche nel paese di accoglienza possono sorgere problemi di varia natura: ci si può sentire minoranza nella minoranza, allo stigma del migrante può sommarsi quello di omosessuale, il/la migrante omosessuale può trovare difficoltà nell’instaurare rapporti di protezione ed aiuto con i connazionali, vivendo in taluni casi una condizione di vero e proprio isolamento. Come racconta un migrante nel corso di un’intervista ‹‹Il mio coming out? Una montagna … Non era una sola montagna ma una catena montuosa, e ogni volta dovevo scalare di più, più in alto su diverse montagne. Un giorno erano i miei genitori, un giorno le mie sorelle, un altro la famiglia dei miei genitori … un altro ancora la migrazione e l’Italia››.

Nel corso dell’incontro Philippe Castetbon, autore del libro “Les Condamnés – Dans mon pays, ma sexualité est un crime” (Ed. H&O) presenterà le storie di ragazzi che vivono in Paesi in cui essere omosessuali è reato. Attualmente sono oltre 70 i Paesi in cui si può essere condannati per la propria sessualità e in 7 di questi è possibile essere condannati a morte. Questa occasione servirà però anche per ricordare come sia possibile, per chi vuole e riesce a fuggire dal proprio Paese ed arriva in Italia (o in Europa), chiedere protezione.
L’incontro sarà moderato da Alberto Rochira, giornalista professionista free lance, che si occupa di cronaca, spettacoli e cultura, e che ha seguito sempre con particolare attenzione le nuove tendenze della cultura e dell’arte contemporanea anche nei loro rapporti con i temi sociali e politici al centro dell’agenda regionale e nazionale.

Interverranno:
Philippe Castetbon. Fotografo e giornalista francese, iscrivendosi ai siti web per incontri gay, è riuscito a mettersi in contatto con uomini omosessuali che vivono in Paesi dove l’omosessualità è reato. Ha chiesto loro un autoritratto fotografico e una testimonianza scritta. Nell’arco di un anno, Castetbon ha contattato oltre seicento uomini. Cinquantuno hanno risposto. Il risultato, più che uno studio sull’omofobia nel mondo, è una raccolta di storie private di uomini che parlano in prima persona di sé.
Giorgio Dell’Amico si occupa da anni di immigrazione e di asilo per conto dell’Arcigay. Insieme a Miles Gualdi ha curato un volumetto dal titolo “Io. Immigrazione e omosessualità. Tracce per operatrici e operatori”. È referente nazionale del progetto Arcigay IO, patrocinato dal Ministero del Lavoro e della Solidarietà Sociale.
Davide Zotti, laureato in Filosofia, è docente della stessa materia e di Scienze Sociali presso il Liceo Statale “G. Carducci” di Trieste. Presidente del Circolo Arcobaleno, coordina un progetto rivolto alle scuole superiori del Friuli Venezia Giulia per affrontare il fenomeno del bullismo omofobico, progetto che ha ottenuto l’apprezzamento del Presidente della Repubblica e del Ministro per le Pari Opportunità.

Alla fine dell’incontro sarà possibile acquistare il libro di Castetbon (in francese) e ritirare alcuni dei materiali realizzati nell’ambito del progetto “IO – Immigrazioni ed omosessualità”.

La stessa sera, 1° dicembre, ricorderemo la Giornata Mondiale per la lotta contro l’HIV/AIDS e di solidarietà verso le persone sieropositive, distribuendo materiale informativo e preservativi, a sostegno della campagna che Arcigay promuove sull’intero territorio nazionale.

A cura del  Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica di Trieste

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