La banca dei sogni 🗓

LA CONTRADA TEATRO STABILE DI TRIESTE

di Livia Amabilino

BANDO RESIDENZE ARTISTICHE/Artisti nei territori 

TRIENNIO 2018 / 2019 / 2020

Promosso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e

dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo

UFO – RESIDENZE D’ARTE NON IDENTIFICATE

Progetto di Marcela Serli 

con la partecipazione di 

Università degli Studi di Trieste

SISSA- International School for Advanced Studies

Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare

Trieste Contemporanea

ICTP- International Center for theoretical Physics

Elettra Sincrotrone Trieste

Stazione Rogers

Polo Giovani Toti

Presenta 

domenica 11 ottobre 

dalle ore 17 al Polo Giovani TotI

LA BANCA DEI SOGNI
regia e ideazione Francesca Merli

con Federica Furlani, Laura Serena e un gruppo di sognatori

drammaturgia Francesca Merli e Laura Serena

musiche e sound design Federica Furlani
produzione Domesticalchimia

Oltre ad aver vinto il bando 2020 ‘UFO-Residenze d’Arte non Identificate’ del Teatro Stabile La Contrada, è vincitore del premio ‘Mila Pieralli’ indetto dalla Fondazione Teatro della Toscana e
vincitore del premio di produzione ‘Theatrical Mass’ indetto da Campo Teatrale.

TRIESTE – Forse i sogni sono lo specchio della realtà o forse sogniamo solo per poter viaggiare un po’ di più. La Banca dei sogni di Francesca Merli e la compagnia Domesticalchimia, riparte a Trieste – nell’ambito del progetto di residenze artistiche presentato dalla Contrada,  “UFO – residenze non identificate”, ideato da Marcela Serli , all’interno delle Residenze artistiche/Artisti nei territori, promosso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – dopo mesi di lockdown, curiosa di indagare i sogni di un tempo che appare sospeso e distante.  

«Ripartenza – spiega la regista e ideatrice dell’evento Francesca Merli – significa sciogliere i nodi, svelare le carte, scoprire i sentieri della nostra mente che ci hanno accompagnato in questi mesi e forse ci hanno fatto viaggiare oltre i muri delle nostre stanze».

La domanda che questa compagnia si pone e che indaga attraverso interviste rivolte ai cittadini durante la loro permanenza a Trieste è “Quale importanza riveste il sogno nella nostra società? Che quadro possiamo avere del nostro tempo attraverso la messa in scena dei nostri sogni?”. I sogni possono essere un tramite per comprendere di più la realtà che ci circonda e il nostro “stare”. Tramite la rielaborazione dei loro sogni, le persone parlano delle loro paure, delle ansie della società contemporanea e affrontano il tema della morte. 

Il frutto delle loro ricerche si mostrerà al pubblico nella restituzione “UFO Residenze Artistiche non identificate 2020”, domenica 11 ottobre alle 17, con replica alle 18, al Polo Giovani Toti.

«La Banca dei sogni  – racconta la regista – è un progetto di inclusione sociale che porta alla realizzazione di una messa in scena ogni volta diversa. Questa volta abbiamo portato la nostra indagine a Trieste. Il nostro intento era quello di raccogliere i sogni delle persone che abbiamo incontrato nei diversi luoghi, come La Casa delle Donne, il Museo della Bora, il Mercato coperto. Infine, abbiamo scelto di portare in scena quelle storie e quelle persone, trovate anche nei diversi bar e strade della città, che hanno accettato di condividere un’esperienza sul tema e costruire assieme un evento».

“La Banca dei sogni” prende il titolo dal libro del 1970 degli antropologi Jean e Françoise Duvignaud e Jean-Pierre Corbeau. I tre antropologi hanno fotografato e raccontato il loro periodo storico attraverso la lente del sogno e l’hanno fatto indagando nelle città, nelle provincie e nelle campagne, intervistando operai, casalinghe e imprenditori.  Domesticalchimia ricalcando le inchieste di J. e F. Duvignaud e J.P. Corbeau e formulando delle nuove domande, ha cercato sognatori di diverse età, dai bambini, agli adolescenti, da cittadini di età adulta alla terza età, e li ha portati a parlare del sogno come di qualcosa di più vicino al reale e necessario. La performance si sviluppa su due piani: il piano della realtà e quello della finzione o meglio la realtà del sogno.

 

La restituzione vede coinvolti la sound designer Federica Furlani, l’attrice Laura Serena, il musicista e studente al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste Leonard Medica,  e le testimonianze raccolte dai “sognatori” che hanno partecipato al progetto – tra cui la neuroscienziata della Sissa Domenica Bueti, il professore universitario di psicologia Fabrizio Doricchi, il fotografo Ugo Borsatti, il professore di scienze umane Stefano Crisafulli, la giornalista Emanuela Masseria, il ginecologo Uri Wiesenfeld, la docente Sergia Adamo, il giornalista Walter Chiereghin, la psicologa Ambra Cusin, la studentessa Caterina Bonetti, Dorotea Giorgi presidentessa dell’associazione Luna e l’Altra e presidentessa della Casa delle Donne, la guardia doganale Nicoletta Timeo, la velista Maila Zarattini, il musicista Leonard Medica Gregoric, la ricercatrice Lina Sitz, il fondatore del Museo della Bora Rino Lombardi, il critico teatrale e giornalista Roberto Canziani – rese anche attraverso video e contributi multimediali.

A seguire, dopo le due repliche, alle 19, si terrà l’incontro condotto da Roberto Canziani, tutor di UFO 2020, “Scrivere sogni” insieme alla compagnia Domesticalchimia.

Nel 2016 Francesca Merli (regista), Elena Boillat (perfomer e coreografa) e Federica Furlani (sound designer e musicista) fondano a Milano la compagnia teatrale Domesticalchimia Intorno a questo nucleo, si aggiungono presto Camilla Mattiuzzo (drammaturga), Laura Serena (attrice) e Davide Pachera (attore). Nel 2016, la compagnia realizza “Il Contouring Perfetto”, spettacolo prodotto con il sostegno di ERT Emilia Romagna Teatro e Rami Residenze Artistiche, vincitore del Festival “Avanguardie 20 30”. Il 2018 è l’anno di “Una Classica Storia d’Amore Eterosessuale”, spettacolo prodotto da Domesticalchimia con il sostegno di ERT-Emilia Romagna Teatro e Armunia, vincitore del Premio “Theatrical Mass” indetto da Campo Teatrale e del Bando “Opera Prima” Festival per la categoria nuove scoperte.

Il progetto La Banca dei Sogni, un lavoro d’inchiesta sull’attività onirica di persone di tutte le fasce d’età, oltre a vincere il Bando UFO-Residenze d’Arte Non Identificate 2020 sostenuto dal Teatro Stabile La Contrada vince anche il Premio “Mila Pieralli”, promosso dal Teatro Nazionale della Toscana, il Premio di Produzione “Theatrical Mass” indetto da Campo Teatrale, e viene selezionato come progetto semifinalista del Premio Scenario Periferie nel 2019.  Nel 2019, infine, lo spettacolo “Sonnambuli – Il vuoto di te il vuoto del mio cuore”, vince il Premio “Testinscena”, organizzato dalla Fondazione Claudia Lombardi per il Teatro, con sede a Lugano, in collaborazione con Campo Teatrale e Hystrio. Dopo Trieste la Compagnia presenterà La Banca dei Sogni al Teatro Franco Parenti di Milano.

Per partecipare è necessario prenotare all’indirizzo contrada@contrada.it  o chiamando allo 040948471.

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