Chi non conosce Simone Cristicchi?
La sua partecipazione al Festival di Sanremo ha sicuramente contribuito a farlo conoscere al grande pubblico, ma Simone Cristicchi non è soltanto questo. Lui è l’icona dell’impegno sociale che per fortuna s’incolla come un virus a molti giovani. Non tutti, siamo d’accordo, no, ma sono ancora un nutrito numero quelli che iniziano fin dalle scuole superiori a ragionare con la propria testa, magari anche aiutati da insegnanti validi ed a volte appoggiati anche da Sindaci illuminati.
Chissà se Simone Cristicchi passerà per piazza Unità in questi giorni, una piazza invasa da ragazzi accampati che rivendicano una protesta contro la repressione e la crisi che si sta abbattendo sul nostro paese.
Simone, io l’ho letto anche nei suoi libri e in uno in particolare, mi sono chiesta come mai non portasse tra i tanti un riferimento alla nostra città. In questo libro al tempo Cristicchi parlava di manicomi, e forse quel libro l’ho letto proprio grazie al fatto di averlo conosciuto attraverso la musica.
Ieri ho scoperto un Cristicchi attore, e di quale calibro.
Un testo in rima, recitato con maestria. Un testo lunghissimo che solo a pensarci ti chiedi come abbia fatto a ricordarlo proprio tutto.
Ma recitare non è solo un atto di memoria. Ieri tutto il pubblico ne è rimasto avvinto.
Nel suo raccontare ha saputo trascinarci nella semplice e straziante memoria di chi davvero l’ha vissuta, quella campagna in Russia.
Attraverso quel racconto è uscita la rabbia contro la prepotenza, la guerra, la politica d’inutile sperpero di vite umane.
Bravo Cristicchi! Per il tuo pensiero, soprattutto, ma anche per tutte le cose che fai.
Laura Poretti Rizman
LI ROMANI IN RUSSIA – RACCONTO DI UNA GUERRA A MILLANTA MILA MIGLIA
Tratto dall’omonimo poema in versi di Elia Marcelli;
adattamento teatrale di Marcello Teodonio
Scene: disegno luci di Danilo Facco
Costumi: Sara Quattrini
Musiche: Gabriele Ortenzi/Areamag
Regia: Alessandro Benvenuti
Produzione: Big Fish S.r.l – Divisione Teatro
Interpreti: Simone Cristicchi