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TRIESTE – Dal 20 al 22 aprile nel cuore di Trieste riapre l’officina del buon giornalismo di Link, il festival del Premio Luchetta. Per la prima volta Link approda in piazza Unità e apre alla città il suo spazio fortemente interattivo e tecnologico: la Fincantieri Newsroom, progettata per dialoghi e dirette costanti con la notizia, per incontrare le voci e i volti che raccontano l’attualità, per scoprire le novità editoriali, per seguire talk e dibattiti, ma anche per ritrovare filmati e servizi d’epoca. Se Link è il festival di Trieste, non poteva dunque esserci collocazione più degna di piazza Unità per la scenografica tensostruttura di 600 metri quadrati posizionata nel centro della grande piazza con 2 ingressi: lato mare e lato Teatro Verdi. La Fincantieri Newsroom, realizzata grazie alla collaborazione con Ufficio Eventi Comune di Trieste e con un team di professionisti che da anni segue Link festival, sarà divisa in due macro aree: l’Arena di Link, innanzitutto, con ben 200 posti a sedere e un maxi schermo posizionato sul palco, per proiettare in presa diretta i volti dei protagonisti oltre ad immagini, grafiche e contributi filmati. Il tutto sarà trasmesso in diretta streaming sul sito de Il Piccolo, media partner del festival. Dietro la platea sarà collocata la postazione stampa con la redazione giovani di Link, composta dai vincitori del concorso indetto dal Piccolo per aspiranti giornalisti, chiamati a raccontare il festival sui social network. La seconda area della Fincantieri Newsroom sarà dedicata allo spazio di Rai Teche con gli schermi che riproporranno a getto continuo oltre 60 anni di storia italiana. Il festival è realizzato con la main media partnership della Rai e delle sue testate Rai News 24, Radio1 Rai e Tgr Fvg: dagli archivi Rai affluiranno su diversi schermi contributi legati all’informazione, all’economia e alla società, ai quali si aggiungeranno quelli della sede regionale Rai con la storia del Friuli Venezia Giulia attraverso i contributi della TGR e della struttura di programmazione. Spazio anche alla Fondazione Luchetta, che con i suoi volontari illustrerà alla città la sua lunga storia di concreta solidarietà ai bimbi vittima delle guerre e alle loro famiglie, dal 1994 ad oggi. Completano la prima metà della struttura lo studio radiofonico Rai da dove verranno trasmesse nella tre giorni numerosi programmi in diretta, lo spazio interviste TV ed il salotto Fincantieri che ospiterà gli ospiti tra un incontro e l’altro, mentre nel bookshop di Link il pubblico potrà acquistare i libri che saranno presentati dagli autori ed incontrarli per un autografo o un selfie.
Gli incontri sono calendarizzati dalle 16 del venerdì alle 20 di domenica. Saranno una trentina di panel della durata di 45 minuti ciascuno: il turnover dei protagonisti ogni ora, con la massima puntualità. Fra un appuntamento e l’altro una pausa di 15 minuti consentirà la movimentazione del pubblico. L’ingresso è libero, senza prenotazione dei posti: il consiglio è quindi di presentarsi in tempo utile all’ingresso della struttura per seguire gli appuntamenti preferiti. Al termine di ogni evento il pubblico potrà incontrare i protagonisti dei vari panel nel back stage dell’arena per alcuni minuti. Per i giornalisti iscritti all’Ordine professionale la presenza agli incontri di Link garantirà l’acquisizione di crediti formativi, previa registrazione nella postazione dell’Ordine dei Giornalisti all’ingresso della struttura. Imperdibili, a inizio giornata dalle 9.30 sabato 21 e domenica 22 aprile, i due appuntamenti con l’edicola Link: “Rassegnamoci” anche quest’anno a cura di Andrea Iacomini e Marco De Amicis. Sabato 21 aprile alle 15 la conferenza stampa di annuncio delle terne finaliste della 15^ edizione del Premio Luchetta.
Per tre giorni la Fincantieri Newsroom sara’ la “casa” del festival e accogliera’ il pubblico di un’intensa tre giorni, un vero e proprio Osservatorio sull’Italia che raccontera’ il Bel paese dalla societa’ all’economia alla giustizia, passando per i mondiali che non faremo e il romanzo della canzone italiana. Fra i protagonisti Franca Leosini, Pif, James Politi, Tobias Piller, Jennifer Clark, Mario Giordano, Alberto Matano, Giampiero Mughini, Marco Damilano, Peppe Dell’acqua, Massimo Cirri, Toni Capuozzo, Myrta Merlino, Marco Tardelli, Bruno Pizzul, Gino Castaldo, Mauro Corona e Zlatko Dizdarevic.
TRIESTE – Doppio conto alla rovescia per il pubblico di Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, uno dei volti più originali e più amati della tv e dell’inchiesta italiana: a Trieste sarà uno dei protagonisti di Link 2018, il festival del buon giornalismo del Premio Luchetta, dove farà tappa nella giornata conclusiva, domenica 22 aprile, alle 11.30 in dialogo con l’ex iena Paul Baccaglini e LaLaura, ovvero la giornalista Laura Piazzi, voce di “Miracolo italiano” su Radio2 Rai. Sarà l’occasione anche per lanciare uno sguardo sul Bel Paese attraverso gli occhi di chi conosce una delle sue città più “resilienti”, Palermo. Una sorta di anticipazione della seconda stagione della serie «La mafia uccide solo d’estate», ideata e scritta da PIF, in onda su Rai1 dal 26 aprile: ed è questo il secondo appuntamento che Pif lancia agli spettatori che nel 2017 avevano seguito la prima stagione della fiction in 12 episodi, un’audience di 5 milioni solo per la puntata conclusiva della serie. Senza dimenticare che il film da cui è tratta la fiction aveva portato in dote anche il David di Donatello come miglior regista esordiente. «Sono palermitano – spiega Pif – e come regista del film “La mafia uccide solo d’estate” ho raccontato quanto avevo visto e vissuto da bambino. L’obiettivo è smontare il mito della mafia, lanciando un messaggio ai più giovani». Link festival offrirà dunque una straordinaria occasione per il testa a testa fra due “ex iene”, raccontando percorsi e progetti comuni.
Ma Pif è anche una voce importante della radio nazionale, per la precisione di Radio2, dove ogni giorno alle 18, insieme a Michele Astori conduce “I provinciali”. Dal 20 al 22 aprile l’officina del buon giornalismo di Link, il festival del Premio Luchetta, ospiterà molte voci della radio italiana: con Pif ci saranno, come anticipato, anche Laura Piazzi di “Miracolo italiano”, in onda sempre su Radio2 Rai, e Massimo Cirri, storico autore e voce di “Caterpillar”. E ancora su Radio2 ogni sera è in onda con “Back to back” il critico musicale Gino Castaldo, che a Link racconterà il romanzo della canzone italiana in dialogo con il collega Carlo Muscatello. Radio1 Rai sarà rappresentata da Giorgio Zanchini, conduttore della celeberrima “Radio anch’io” e ci sarà anche Filippo Corsini, voce di “Tutto il calcio minuto per minuto” che andrà in onda sabato 21 aprile dalle 14.45. Con le voci, a Link 2018 anche tanti volti noti dell’attualita’ e dell’informazione della Tv nazionale: da Alberto Matano a Franca Leosini, da Mario Giordano a Toni Capuozzo.
Promosso dalla Fondazione Luchetta, curato da Francesca Fresa e organizzato da Prandicom con il pieno sostegno di Fincantieri, l’apporto della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e la coorganizzazione del Comune di Trieste, Link 2018 è realizzato con la collaborazione della FNSI e dell’Ordine dei Giornalisti e con la main media partnership della Rai e delle sue testate Rai News 24, Radio1 Rai e Tgr Fvg. L’ingresso a tutti gli incontri è libero, info www.luchettaincontra.it
TRIESTE – Addio “notti magiche”, niente maxi schermi intorno ai quali aggregarsi nei bar e nelle piazze e pathos al minimo sindacale per i telespettatori italiani che dal 14 giugno al 15 luglio accenderanno la tv per sintonizzarsi sulle partite del Mondiale di Calcio 2018: non succedeva da 60 anni e ci riporterà alla malinconia del 1992, quando l’Italia non partecipò alla fase finale del Campionato Europeo in Svezia. Dal suo Osservatorio sulla “questione Italia” 2018, Link 2018 non poteva certo glissare su questa defezione così sentita dal grande pubblico oltre che dal “pianeta calcio”. E infatti la serata inaugurale del festival del Buon Giornalismo, venerdì 20 aprile, vedrà protagoniste a Trieste, nella Fincantieri Newsroom di piazza Unità, due vere icone del calcio nazionale, Marco Tardelli e Bruno Pizzul, affiancati dal giornalista Rai Filippo Corsini, cronista sportivo fra i più autorevoli e voce di “Tutto il calcio minuto per minuto”. Coordina l’incontro il vicedirettore del quotidiano Il Piccolo Alberto Bollis.
Come si è materializzato l’incubo che ci ha sottratto quelle “Notti magiche inseguendo un gol”? La nostra nazionale fuori dal mondiale, dopo 60 anni, è il capolinea generazionale da cui ripartire per rifondare l’Italia del calcio? Intorno a questi e molti altri interrogativi si confronteranno tre protagonisti del calcio del nostro tempo, magari azzardando anche qualche previsione sulle squadre che si dimostreranno più in forma ai mondiali. Quelle chiamate a contendersi la mitica Coppa issata anche da Marco Tardelli, nel luglio ’82, davanti a una folla oceanica nella splendida cornice dello stadio Santiago Bernabeu a Madrid. Ma c’è di più: Link 2018 offrirà un’ulteriore “chicca” ai tanti calciofili che vorranno seguire la 5^ edizione del Festival del Buon Giornalismo: sabato 21 aprile, infatti, è dalla Fincantieri Newsroom del Festival che andrà in onda in diretta, dalle 14.50 su Radiouno Rai. il programma “Tutto il calcio minuto per minuto”: da Trieste la linea passerà agli stadi italiani in gara nel corso del pomeriggio e per qualche ora la città sarà, idealmente, ‘capitale’ del calcio nazionale.
Promosso dalla Fondazione Luchetta, curato da Francesca Fresa e organizzato da Prandicom con il pieno sostegno di Fincantieri, l’apporto della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e la coorganizzazione del Comune di Trieste, Link 2018 è realizzato con la collaborazione della FNSI e dell’Ordine dei Giornalisti e con la main media partnership della Rai e delle sue testate Rai News 24, Radio1 Rai e Tgr Fvg. Sabato 21 aprile alle 15 la conferenza stampa di annuncio delle terne finaliste della 15^ edizione del Premio Luchetta. L’ingresso a tutti gli incontri è libero, info www.luchettaincontra.it
TRIESTE – Dal 20 al 22 aprile nel cuore di Trieste riapre l’officina del buon giornalismo di Link, il festival del Premio Luchetta. Tre giorni in una location di straordinaria suggestione, la centralissima piazza Unità d’Italia affacciata sul mare, con un centinaio di protagonisti impegnati in uno spazio fortemente interattivo e tecnologico: la Fincantieri Newsroom, progettata per dialoghi e dirette costanti con la notizia. A Link 2018 il pubblico scoprirà novità editoriali, incontrerà le voci e i volti che raccontano l’attualità, seguirà talk e dibattiti, potrà ritrovare filmati e servizi d’epoca nello spazio riservato a Rai Teche e alla sede Rai Friuli Venezia Giulia. Promosso dalla Fondazione Luchetta, curato da Francesca Fresa e organizzato da Prandicom con il pieno sostegno di Fincantieri, l’apporto della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e la coorganizzazione del Comune di Trieste, Link 2018 è realizzato con la collaborazione della FNSI e dell’Ordine dei Giornalisti e con la main media partnership della Rai e delle sue testate Rai News 24, Radio1 Rai e TgrFvg.
E’ dedicato all’Italia il focus centrale del cartellone del festival. Ventisei incontri raccontano il nostro Paese in un vero e proprio Osservatorio, una grande inchiesta a più voci: quelle dei protagonisti dell’informazione del nostro tempo che rileggeranno l’Italia. Economia, giustizia, evoluzione sociale: tanti gli elementi di confronto, senza dimenticare i Mondiali che l’Italia non giocherà quest’anno e il bel “romanzo” della nostra canzone.
È dedicato all’Italia il focus centrale del cartellone del festival. Ventisei incontri raccontano il nostro Paese in un vero e proprio Osservatorio, una grande inchiesta a più voci: quelle dei protagonisti dell’informazione del nostro tempo che rileggeranno l’Italia. Economia, giustizia, evoluzione sociale: tanti gli elementi di confronto, senza dimenticare i Mondiali che l’Italia non giocherà quest’anno e il bel “romanzo” della nostra canzone.
Ancora sulla “questione Italia”, approcciata da varie prospettive e con molte novità editoriali: il direttore del Tg4 Mario Giordano, in dialogo con Omar Monestier direttore Messaggero Veneto, approfondisce i temi del recentissimo saggio “Avvoltoi” (Mondadori), dedicato “a chi divora il Paese alla faccia dei cittadini e ha le tasche piene dei nostri soldi”. Alan Friedman, insieme alla conduttrice di Agorà Serena Bortone ci guida attraverso “Dieci cose da sapere dell’economia italiana” (Newton Compton), per capire i meccanismi che regolano i rapporti tra noi e lo Stato e prendere le giuste decisioni per la nostra famiglia e il nostro futuro. Con “La maestra e il camorrista” (Mondadori) il vicedirettore del Corriere della Sera, Federico Fubini analizza la rigidità sociale del nostro Paese: l’Italia di oggi sembra pietrificata, la mobilità sociale è bloccata e i discendenti di chi in passato ha costruito grandi fortune sono ancora al vertice, mentre i pronipoti delle classi popolari di un tempo sono sempre fermi sui gradini più bassi. Ne converserà con il direttore de Il Mattino di Padova Paolo Possamai. E’ uscito in questi giorni il nuovo libro del telegiornalista Alberto Matano, volto storico del Tg1: il suo “Innocenti. Vite segnate dall’ingiustizia” (Rai Eri), racconta storie tratte dalla fortunata trasmissione nuovamente in onda la domenica sera su Rai3. Ne dialogherà con il direttore di Rai3 Stefano Coletta e con il caporedattore TGR Monica Busetto. A proposito di giustizia, a Link farà tappa una vera icona della tv italiana, la giornalista Franca Leosini, ideatrice 24 anni fa di “Storie maledette” che conduce con inossidabile successo su Rai3. La intervisterà Massimo Bernardini, conduttore di Tv Talk, per un intenso ritratto di donna e giornalista. Con “Bergoglio e pregiudizio” Mauro Mazza, giornalista saggista e romanziere, consegna ai lettori una carrellata di fatti, analisi e opinioni sul primo lustro di regno di Papa Bergoglio: li ripercorrerà in dialogo con il presidente FNSI Beppe Giulietti e Giuliano Giubilei. Giampiero Mughini firma per Bompiani “Che profumo quei libri”, quasi un’autobiografia da sfogliare attraverso la biblioteca dell’autore, in dialogo con il giornalista di Libero Giuseppe Pollicelli. Ci sarà spazio anche per i mondiali di calcio che l’Italia non farà, quelli del 2018: nell’80esimo compleanno della voce del calcio italiano, Bruno Pizzul, il festeggiato converserà con il goleador della finale ’82 Marco Tardelli, grande icona del calcio italiano e con Filippo Corsini, conduttore di “Tutto il calcio minuto per minuto”. Dalle notti magiche, alle notti di note: quelle che Gino Castaldo ha ripercorso attraverso un saggio che ci permette di sfogliare “Il romanzo della canzone italiana”: lo presenterà a Link insieme al critico musicale Carlo Muscatello.
Link 2018 rilegge l’Italia anche attraverso i suoi anniversari. Quarant’anni separano il 2018 dalla gelida primavera del 1978: fra il 16 marzo e il 9 maggio si consumava il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro. Il direttore dell’Espresso Marco Damilano presenta il suo libro riflessione “Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia” (Feltrinelli), in dialogo con l’editorialista Franco Del Campo. Alla primavera 1978 risale anche uno degli eventi più rivoluzionari della storia del nostro tempo: la riforma della normativa sulla salute mentale in Italia, perché la celeberrima 180, o “legge Basaglia”, veniva approvata solo 4 giorni dopo il ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, il 13 maggio ’78. Ripercorreranno quegli anni formidabili lo psichiatra Peppe Dell’Acqua che li ha vissuti in diretta accanto a Basaglia, insieme ai conduttori di due programmi cult della radiofonia italiana: lo psicologo Massimo Cirri, autore e voce di Caterpillar su Radio2 Rai e Giorgio Zanchini, conduttore di Radio Anch’io su Radio1 Rai. Sono 50 gli anni che ci separano dal 1968. L’utopia ha mezzo secolo, ma non lo dimostra: ne converseranno a Trieste Myrta Merlino, ammiratissima conduttrice de “L’aria che tira” su La7, con il giornalista e scrittore Toni Capuozzo autore del recentissimo “Andare per i luoghi del ‘68” (Il Mulino), il direttore del quotidiano Il Piccolo Enzo D’Antona e il direttore di Rai3 Stefano Coletta reduce dal successo del programma “Le ragazze del ‘68”.
Evento speciale del Festival il Manifesto della Comunicazione non ostile rivolto agli operatori dell’informazione. L’iniziativa di Parole O_Stili che si basa su 10 principi di stile per ridurre, arginare e combattere i linguaggi negativi in rete, è stata già illustrata al Presidente della Repubblica ed in Parlamento e ha finora coinvolto il mondo della scuola, della politica e delle aziende e proprio a Link viene lanciato al mondo del giornalismo. Lo illustreranno il presidente FNSI Beppe Giulietti insieme al presidente dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna, il direttore ANSA FVG Francesco De Filippo, alla founder Parole O_Stili Rosy Russo e a Cristiano Degano Presidente Odg Fvg. Il buon giornalismo fa la differenza anche quando l’inviato è in vacanza: persino con la valigia in mano una breaking news riporta il cronista in prima linea per un reportage last minute, ne parlano al festival l’inviato Rai News 24 Lorenzo Di Las Plassas e il vicedirettore Radio1 Rai e Gr1 Bruno Ruffolo. Scenari geopolitici al centro anche dell’incontro su “La polveriera balcanica”: un’analisi affidata all’editorialista ed esperto di geopolitica Gigi Riva e all’Ambasciatore italiano a Sarajevo Nicola Minasi, in dialogo con l’editorialista di Repubblica Zlatko Dizdarevic e il giornalista Rai Stefano Tallia. La guerra fredda 2.0 riletta attraverso il nuovo saggio di Gennaro Sangiuliano: “Trump. Vita di un presidente contro tutti” (Mondadori) esplora gli equilibri del mondo che l’autore aveva focalizzato raccontando nel libro precedente il leader russo Vladimir Putin. Ne dialogherà al festival con il giornalista Alfonso Di Leva, direttore del Magazine IES. E di #Migrazioni, tema centrale del nostro tempo, converseranno al festival Daniela Luchetta, presidente della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, con Gianfranco Schiavone e Vania De Luca, vaticanista di RaiNews24. Strettamente collegato a questo panel è l’incontro che racconta le “Vite sospese. Storie di adolescenti ai margini della societa”: si confronteranno Floriana Bulfon, vincitrice del Premio Luchetta 2016 per il reportage pubblicato dall’Espresso.it, con il direttore della testata Marco Damilano e con Paolo Rozera, direttore Generale Unicef Italia e Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia.
A Link 2018 il nostro tempo va in scena, in una dimensione sospesa fra attualità e spettacolo. Ci saranno innanzitutto lo scrittore Mauro Corona e il cantautore Gigi Maieron, protagonisti di “Vivere con l’essenziale”: che riprende il libro “Quasi Niente” scritto a quattro mani. Una performance che racconta aneddoti e storie costruendo un’etica irresistibile del “vivere bene”, lontano dall’apparire e vicino a quello che conta nella vita. La Trieste dei set che affascina il mondo del cinema con uno dei protagonisti della fiction “La Porta Rossa”, Ettore Bassi, con il regista Carmine Elia e il presidente della FVG Film Commission Federico Poillucci. Alla diversità di genere nelle zone di conflitto e migrazioni è dedicato il documentario “La forza delle donne”, di Laura Aprati e Marco Bova: uno sguardo tutto al femminile nel Medioriente, dal Libano al Kurdistan iracheno fino a Mosul assediata dall'Isis.
Imperdibili, a inizio giornata dalle 9.30 sabato 21 e domenica 22 aprile, i due appuntamenti con l’edicola Link: “Rassegnamoci” anche quest’anno a cura di Andrea Iacomini e Marco De Amicis.
Sabato 21 aprile alle 15 la conferenza stampa di annuncio delle terne finaliste della 15^ edizione del Premio Luchetta. L’ingresso a tutti gli incontri è libero, info www.luchettaincontra.it
TRIESTE – E’ conto alla rovescia per la 5^ edizione di Link, il festival del buon giornalismo del Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta: tre giorni nel cuore di Trieste in piazza Unità d’Italia, da venerdì 20 a domenica 22 aprile, con un centinaio di protagonisti impegnati in uno spazio fortemente interattivo e tecnologico – la Fincantieri Newsroom - progettato per dialoghi e dirette costanti con la notizia. Una vera officina del ‘buon giornalismo’, fitta di novità editoriali, interviste d’autore, talk dedicati ai temi di attualita’ con grandi protagonisti dell’informazione del nostro tempo. Un nome fra tutti? Quello di Franca Leosini, ideatrice 24 anni fa di “Storie maledette” che tuttora conduce con grande successo su Rai3: l’unico format che ci proietta nelle pieghe emotive e mentali dei delitti della storia italiana. Sabato 21 aprile, alle 19, Franca Leosini sarà sul palcoscenico di Link 2018, per offrire al pubblico un ritratto di donna e giornalista capace di affrontare giornalisticamente, con delicata umanità e al tempo stesso con rigorosa professionalità, temi e corde che appartengono all’intrico della natura umana. Sabrina Misseri e Cosima Serrano, Donato Bilancia, Pietro Pacciani, Rudy Guede, Pino Pelosi e Fabio Savi sono solo alcuni dei nomi legati a fatti criminosi eclatanti del nostro tempo: personaggi ma anche persone che Franca Leosini ha saputo scandagliare e raccontare, restituendo al pubblico il contesto nel quale sono maturati i fatti. Con il compito di comprendere, non giudicare, la parte crudele che ciascuno custodisce dentro di sè.
Promosso dalla Fondazione Luchetta, curato da Francesca Fresa e organizzato da Prandicom con il pieno sostegno di Fincantieri e l’apporto della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, con la collaborazione della FNSI e dell’Ordine dei Giornalisti, Link 2018 si conferma vivacissima agorà intorno ai grandi fatti che viviamo. Ecco alcune prime anticipazioni sulla 5^ edizione di Link, che ci riporta sulle tracce di grandi anniversari scanditi dal 2018: a cominciare dalla grande “festa” che l’Italia si prepara a celebrare per i 50 anni dal 1968. “L’utopia ha mezzo secolo”, dunque, ma non lo dimostra: perché il ’68 è stato non solo movimento sociale e politico di protesta per i diritti civili, ma anche cartina di tornasole delle contraddizioni delle società capitaliste avanzate, e per questo la sua onda lunga aleggia attualissima intorno a noi. Ne converseranno a Trieste Myrta Merlino, ammiratissima conduttrice de “L’aria che tira” su La7, con il giornalista Toni Capuozzo, autore del recentissimo “Andare per i luoghi del ‘68” (Il Mulino), con il direttore del quotidiano Il Piccolo Enzo D’Antona e con Stefano Coletta, direttore di Rai 3 che ha prodotto il fortunatissimo “Le ragazze del ‘68”, un programma dedicato a dodici donne che nel 1968 avevano circa 20 anni e hanno vissuto in prima persona il grande cambiamento del ruolo femminile nella società dell’epoca.
Quarant’anni separano il 2018 dalla gelida primavera del 1978: fra il 16 marzo e il 9 maggio si consumava il sequestro di Aldo Moro, con la strage della scorta e dell’indimenticato statista. Fra le voci che ripercorrono quelle settimane convulse spicca quella del direttore dell’Espresso Marco Damilano, con il suo libro riflessione “Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia” (Feltrinelli). Pagine che individuano un filo rosso fra i fatti tragici del 1978, il nostro presente e il nostro futuro, e che sarà illustrato in dialogo con l’editorialista Franco Del Campo. “Via Fani è stato il luogo del nostro destino – spiega Damilano – La Dallas italiana, le nostre Twin Towers, nel 1978, l’anno di mezzo tra il ‘68 e l’89”.
Non è un caso che sia sempre datato 1978 uno degli eventi più rivoluzionari della storia del nostro tempo: la riforma della normativa sulla salute mentale in Italia, perché la celeberrima 180, o “legge Basaglia”, veniva approvata solo 4 giorni dopo il ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, il 13 maggio ’78. Inutile ricordare che proprio Trieste fu il cuore pulsante di un movimento che aveva trovato in Franco Basaglia non solo il suo teorico ispiratore, ma anche e soprattutto un “barricadero” di buone pratiche della quotidianità nell’approccio al disturbo mentale e al reinserimento sociale dei “matti”. A Link ripercorreranno quegli anni formidabili lo psichiatra Giuseppe Dell’Acqua, che li ha vissuti in diretta accanto a Basaglia proseguendone per decenni la missione con inesausta forza propulsiva, insieme ai protagonisti di due programmi cult della radiofonia italiana: lo psicologo Massimo Cirri, autore e voce di Caterpillar su Radio2 Rai, e Giorgio Zanchini, conduttore e anima di Radio Anch’io su Radio1 Rai. Aspetto del tutto peculiare di questo incontro, e prezioso ‘link’ nel Link festival, sarà la riscoperta dell’Aldo Moro costituente, appena trentenne e già autore di un caposaldo della Costituzione italiana, l’articolo 32 dedicato alla salute come “diritto dell’individuo” e all’impossibilità di imporre trattamenti sanitari se non in base a specifiche disposizioni normative. Ricordarlo è un modo significativo per celebrare anche i 70 anni dalla promulgazione della carta costituzionale nel nostro Paese.
Il programma di Link 2018 sarà presentato lunedì 9 aprile. Il festival si aprirà idealmente nella mattinata di venerdì 20 aprile con la riunione della Giuria del Premio Luchetta, per la scelta delle terne finaliste della 15^ edizione, che saranno annunciate sabato 21 aprile al festival. Info www.luchettaincontra.it