Ironico, travolgente, disarmante: questo è stato Karmafulminien, figli di puttini, lo spettacolo tra teatro e cabaret che è stato presentato al Teatro Miela Bonawentura.
Tre angeli nudi, a malapena vestiti di piume, si mescolano tra il pubblico, cercando di coinvolgere ma non coinvolgendosi.
Tre anime a sostegno degli esseri umani ma scomposti nel loro subire le nostre frustrazioni, cercano di raccontarci il dolore e il disagio del nostro mal di vivere e lo fanno con una leggerezza trasparente, cercando anche di farci ridere e sorridere di noi stessi: e ci riescono.
Uno spettacolo che alterna la risata alla poesia, che sta in bilico in una precarietà tipica del nostro vivere. Uno spettacolo che appena inizi ad affezionarti, scompare, così, tanto per farti capire l’insostenibile precarietà del nostro essere.
In questa instabile sintonia, può capitare di viverli, o di scambiarsi i ruoli, o di venire catapultati sulla scena, nonostante il tuo non volerlo. Capita come nella vita, dove l’angelo c’è ma non si vede soprattutto quando ne avresti maggior bisogno.
Laura Poretti Rizman
![](https://www.freaksonline.it/freaks/wp-content/uploads/2019/05/2019-05-10-GRANDI-COLORI-1024x521.jpg)
Spettacoli/Teatro e Cabaret/KARMAFULMINIEN – FIGLI DI PUTTINI
Tre angeli irrequieti, nostalgici estimatori dell’Empireo, della contemplazione e della pace dei sensi, assorbono, loro malgrado, le angosce del genere umano. Spugne, parafulmini, idrovore del mal di vivere, i nostri ripetitori adenocorticotropi captano segnali di nevrosi e ritrasmettono potenti deliri e allucinazioni, convertono correnti avverse in good vibrations. Strumenti di una qualche volontà superiore, trasformano stati ansiosi in tisane e infusi, malesseri in materassi, complessi in amplessi ambosessi, fobie in fiabe e stress in strass.
di e con Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Luca Mammoli
regista e co-autore Riccardo Pippa
scene Anna Maddalena Cingi
costumi Daniela De Blasio e Anna Maddalena Cingi
luci Danilo Deiana
produzione Generazione Disagio e Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse
“Noi messaggeri divini, nostalgici della tromba, del fascio di luce, dell’agnello, del cespuglio in fiamme, insomma, dell’analogico nella comunicazione, puntiamo stasera sul vis a vis, face to face, tete a tete. Dunque cari uomini dissipiamo ogni dubbio sul motivo della nostra venuta.
Non aspettatevi da noi redenzione alcuna: con la vostra salvezza noi non c’entriamo una beata manna. Noi non siamo i vostri angeli custodi. Gli angeli custodi non ci sono più: sono scaduti, superati, rottamati, smantellati.
Sono morti.
Ora ci siamo noi, angeli tre punto zero e da oggi pregherete noi e testimonierete al mondo i nostri prodigi. Noi, a differenza degli angeli custodi, non vi conosciamo da quando siete nati, non sappiamo la vostra storia, non vi amiamo e tra un’oretta dobbiamo andare da altri protetti.”
GENERAZIONE DISAGIO nasce come esigenza artistica di dare voce a tematiche di una generazione di mezzo altrimenti non rappresentata.
GENERAZIONE DISAGIO non è una compagnia teatrale fissa, ma un luogo di
incontro di diversi artisti che convergono per lavorare su tematiche
condivise che cambiano da progetto a progetto. Si prefigge di essere
aperto e sociale, popolare e inclusivo. GD si rivolge a una nuova
collettività, una identità allargata, una classe sociale nell’era
dell’annullamento delle classi sociali. GD parla di una condizione
comune: l’avere fatto del disagio la nostra condizione abituale.
organizzazione: Bonawentura
Ingresso € 12,00, ridotto soci Bonawentura, Alleanza 3.0 e under 26 € 10,00. Prevendita c/o biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00