Pietro Spirito è un subacqueo e forse proprio grazie a questa sua passione, dopo essersi immerso per scoprire ed osservare il relitto del Baron Gautsch al largo di Rovigno, la sua curiosità per l’accaduto e la serietà professionale giornalistica l’hanno portato a cercare documentazione storica e testimonianze in merito all’accaduto. Il libro edito dalla Lint e trovabile in tutte le librerie, è il frutto del suo lavoro dal quale nasce l’idea dello spettacolo teatrale. Nel percorso che parla della Grande Guerra non poteva mancare questo lavoro, così caro a tutta la popolazione che conosce quella parte di storia così importante e, per tutti quelli che non ne hanno mai sentito parlare, la possibilità d’informarsi meglio in merito, recandosi a teatro o acquistando il libro. Lo spettacolo è stato presentato in prima serata venerdì 24 luglio al Museo di guerra per la pace Diego de Henriquez, e replicherà il giorno seguente, sabato 25 luglio. Sara Alzetta affronterà il reading dando voce a svariati personaggi ed ad un narratore che affronterà la parte storica del periodo dell’incidente. La sua capacità d’indiscussa bravura ci porterà lontano attraverso le varie inflessioni dei territori circostanti illustrandoci sia il momento storico, che il pensiero e la tipologia di persone che si ritrovavano ad affrontare quello sfortunato viaggio. Un piccolo Titanic nostrano, che ha suscitato molto scalpore all’epoca, ma che nel suo affondare ha segnato il passo ad un declino maggiore dato dagli imminenti venti di guerra. Durante il racconto non manca la possibilità di elaborare alcune osservazioni personali, come il fatto che le misure di sicurezza, l’impegno professionale, l’egoismo non cambiano con lo scorrere del tempo e ripetutamente la storia raccontata a volte non è quella realmente vissuta dove spesso, troppi innocenti pagano colpe altrui nella nebbia di una realtà che non verrà mai svelata. Alle spalle della narratrice, un video di grande effetto mostrava le immagini sovrapposte del fondo del mare in movimento e di alcune riproduzioni pittoriche del piroscafo appartenente al Lloyd Austriaco, nei suoi interni ed esterni; l’accompagnamento musicale a consolle informatica, curato e creato dal giovanissimo Giulio Centis, ha saputo creare l’atmosfera perfetta, ovattata e surreale, che riecheggia nel tempo e nel mare. Uno spettacolo che merita di esser inserito nella programmazione di un cartellone non solo cittadino o regionale, ma anche nazionale, perché la dimenticanza di un popolo che fugge da una guerra rende insofferenti verso il disagio altrui provocando intolleranza, esasperazione ed ostilità.
“L’ultimo viaggio del Baron Gautsch di Pietro Spirito, con Sara Alzetta protagonista va in scena venerdì 24 e sabato 25 luglio al Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez”. Biglietti in vendita al Politeama Rossetti e al Ticket Point o, sul luogo dello spettacolo, dalle ore 20. Il biglietto comprende anche la visita del Museo”.
Il relitto del Baron Gautsch è a tutt’oggi un’icona della prima guerra mondiale, inquietante e allo stesso tempo affascinante: lo scrittore e giornalista Pietro Spirito alla storia sfortunata della nave ha dedicato un romanzo, da cui prende ora vita lo spettacolo L’ultimo viaggio del Baron Gautsch dello stesso autore. Ne sarà protagonista Sara Alzetta, mentre le musiche originali saranno create da Giulio Centis mentre la computer grafica è opera di Chiara Scrigner.
Anche questo spettacolo sarà incastonato in una delle sale del Museo “Diego de Henriquez”, inserito nella programmazione estiva del Comune di Trieste, realizzata in quel sito in collaborazione con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
L’ultimo viaggio del Baron Gautsch avvenne il 13 agosto 1914, in una splendida giornata di sole, mentre l’Europa precipitava nel baratro del primo conflitto mondiale. La nave passeggeri del Lloyd Austriaco, salpata da Cattaro e attesa a Trieste, per un errore di manovra, al largo della costa istriana urtò una mina di sbarramento, affondando in pochi minuti.
Morirono più di centotrenta persone, in gran parte donne e bambini, profughi in fuga dalle regioni coinvolte nei combattimenti. Furono le prime vittime civili della Grande guerra, e il naufragio del piroscafo divenne subito metafora della fine dell’Impero asburgico e di un’intera epoca.
Attraverso le voci dei naufraghi – i passeggeri, i marinai, gli ufficiali di bordo – e le loro vivide testimonianze, cui dà voce la versatile Sara Alzetta, lo spettacolo racconta cosa accadde in quei pochi minuti, quando il destino di tante persone si intrecciò con i destini decisi dalla Storia, in un corto circuito in cui il mare diventa, ancora una volta, protagonista e muto testimone delle tragedie di chi cerca scampo dai rivolgimenti del proprio tempo.
Pietro Spirito, nato a Caserta 1961, vive e lavora a Trieste come scrittore e giornalista professionista alle pagine culturali del quotidiano “Il Piccolo”. Ha pubblicato saggi, romanzi, racconti, e curato antologie. Collabora con la Rai e diverse riviste e periodici tra cui “L’Indice”.
Ha svolto seminari e corsi di scrittura creativa e giornalismo in alcune scuole superiori, università enti e associazioni, ed è fra l’altro socio e collaboratore della Deputazione di Storia patria della Venezia Giulia e della sezione italiana dell’Historical Diving Society. Suoi racconti sono stati tradotti in francese, catalano, croato, ungherese.
Biglietti a 7 euro con riduzioni per gli abbonati al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, gli Under 25 e gli Over 65: si acquistano nei punti vendita consueti dello Stabile regionale, in internet e al Museo stesso nelle sere di spettacolo.
La biglietteria del Politeama Rossetti segue l’orario d’apertura estivo, da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle 14. Si può contattare la biglietteria tramite il centralino del Teatro al numero 040-3593511.
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