
Un nutrito gruppo di visitatori hanno partecipato oggi mercoledì 31 maggio alle 12 al primo piano del Mercato Coperto (via Carducci 36 a Trieste) alla visita guidata condotta dall’artista Elizabeth Ruchti che espone le sue opere nella personale a titolo, “La luna e oltre”.
La mostra rimane in essere fino al 10 giugno 2023, da lunedì a sabato ore 11-14/ domenica chiuso presso il primo piano del Mercato Coperto · Via Carducci 36, 1° piano · 34123 Trieste.
NELL’AMBITO DELLA MOSTRA “LA LUNA E OLTRE” DI ELIZABETH RUCHTI, MERCOLEDÌ 31 GIUGNO 2023 AL MERCATO COPERTO DI TRIESTE AVRÀ LUOGO UNA VISITA GUIDATA CONDOTTA DALL’ARTISTANell’ambito della mostra “La luna e oltre”, che espone, a cura di Marianna Accerboni, le opere di Elizabeth Ruchti, mercoledì 31 maggio alle 12 al primo piano del Mercato Coperto (via Carducci 36) avrà luogo una visita guidata condotta dall’artista in italiano e inglese.
SABATO 20 MAGGIO 2023 AL MERCATO COPERTO DI TRIESTE INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA LA LUNA E OLTRE DELL’ARTISTA ELIZABETH RUCHTI
** SABATO 20 MAGGIO dalle 18.30 alle 21 al Mercato Coperto di Trieste (Via Carducci 36/ 1° piano) avrà luogo l’inaugurazione della mostra “La luna e oltre”, che propone una quarantina di opere, tra assemblaggi a tecnica mista e fotografie, di Elizabeth Ruchti, artista che vive tra Milano, la Grecia e Trieste, sua città d’adozione. Nata a San Paolo del Brasile, nelle sue vene scorre sangue svizzero, russo, brasiliano e gaucho. Diciassettenne, si trasferisce per motivi di studio a Roma, dove si laurea in antropologia culturale e da quel momento vive e opera nel capoluogo lombardo, dove ha sempre coltivato la passione per l’arte, formandosi all’Accademia di Belle Arti di San Luca e partecipando a mostre personali e collettive. Organizzata da AIDIA Trieste e ideata da Anita Cendon con il coordinamento di Lucia Krasovec-Lucas e la linea grafica di Riccardo Moro, l’esposizione sarà introdotta dalla curatrice Marianna Accerboni.
Seguirà un vin d’honneur.
“Elizabeth – scrive Accerboni – si affida ai parametri dell’arte povera, sfiora a volte il concettuale, si abbandona a un mondo in cui risuonano ancora i riti e i simboli della tradizione popolare, il canto delle sirene bambine, le predizioni ancestrali scandite sulla sabbia, le fiabe con i loro misteri. E, mentre in modo e attraverso un ritmo e suggestioni quasi animistiche, interpreta i segreti della natura e i loro riflessi sulla vita e sulla crescita interiore e fisica dell’uomo, accade che si palesa la via d’uscita imprevista, legata ancora una volta alla capacità dell’artista di captare le forze sottili, silenziose e potenti che governano l’universo nella sua apparenza e nella sua sostanza e i suoi ritmi segreti”.
E allora Elizabeth abbandona – forse solo momentaneamente – l’arte del riciclo attraverso cui ha sommessamente ed elegantemente denunciato la violazione della natura attuata dall’uomo attraverso l’uso smodato e incoerente di plastiche colorate e trasparenti, di corde che simulano l’aggressione della nafta, dei petroli e degli additivi inquinanti i mari e la terra, per inseguire un sogno altro, fatto di lune argentee, la cui composizione realizza attraverso il riciclo di materiali semplici, di uso comune e quotidiano, che lei sa adoperare poeticamente e abilmente, discostandosi dall’onda d’urto avviata da Duchamp per stupire il mondo quasi un secolo fa. E ci consegna così le sue variazioni sulla Luna, luogo di futura e algida salvezza, o su Marte infuocato, dove l’uomo sta già progettando di fuggire, presentendo la fine della Terra e della sua “civiltà”. E nasce così il ciclo di opere presenti in questa mostra, che rappresentano la poetica via d’uscita al dramma.
“In tale contesto Ruchti, a differenza di molti dei numerosi artisti che si sono dedicati nel corso del tempo al tema del riciclo e agli astri, – conclude la curatrice – sa usare istintivamente, nel declinare la denuncia ai danni della Terra, un’espressione misurata nei rapporti formali tra volumi e cromatismi, riuscendo a donare alle proprie composizioni un’eleganza minimale che le rende, pur nella drammaticità del messaggio, gradevoli e coinvolgenti e perciò ancor più efficaci”.
Un ritmo sobrio ma intenso che risuona anche nei suoi scatti fotografici, in cui coglie le intrusioni che feriscono il paesaggio e l’uomo con la naturalezza e il silenzioso disappunto di una cronista attonita e gentile.
DOVE: Mercato Coperto · Via Carducci 36, 1° piano · 34123 Trieste
QUANDO: 20 maggio – 10 giugno 2023
ORARIO: da lunedì a sabato ore 11-14/ domenica chiuso
A CURA DI: Marianna Accerboni