E’ stata presentata oggi al teatro Miela di Trieste la nuova stagione 2013/2014 insieme alla programmazione di Spaesati.
Di seguito i vari comunicati stampa delle manifestazioni:
S/paesati – eventi sul tema delle migrazioni, rassegna giunta alla sua XIV edizione, propone vari eventi che si collegano ai temi del dialogo interculturale, delle problematiche del mondo globale e della difesa dei diritti umani, argomenti sui quali continua la riflessione di S/paesati, dando così il suo contributo alla conoscenza della realtà nel senso più ampio e alla convivenza pacifica fra le diverse componenti culturali del territorio.
Un grande evento di Public Art apre la rassegna: RimaD’origine di Elisa Vladilo, un’installazione nell’atrio della Stazione Centrale di Trieste, un tappeto colorato sul quale le donne appartenenti alle varie culture presenti nella città scriveranno le loro poesie dell’anima, i versi a loro più cari nella lingua d’origine. L’intera giornata di Sabato 5 ottobre sarà dedicata alla scrittura sul pavimento dell’atrio della Stazione, dando vita a un happening multiculturale. L’installazione sarà inaugurata alle 18.30 e potrà essere visibile fino al 6 novembre. Le donne di Trieste accoglieranno così i visitatori con la loro anima poetica e la loro ricchezza culturale e linguistica. L’evento si avvale del contributo della Provincia di Trieste e della Commissione Pari Opportunità del Comune di Trieste in collaborazione con Barcolana e Centostazioni, Casa Internazionale della Donna, M. I.A, Mediatori Interculturali Associati ed è un evento inserito nella Giornata del Contemporaneo.
La rassegna prosegue con Mondovisioni – I documentari di Internazionale che si potranno vedere tutti i lunedì di ottobre al Teatro Miela. Mondovisioni è la ormai consolidata rassegna di documentari proposta ogni inizio ottobre dal festival del settimanale Internazionale a Ferrara. Immediatamente dopo il festival, a Trieste saranno presentati 8 documentari che affrontano i temi legati all’attualità, dal documentario austro-spagnolo Marta’ Suitecase sul tema della violenza sulle donne, letto in chiave europea; ai documentari sulla crisi economica a partire dalla Norvegia di When Bubbles Burst;
dalla lotta per la diffusione delle cure per l’AIDS e le dinamiche delle chiese evangeliche in Uganda, relativamente alla campagna omofoba nel paese; alle fughe dei rifugiati dal Nord Corea verso la Thailandia; alla tutela della privacy nei socialnetwork e nei siti web; alla cooperazione nella ricostruzione di Haiti; all’approvvigionamento elettrico nelle bidonville indiane. Mondovisioni propone un viaggio nel mondo globale per aiutarci a comprendere meglio la realtà in cui viviamo.
Nel mese di ottobre S/paesati offre al pubblico un concerto del gruppo Il Parto delle Nuvole Pesanti che si inserisce nel progetto più ampio di Salvatore De Siena, “Terre di Musica”, sui beni confiscati alla mafia, concertato con Libera. Prima del concerto avremo un incontro sul tema della lotta alla malavita organizzata con i componenti del gruppo musicale e con Marina Osenda, rappresentante di Libera per il Friuli Venezia Giulia.
Sempre in ottobre avremo l’onore di avere come nostra ospite la scrittrice Giacoma Limentani che presenterà il suo libro Trilogia con la psicoanalista Silvia Amati Sas e la psicoterapeuta Helen Brunner.
Un’altra sezione di S/paesati è invece dedicata alla Croazia e al suo ingresso in Europa.
Presenteremo alla Stazione Rogers il 14 novembre il libro Croazia Storia nazionale e vocazione europea di Ludwig Steindorff con l’editore Piero Budinich, il giornalista Pierluigi Sabbati e la sociologa Melita Richter. Il 12 novembre invece sarà nostra ospite al Teatro Sloveno la regista Dana Budisavljević per la visione del suo documentario Family Meals in cui lei stessa parla con i genitori e i parenti della sua omossessualità e delle loro reazioni a questa sua identità. Al tema della differenza di orientamento sessuale e al suo diritto di cittadinanza è dedicato anche il documentario Les Invisibles di S. Lifshitz che sarà presentato presso la sede dell’ Alliance Française di Trieste il giorno19 novembre. Il documentario racconta le storie di alcune coppie omosessuali, ora anziane, divise tra il desiderio di essere come tutti gli altri e la necessità di inventare una vita al di fuori delle convenzioni tradizionali. Questo evento fa parte dell’iniziativa francese LE MOIS DU DOC, promossa dall’Alliance Française di Trieste, e vede la collaborazione dl Circolo Arcobaleno ArciGay e Arcilesbica di Trieste, così come il documentario precedente, che curerà l’introduzione e il commento ai documentari.
Dal 2006 S/paesati propone il cinema africano e l’approfondimento delle culture africane, ora inserita anche all’interno della rassegna regionale Gli occhi dell’Africa. Quest’anno lo fa al Teatro Sloveno di Trieste proponendo ulteriori connessioni con lo spettacolo Rojena zunaj svoje vasi,1978 / Nata fu ori dal mio paese, 1978 di e con Maša Kagao Knez, una performance di danza in cui la danzatrice unisce anche a livello coreografico le culture del padre africano del Burkina Faso e della madre slovena. Seguirà il concerto/spettacolo di Jacques Honoré Djedje e Mefehnja Tatcheu, africani che vivono a Trieste, rispettivamente della Costa D’avorio e del Camerun. In questa cornice presenteremo alla Casa Internazionale delle Donne le pittrici del Tiébélé che in Burkina Faso dipingono con figure astratte le case del loro villaggio e organizzano il festival delle donne pittrici. Questo incontro è curato oltre che dalla Casa Internazionale delle donne anche dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Trieste. Sempre al Teatro sloveno di Trieste il 29 novembre si potranno vedere i film Sta per piovere del regista H. Rashid, algerino che vive in Italia ormai da anni e che con questo film rivendica il diritto di cittadinanza dei figli degli immigrati; e la Pirogue, film senegalese, che racconta il viaggio dei migranti verso la Spagna. Al tema dell’immigrazione si collega anche la presentazione sia a Trieste che a Udine del volume Narrazioni Contese. Vent’anni di scritture italiane dell’immigrazione di Chiara Mengozzi a cura dell’Istituto Gramsci del Friuli Venezia Giulia.
Al tema dei diritti saranno dedicati il convegno Inutili, disumani, costosi: i centri di detenzione dei migranti in italia e in europa che affronterà a livello nazionale e internazionale il tema dei diritti dei migranti; e la lettura pubblica de La carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea che vedrà il coinvolgimento della cittadinanza, dagli studenti delle scuole superiori alle personalità della cultura e della scienza, che ci aiuterà a conoscere meglio questo documento fondamentale alla vita dei cittadini dell’ unione Europea con l’aiuto di alcuni docenti del Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione – IUSLIT dell’Università degli Studi di Trieste. L’evento si inserisce nelle attività della Rete dei festival del Caffè Sospeso.
S/paesati – eventi sul tema delle migrazioni, edizione 2013, gode del contributo della Regione Autonoma Del Friuli Venezia Giulia, in qualità di organismo di interesse regionale; della Provincia di Trieste, della Fondazione CRTrieste.
S/paesati
Eventi sul tema delle migrazioni
XIV edizione / autunno 2013
sabato 5 ottobre 2013, ore 18.30
Stazione Centrale di Trieste
RIMAD’ORIGINE
di Elisa Vladilo
Progetto di Public Art, nato dall’idea di creare una sorta di raccolta di poesie di tutte le diverse culture che coesistono al momento a Trieste. “La conoscenza di questi diversi mondi attraverso il dato culturale, credo sia uno dei modi possibili per avvicinarsi e per cogliere un poco più profondamente lo spirito intrinseco delle diverse culture. Pensando alla poesia, come elemento in cui per eccellenza sia possibile cogliere un dato rilevatore di queste anime, mi sembra interessante chiedere alle persone, alle donne in particolare, che provengono da questi vari luoghi, una delle poesie del loro paese, che per loro abbia un valore, un significato, sia riconducibile ad un senso collettivo di appartenenza del proprio paese, sia in senso di vissuto personale”.
Il luogo individuato per questo progetto è la Stazione Ferroviaria come luogo di transito di moltitudini di persone, provenienti da vari mondi, e l’area individuata è una zona di attesa, dove le persone passano, o trascorrono del tempo in attesa di partenze/arrivi.
Nell’area sottostante al lucernaio, in prossimità del giornalaio e del bar verrà installato un “tappeto” a strisce colorate, dai toni caldi, di materiale plastico adesivo, creando una nuova visione dell’insieme di quel luogo.
Su questo tappeto, in forma di happening collettivo, le donne di varie culture, invitate a partecipare, potranno scrivere con pennarello indelebile, una poesia scelta da loro stesse, che appartenga alla loro terra d’origine. Ecco perché Rimad’origine.
La poesia può essere scelta sia per il significato che riveste rispetto alla cultura, anima, del proprio paese, ma anche per un riferimento al proprio vissuto personale. Le poesie verranno scritte sia in lingua originale, che con la traduzione a fianco in italiano.
In collaborazione con Commissione Pari Opportunità del Comune di Trieste, Centostazioni, Barcolana, Associazione Donne Africa, Casa Internazionale delle Donne, ICS- Ufficio Rifugiati.
Ingresso libero
lunedì 7 ottobre 2013, dalle 19.00
Teatro Miela
MONDOVISIONI
I DOCUMENTARI DI INTERNAZIONALE
Ore 19.00:
MARTA’S SUITCASE
di G. Schwaiger
Aus./Spa., 2013, 76′ – v.o. sott.it.
Marta è una donna spagnola, vittima di una brutale aggressione da parte dell’ex marito, che l’ha quasi uccisa. Lui sta per uscire di prigione e lei è certa che ci riproverà. Harald è uno psicoterapeuta dell’associazione Männerwelten di Salisburgo, in Austria, offre aiuto agli uomini violenti per cambiare il loro comportamento. Attraverso le testimonianze di Marta e di uno degli uomini in cura a Salisburgo, il film racconta l’orrore della violenza di genere e come è possibile combatterla.
Nei Festival: DocumentaMadrid, HumanRights Film Festival Barcelona, nternational women Film Festival Vienna, Hofer Filmtage
Ore 21.00:
WHEN BUBBLES BURST
di Hans Petter Moland
Norvegia, 2012, 92’
In una economia globalizzata è sempre più difficile per nazioni, società e individui proteggersi dalla volatilità finanziaria. Ma cosa genera bolle imprevedibili e catastrofici collassi? La cittadina norvegese di Vik rappresenta un esempio delle conseguenze della crisi: questo idilliaco e benestante villaggio di 2800 anime è stato risucchiato in investimenti troppo complicati, rischiando la bancarotta. Parte da lì questo percorso alla scoperta del funzionamento nascosto dell’economia globale, accompagnato da premi Nobel, economisti di fama, broker finanziari internazionali e dai cittadini di Vik, che traccia illuminanti paralleli storici per capire meglio la crisi attuale e immaginare tendenze e alternative future.Trailer: youtu.be/uI5EFAhNEKU
Festival: AFI Silverdocs Washington, DOK Leipzig, CPH:DOX Copenaghen, One World Praga, DOXA Vancouver
Ingresso € 4,00
lunedì 14 ottobre 2013, dalle 19.00
Teatro Miela
MONDOVISIONI
I DOCUMENTARI DI INTERNAZIONALE
Ore 19.00:
FIRE IN THE BLOOD
di Dylan Mohan Gray
India,2013, 84′
Un’intricata vicenda di medicina, monopolio e accanimento in nome del profitto, nel racconto di come le multinazionali farmaceutiche e i governi occidentali hanno impedito l’accesso ai medicinali contro l’AIDS nel sud del mondo, causando più di dieci milioni di morti evitabili, e del composito gruppo di persone che decisero di passare al contrattacco. Girato in quattro continenti con testimonianze di personalità e coraggiosi attivisti, Fire in the Blood è la storia di una straordinaria alleanza creata per fermare il “crimine del secolo” e salvare milioni di vite. Ma alle vittorie passate sono seguite reazioni e battute d’arresto di cui la pubblica opinione è rimasta all’oscuro: la battaglia per l’accesso globale ai medicinali salvavita è ancora agli inizi.
Web: fireintheblood.com
Trailer: youtu.be/eVf2UUu_w4o
Festival: Sundance, Thessaloniki, DOXA Vancouver, New Zealand, Helsinki
Ore 21.00:
GOD LOVES UGANDA
Roger Ross Williams
Usa, 2013, 83′
In Uganda i missionari evangelici americani sono noti tanto per la creazione di scuole e ospedali quanto per la diffusione dell’intolleranza religiosa e di campagne contro i “peccati sessuali”, arrivate a ispirare una proposta di legge senza precedenti per rendere l’omosessualità passibile di pena capitale. Fede e avidità, estasi religiosa ed egocentrismo, sono le conflittuali ragioni che muovono i politici ugandesi, i leader evangelici e gli entusiasti soldati semplici di una teologia che vede nell’Uganda il punto di partenza di una battaglia per la conquista di miliardi di anime. Sconvolgente e illuminante, con un accesso senza precedenti al movimento missionario, God Loves Uganda conduce alla scoperta dei due fronti del fondamentalismo cristiano, negli Stati Uniti e in Africa.
Web: godlovesuganda.com
Trailer: youtu.be/_x3PTLQRQbA
Festival: Sundance Film Festival, HotDocs, DOXA, Full Frame
In collaborazione con La Capella Underground e Circolo Arcolbaleno Arcigay Arcilesbica di Trieste
Ingresso € 4,00
giovedì 17 ottobre 2013, ore 18.00
Caffè San Marco
TRILOGIA DI GIACOMA LIMENTANI
Incontro con l’autrice Giacoma Limetani, Silvia Amati Sas (psicoanalista) e la pscicoterapeuta Helen Brunner.
Ebrea romana fuori del comune, Giacoma Limentani ama definire “romanzi di memoria” i testi raccolti in questa Trilogia. In contumacia (1967), Dentro la D(1992) e La spirale della tigre (2003) hanno l’incedere ondivago del Midrash, dove tutto è sempre presente, quasi, si direbbe, per rendere accettabili dalla coscienza vicende che sono insieme personali e collettive, attuali e bibliche. Vicende che prendono il via da quella materia incandescente ancora viva e vicina che è la storia del secolo scorso, con le sue guerre e rivoluzioni, persecuzioni e violenze. Frammenti dell’oggi, del passato recente e di un più antico passato che può essere biblico, come di tradizione familiare, si mescolano negli scritti che questa Trilogia racchiude fra le parentesi della prefazione di Lidia Ravera e della postfazione di Stefania Lucamante. E la modalità narrativa, personalissima, si rivela di potente attualità per i temi che l’oggi ci ripropone e, insieme, per l’ansia di scavare nel passato in modo da cercarvi un po’ di pace nel presente, anche grazie all’insegnamento dei momenti belli, che pure sono stati vissuti. Una fitta trama di voci che parlano di esilio, di dolore, di violenza e di rabbia, di indifferenza ma anche di amore.
In collaborazione con SIL – Società Italiana delle Letterate.
Ingresso libero
lunedì 21 ottobre 2013, dalle 19.00
Teatro Miela
MONDOVISIONI
I DOCUMENTARI DI INTERNAZIONALE
Ore 19.00:
POWERLESS
di Deepti Kakkar e Fahad Mustafa
India, 2013, 78′
Un elettricista è noto per la sua destrezza nel rubare la corrente elettrica per fornirla ai sobborghi più poveri di Kanpur. Sfidando scosse e blackout, gestisce i precari allacciamenti illegali in modo che case, laboratori e negozi possano funzionare. L’amministrazione cittadina, guidata da una battagliera manager, rinnova il giro di vite contro la pratica, ma scatena rabbia e proteste. Il caso di Kanpur, capitale indiana delle concerie, è specchio del dissesto di un paese in cui un terzo della popolazione è senza servizi essenziali, e il resto è in balia delle interruzioni di corrente, come quella epocale che nel 2012 lasciò al buio 600 milioni di persone. Powerless racconta, grazie ai suoi due splendidi protagonisti, i retroscena di una delle economie mondiali in più rapida crescita.
Web: globalistan.org
Trailer: youtu.be/OE_Xanjgfmo
Festival: IDFA Amsterdam, Berlinale, Tribeca
Ore 21.00:
TERMS AND CONDITIONS MAY APPLY
di Cullen Hoback
Stati Uniti, 2013, 79 minuti
Nessuna legge regola davvero termini e condizioni di ogni sito web che visitiamo, servizio telefonico che utilizziamo o applicazione che scarichiamo. Questa esplorazione di quanto si nasconde tra quelle righe, con esempi affascinanti, casi esilaranti e prove terrificanti, svela ciò che governi e corporation stanno facendo con le nostre informazioni “personali”. Qualsiasi siano le impostazioni di privacy, i dati vengono raccolti e i comportamenti on-line monitorati, rendendo più che mai incerto il futuro delle libertà civili, come confermato dalle rivelazioni di Edward Snowden sulla NSA. L’inchiesta di Hoback dimostra come ognuno di noi, clic dopo clic, abbia progressivamente accettato uno stato di sorveglianza costante.
Web: tacma.net
Trailer: youtu.be/vEO9iLWBWvw
Festival: Slamdance, HotDocs Toronto, Seattle
In collaborazione con La Capella Underground
Ingresso € 4,00
sabato 26 ottobre 2013, dalle 18.00
Teatro Miela
IL PARTO DELLE NUVOLE PESANTI
Ore 18.00 incontro:
QUALE FUTURO PER I BENICONFISCATI?
Il Parto delle Nuvole Pesanti presenta il suo progetto “Terre di Musica” viaggio musicale e culturale tra i beni confiscati alla mafia. Ospite Marina Osenda, responsabile di Libera per il Friuli Venezia Giulia e per Trieste.
Ore 21.00:
IL PARTO DELLE NUVOLE PESANTI
“Che aria tira” tour 2013
Brani del nuovo cd, definito dalla critica di “musica civile” per i temi sociali e di attualità in esso trattati, e con quelli del repertorio storico del gruppo.
Un progetto di Savatore De Siena
Dopo la nomination al David di Donatello con Onda Calabra, colonna sonora del film “Qualunquemente” di Albanese, quella al Premio Amnesty International con Giorgio, Il Parto delle Nuvole Pesanti in collaborazione con Arci e Libera, mette insieme la musica e l’impegno sociale attraverso un viaggio tra i beni confiscati alla mafia per sensibilizzare sugli aspetti concreti della lotta alla mafia, ma anche di far comprendere che questa esperienza costituisce un nuovo modello di sviluppo economico e sociale.
Beni confiscati alla mafia : una legge da cambiare
Sono trascorsi ormai 15 anni dall’entrata in vigore della legge 109/96 che, com’è noto, ha introdotto il principio della destinazione sociale dei beni confiscati alle mafie. In questi anni tante cose sono state fatte. Sono nate le cooperative con tanti giovani al lavoro e si è rientrati in possesso di tanti beni immobili affidati alla collettività, tramite progetti di riutilizzo a fini sociali. Ma tante cose ancora rimangono da fare e la prima è quella di cambiare la legge. Anni e anni per assegnare i beni, insufficiente trasparenza nell’assegnazione con sospetti sui veri destinatari, mancanza di finanziamenti per ristrutturare i beni confiscati che rischiano di compromettere tanti progetti. Per non parlare degli attacchi quotidiani, furti, distruzioni devastazioni, intimidazioni mafiose, a cui si sopperisce con la rete di alleanze, collaborazioni e solidarietà che le associazioni, le cooperative e tanti privati sono riusciti a costruire.
Scopi del progetto “Terre di Musica”
Se da un lato, quindi, sono stati raggiunti risultati importanti dall’altro rimane ancora molto da fare. I musicisti del Parto delle Nuvole Pesanti ormai da diversi anni hanno fatto dell’impegno civile contro la mafia un tratto distintivo del proprio progetto artistico rafforzato dall’essere musicisti calabresi. Dalla consapevolezza che la legalità possa svilupparsi a partire dalle piccole azioni, nasce il progetto Terre di musica con la convinzione che la musica sia un linguaggio che può arrivare con maggiore facilità e immediatezza, soprattutto ai giovani che rappresentano la principale speranza di cambiamento per il futuro. L’idea di realizzare gli eventi nei luoghi confiscati alla mafia ha diversi obiettivi: in primis quello di sensibilizzare la popolazione rispetto a temi come la lotta alle mafie, la democrazia, la legalità, ma anche quello di consolidare l’idea che i beni confiscati alla mafia siano una risorsa reale e non solo simbolica per lo sviluppo economico e sociale del territorio e per far crescere anche per questa via un sentimento di civiltà.
Fondato negli anni ’90, Il Parto delle Nuvole Pesanti, band calabro – bolognese, fa dell’impegno civile contro la mafia un tratto distintivo del suo progetto artistico –musicale.
Il Parto collabora con “I Ragazzi di Locri”, movimento di lotta culturale calabrese nato dopo l’assassinio di Fortugno, e partecipa al dvd Il caso Fortugno, un’opera multimediale sull’omicidio del Vicepresidente della Regione Calabria, prodotto dalla Regione Calabria e contenente una banca dati sulla ‘ndrangheta.
La band partecipa alla Manifestazione Nazionale Antimafia, svoltasi aCinisi (Pa) per l’anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato, e chiude il “Forum Antimafia del Nord”per protestare contro il sindaco leghista il quale aveva fatto rimuovere la targa di Peppino Impastato che dava il nome alla biblioteca comunale di Ponteranica (Bg).
Le Nuvole Pesanti partecipano alle Manifestazioni Nazionali contro la “Ndrangheta” (Locri, Reggio Emilia, Villa San Giovanni) organizzate ogni Primo Marzo dai Consorzi Sociali Goel nati in Calabria sulla scorta dell’esperienza del movimento civile creato dal Vescovo Bregantini nella locride.
Il cantante Salvatore De Siena partecipa al convegno “Musica contro le Mafie” organizzato dal Mei e Libera, diventando testimonial artistico del concorso “Musica contro le mafie” del 2011 e sono tra gli artisti protagonisti del libro/dvd Musiche contro le mafie prodotto da Mk Records in collaborazione con l’editore Rubbettino e ancora il Mei e Libera.
Il Parto collabora anche con Libera in diverse iniziative anche attraverso i concerti come quello realizzato nel 2011 a Scandicci-FI- per la festa nazionale dei giovani.
I musicisti del Parto hanno dato il proprio contributo alla lotta alla mafia attraverso la partecipazione a tanti incontri e convegni su mafia e musica, nonché mediante articoli su giornali e interviste rilasciate anche ad emittenti radiofoniche e tv nazionali e straniere.
In collaborazione con Bonawentura, Arci e Libera.
Ingresso intero € 12,00, ridotto € 10,00
lunedì 28 ottobre 2013, dalle 19.00
Teatro Miela
MONDOVISIONI
I DOCUMENTARI DI INTERNAZIONALE
Ore 19.00:
THE DEFECTOR: ESCAPE FROM NORTH KOREA
di Ann Shin
Canada, 2012, 71′
Dragon è lo pseudonimo di un trafficante di disertori nord-coreani in fuga attraverso Cina, Laos e Thailandia, la nazione dove possono finalmente chiedere asilo. Il suo più recente viaggio prende una piega inattesa quando il gruppo resta bloccato a metà strada, mettendo a rischio il complicato piano. La loro esperienza rispecchia la realtà di decine di migliaia di nord coreani attualmente in clandestinità in territorio cinese, braccati dalle spie di Pyongyang e dagli agenti di Pechino. Viaggiando con loro e filmando in incognito, la regista coreana-canadese Ann Shin crea un rapporto molto intimo con i suoi protagonisti, e, partendo dalle loro testimonianze delle condizioni di vita sotto il regime nordcoreano, affronta questioni universali su diritti umani e ricerca della libertà.
Web: thedefectormovie.com
Trailer: youtu.be/54qg-NuT6c8
Festival: IDFA Amsterdam, SXSW Austin, HotDocs Toronto, Sheffield Doc/Fest
Ore 21.00:
FATAL ASSISTANCE
di Raoul Peck
Francia/Haiti/Usa/Belgio, 2012, 98′
Un viaggio ad Haiti tra i contraddittori e colossali sforzi della ricostruzione post-terremoto del 2010. Il film rappresenta un atto d’accusa all’idealismo con cui la comunità internazionale ha reagito alla catastrofe, e ricorda come gran parte del denaro promesso non sia mai stato sborsato, né sia servito alla ricostruzione. Questo gigantesco baraccone ha coinvolto, tra gli altri, agenzie e ONG internazionali, l’ex-presidente USA Bill Clinton e l’immancabile star hollywoodiana. Fatal Assistance affronta la complessità del processo di ricostruzione e l’impatto degli aiuti per lo sviluppo, rivelandone il loro sostanziale fallimento, e indicando l’unica possibile conseguenza: la fine immediata delle attuali pratiche e politiche di aiuto umanitario.
Trailer: youtu.be/XDaF7pdZxhs
Festival: Sundance, Berlinale, HotDocs Toronto, San Francisco, Sydney, Human Rights Watch FF New York
In collaborazione con La Capella Underground
Ingresso € 4,00
venerdì 8 novembre 2013, ore 14.30
Sala Tiziano Tessitori del Consiglio Regionale (Piazza Oberdan, 5)
INUTILI, DISUMANI, COSTOSI:
I CENTRI DI DETENZIONE DEI MIGRANTI
IN ITALIA E IN EUROPA
Analisi di un fallimento e prospettive di cambiamento.
Un confronto a livello nazionale sulla drammatica realtà dei centri di trattenimento ed espulsione degli stranieri irregolari, alla luce delle più recenti ricerche indipendenti che hanno confermato come dette strutture si siano dimostrate del tutto inefficienti e costose e che le concrete condizioni del trattenimento sono lesive della dignità umana. Sarà approfondita la situazione specifica del centro di Gradisca d’Isonzo.
In collaborazione con ICS – Ufficio Rifugiati.
Ingresso libero
martedì 12 novembre 2013, ore 18.00
Teatro Stabile Sloveno
FAMILY MEALS
di Dana Budisavljević
Croazia 2012
È stata una delle rivelazioni del “Balkan Florence Express”, il festival dedicato al cinema del sud est Europa recentemente svoltosi a Firenze.
Dana Budisavljević, regista e protagonista del film, ci invita a far da spettatori ai suoi pranzi di famiglia…
Tagliare il pane, sbucciare le patate, sbattere le uova, compiere i gesti risoluti che occorrono alla preparazione di un buon pranzo. Sedersi a tavola, rilassarsi, e provare a far in modo che anche la propria storia, insieme a quella difficile della Croazia dei primi anni Novanta, venga raccontata e rivisitata come una ricetta. Dana Budisavljević, regista e protagonista del film Family Meals/Nije ti život pjesma Havaja, ci invita a far da spettatori ai suoi pranzi di famiglia. Chiede spiegazioni alla madre, al padre, al fratello dell’accoglienza rabbiosa, indifferente o muta alla notizia della sua omosessualità. Il cibo fa da veicolo comunicativo eccellente, le ricette, in cui non mancano emozione ed ironia, diventano quasi incantesimi che sciolgono la tensione, e la propria vita si fa organo che accoglie, si nutre, e metabolizza le parole dette, e i gesti compiuti in passato, con naturalezza. Un film che seduce per la sua profonda intimità, facendo della videocamera un varco attraversato da gioie e amarezze condivise come un buon piatto di minestra, condito.
http://www.taskovskifilms.com/film/family-meals/
In collaborazione con. Alpe Adria Cinema e Circolo Arcobaleno Arcigay ArciLesbica di Trieste
Ingresso libero
giovedì 14 novembre 2013, ore 18.00
Stazione Rogers
CROAZIA. STORIA NAZIONALE E VOCAZIONE EUROPEA
Incontro con l’editore Piero Budinich (BeitEdizioni), il giornalista Pierluigi Sabatti e la sociologa Melita Richiter
Ludwig Steindorff racconta il passaggio da provincia romana ad avamposto bizantino, da banato ungherese a stato croato indipendente: nel corso del lungo Medioevo, sotto la dominazione asburgica nell’età moderna, nel risorgimento nazionale ottocentesco e poi nel tumultuoso XX secolo, il paesaggio storico della Croazia ha accumulato una stratificazione storica che non ha uguali nel panorama della nuova Europa e culmina nei recenti, drammatici sviluppi della dissoluzione della Jugoslavia e della costruzione di un nuovo Stato, oggi nell’Unione Europea.
Il popolo croato, affacciato sull’Adriatico, ma radicato in una tradizione continentale che lo avvicina storicamente più all’entroterra ungherese che al settentrione sloveno e di lingua tedesca, si è ritrovato per secoli a difendere un’identità cattolica al crocevia di uno scontro di nazionalità e fedi differenti, tra la grande Serbia ortodossa e il vicino Impero Ottomano. Oggi la Croazia, prima a proclamarsi fedele all’Impero Asburgico (1527) e poi a rivendicare l’autonomia della nazione croata nel conflitto delle nazionalità che portò al crollo dell’Austria-Ungheria, si interroga sulla sua nuova identità che la vede vicina all’Europa ma fieramente consapevole di una storia nazionale secolare. Un excursus storico per conoscere meglio un paese vicino dell’Italia e un aspirante membro dell’Unione Europea.
In collaborazione con Associazione Stazione Rogers
Ingresso libero
venerdì 15 novembre 2013, ore 18.00 Casa Internazionale delle Donne (Via Zeffirino Pisoni, 3 – Trieste)
LE PITTRICI DI TIÉBÉLÉ NEL BURKINA FASO
Incontro con la fotografa Rina Rossetto che donerà alla Casa Internazionale delle Donne un “totem” di scatti presi a Tiébélé, un villaggio del Burkina Faso, dove le donne dipingono le mura di casa con grandi affreschi geometrici e simbolici. Un’occasione per parlare dell’arte femminile e del Burkina Faso tra passato e presente. In collaborazione con Commissione Pari Opportunità della Provincia di Trieste e Casa Internazionale delle Donne.
Ingresso libero
martedì 19 novembre 2013, ore 20.30
Alliance Française (Piazza San Antonio Nuovo, 2 – Trieste)
LES INVISIBLES
di Sébastien Lifshitz
Francia, 2012, 115′
Uomini e donne nati tra le due guerre. Non hanno niente in comune se non quello di essere omosessuali e di aver scelto di vivere alla luce del giorno la propria specialità in un’epoca in cui la società li rifiutava. Raccontano la loro vita libera, divisa tra la volontà di essere come gli altri e l’obbligo di inventarsi una dimensione in confondersi.
In collaborazione con Alliance Française di Trieste e il Circolo Arcobaleno ArciGay ArciLesbica di Trieste, Associazione Culturale Acquolina
Ingresso libero
venerdì 22 novembre 2013, ore 20.00
Teatro Stabile Sloveno
ROJENA ZUNAJ SVOJE VASI, 1978
Nata fuori dal mio paese, 1978
Spettacolo / dance performance del Plesni Teater Lubljana
di e con Maša Kagao Knez
coreografia Rosana Hribar (Slovenija) & Filibert Tologo((Burkina Faso)
La danzatrice, nata da madre slovena e padre burkinabé, è nata nel 1978 in Slovenia dove vive e lavora. Lo spettacolo vuole esprime la sua doppia identità – chiamando a partecipare al progetto una coreografa slovena e un coreografo del Burkina Faso – che si compongono in un unico corpo.
http://www.baobab.si/projekti/rojena-zunaj-svoje-vasi/
In collaborazione con Teatro Stabile Sloveno / Slovensko Stalno Gledališče
Ingresso € 10,00
venerdì 29 novembre 2013, dalle 19.00
Teatro Miela
MONDOVISIONI
I DOCUMENTARI DI INTERNAZIONALE
Ore 19.00:
STA PER PIOVERE
di H. Rashid
Italia/Iraq, 2013, 90’
Said, un giovane sicuro e ambizioso, nato e cresciuto a irenze , da genitori algerini, studia e lavora come panettiere part-time. A seguito del suicidio del direttore della fabbrica in cui lavora suo padre Hamid, la famiglia si trova di fronte alla lacerante realtà di non poter rinnovare il permesso di soggiorno, come fa da trent’anni, e riceve un decreto di espulsione .L’Italia, il paese che Said ha sempre considerato suo, appare ora come un muro di gomma che lo spinge a “tornare a casa”, in Algeria, luogo che lui non ha neanche mai visitato. Nel tentativo di trovare una soluzione, Said si appella agli avvocati, ai sindacati e alla stampa, cercando di portare attenzione su un problema concreto e sempre più presente nella società italiana; questo percorso lo porterà attraverso i meandri di una burocrazia legislativa retrograda e alla riconsiderazione della sua identità, riflettendo su un dilemma profondo: rimanere in Italia clandestinamente o partire per l’Algeria con la sua famiglia, aiutandola a ricostruirsi una vita nel paese che ha lasciato trent’anni fa? Pone l’attenzione sul grave problema degli immigrati di seconda generazione
Ore 21.00:
LA PIROGUE
di M. Touré
Senegal/Francia/Germania, 2012,87′, sott.it
Ogni anno dal Senegal, nei pressi di Dakar, migliaia di africani si assiepano sulle tradizionali imbarcazioni del luogo chiamate piroghe alla volta della Spagna e dell’Europa delle speranze. Il viaggio è molto lungo (almeno tre giorni di mare) e pericoloso, e di questi uomini che lasciano l’Africa, in cerca di un lavoro che possa sfamare la famiglia che si lasciano alle spalle, sono tanti quelli che non faranno più ritorno. Il dramma di Moussa Touré, intitolato semplicemente La pirogue, racconta di uno di questi infernali viaggi, in particolare quello capitanato da Baye Laye, un pescatore che si trova costretto a partire a causa della difficoltà di guadagnarsi da vivere con il proprio lavoro e a cui vengono affidate le vite di trenta persone tutte con lo stesso sogno e la stessa determinazione.
Il bel film di Touré ha il grande pregio di non indugiare troppo sulle vicende che portano alla difficile scelta di questi personaggi, ma dopo una breve introduzione ci trasporta fisicamente nel barcone insieme a queste persone che non hanno nulla in comune l’uno con l’altro, in alcuni casi non parlano nemmeno la stessa lingua. Durante il viaggio le inevitabili tensioni, in gran parte dovute anche alla scoperta di una passeggera clandestina, porteranno più volte a degli scontri ma le grandi difficoltà di un viaggio inevitabilmente senza lieto fine renderanno questo improvvisato gruppo più compatto e unito.
Ad una buona sceneggiatura in grado di tratteggiare con cura le motivazioni e delle illusioni di questi immigrati, si uniscono le efficaci performance dell’intero cast ed un ottimo lavoro sulla fotografia che riesce a trasportarci in modo convincente, e in alcuni momenti anche spaventoso, a bordo della piroga anche nei momenti più convulsi, come quando una terribile tempesta causa una tragedia dopo l’altra. Tante volte al cinema, anche recentemente, si è parlato di immigrazione, ma il realismo disincantato e malinconico con cui Moussa Touré chiude la sua storia colpisce al cuore con forza.
In collaborazione con Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone, Caritas Diocesana di Gorizia, Cinemazero, CVCS, L’Altrametà, Time For Africa, ACCRI, Festival del Cinema Africano di Verona.
Ingresso € 4,00
mercoledì 4 dicembre 2013, dalle 18.00
Sala Corgnali Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” (Riva Bartolini, Udine)
giovedì 5 dicembre 2013, dalle 18.00
Libreria Minerva (Via San Nicolò, 20 -Trieste)
NARRAZIONI CONTESE
Chiara Mengozzi presenta il suo libro. Venti anni di scritture italiane della migrazione.
Edizione 2013. Collana Lingue e Letterature, Carocci editore.
La letteratura degli immigrati in Italia, a distanza di vent’anni dalla sua nascita, è diventata un fenomeno culturale di ampia portata sia da un punto vista quantitativo sia qualitativo. Se ne propone qui per la prima volta un quadro d’insieme offrendo una chiave di lettura unitaria, ma non riduttiva, capace di mettere in luce i limiti e i punti di forza di questo nuovo e importante ambito della letteratura italiana contemporanea. Il volume illustra la genesi editoriale delle scritture migranti alla luce del contesto politico, mediatico, legislativo dell’Italia, dove, tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, la questione “immigrazione” diventa terreno di controversie politiche e di conflitto sociale; ripercorre le fasi del dibattito critico e problematizza le definizioni usate finora dagli studiosi, evidenziando in tal modo la “funzione specchio” dei fenomeni migratori, ovvero la loro straordinaria capacità di rivelare le caratteristiche della società di arrivo; infine, attraverso una puntuale analisi testuale, individua il problema di fondo di questa produzione letteraria, la narrazione di sé, e dimostra in che senso e a quali condizioni le scritture della migrazione possano essere lette come forme di contro-narrazionirispetto al discorso pubblico dominante sui fenomeni migratori.
In collaborazione con la Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” e con l’Istituto Gramsci del Friuli Venezia Giulia
Ingresso libero
martedì 10 dicembre 2013, dalle 20.30
Teatro Miela
LA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA
Evento spettacolare tra proiezioni video, voci, interventi musicali in cui cittadini, studenti, eminenti personaggi della cultura, della scienza e dello spettacolo leggeranno i vari articoli della Carta, un documento prezioso, che indirizza le politiche europee.
La Carta dei diritti fondamentali proclamata a Nizza nel 2000, è oggi la summa dei diritti inviolabili della persona nel contesto europeo. Essa riconosce e specifica i diritti relativi alla dignità dell’essere umano, alla libertà e all’uguaglianza. Stabilisce principi di solidarietà nel lavoro, che dev’essere svolto in condizioni “sane, sicure e dignitose”, nella vita familiare e nel sociale, ivi compreso il diritto di ciascuno a “un livello elevato di tutela dell’ambiente”. Garantisce, attraverso la cittadinanza europea, diritti di circolazione e di soggiorno indisturbato in tutta l’Unione europea. Sancisce, a beneficio di ogni persona, l’accesso a una giustizia effettiva ed equa in qualsiasi paese dell’Europa. Esprime, insomma, i valori comuni su cui si basa l’Unione Europea. Nel preambolo della Carta è affermato, infatti, che: “Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale, l’Unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà; l’Unione si basa sui principi di democrazia e dello stato di diritto. Essa pone la persona al centro della sua azione istituendo la cittadinanza dell’Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.” Le cittadine e i cittadini non conoscono, se non per sentito dire, i diritti che la Carta contiene, molti dei quali sono un’assoluta novità rispetto alla ben più conosciuta Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. È assolutamente necessario che le persone facciano propri tali diritti e valori fondamentali al più presto, che sappiano rivendicarli efficacemente dinanzi alle pubbliche autorità statali ed europee e, in tal modo, contribuiscano a forgiare una società più equa, democratica e plurale, ossia aperta al resto del mondo e alle sfide del futuro.
In collaborazione con CDE -Centro di Documentazione Europea e il Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione – IUSLIT dell’Università degli Studi di Trieste; e con Bonawentura e con la rete dei festival del Caffé Sospeso e La Contrada Teatro Stabile di Trieste
Ingresso libero
S/paesati
scuole
lunedì 14 ottobre 2013, dalle 9.00
Teatro Miela
MOHAMED E IL PESCATORE
documentario di Marco Leopardi, Ludovica Jona e Marta Zaccaron
Italia, 2012, 52’
La storia vera dell’incredibile salvataggio di Mohamed, unico superstite al naufragio di un gommone di 47 persone nel Mediterraneo, da parte di Vito, pescatore di Mazara del Vallo. La storia di Mohamed, giovane in fuga dal regime repressivo della Mauritania vuole dare una voce, un volto a chi cerca un mondo migliore.
All’incontro sarà presente l’autrice Marta Zaccarone Gianfranco Schiavone di ASGI – ICS (Ufficio Rifugiati) per approfondire i temi dell’immigrazione e dell’asilo.
Lunedì 28 ottobre 2013, dalle 11.00
Teatro Miela
ITALIA 2 GIUGNO 1946
Le donne e il voto
Compagnia di Arti & Mestieri
Testo e regia di Bruna Braidotti
con Bruna Braidotti e Bianca Manzari
Premio “DONNE E TEATRO” Roma 2007
Il voto alle donne in Italia nel ’46 potrebbe essere definito “La rivoluzione della parità”. Anche se raggiunto dopo diversi paesi europei, ha influito significativamente nella scrittura della nostra carta costituzionale e nella affermazione dei diritti delle donne.
Lo spettacolo segue il filo dei ricordi di una donna battezzata con il nome Italia e della sorella Margherita. Dal fascismo ai giorni nostri, si delinea la storia dell’Italia secondo la particolare visione di una donna del popolo che insieme alla sorella è andata dal Friuli proprio negli anni della guerra a lavorare a Milano come cameriera. Si susseguono nei ricordi e rivivono sulla scena fatti e vicende che coinvolgono le due giovani ragazze friulane fra Milano, dove hanno modo di venire a contatto con i gruppi di difesa delle donne , il lago di Iseo ed il Friuli durante l’occupazione dei tedeschi e la resistenza. Il voto conclude i ricordi di questo passato epico e segna la svolta . Dopo, il mondo è cambiato. Chi raccoglie sorpresa questa testimonianza è la figlia di Italia che, come molte delle generazioni nate nel dopoguerra, non ha ricevuto la memoria della storia dei suoi genitori.
Si compie quindi fra madre e figlia il recupero di una memoria che ridà senso alla vita di oggi, al significato di democrazia ed alla cittadinanza delle donne, percorso ancora non del tutto compiuto , ma che solo collocato nel suo iter storico può trovare forza ed energie per proseguire.
S/paesati
Eventi sul tema delle migrazioni
XIV edizione / autunno 2013
Teatro Miela – Piazza Duca degli Abbruzzi, 3
Teatro Stabile Sloveno/Slovensko Stalno Gledalisce- Via Petronio ,4
Stazione Rogers – Riva Grumula , 14
Caffè San Marco – Via C. Battisti, 18
Alliance Française – Piazza S.Antonio Nuovo, 2
Coordinamento: Sabrina Morena
Ufficio stampa e promozione: Caterina della Zonca, Alice Bensi
Direttore organizzativo Bonawentura: Francesco De Luca
Segreteria e amministrazione: Paola Sponda, Barbara Scarciglia
Grafica e website: Francesco Cappellotto, Giordano Bianchi
Ufficio tecnico: Michele Sotte Sumberaz
Con il contributo di
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Provincia di Trieste
Comune di Trieste
Commissione Pari Opportunità del Comune di Trieste
Fondazione CRTrieste
Promosso e organizzato da
Associazione Culturale “Spaesati”
Bonawentura / Teatro Miela
Teatro Stabile Sloveno / Slovensko Stalno Gledališče
ICS, Consorzio Italiano di solidarietà, Ufficio Rifugiati – Trieste
Stazione Rogers
Alliance Française
La Cappella Underground
Associazione Alpe Adria Cinema
Rete dei festival del Caffé Sospeso
e con
Internazionale CineAgenzia
Barcolana
Centostazioni
Commissione Pari Opportunità della Provincia di Trieste
Centro di Documentazione Europea
Dipartimento IUSLIT dell’Università degli Studi di Trieste
SIL – Società Italiana delle Letterate
Circolo Arcobaleno Arcigay
Arcilesbica di Trieste
Casa Internazionale delle Donne
Associazione Donne Africa
Associazione M.I.A. Mediatori
Interculturali Associati
Associazione Culturale Acquolina
La Contrada Teatro Stabile di Trieste
Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” Udine
Istituto Gramsci del Friuli Venezia Giulia
In collaborazione con
Sodelujejo
Gli occhi dell’Africa: Caritas
Diocesana di Concordia – Pordenone
Caritas Diocesana di Gorizia
Cinemazero
CVCS L’Altrametà
Time For Africa
ACCRI
Festival del Cinema Africano di Verona
sab 5 ottobre 2013
ore 18.00
Stazione Centrale di Trieste
S/paesati – Eventi sul tema delle migrazioni XIV edizione
RIMAD’ORIGINE
di Elisa Vladilo
Progetto di Public Art, nato dall’idea di creare una sorta di raccolta di poesie di tutte le diverse culture che coesistono al momento a Trieste. “La conoscenza di questi diversi mondi attraverso il dato culturale, credo sia uno dei modi possibili per avvicinarsi e per cogliere un poco più profondamente lo spirito intrinseco delle diverse culture. Pensando alla poesia, come elemento in cui per eccellenza sia possibile cogliere un dato rilevatore di queste anime, mi sembra interessante chiedere alle persone, alle donne in particolare, che provengono da questi vari luoghi, una delle poesie del loro paese, che per loro abbia un valore, un significato, sia riconducibile ad un senso collettivo di appartenenza del proprio paese, sia in senso di vissuto personale”.
Il luogo individuato per questo progetto è la Stazione Ferroviaria come luogo di transito di moltitudini di persone, provenienti da vari mondi, e l’area individuata è una zona di attesa, dove le persone passano, o trascorrono del tempo in attesa di partenze/arrivi.
Nell’area sottostante al lucernaio, in prossimità del giornalaio e del bar verrà installato un “tappeto” a strisce colorate, dai toni caldi, di materiale plastico adesivo, creando una nuova visione dell’insieme di quel luogo.
Su questo tappeto, in forma di happening collettivo, le donne di varie culture, invitate a partecipare, potranno scrivere con pennarello indelebile, una poesia scelta da loro stesse, che appartenga alla loro terra d’origine. Ecco perché Rimad’origine.
La poesia può essere scelta sia per il significato che riveste rispetto alla cultura, anima, del proprio paese, ma anche per un riferimento al proprio vissuto personale. Le poesie verranno scritte sia in lingua originale, che con la traduzione a fianco in italiano.
In collaborazione con Commissione Pari Opportunità del Comune di Trieste, Centostazioni, Barcolana, Associazione Donne Africa, Casa Internazionale delle Donne, ICS- Ufficio Rifugiati. Associazione M.I.A. Mediatori, Interculturali Associati
organizzazione: Associazione “Spaesati”
Ingresso libero
PUPKIN CABARET la nuova stagione
QUANDO IL GIOCO SI FA DURO I COMICI COMINCIANO A SCAPPARE
Dopo una serie di accurati controlli presso gli ambulatori di Medicina dello Sport, sta per arrivare il nullaosta da parte dell’Azienda Sanitaria locale per poter iniziare la nuova stagione del Pupkin Kabarett. Gli attori e i musicisti della compagnia ormai stabilmente instabile, del Teatro Miela, sono stati sottoposti a test attitudinali, fisici e psicologici da parte dei maggiori esperti mitteleuropei di psicoterapia Junghiana e Freudiana. ll nullaosta, per ora, avrà validità fino alla fine del 2013, poi, se gli ulteriori esami svolti nel corso delle serate confermeranno i risultati di oggi, la compagnia potrà proseguire l’attività fino alla fine della stagione teatrale.
Dopo il Governo tecnico e quello di Larghe Intese, la più famosa Band Comico Teatrale di confine, è in attesa dei prossimi scenari politici nazionali e territoriali per capire dove collocarsi. Vorrebbero in tutti i modi contribuire alla ricostruzione del Grande Centro Italiano, perché nonostante siano un po’ agitati si considerano da sempre moderati. Per quanto riguarda la loro città hanno deciso di spendersi generosamente per una “Trieste Libera” …dai triestini.
Dopo essersi cimentati, l’estate scorsa, con la letteratura eccellente nel reading “Italo Svevo & Friends Blues Jazz Explosion”, (hanno voluto capire meglio chi fossero i grandi scrittori “triestini” prima di diventare delle statue nelle vie della città), alcuni di loro debutteranno a febbraio (nullaosta permettendo) con la “Coscienza di Zeno spiegata al Popolo” con la regia dell’amico Paolo Rossi.
La prima parte di stagione la concluderanno al Politeama Rossetti con una grande serata all’insegna del buon gusto e dell’eleganza. Sono anni che quelli del Pupkin, presidiano durante le notti il teatro di Viale XX Settembre cercando un pertugio, un varco d’accesso, ma solo dopo aver studiato le mappe sotterranee della città sono riusciti a scavare un tunnel che li porterà il 30 dicembre alle ore 21.02, puntuali come il rimorso, direttamente sul palco del più grande teatro cittadino. In quell’occasione si toglieranno alcune piccole soddisfazioni … vestirsi eleganti, recitare il Macbeth all’incontrario, entrare in scena in bicicletta, cimentarsi con il musical, circuire un abbonato.
Debutto previsto al Miela, puntuale come il rimorso, lunedì 4 novembre ore 21.02, per poi proseguire a cadenza quindicinale fino al 30 dicembre 2013. Nel mese di dicembre verrà comunicato il calendario del nuovo anno.
VALERIA PANICCIA
EXTRATERRENI
Passeggiate nei prati dell’eternità
Serie TV scritta e condotta da Valeria Paniccia
Settembre/novembre 2013
Perdersi nelle città senza tempo e lasciarsi guidare da chi ha conosciuto sepolti che forse non sono mai morti. Extraterreni è una serie televisiva scritta e condotta da Valeria Paniccia, prodotta dal canale RaiSat Extra.
È un viaggio attraverso i cimiteri monumentali italiani e stranieri, giardini pieni di vita, di memoria
e di emozioni a portata di mano,
in compagnia di virgili eccellenti come Massimo Cacciari, Margherita Hack, José Saramago, Giorgio Albertazzi, Gae Aulenti, Toni Servillo, Pupi Avati, Giovanni Sartori, Demetrio Volcic, Gabriele Muccino che hanno conosciuto o solo amato per affinità “i grandi sepolti”.
Perdersi nei cimiteri aiuta a rievocare un’epoca, cogliere l’anima di un popolo, portare alla luce vite celebri e non, scoprire la bellezza artistica di sculture poco conosciute.
L’autrice è tornata a passeggiare nei cimiteri, affascinata dalle statue di donne in pose di erotico abbandono. Ha realizzato un’installazione con quelle immagini sensuali e ha scritto un libro, pubblicato da Mursia nel giugno del 2013, dal titolo Passeggiate nei prati dell’eternità, una guida che si legge come un romanzo, un invito alla pratica di un turismo insolito. La sua è un’avventura di pensiero e di immagine che continua ancora oggi con nuovi lavori visivi ispirati ai segreti dei cimiteri.
“L’idea del viaggio – racconta Valeria Paniccia – è nata inseguendo una voce. Le sonorità acute e profondamente seducenti di Marilyn Monroe. La voce inventata da una doppiatrice per quelle sonorità soffiate. Per caso cercavo la data di nascita
di Rosetta Calavetta, doppiatrice di Marilyn. Per caso sono finita a cercarla al Campo Verano, dove non avevo mai messo piede.
E ho scoperto quanto quel luogo sacro fosse così poco spettrale.
Anzi, sprigionasse meraviglia ad ogni angolo.
Passeggiando lì dentro avevo la sensazione che nutrendo gli antenati, loro stessi erano in grado poi di continuare a nutrirci.
E ciò poteva accadere solo con
una guida che avesse avuto delle interferenze con quegli antenati. Varcare una soglia, entrare in un luogo considerato ancora un tabù regala sostanza alla vita”.
Teatro Miela / ore 18.00
domenica 29 settembre
Omaggio “All’amica delle stelle”: Margherita Hack al cimitero acattolico di Roma (44’43”)
presentazione del libro “Passeggiate nei prati dell’eternità” di Valeria Paniccia (Mursia)
intervengono: Valeria Paniccia, Fabio Pagan, Lucia Krasovec Lucas
a cura di Bonawentura/Stazione Rogers in collaborazione con La Cappella Underground, A.I.D.I.A. Trieste
L’evento dedicato a Margherita Hack è stato organizzato in collaborazione con il Comune di Trieste in occasione di Trieste NEXT
Roma. All’acattolico per stranieri, accanto alla Piramide Cestia di Roma, guida illustre è Margherita Hack che visita Antonio Gramsci, i poeti inglesi romantici Percy Bysshe Shelley e John Keats.
Il critico di teatro Franco Cordelli, che ha conosciuto personalmente molti dei grandi sepolti in questo cimitero degli artisti, dove riposa una folla di stranieri che a fine Ottocento ha lasciato in eredità alla città di Roma i piccoli-grandi mondi che erano riusciti a creare, incontra lo scrittore milanese Carlo Emilio Gadda, il poeta italo-americano Gregory Corso, Dario Bellezza, Amelia Rosselli e l’attrice Belinda Lee.
Saletta video-Mediateca La Cappella Underground 2° p./ ore 19.00
mercoledì 2 ottobre
GIORGIO ALBERTAZZI / Père-Lachaise, Parigi, 66’05”
A Parigi, Giorgio Albertazzi ci guida al Père-Lachaise dove visitiamo i sepolcri di Chopin, degli amanti leggendari Abelardo ed Eloisa, di Jim Morrison-animatore del gruppo rock The Doors, degli scrittori Marcel Proust, Oscar Wilde, Raymond Radiguet, Honoré de Balzac, dei pittori Gustave Doré, Eugène Delacroix, dell’attrice Sarah Bernhardt, degli attori François-Joseph Talma e Pierre Brasseur, della cantante Maria Callas, del pittore e scultore italiano Amedeo Modigliani. Completano la visita le ultime dimore di Rossini, Colette, la contessa di Castiglione, Gertrude Stein, Ingres, Camille Corot, George Bizet, Louis David, Giuseppe De Nittis, Michel Petrucciani, Edith Piaf, i fratelli Rosselli, Piero Gobetti.
Al cimitero parigino ALBERTAZZI davanti alla tomba più bella del Père-Lachaise:
“Chi sei tu, uomo verde acqua…là, di lato al giaciglio c’è scritto: Si meravigliarono del bel viaggio che li condusse fino alla fine della vita”.
venerdì 4 ottobre
ELIO PANDOLFI / Campo Verano, Roma e PIERO CHIAMBRETTI, GIAN PAOLO ORMEZZANO, don CIOTTI / Monumentale, Torino, 73’57”
Al Monumentale di Torino, Piero Chiambretti, il giornalista sportivo Gian Paolo Ormezzano e Don Luigi Ciotti ci guidano tra gli illustri torinesi. I calciatori del Grande Torino, Primo Levi, De Amicis, Mario Soldati, l’inventore del kolossal Giovanni Pastrone, il tenore Francesco Tamagno, la scrittrice Carolina Invernizio, il cantante Fred Buscaglione, il comico Erminio Macario, Cesare Lombroso, Ferrante Aporti.
Chiambretti: “La prima volta che sono venuto al cimitero avevo sei anni. Mia madre veniva a trovare un parente ed essendo io molto vivace ho pensato bene di mettermi a correre per questi viali alberati. A un certo punto mi sono perso. Fu un trauma”.
martedì 8 ottobre
DEMETRIO VOLCIC / Novodevichy, Mosca, 87’30”
A Mosca, il giornalista-inviato Demetrio Volcic ci guida a Novodevichy, il cimitero accanto al monastero.Visitiamo Alexandra Kollontai, prima donna membro del governo, Nadezhda Allilujeva, seconda moglie di Stalin, suicida a trentadue anni, il musicista Dimitri Shostakovich, la ballerina Galina Ulanova, Molotov, ministro degli esteri e sua moglie Polina, il poeta Mayakovsky, Yuri Levitan, annunciatore del regime, Raissa Gorbacheva, la prima e l’ultima first lady dell’Unione Sovietica. La prima giornata di visita si conclude con il cimitero ateo sulla Piazza Rossa sotto le mura del Cremlino.
Il giorno seguente, a Novodevichy, c’è la visita al regista de La corazzata Potëmkin, Ejsenstein, al musicista Prokofiev, al ministro degli esteri Gromyko, all’imbalsamatore di Lenin, il biochimico Zbarsky, agli scrittori Gogol e Bulgakov, al drammaturgo Cechov, al poeta Nazim Hikmet, al regista Stanislavsky, e a Nikita Crusciov. Una visita speciale anche a Boris Pasternak, nel piccolo cimitero di betulle a Peredelkino.in visita a Gogol .
venerdì 11 ottobre
PUPI AVATI, VITO / Certosa, Bologna, 56’36”
A Bologna la visita alla Certosa ha come Virgilio il regista Pupi Avati che racconta come è nata, quando era piccolo, la sua passione per il jazz, proprio tra le statue del cimitero monumentale della città.
Il rapporto tra la morte e la cultura contadina è un elemento fondante del suo vissuto e quindi della sua cinematografia. Avati ci svela come sono nate certe scene dei suoi film e riflette sul pensiero della morte.
Davanti al sepolcro di Carducci si esprime su atei e mangiapreti, di ieri e di oggi. Davanti al sarcofago del pittore Giorgio Morandi rievoca un episodio singolare avvenuto proprio alla sua famiglia. Visitiamo l’editore Nicola Zanichelli, e Farinelli, il cantante castrato, la direttrice del coro dello Zecchino d’Oro, Mariele Ventre. Una visita è dedicata all’ossario: Emanuel Carnevali, poeta e scrittore, la cui storia sembra uscita da un film, riposa qui.
Vito Boh recita a memoria una poesia di Cesare Zavattini: “Un mio compaesano faccia da sberla, gli puzzava anche il fiato, l’ho sognato che volava in cielo con una camicia bianca che si gonfiava sul genere del quadro della Resurrezione. Migliaia di passerotti ruotavano intorno alla sua pelata. E io col naso in aria a domandarmi: chi l’avrebbe detto?” Vito, nome d’arte di Stefano Bicocchi, un inizio di carriera come comico stupito e assolutamente muto, recita le poesie sulla morte scritte da Cesare Zavattini.
Martedì 15 ottobre
GAE AULENTI, LUCA DONINELLI / Cimitero Monumentale, Milano, 46’39”
Milano. L’architetto di fama mondiale Gae Aulenti, in visita per la prima volta al Monumentale di Milano, alterna stupori e indignazioni. In particolare si illumina davanti all’angelo senza testa in ceramica smaltata di Lucio Fontana e alle sculture di Medardo Rosso.
Di fronte alla tomba di Anna Kuliscioff e Filippo Turati, “un esempio di land art”, la Aulenti riflette sulle differenze tra i socialisti del primo Novecento e quelli degli anni Ottanta: “Esistono tre tipi di rapporti tra le persone: Il dono, il furto e lo scambio”.
Era martedì 23 maggio del 2006 quando Gae Aulenti fece da guida per la puntata di Extraterreni al Monumentale di Milano. Confessò, anche davanti alle telecamere, che, in mezzo secolo, non aveva mai messo piede lì. Ma accettò subito la richiesta. Accettò persino di ricevere una guida (la meravigliosa guida storico-artistica di Giovanna Ginex e Ornella Selvafolta, pubblicata da Silvana Editoriale) che l’architetto di fama mondiale studiò, riempì di annotazioni e post-it. Come un’umile studentessa. Grazie Gae Aulenti. Au revoir, Madame!
Lo scrittore Luca Doninelli ricorda Giovanni Testori e visita Manzoni, Gaber e Don Giussani. Il repertorio televisivo e cinematografico ci aiuta a inseguire Toscanini, Walter Chiari, Wanda Osiris, Gino Bramieri.
venerdì 18 ottobre 71’ 04”
TONI SERVILLO / S.Maria del Pianto, Napoli.
PARIDE CAPUTI, BRUNA G.CATALANO, MASSIMO CAPACCIOLI, ROSANNA CIOFFI / Monumentale, Poggioreale,
Napoli. Al cimitero Santa Maria del Pianto, fa da cicerone l’attore e regista Toni Servillo. Con molta discrezione visita Totò, Nino Taranto, la famiglia Scarpetta e quella dei Viviani, infine Caruso.
Al cimitero Poggioreale di Napoli incontriamo Bruna Gaeta, figlia dell’autore della Leggenda del Piave, E.A. Mario, lì sepolto. Visitiamo il sepolcro di Giovanni Amendola, quello dell’astronomo Ernesto Capocci di Belmonte (autore del libro La donna sulla luna, pubblicato sei anni prima del volume di Jules Verne) e quello di un illustre personaggio napoletano che si fece imbalsamare, Mariano D’Ayala.
ORESTE DE FORNARI e JOSE’ SARAMAGO / Staglieno, Genova
A Staglieno, il cimitero monumentale di Genova, un ospite d’eccezione, il Premio Nobel portoghese José Saramago. E, come guida, il giornalista genovese Oreste De Fornari che ci porta a visitare i sepolcri di Giuseppe Mazzini, Nino Bixio, Gilberto e Rina Govi, Fabrizio De André e la moglie di Oscar Wilde, Mary Costance Wilde.
Saramago, risponde alle domande sull’ultimo tabù, tra i rami di nocciolo, limoni, rose e statue magnifiche che rendono Staglieno tra i cimiteri più belli d’Europa, assiste alla lettura spettacolo di un suo racconto, intitolato Riflusso, che è la storia di un re che ordina la costruzione di un immenso cimitero.
Oreste De Fornari racconta perché Staglieno ebbe tanti visitatori illustri. Tra di essi Ernest Heminguay, il quale disse che il cimitero di Genova era una delle meraviglie del mondo.
martedì 22 ottobre
GIOVANNI SARTORI / Porte Sante, Firenze, e GABRIELE LAVIA, FRA BERNARDO, DON MASSIMO MARRETTI, 48’34”
A Firenze il politologo Giovanni Sartori, illustra i sepolcri del suo amico Giovanni Spadolini, del poeta Giuseppe Giusti, dello scrittore Giovanni Papini. Mentre Fra Bernardo ci racconta la storia del cimitero e ci conduce da Vamba, Artusi, gli architetti Coppedé, Odoardo Spadaro. L’attore Gabriele Lavia ci guida da Renzo Ricci e Tommaso Salvini, punto di riferimento per il metodo dell’attore di Stanislavskij che cita l’interprete italiano, in più passi del suo libro Il lavoro dell’attore. Don Massimo Marretti, autore di un libro su Pinocchio, ci guida alla cappella di Collodi.
Stazione Rogers / ore 18.00
venerdì 25 ottobre
MASSIMO CACCIARI e FIORA GANDOLFO HERRERA, CESARINA VIGHY/ San Michele in Isola, Venezia, 32’40”
Venezia. A San Michele in Isola, il cimitero sulla laguna di Venezia, il filosofo Massimo Cacciari ci guida tra le tombe del musicista Luigi Nono, del poeta Ezra Pound, del premio Nobel Josif Brodzky, del musicista Igor Stravinsky, dell’impresario nonché ideatore dei Balletti Russi, Serge de Diaghilew, del fondatore e animatore di Venice in Peril, sir Ashley Clarke. L’autrice incontra inoltre Fiora Gandolfi, moglie dell’allenatore di calcio Helenio Herrera, le cui ceneri riposano in questo cimitero, e Cesarina (Titti) Vighy, ex bibliotecaria, la quale ci fa conoscere la storia di Frederick Rolfe, eccentrico scrittore inglese, approdato a Venezia.
Con Massimo Cacciari davanti alla tomba di Stravinsky. Cacciari: “Stravinsky è un po’ picassiano nella musica, attraversa tutte le forme, sperimenta tutti gli stili. Paniccia: Però Luigi Nono lo criticava, perché diceva che usava la dodecafonia come un vestito nuovo”.
venerdì 15 novembre
GABRIELE MUCCINO / Hollywood Forever, Los Angeles, 57’38”
A Los Angeles, il regista Gabriele Muccino ci guida al cimitero di Hollywood Forever. La narrazione si spinge fino ad altri cimiteri californiani.
Tra le star di cui visitiamo i sepolcri, Rodolfo Valentino, John Huston, Douglas Fairbanks, il primo zorro della storia del cinema.
E poi Victor Fleming, Billy Wilder, Walter Matthau, Jack Lemmon, Burt Lancaster, Bette Davis, Stan Laurel, Frank Capra, Humphrey Bogart, Frank Sinatra, Buster Keaton, la devota governante, Mamy, di Via col vento, Hattie Mc Daniel, James Stuart, Errol Flynn, Walt Disney, Ernest Lubitsch, Charles Laughton, George Cukor, Theda Bara, Fritz Lang, Jean Harlow, Carol Lombard, Clark Gable.
E, naturalmente, Marilyn Monroe.
Valeria Paniccia vive a Roma dove inizia a collaborare con il Corriere della Sera e con la Rai. Artista, scrittrice e autrice di programmi e documentari. Scrive e conduce “Extraterreni”, sedici passeggiate nei cimiteri monumentali italiani e stranieri, in compagnia di guide eccellenti.
a cura di Bonawentura e Stazione Rogers, in collaborazione con La Cappella Underground, A.I.D.I.A Trieste
ingresso libero
TRIESTE LE NUOVE ROTTE DEL JAZZ 2013 – NRJ edizione XI
17-19-20 Teatro Miela ore 21
Tradizione / Innovazione
LE NUOVE ROTTE DEL JAZZ nella sua undicesima edizione è la rassegna che il Circolo Culturale Controtempo dedica a un pubblico che sente la necessità di scoprire sempre nuovi percorsi musicali oltre alla frontiera del jazz.
A Trieste e, in esclusiva, per tutto il Nordest, tre concerti imperdibili che pur proponendo nuovi stimoli, rimangono fedeli alla scelta caratteristica di Controtempo di una proposta alternativa a quella dei circuiti mainstream.
Il programma prevede, accanto a figure di rilevanza internazionale, la valorizzazione di artisti che producono in Italia.
Il viaggio sulle “Nuove Rotte” apre la sua programmazione con l’avanguardia sonora dell’innovativa scuola norvegese: EIVIND AARSET & JAN BANG per poi passare al nuovo progetto di fusione stilistica tra afro-jazz, latin e funk, degli italiani TOMMASO CAPPELLATO & ASTRAL-TRAVEL.
Infine, l’attesissimo concerto solo piano (in esclusiva per le NRJ) di uno dei più creativi e indiscutibili capiscuola del pianismo jazz europeo: lo svedese BOBO STENSON.
Tradizioni, avanguardie, contaminazioni si incontreranno sul palco del teatro Miela di Trieste, a partire dalle 21.00 incrociando le loro strade e creando nuove rotte musicali.
Buon Festival!
Circolo Controtempo
MIELA MUSIC – LIVE
2013/14
in progress
Riparte in progress la stagione di musica dal vivo del Teatro Miela. I primi tre concerti sono già la cifra caratterizzante di una musica di qualità che si sviluppa attraverso diversi generi. Nella migliore tradizione, il Teatro Miela, alla fine della stagione offrirà al suo attento pubblico un ampio cartellone con offerte di ottima musica.
Bonawentura è riuscita a portare per la prima volta a Trieste: Scott Matthew, un artista vero, un cantante e un autore dalla sensibilità unica che cattura ed emoziona nelle sue rarefatte e intense performances live.
Secondo appuntamento della stagione, restando in Italia, è con i Marta sui tubi: gruppo da sempre apprezzato per la bravura e potenza (aveva già calcato il palcoscenico del Miela alcuni anni fa). Il 2013 è stato l’anno che li ha fatti conoscere anche al grande pubblico dopo la partecipazione a Sanremo con le loro bellissime canzoni tra le più programmate e amate.
Il terzo concerto è stato individuato rincorrendo i capostipiti del “desert blues”: quel genere musicale che all’inizio ha coinvolto e conquistato alcuni artisti rock occidentali e che poi l’hanno promosso in tutto il mondo: Bombino è insieme ai Tinariwen la punta di diamante di questa scena musicale, chitarrista dal talento esagerato, un vero Jimi Hendrix del deserto.
Teatro Miela
venerdì 25 ottobre 2013, ore 21.30
SCOTT MATTHEW
Si può creare una fusione tra la sensibilità folk di un Bonnie Prince Billy e l’estasi lirica di Antony (And The Johnsons) presentandosi esteriormente come il cugino serio di Devendra Banhart? …Voce personalissima, atmosfere malinconiche e suadenti, Scott Matthew torna costantemente sul luogo del suo perenne soffrire, dona voce a pene d’amore, lontananza, desideri disattesi, inappagati sensi di appartenenza. Ogni lirica diventa un operazione a cuore aperto, ogni testo un fragilissimo prisma che proietta mille stati d’animo, ogni parola una sofferta confessione.
Il cantautore australiano, newyorkese d’adozione, giunto alla fama internazionale grazie alla colonna sonora del film culto del regista John Cameron “Shortbus”, e ai suoi bellissimi album “Gallantry´s Favorite Son”, “There Is An Ocean That Divides”, arriva in Italia per presentare il nuovo lavoro “Unlearned”, una collezione di brani scritti da altri artisti tra cui Radiohead, Rod Stewart, Joy Division, Jesus and Mary Chain e Neil Young, che Scott reinterpreta, rivive e illumina di una luce inedita e originale, col suo stile che, nonostante in costante mutamento, risulta ormai inconfondibile.
Ciascuno di questi brani ricopre per Scott un significato particolare ed ha segnato un momento fondamentale della sua vita personale e musicale. Per questo non sarebbe corretto definire Unlearned un semplice album di cover, perché il cantautore riesce a vivere questi brani in maniera profondamente intima e quindi ad intervenire su di essi segnandoli con un’impronta personale che li modifica facendoli splendere di vita nuova.
“I interpreted these songs as I felt them. I dont want to take credit for these songs existing, but I felt a strong need to show what they made me feel. To elaborate on the lyrics , the intention. To try and show MY truth of the song . It came very naturally to me . Some are more drastic changes than others. some didnt need a “makeover ” I just wanted to sing them .” (Scott Matthew)
Gli inizi:
Scott Matthew nasce nel Queensland, in Australia. Suona in diversi gruppi e dopo aver interrotto gli studi si trasferisce a Sidney dove fonda la band punk-pop Nicotine. Contemporaneamente comincia la sua carriera da solista, tenendo diversi concerti acustici, e scoprendo così la sua voce e la sua passione per le ballads. Nel 1997, alla ricerca di nuove strade, segue un amico fino a Brooklyn, New York. Qui conosce l’ex batterista di Morrissey, Spencer Cobrin. Insieme a lui pubblica nel 2002 un EP, il nome del gruppo è Elva Snow, Spencer scrive la musica e Scott scrive i testi e canta. Quando gli Elva Snow si sciolgono inizia l’avventura solista di Scott.
I primi grandi successi arrivano con le canzoni “Lithium Flower” e “Beauty is within us”, scritte per la celebre e adorata serie animata giapponese Ghost in The Shell, così come la canzone “Is it real?”, cantata da Scott e composta e prodotta da Yoko Kanno per l’altrettanto nota serie animata Cowboy Bebop.
Ma il successo più grande giunge grazie alla colonna sonora del film culto del regista John Cameron “Shortbus”, accolto con enorme entusiasmo da tutta la critica internazionale più “libera” e purtroppo uscito in Italia su pochi schermi perché rifiutato da alcuni esercenti per cieca pudicizia. E’ infatti questa deliziosa commedia drammatica, dolce, romantica e infarcita di sesso esplicito che ha rivelato al pubblico internazionale il talento musicale e la voce ammaliante e inquietante al tempo stesso di Scott Matthew.
Video:
http://www.youtube.com/watch?v=B3abJqfoJUc
Ingresso € 10,00
Teatro Miela
venerdì 15 novembre 2013, ore 21.30
MARTA SUI TUBI
Il 2013 per MARTA SUI TUBI è un anno pirotecnico. La partecipazione all’ultima edizione del Festival di Sanremo, il loro nuovo acclamato lavoro “Cinque, La Luna e Le Spine” e l’ottima performance per il Concertone del Primo Maggio. Poi l’affollatissimo tour primaverile ed estivo in lungo e in largo per la penisola e i tanti e prestigiosi passaggi sulle maggiori emittenti radio e tv nazionali con i loro singoli “vorrei” e “Dispari”.
Dal vivo sono tra le migliori band italiane in circolazione. Hanno collaborato con Lucio Dalla ed Enrico Ruggeri, ma anche Afterhours, Paolo Benvegnù ed Enrico Gabrielli dei Calibro 35. La band si è formata nel 2002, innescata dall’ amicizia tra Giovanni Gulino e Carmelo Pipitone, entrambi di Marsala, rispettivamente voce e chitarra del gruppo. Nato come un duo acustico, i Marta sui Tubi iniziano a farsi conoscere nei locali di Bologna tra cover di Jeff Buckley e canzoni proprie, fino all’ ingresso di nuovi membri nel gruppo e all’ album d’ esordio “Muscoli e dei” del 2003, accolto con entusiasmo dalla critica. Da lì il loro percorso artistico è stato un susseguirsi di concerti, molti dei quali sold out, dove si sono affermati come una delle band dal “live” più potente e di qualità in Italia.
Nel frattempo il quintetto ha registrato altri quattro album, l’ ultimo dei quali pubblicato a febbraio scorso, in contemporanea con la loro partecipazione al festival di Sanremo, dal titolo “Cinque, la luna e le spine”. Il nome è un piccolo omaggio al numero cinque che ricorre del gruppo: cinque album, come i componenti della band che lavorano insieme da cinque anni. Grande cura nei testi, nei giochi di parole, uniti a sonorità che si nutrono di arpeggi di chitarra accompagnati dalla voce graffiante di Giovanni Gulino, per poi esplodere nei ritmi più rock, come in “Vecchi difetti”, tra le canzoni più amate dal pubblico. Testi a volte surreali che riescono a descrivere con apparente semplicità le realtà più disparate: dal brano del 2008 “La spesa” in cui recitano “scriverò un saggio su come perdere tempo senza sprecare nemmeno un minuto” alla solitudine al tempo dei social network cantata in “Dispari”, uno dei due singoli presentati a Sanremo.
Video:
http://www.youtube.com/watch?v=odTF39OsjyM
Ingresso € 15,00
Teatro Miela
mercoledì 12 febbraio 2014, ore 21.30
BOMBINO
Omara Bombino Moctar e il suo “Tuareg blues” che sta infiammando le platee internazionali rappresentano una miscela esplosiva, perché alla musica e all’energia delle sue performances si unisce la storia di un popolo nomade, più una intensa vicenda personale. Il suo ultimo album, “Nomad”, è stato prodotto nientemeno che da Dan Auerbach dei “The Black Keys” e il suo nomadismo musicale da sahariano diventa internazionale.
Omara Moctar, in arte Bombino è un Tuareg, un berbero di quelle comunità che vivono di pastorizia nomade attraversando i territori desertici dell’Africa settentrionale. Nella musica di questo incredibile e personalissimo chitarrista vita e storia sono infatti tutt’uno da quando nel 1990 questo giovane tuareg all’età di 10 anni prese la via dell’esilio dal Niger, durante la rivolta del suo popolo contro il governo, spostandosi con la famiglia in Algeria. Per i Tuareg la musica e soprattutto la chitarra rappresentano una forma di lotta contro chi vuole ingabbiare questo popolo nomade e indomito nei confini geografici e culturali di uno stato.
Non a caso in Niger la chitarra è stata per lungo tempo proibita ai Tuareg e non a caso è anche lo strumento che Moctar ha scelto di suonare seguendo dall’esilio le influenze occidentali di Knopfler e Hendrix ma diventando anche allievo di uno dei maestri indiscussi del chitarrismo tuareg, Haja Bebe, che per la sua giovane età lo ha soprannominato Bombino, storpiatura dell’italiano bambino.
Si sviluppa così la storia di questo musicista africano che per sonorità ricorda i vicini maliani Tinariwen e come loro viene scoperto e prodotto da attenti artisti americani ormai affermati sulla scena rock internazionale e amanti del blues del deserto… quello delle origini.
Video:
http://www.youtube.com/watch?v=M-9gQiiE4H0
ingresso € 12,00
TRIESTE LE NUOVE ROTTE DEL JAZZ 2013
Direttore artistico: Eduardo Contizanetti
Organizzazione generale: CIRCOLO CONTROTEMPO
Programma
Giovedì 17 ottobre,Teatro Miela, ore 21.00
EIVIND AARSET & JAN BANG “Dream Logic” (Norvegia)
Eiving Aarset: guitars, bass guitar, electronics, percussion, samples, programming –
Jan Bang: live samples, dictaphone, programming
Sabato 19 ottobre,Teatro Miela, ore 21.00
TOMMASO CAPPELLATO & ASTRAL-TRAVEL (Italia)
Tommaso Cappellato: batteria – Alessia Obino: voce – Anna Maria Dalla Valle: flauto Paolo Corsini: fender rhodes, piano, sintetizzatori – Marco Privato: contrabbasso
Domenica 20 ottobre,Teatro Miela, ore 21.00
BOBO STENSON (Svezia)
Bobo Stenson: pianoforte
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INGRESSO
EIVIND AARSET & JAN BANG
€ 12,00 – prevendita www.vivaticket.it
TOMMASO CAPPELLATO & ASTRAL TRAVEL
€ 5,00 – prevendita www.vivaticket.it
BOBO STENSON
€ 12,00 – prevendita www.vivaticket.it
Prevendita presso la biglietteria del Teatro Miela tutti i giorni dal lunedì 7 Ottobre (escluso sabato 12 e domenica 13) dalle 17.00 alle 19.00.
INFO:
CIRCOLO CONTROTEMPO
Tel. +39 328 6247734 / +39 347 4421717
info@controtempo.org www.controtempo.org
TEATRO MIELA
Trieste – Piazza Duca degli Abruzzi, 3 – 34132 Trieste – tel. +39 040 365 119
teatro@miela.it www.miela.it
BIOGRAFIE
EIVIND AARSET / JAN BANG
Il chitarrista Eivind Aarset, una delle voci più interessanti e creative della scena norvegese, ha una visione musicale che assorbe molteplici influenze. Il suo debutto come bandleader per la Jazzland Recordings è stato descritto dal New York Times come “Uno dei migliori album electric jazz della post-era Miles Davis”.
Ha lavorato con artisti come Nils Petter Molvær, Jon Hassell, David Sylvian, Marilyn Mazur ,Bill Laswell, Jan Garbarek, Paolo Fresu, J.Peter Schwalm, Mike Manieri, Marc Ducret, Michel Benitas Ethics, Stefano Battaglia, Talvin Singh, Andy Sheppard e Dhafer Youssef.
In questa edizione delle NRJ presenta ‘Dream Logic’ il suo primo album da leader per l’ etichetta ECM per la quale aveva preso parte ad altre incisioni con Nils Petter Molvær, Marilyn Mazur, Arve Henriksen, solo per citarne alcune.
In ‘Dream Logic’(2012) possiamo ascoltare brani fluttuanti, che si sviluppano lentamente, costruiti su sovrapposizioni di chitarre, e che possiedono un carattere quasi allucinatorio e un’atmosfera ultraterrena.
Partner creativo di Aarset è Jan Bang già produttore pop di successo negli anni ‘90 il quale ha lavorato con David Sylvian, Brian Eno e importanti artisti della scena norvegese. E’ tra i pionieri nello sviluppo del concetto di remix dal vivo e dell’improvvisazione con campionamenti. L’interazione creativa con noti strumentisti jazz lo porta a essere costantemente richiesto come produttore e performer. Nel disco ‘Dream Logic’ è anche co-autore di una serie di pezzi, oltre a dare anche il suo contributo come co-produttore.
TOMMASO CAPPELLATO & ASTRAL-TRAVEL
Astral Travel e’ un progetto di Spiritual Jazz, una corrente partita da lavori quali “A Love Supreme” di John Coltrane e l’immensa produzione di Sun Ra, un jazz cosmico che si espande in ampi territori di fusione stilistica che comprende funk, afro-jazz e latin e abbina alla creativita’ una valenza rituale.
Il titolo dell’ensemble e’ ispirato a un brano di Pharaoh Sanders contenuto nell’album “Thembi” ed e’ un omaggio alla figura del pianista Harry Whitaker, compositore del raro album “Black Renaissance”, col quale Cappellato ha avuto l’opportunita’ di collaborare durante la sua permanenza a New York.
Nell’estate 2013 Tommaso Cappellato & Astral Travel pubblicano il disco “Cosm’ethic” per l’etichetta inglese Jazz Re:Freshed, da dieci anni un’icona nella scena underground londinese.
Il disco, prodotto e arrangiato da Tommaso Cappellato, contiene brani originali a cura di tutti i membri della band.
BOBO STENSON
Il pianista svedese è considerato uno dei più creativi e indiscutibili capiscuola del moderno pianismo jazz europeo.
Dagli anni settanta Stenson ha iniziato a espandere gli orizzonti estetici del linguaggio del piano jazz attraverso una fertile sintesi tra le grandi tradizioni della musica afroamericana e della musica europea.
Rappresentante del cosiddetto jazz nordico insieme con altri artisti della sua generazione come Jan Garbarek, Arild Andersen, Terje Rypdal e Jon Christensen, il suo caratteristico modo di “suonare negli spazi” ha contribuito a definire il jazz nordeuropeo, riuscendo a lasciare un segno forte nelle sue memorabili collaborazioni e registrazioni con Don Cherry, Jan Garbarek, Charles Lloyd e Tomasz Stanko.
E’ presente nel catalogo ECM fin dagli esordi della prestigiosa etichetta sia con incisioni a proprio nome che come ospite di altri musicisti.
Il suo pianismo e’ caldo e avvolgente, ricco di pathos, poesia e fantasia, equilibrato nella sottolineatura dei silenzi, spazi, note, nell’alternarsi di incontri sonori, sezioni improvvisate e rumori che vengono utilizzati con vivida intenzione.
Nei suoi ultimi dischi, come ad esempio in ’Cantando’- in perfetta continuità con i precedenti War Orphans, Serenity e Goodbye- possiamo trovare, oltre ai brani originali, composizioni di Ornette Coleman, Henry Purcell, Silvio Rodriguez, Charles Ives, Alban Berg, Ariel Ramirez e Astor Piazzolla insieme a musiche di tradizione popolare svedese: materiale rivisitato da Stenson con grande convinzione melodica.
Il suo ultimo disco è Indicum del 2012
GAIA CHE PASSIONE
dialoghi fra discipline
Stazione Rogers
Autunno 2013
GAIA il pianeta vivente cerca l’equilibrio necessario per vivere in pace.
L’omeostasi che accomuna tutti gli organismi viventi, che è la capacità dei sistemi biologici ed ambientali di resistere al cambiamento, di rimanere in condizione di equilibrio è volta a volta messa alla prova dal filtro della selezione naturale.
D’altra parte in “una società che fornisce supporto sociale, assistenza medica, che produce cibo attraverso l’agricoltura e l’addomesticamento degli animali, dove non c’è svantaggio riproduttivo, per chi sbaglia nelle professioni intellettuali, non ci sarebbe ostacolo alla progressiva diffusione delle mutazioni e quindi al peggioramento delle nostre prestazioni intellettive” (M. Giacca).
Anche il principio di costanza regolatore dell’attività psichica incorpora nei propri schemi mentali le richieste dell’ambiente per assimilazione ed accomodamento.
GAIA “dove la visione dell’evoluzione come competizione cruenta cronica tra individui singoli e specie, distorsione della teoria darwiniana della sopravvivenza del più idoneo, si dissolve dinanzi alla visione nuova di una cooperazione continua, di una interazione forte e di una dipendenza reciproca tra forme di vita” (L. Margulis).
(…) al contrario, sul campo di battaglia tutto era grigio e terroso, i colori della natura scomparivano coperti dal grigio del fango e delle pietre sminuzzate, dal giallastro delle polveri da sparo e dei gas, dal ruggine dei reticolati (…) (L. Fabi).
Gagarin dalla finestrella della navicella spaziale la vede senza frontiere: “il pianeta è bellissimo, tutto azzurro e turchino, senza frontiere”.
GAIA è l’essenza della natura, la dea della fertilità, la Madre.
Madre di tutti gli dei, madre dei Titani, e fra questi di Atlante, Cronos, Elio, Oceano: chi reggeva il peso del mondo, chi domava la furia delle acque, chi guidava il corso del sole, chi lo scorrere del tempo.
Sesto ciclo di conversazioni, che fa seguito ai temi della Scienza, della Mano, del Gioco, del Dono, della Cultura fin qui toccati a Stazione Rogers, e che confronta le diverse tessere di un mosaico di intenzioni positive che la nostra coscienza ha già maturato.
Argomenti di architettura, etica, politica, psicologia, scienza, teologia.
LA RICERCA DELLA BUONE PRATICHE
domenica 29 settembre, ore 11
CONSERVARE IL FUTURO
Benno Albrecht
Benno Albrecht è architetto e professore di Composizione Architettonica e Urbana all’Università IUAV di Venezia.
Si occupa di progetti e ricerche sul disegno urbano sostenibile. Negli ultimi anni il tema della “sostenibilità” ha occupato un ruolo sempre più essenziale nel dibattito sull’architettura. Albrecht nel suo ultimo libro “Conservare il futuro” analizza un grande tema dell’architettura: il risparmio. L’uso saggio e consapevole delle risorse, la loro equa distribuzione, l’agire nei limiti imposti dall’ambiente – con un approccio innovativo, che si snoda per episodi in sequenza temporale con personaggi ed esiti spesso poco noti – attraversa alcune tappe rilevanti di un pensiero carsico, sotterraneo, che affiora specialmente nei momenti di crisi, quando l’architettura è costretta a misurarsi con la scarsità delle risorse. Un itinerario che ha abbracciato una larga molteplicità di esperienze di naturalisti e intellettuali, incrociando prassi e teorie senza mai cristallizzarsi in un’unica scuola di pensiero riconosciuta. Sospeso tra cambiamento e tradizione, globale e locale, il tema della sostenibilità interroga radicalmente il nostro futuro e la relazione uomo ambiente in tutta la sua complessità.
domenica 6 ottobre, ore 11
SCENARI GENETICI PER LA SOCIETA’ DEL FUTURO
Mauro Giacca
Dal 2004 Mauro Giacca è direttore della Sede di Trieste dell’International Centre for Genetic Engineering e Biotechnology e Group Leader del Laboratorio di Medicina Molecolare. I suoi interessi scientifici sono rivolti attualmente allo studio dello sviluppo di vettori virali per la terapia genica umana, in particolare nel campo delle malattie cardiovascolari. Un secondo settore di interesse riguarda i diversi aspetti della biologia molecolare dell’infezione dal virus HIV-1 e lo sviluppo dell’AIDS. Già direttore del Laboratorio di Biologia Molecolare della Scuola Normale di Pisa, è professore ordinario di Biologia Molecolare presso il Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Trieste.Ha pubblicato oltre 250 articoli su riviste scientifiche internazionali. Per Il Piccolo di Trieste cura la rubrica “Al microscopio” dove analizza ed approfondisce alcuni temi di attualità scientifica.
domenica 20 ottobre, ore 11
PROVE DI COOPERAZIONE
Franco Rotelli
Dal luglio del ’69, giovanissimo medico militare, Franco Rotelli avvia la sua prima esperienza di manicomio giudiziario aperto in Italia ed in Europa presso l’ospedale psichiatrico di Castiglione delle Stiviere. Dal 1970 al 1980 collabora direttamente con Franco Basaglia prima in Emilia e poi a Trieste dove gli succede alla guida dei servizi psichiatrici. Coordinatore del Centro Studi per la salute mentale della Regione Friuli Venezia Giulia è stato consulente dell’ organizzazione Panamericana della sanità e responsabile di vari progetti di cooperazione internazionale per il Ministero degli Esteri italiano e la UE. Dal 1998 al 2001 è stato Direttore Generale dell’Azienda per i servizi sanitari Ass. n.1 Triestina. Dice di sè: “Continuare ad essere molto affascinato, interessato, appassionato delle pratiche di cambiamento, di poter usare le mani di altri e produrre qualcosa d’altro che prima non c’era. Mi piace immaginare che si possono ancora cambiare tante cose, di essere ancora in tempo per cambiarle. E che questo possa riprendere a essere fatto in tanti, ritrovando questa dimensione collettiva, corale della produzione del cambiamento.”
domenica 27 ottobre, ore 11
PROVE DI COMUNITÀ
Maria Grazia Cogliati Dezza
Medico psichiatra, consigliere al Comune di Trieste nelle liste del PD, Maria Grazia Cogliati Dezza ha lavorato con Franco Basaglia al superamento del manicomio e con Franco Rotelli nei servizi “territoriali alternativi” (Distretto 2). L’obiettivo è di sviluppare l’offerta sanitaria e socio sanitaria ai cittadini all’interno dei quartieri urbani anche in fascie orarie non coperte dall’apertura degli ambulatori dei curanti di base, senza regole o procedure particolari per accedervi. Le competenze sociosanitarie degli operatori sono necessarie per estendere gli interventi atti a costruire attorno alle persone sole e disagiate, con bisogni complessi, una rete comunitaria di servizi familiari, di vicinato, di volontariato per integrare e supportare quelli erogati dal Comune, passando dal modello funzionale a quello relazionale in rete per abilitare. Iniziative che portano a un significativo miglioramento delle condizioni di vita almeno per una parte della popolazione residente.
domenica 10 novembre, ore 11
RE – CYCLE
Pippo Ciorra
Pippo Ciorra è architetto, critico, docente e coordinatore del seminario itinerante di progettazione Villard. E’ nel comitato editoriale di “Casabella”, autore di monografie e saggi, senior curator per l’architettura al MAXXI di Roma dove recentemente ha condiviso con Margherita Guccione la progettazione e la realizzazione di “Re-cycle, strategie di riciclaggio per la casa, la città e il pianeta”. La mostra è il risultato di una complessa ricerca che identifica le “azioni virtuose” nei campi della trasformazione del paesaggio e delle città dove si sperimentano strategie innovative per il riciclaggio del patrimonio costruito esistente, attraverso progetti, esperienze reali e programmi con carattere sperimentale in cui l’innovazione è incline a nuove espressività. Oltre ad un’etica della sostenibilità si dà spazio e promozione ad una cosiddetta “estetica della sostenibilità” colta da punti di vista inediti e a volte sorprendentemente affascinanti.
RICONCILIAZIONE
domenica 17 novembre, ore 11
IN CAMMINO
Paolo Rumiz
“La febbre di luoghi perduti mi prese in Grecia, fatto sta che da allora non ebbi pace e cominciai a cercare”.
Paolo Rumiz, scrittore viaggiatore, editorialista, inviato in Afghanistan, per ogni viaggio scrive una carta geografica ed umana su misura che non si affida alle nazioni, nega le linee di confine, le spietate frontiere mobili, ma rintraccia quelle stabili, segnate dall’acqua, feconde nei cambiamenti del mondo vegetale ed animale. Intensa raccolta di testimonianze di umanità che, con fatica e minacciata dalla globalizzazione e dalle prepotenze di cattiva storia, fatica a sopravvivere ogni giorno.
Ma i viaggi di Rumiz, compiuti rigorosamente in solitaria o altrettanto in rumorosa allegra compagnia, sono sempre, per l’ignorare i confini politici, nel passare clandestino per desertiche montagne e nell’indugiare sull’orrizzonte “a vista”, un atto propiziatorio, di riconciliazione.
GUERRA NEMICA DI GAIA
domenica 24 novembre, ore 11
LUCIO FABI
GRANDE GUERRA E IDENTITA’ DI FRONTIERA: storia dei miei nonni
Lucio Fabi, storico e consulente museale. Ha pubblicato svariati libri sugli aspetti sociali e iconografici del primo conflitto mondiale, nei suoi aspetti scientifici e divulgativi. Si occupa della valorizzazione storica del territorio redigendo guide e percorsi tematici. Ha collaborato all’allestimento di vari musei della Grande Guerra in Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Svolge attività espositiva in Italia e all’estero. La storia dei nonni nella Grande Guerra è tratta dal libro “Viva il fascio e l’acqua calda. Una storia sangiacomina nella Trieste dell’altro secolo” (2011).
domenica 1 dicembre, ore 18
Fabio Amodeo
1913: SUICIDIO D’EUROPA
Fabio Amodeo è giornalista, scrittore e critico. Ha operato in quotidiani e periodici a Trieste, Milano, Bolzano e Parma. È stato docente al DAMS di Trieste e allo IULM di Milano. In anni recenti è stato autore delle serie di volumi Una storia per immagini dedicati a Trieste, Gorizia, il Friuli e Pordenone e usciti con i quotidiani della regione; di Trieste 30 aprile 1945, il giorno del riscatto (Gorizia, 2008), e, con Mario J. Cereghino, della serie Trieste e il confine orientale tra guerra e dopoguerra. Sempre con Mario J. Cereghino ha scritto La lista di Eichmann (Milano, 2013) e Mayerling . Anatomia di un omicidio (Trieste, 2013). Nel 1913 l’Europa era al centro della potenza mondiale, possedeva tutto: potere, ricchezza, controllo dei commerci. Nel 1918 tutto questo era scomparso, l’Europa era divenuta un grande debitore e il suo potere era in declino. In mezzo, una guerra, scatenata dalle elites continentali sapendo quali sarebbero state le conseguenze. L’orazione di Fabio Amodeo racconta i meccanismi di questa scelta suicida, e gli interessi nascosti che la favorirono.
APPUNTAMENTI COLLATERALI
Film: introduzione di COSETTA SABA,
Professore Associato presso l’Università di Udine nell’ambito di ricerca delle relazioni tra cinema e arti visive contemporanee
venerdì 22 novembre, ore 18
PRIGIONIERI DLLA GUERRA 1914-1918
ii Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian (Italia, 1995) Durata 60’
Sceneggiatura, fotografia (colore), montaggio, suono: Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi; musica: Giovanna Marini, Patrizia Polia; voci: Giovanna Marini, Patrizia Polia; produzione: Museo storico di Trento, Museo storico italiano della guerra di Rovereto.
La vita dei prigionieri e profughi della Prima Guerra Mondiale raccontata attraverso il recupero di filmati d’epoca rarissimi scovati negli archivi russi, austriaci e italiani, in una rilettura della storia di grande impatto poetico e civile. Gianikian e Ricci Lucchi seguono i passaggi, le deportazioni di civili, le interminabili file di soldati sconfitti fra Italia, Austria, Polonia, Siberia e le vecchie regioni come Galizia, Vollvodina, Bucovina. Si soffermano anche sulla loro vita quotidiana nei campi di prigionia, i cui momenti più conviviali erano immortalati dagli eserciti a fini di propaganda, ma che comprendeva anche l’orrore e le umiliazioni dei lager austriaci, e infine la morte anonima di massa. Gli autori rimontano e rielaborano quelle immagini originali rifilmandole, intervenendo sul colore e sulla velocità di scorrimento delle immagini, in un continuo dialogo tra cinema e arti visive. Le musiche originali sono firmate dalla cantautrice Giovanna Marini.
venerdì 29 novembre, ore 18
OH! UOMO
ii Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian (Italia/Argentina, 2004) Durata 71’
Ricci Lucchi; musica: Giovanna Marini; produzione: Museo storico di Trento, Museo storico italiano della guerra di Rovereto
Il terzo capitolo della trilogia di documentari sul primo conflitto mondiale iniziato nel 1995 con “Prigionieri della guerra 1914-1918” (e proseguito con “Su tutte le vette è pace”, 1998) si concentra sulle conseguenze della guerra sui corpi, in particolare dei soldati e dei bambini orfani. Come recita una didascalia in apertura del film, è “un catalogo anatomico della decostruzione e della ricomposizione artificiale del corpo umano”: immagini crude, spesso disturbanti, che restituiscono con forza ciò che la retorica bellica tende a nascondere, tutto il dolore e la follia della carne e dell’animo umano violati dalla guerra. I materiali filmati sono stati recuperati dagli autori negli archivi italiani ed europei, in particolare tra quelli scartati o resi invisibili dalla censura. Anche questo film, come il resto della trilogia, è prodotto dal Museo Storico di Trento, dal Museo storico italiano della guerra Rovereto e dalla Fondazione opera, ed è accompagnato dalle musiche di Giovanna Marini.
Incontri:
venerdì 4 ottobre, ore 18
SOTRIA DEGLI ACQUEDOTTI DI TRIESTE
Fabio Gemiti
Chimico, ha operato nel campo delle acque potabili, prima al Laboratorio di igiene e profilassi di Trieste, poi presso ACEGAS, come responsabile del laboratorio di analisi e controllo e si è adoperato per un corretto trattamento delle acque presso gli impianti di Randaccio e Aurisina negli anni critici dell’inquinamento del Timavo e per la caratterizzazione di nuove fonti di approvvigionamento idrico. Ha effettuato numerosi lavori sull’ idrologia delle acque carsiche e un poderoso studio idrochimico sulle acque sotterranee del basso Friuli che ha fornito – assieme alle indagini geologiche e alle prove idrauliche – le basi scientifiche per la realizzazione dell’acquedotto dell’Isonzo. Dall’analisi critica del problema dell’acqua a Trieste, supportata da una rassegna storica degli acquedotti dal periodo romano fino al 1970, al problema dell’inquinamento delle acque del Timavo che ha messo in crisi il sistema idrico triestino negli anni ’70, alle esperienze personali più significative di quegli anni: le soluzioni tampone per far fronte all’inquinamento, le complesse indagini svolte sulle falde sotterranee del basso Friuli, la realizzazione dell’acquedotto dell’Isonzo che ha posto sperabilmente fine al problema dell’approvvigionamento idrico di Trieste, sia dal punto di vista della quantità che della qualità dell’acqua distribuita.
giovedì 31 ottobre, ore 18
DA FERROVIERE A FEDERALE: dal coordinamento alla separazione
Luigi Bianchi
1905 – Il miracolo di Giolitti: un ferroviere, proveniente dalla Sicilia, riunisce le concessionarie: Adriatica, Mediterranea e Sicula nella rete nazionale delle Ferrovie dello Stato.
2011 – Il capolavoro di Tremonti: un ferroviere, venuto dalla Romagna, divide la rete nazionale, separandola dall’Europa, in 21 ferrovie regionali complementari alla “Metropolitana che unisce l’Italia”(1.000 km su oltre 16.000). Completa regressione rispetto all’obiettivo lanciato dal Progetto ’80: passare dal coordinamento all’integrazione.
Luigi Bianchi – Ferroviere del servizio commerciale delle Ferrovie dello Stato per 32 anni: revisore a Milano, consulente merci ad Ancona, responsabile marketing a Trieste,dirigente della rappresentanza commerciale FS per la Germania a Monaco di Baviera, capo divisione viaggiatori a Roma, dirigente promozione e vendita a Trieste, responsabile dell’ispettorato merci per il Norditalia a Bologna. Corrispondente da Trieste di “ItaliaMondo/logistica &intermodalità”, collabora con “Ferrovie&Servizi” e con “Dimensione Trasporti “.
Rassegna a cura di: Gigetta Tamaro e Laura Forcessini
Ingresso gratuito
ALTRI PERCORSI
Una collaborazione tra Teatro Stabile del Friuli Venezia e Bonawentura
Un’importante novità connota la stagione degli altri percorsi: aumentano gli spazi teatrali in cui prenderanno forma gli oltre 20 titoli in cartellone. Accanto alla consueta Sala Bartoli e alla Sala Assicurazioni Generali – che ospiterà alcune “date uniche” – figura infatti lo spazio del Teatro Miela. Una scelta tesa a incrementare la collaborazione fra lo Stabile Regionale e Bonawentura avviata con molta soddisfazione, lo scorso anno, con la coproduzione di La melodia del corvo di Pino Roveredo – spettacolo andato in scena in parte alla Sala Bartoli e in parte al Miela – e che prosegue ora sia sul piano produttivo, che su quello degli spazi di programmazione.
Nuova produzione firmata da entrambe le realtà teatrali, sarà infatti La coscienza di Zeno spiegata al popolo, interpretata da quelli di Pupkin diretti da Paolo Rossi, che debutterà alla Sala Bartoli e – come per lo spettacolo di Roveredo lo scorso anno – sarà poi in scena al Teatro Miela. Anche il Pupkin Kabarett sarà anche per la prima volta al Rossetti in uno special di fine anno. Saranno cinque i titoli che applaudiremo dalla platea del Teatro Miela: ciò nell’ottica di creare un dialogo sempre più intrinseco fra realtà artistiche affini (dialogo che in futuro si potrebbe estendere ad ulteriori spazi e istituzioni) e una collaborazione che – nell’offrire nuove e interessanti opportunità agli spettatori – realizzi le auspicate sinergie fra strutture teatrali della città e della regione.
dal 26 novembre al 1° dicembre 2013 – Teatro Miela
NATALE IN CASA CUPIELLO
Fausto Russo Alesi – attore e regista di acceso talento – trasforma il capolavoro eduardiano
in un “assolo”. Ciò a sottolineare che si tratta di una commedia di immense solitudini,
dominata dalla non comunicazione fra i protagonisti.
dall’11 al 13 dicembre 2013 – Teatro Miela
BENIAMINO
Ennio Fantastichini è un logopedista nel suo paesino australiano, ma quando si scopre
la sua omosessualità subisce l’umiliazione dell’accusa di pedofilia, del linciaggio
e del carcere: un testo di forza attuale di Steve J.Spears.
dal 29 gennaio al 2 febbraio 2014 – Teatro Miela
IL REGISTRO DEI PECCATI
Ritorna Moni Ovadia con un recital-reading da lui ideato e interpretato. Attraverso racconti,
melopee, narrazioni e storielle, conduce lo spettatore verso un mondo straordinario
che è stato estirpato dal nostro paesaggio umano e spirituale.
dall’ 11 al 16 febbraio 2014 – Teatro Miela
LA COSCIENZA DI ZENO SPIEGATA AL POPOLO
Paolo Rossi ed il Pupkin Kabarett incontrano la grande letteratura triestina!
dal 12 al 14 marzo 2014 – Teatro Miela
MURI – PRIMA E DOPO BASAGLIA
Tutto “funziona” al millimetro, in Muri – prima e dopo Basaglia: a partire dal testo di Renato Sarti che si dedica con consapevolezza al teatro politico e sociale.
dall’8 al 9 aprile 2014 – Teatro Miela
LA SEMPLICICITÀ INGANNATA
Teatro d’attore e di figura si fondono nello spettacolo scritto e interpretato da Marta Cuscunà:
indaga sulla condizione della donna nel passato, ma parla chiaramente a un presente
in cui figura e ruolo femminili sono ancora controversi.
ASSOCIAZIONE MOZART
Con il titolo di “CONTRASTI in MUSICA” saranno presentati tre appuntamenti da AMI-Trieste ai soci ed agli amici della musica nella nostra città. Appuntamenti imperdibili che si svolgeranno nella parte finale dell’anno, tra novembre e dicembre 2013.
Giovedì 7 novembre 2013, alle ore 20.30, è previsto il piano recital di Andrea Bacchetti, pianista genovese tra i maggiori della sua generazione.
“DAL CLAVIER (rispettando la grafia originale bachiana) AL PIANOFORTE”, si potrebbe intitolare l’offerta musicale di Bacchetti.
Da J. S. Bach, del quale si potrà ascoltare un capolavoro assoluto della Letteratura cembalistico-pianistica quale è “Goldberg Variationen”, si passerà quindi al Classicismo mozartiano pre-romantico della Fantasia in re minore, per poi ascoltare la Consolazione in Re bemolle di F.Liszt e per finire un esempio del tardo Rossini concepito nel decennio dell’esilio dorato in terra francese.
Venerdì 6 dicembre 2013 si esibiranno la giovane soprano cinese Sharon Zhai assieme al baritono basso toscano Alessandro Calamai, accompagnati dal pianista Corrado Ruzza, in un programma che prevede un tributo al bicentenario verdiano, ma non solo.
“L’ OPERA TRA PALCOSCENICO E SALOTTO ” si può definire il programma proposto in occasione dell’ultimo concerto organizzato da AMI-Trieste per l’anno in corso.
A celebri arie di compositori italiani per il Melodramma si affiancheranno momenti musicali scritti da operisti per i “salotti artistici” della borghesia italiana e francese del secondo ‘800.
Pensiamo che il trittico di proposte” contrastanti” che AMI-Trieste offre ai suoi soci ed agli amanti della musica possa incontrare il favore di tutti.
Il Direttore Artistico
Stefano Sacher
PRIMA SETTIMANA BEETHOVENIANA
5-10 novembre 2013
Bonawentura e Stazione Rogers aderiscono alla PRIMA SETTIMANA BEETHOVENIANA (5-11 novembre 2013), anima pulsante del Progetto Nove ideato dalla Società dei Concerti di Trieste in occasione dell’esecuzione integrale delle Nove Sinfonie realizzata in collaborazione con il Teatro Verdi di Trieste. Si tratta di un’occasione preziosa per attuare una sinergia che coinvolge le principali strutture culturali della città in un sistema coordinato che incrocia competenze, generi e stili.
L’incontro tra Occidente e Oriente (da cui Beethoven era profondamente attratto) animerà inedito aperitivo /incontro con Hiromi Arai e Andrea Lausi, che spazierà tra musica classica e manga alla Stazione Rogers, giovedì 7 novembre alle ore 18, mentre venerdì 8 novembre alle 17.30 in collaborazione con il Civico Museo Revoltella nell’auditorium del museo, il maestro Carlo De Incontrera terrà una conferenza dedicata a Alexander W. Thayer (1817/1997) console americano che visse tutta la seconda parte della sua vita a Trieste: uno dei più accurati biografi del celebre compositore che ha approfondito i suoi studi beethoveniani proprio a Trieste.
Inoltre, il Museo Revoltella, in occasione dell’iniziativa, metterà in particolare evidenza le opere della collezione museale dedicate e/o ispirate a Beethoven, tra cui, naturalmente, il celebre “Beethoven” di Lionello Balestrieri ma anche qualche inedito.
Un altro insigne musicologo, filosofo della musica e germanista, Quirino Principe, inaugurerà sabato 9 novembre al Teatro Miela, alle ore 17.30, nell’ambito di una conferenza dal titolo “Tre Sonate di un musicista piacevole dal cervello leggero” dedicata a Kant e Beethoven, l’esecuzione integrale delle Sonate beethoveniane affidata a Letizia Michielon, progetto che si incrocerà con quello dell’integrale delle Sinfonie, in programma fino al 2020. L’esperienza del viaggio verso l’ignoto rappresenta forse la migliore metafora della straordinaria avventura che farà da sfondo alla riproposta di capolavori considerati la punta di diamante di una produzione compositiva anticipatrice di innovazioni linguistiche poi approfondite dall’autore negli altri generi musicali e riprese dai grandi Maestri del Novecento storico, significativamente richiamati all’interno del recital con l’op. 19 di Schönberg.
Il giorno successivo, domenica 10 novembre, sempre al Teatro Miela, sarà la volta della Maratona beethoveniana (h.15.00-20.00), una grande festa in omaggio a Beethoven ove saranno coinvolti gli studenti dei principali corsi del Conservatorio “G. Tartini” (Arte scenica, Canto, Musica da camera, Quartetto, Musica e nuove tecnologie, Pianoforte, Pianoforte jazz) in un percorso guidato da Riccardo Martinelli e Letizia Michielon che, oltre a proporre brani dal repertorio cameristico, operistico e liederistico del compositore, ne approfondirà la figura umana e artistica grazie a riflessioni filosofico- musicali e alla recitazione di alcune lettere e testi musicati, per concludere con nuove opere che traggono ispirazione da lavori dello stesso Beethoven, rivisitati in chiave jazzistica e tecnologica.
A seguire, alle 21.00, la proiezione del film Musikanten di Franco Battiato, con Alejandro Jodorowsky, Sonia Bergamasco, Fabrizio Gifuni, Andrea Frezza (Italia 2005), a cura della Cappella Underground.
Giovedì 7 novembre 2013, ore 18 – Stazione Rogers
aperitivo/incontro
BEETHOVEN NO NAKAMA
con Hiromi Arai e Andrea Lausi
a cura di Stazione Rogers
venerdì 8 novembre 2013, ore 17.30 – Auditorium Civico Museo Revoltella
Maria Masau Dan
Incontro con
Carlo de Incontrera
in
ZUR STADT TRIEST – BEETHOVEN, QUASI UNA FANTASIA
Bonawentura/Stazione Rogers in collaborazione con Civico Museo Revoltella
–
Esposizione di opere della collezione del Museo dedicate e/o ispirate a Beethoven
a cura del Civico Museo Revoltella
sabato 9 novembre 2013, ore 17.30 – Teatro Miela
DIARIO DI VIAGGIO
Avvio dell’integrale delle Sonate per pianoforte di L. v. Beethoven
Bonawentura in collaborazione con il Conservatorio di Musica“G. Tartini” di Trieste
Conferenza introduttiva
TRE SONATE DI UN MUSICISTA PIACEVOLE DAL CERVELLO LEGGERO
Relatori: Quirino Principe (Università di Roma Tre) – Luisa Antoni (Radio Televisione di Capodistria)
Concerto
A.: Sechs Klavierstücke op. 19
L.v. Beethoven: Tre Sonate op. 2
A. Schoenberg: Sechs kleine Kkavierstuecke Op.19
Pianoforte: Letizia Michielon
domenica 10 novembre 2013, dalle 15.00 alle 20.00 – Teatro Miela
MARATONA BEETHOVENIANA
Bonawentura in collaborazione con il Conservatorio di Musica“G. Tartini” di Trieste
e l’Università degli Studi di Trieste
Conducono: Riccardo Martinelli (Università degli Studi di Trieste)
e Letizia Michielon (Conservatorio di Musica“G. Tartini” di Trieste)
–
In collaborazione con il Dipartimento di Musica da Camera
Ludwig van Beethoven
Trio n.4 in Si bemolle maggiore op.11
Trio Mimesis
Hiromi Arai – pianoforte
Sebastiano Marzullo – clarinetto
Francesco Pinosa – violoncello
–
In collaborazione con il Dipartimento di Pianoforte
L.v.Beethoven: Sonata op. 31 n.1
Biancamaria Targa – pianoforte
L.v.Beethoven: Sonata op.53
Carolina Perez Tedesco – pianoforte
L.v.Beethoven: Sonata op.57
Carmen Anastasio – pianoforte
L.v.Beethoven: Sonata op.101
Marco Puissa – pianoforte
L.v.Beethoven: Variazioni op.35
Bat Bileg Bat Erdene – pianoforte
–
In collaborazione con il Corso di Quartetto d’archi
L.van Beethoven: Quartetto in do minore op. 18 n. 4
Quartetto Tetrachord
Violini: Paolo Skabar, Matteo Ghione
Viola: Jacopo Toso
Violoncello: Francesco Pinosa
L. van Beethoven: Elegischer Gesang op.118, per quattro voci miste e quartetto d’archi
Violini: Emanuela Colagrossi, Laura Furlan
Viola: Lucia Dorfmann
Violoncello: Cecilia Barucca
–
In collaborazione con il Dipartimento di Pianoforte Jazz
Improvvisazioni su temi beethoveniani a cura di Giulio Scaramella e Francesco de Luisa
–
In collaborazione con il Dipartimento di Canto e Teatro Musicale
BEETHOVEN: tra l’opera e il lied
Da “ Sämtliche Lieder “
Adelaide op. 46
Wang Hao – baritone
–
Mit einem gemalten Band – op.83 n.3
Adriana Tomisic – soprano
–
L’amante impaziente – op.82 n.3
Lai Sikai – baritono
–
Odi l’aura (duetto) – op.82 n.5
Adriana Tomisic – soprano
Wang Hao – baritono
–
Da “ Fidelio”:
O wär ich schon mit dir vereint (aria di Marzelline)
Adriana Tomisic – soprano
–
Ha! Welch ein Augenblick (aria di Pizarro)
Lai Sikai – baritono
–
Jetz, Alter, jetz hat es Eile!(duetto Pizarro, Rocco)
Lai Sikai – baritono
Wang Hao – baritono
Al pianoforte: Gabriele Avian
–
In collaborazione con il Corso di Arte Scenica
Lettura di una silloge di lettere beethoveniane
–
in collaborazione con il Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie
Alberto Caruso: Tre fantasie
domenica 10 novembre 2013, ore 21.00 – Teatro Miela
MUSIKANTEN
di Franco Battiato
con Alejandro Jodorowsky, Sonia Bergamasco, Fabrizio Gifuni, Andrea Frezza (Italia 2005)
BOBO E I SUOI AMICI & COOPERATIVA BONAWENTURA
Oggetto: E dí di nuovo tempo de “Il Teatro dei ragazzi” . Ritorna per il settimo anno al Teatro Miela il Corso di teatro per ragazzi ideato dalla Compagnia Teatrale Bobo e i suoi amici e dalla Cooperativa Bonawentura e diretto da Valentina Burolo & Andrea Andolina. Iscrizioni i giorni 8 e 9 ottobre presso il teatro Miela, inizio delle lezioni il 16 ottobre 2013.
Sulla scia del crescente successo confermato anche nella stagione passata, conclusasi con la rappresentazione “Líincredibile viaggio” tratto da ìil giro del mondo in ottanta giorniî di Jules Verne, scritto e diretto da Valentina Burolo e Andrea Andolina, anche nel 2013, per il settimo anno, la Compagnia Teatrale Bobo e i suoi amici organizza, in stretta collaborazione con la Cooperativa Bonawentura, líormai tradizionale scuola di teatro che questíanno si fa in tre.
I partecipanti, infatti, potranno scegliere tra tre corsi, differenziati per età.
Giovedì, dalle 16:30 alle 18:30, per i ragazzi dai 9 ai 14 anni al teatro Miela (a partire da mercoledì 16 ottobre per terminare a fine maggio 2014).
Il mercoledì, sempre dalle 16:30 alle 18:30, il corso sar‡ dedicato ai ragazzi dai 6 ai 9 anni al teatro Miela (a partire da giovedÏ 17 ottobre per terminare a fine maggio 2014)
Inoltre, presso la nostra nuova sede, verr‡ attivato, a partire dal mese di novembre, un ulteriore corso per ragazzi dai 14 ai 17 anni. Tutti i martedì dalle 15:30 alle 17:30.
Tutti i tre corsi termineranno con la messa in scena di uno spettacolo presso il teatro Miela.
Anche questíanno il numero dei partecipanti Ë limitato ed Ë quindi obbligatoria la preiscrizione allíindirizzo mail: info@boboeisuoiamici.com, indicando nome, cognome e numero di telefono o chiamando ai numeri 0403480949 3358180366- 3387049945.
Le iscrizioni avverranno nei giorni 8 e 9 ottobre dalle 16:30 alle 17:30 presso il teatro Miela, in Piazza Duca degli Abruzzi, 3.
Nel corso dai 6 ai 9 anni i bambini si avvicineranno al mondo del teatro attraverso l’animazione corporea, vocale ed espressiva. Lavoreranno, di pari passo, con la voce e con il corpo. Impareranno a dare presenza e azione ai personaggi costruendo attorno a loro situazioni, eventi e azioni e apprenderanno i movimenti necessari al personaggio da interpretare e a combinare le giuste tonalità di voce alle battute da recitare.
Nel corso dai 9 ai 14 anni, gli incontri saranno volti a far sperimentare ed acquisire ai ragazzi gli strumenti dell’arte teatrale: azione teatrale, narrazione orale, scrittura teatrale, improvvisazione, studio del personaggio e della gestualità corporea.
Il corso dai 14 ai 17 anni sar‡ un corso di perfezionamento, i ragazzi si cimenteranno anche con testi classici e moderni del teatro senza tralasciare l’espressione corporea, líeducazione alla voce e lo studio psicologico del personaggio.
Inoltre a marzo ed aprile 2014 verranno attivati, presso la nostra sede, dei laboratori di cinema e scrittura creativa. Vi daremo a breve i dettagli a riguardo e i ragazzi partecipanti ai corsi di teatro avranno uno sconto sul prezzo dei laboratori.
Al maggiore scrittore italiano per líinfanzia, è legato il Premio teatrale Gianni Rodari, istituito, 4 anni fa dalla compagnia, in occasione del trentesimo anniversario della morte e il novantesimo della nascita del grande autore e che verrà assegnato ai partecipanti giudicati più meritevoli da una giuria composta da esperti del settore, in occasione dello spettacolo di fine maggio.
Il titolo dello spettacolo finale è ancora da stabilire, ma potrebbe rifarsi, come nelle sei edizioni precedenti, ad un romanzo della letteratura classica per ragazzi riletto in chiave moderna come accaduto in passato con Charles Dickens, Mark Twain, Oscar Wilde, Ferenc Molnar o Jules Verne.
Ma non mancano altre novità e sorprese: da qualche anno, infatti, i partecipanti vengono seguiti anche dalla professoressa di musica, Feida Pasini e partecipano ad un laboratorio di trucco teatrale tenuto da Dorina Forti.
Attraverso il sito internet della Compagnia, www.boboeisuoiamici.com, sarà possibile effettuare anche prenotazioni online per i prossimi spettacoli. Per informazioni, contattare la Compagnia Teatrale Bobo e i suoi Amici (Tel. 3358180366 0403480949; E-mail: info@boboeisuoiamici.com).
TRIESTE IS ROCK
Nata grazie all’entusiasmo di un gruppo di appassionati con lo scopo di aggregare attorno a sé tutti coloro che amano la musica rock e la cultura che questo genere musicale rappresenta. L’idea di creare questa associazione con questa precisa connotazione è arrivata, infatti, quasi per caso quando un nutrito gruppo di triestini, ragazzi e ragazze giovanissimi ed attempati rockers, si sono trovati “casualmente” assieme sotto i palchi di mezza Europa accomunati dalla stessa passione.
Passione che portano anche questa stagione al Teatro Miela, grazie alla collaborazione con Bonawentura: finora sono quattro le date confermate, ma altre se ne aggiungeranno nei primi mesi del 2014.
Il 4 ottobre, come già accaduto negli scorsi mesi, spazio al release party di una band locale: è il turno dei Sinheresy, che presentano il loro esordio nel metal sinfonico “Paint The World”.
Sul palco del Miela il 5 novembre ci sarà una vera e propria leggenda dell’hard rock inglese: i Quireboys, capitanati dal carismatico frontman Spike. Ad accompagnarli, i promettenti svedesi Bonafide e i nostrani Gonzales.
Per chiudere, il colpo grosso con l’unica data italiana dei re dell’epic metal, gli americani Kamelot, il 21 novembre. A scaldare i motori, in quel caso, ReVamp e Tellus Requiem.
Il quarto concerto già programmato è la conferma di una tradizione: quella dei ’60 Ruggenti, che tornano il 14 dicembre.
SINHERESY
Venerdì 4 ottobre 2013, ore 20.00
E si ricomincia anche con i release party!
Questa volta è il turno dei SINHERESY!
** “PAINT THE WORLD” RELEASE PARTY **
ma la LINE UP della serata vedrà anche:
FINAL FANTASY ITALIAN PROJECT – MEGA FLARE SHOW
Genere: VideoGames Soundtrack
https://www.facebook.com/FinalFantasyItalianProject
SILENTLIE
Genere: Gothic Heavy Rock
https://www.facebook.com/silentlieband
STEEL DEMONS
Genere: Heavy Metal
https://www.facebook.com/pages/Steel-Demons/219421868184672?fref=ts
I SinHeresY nascono ufficialmente a Trieste nel 2009 dall’incontro del bassista Davide Sportiello con il chitarrista Lorenzo Pasutto e la cantante friulana Cecilia Petrini. Nei mesi successivi entrano nella line-up il batterista Alex Vescovi e il cantante Stefano Sain. Con questa formazione la band comincia a esibirsi nei locali della regione e della vicina Slovenia e dà alla luce nel 2010 il primo demo contenete due brani di matrice power metal sulla scia di gruppi quali Edenbridge, Kamelot e i primi Nightwish. Nei mesi successivi con la stesura dei nuovi brani i SinHeresY virano verso un sound più cupo e dai marcati accenti sinfonici, derivante dalla passione di Sportiello per le atmosfere gotiche di gruppi quali Sirenia e Within Temptation e dal background di Pasutto che predilige le sonorità progressive-power metal sul stile dei Children of Bodom e dei Symphony X. Nel giugno 2011 la band entra nello Studio 73 di Ravenna e si affida a Riccardo “Paso” Pasini (già al lavoro con Extrema, Ephel Duath, BeerBong) per l’incisione del primo EP ufficiale della band “The Spiders and the Butterfly”. Terminato il lavoro nell’ottobre dello stesso anno la band firma un contratto per la distribuzione con la Revalve Records di Roberto “Rob” Cufaro. Nello stesso periodo entra a completare la formazione il tastierista Daniele Girardelli, ruolo ricoperto sino a quel momento dal bassista Sportiello. “The Spiders and the Butterfly” raccoglie da subito consensi unanimi di pubblico e di critica e viene eletto demo del mese dalla prestigiosa rivista italiana Metal Maniac. Nel gennaio 2012 la band entra nel roster della K2 Music Managment che ne seguirà la promozione, l’ufficio stampa e l’attività di booking. Durante lo stesso anno i SinHeresy girano il video ufficiale di “Temptation Flame” per la regia di Marco Tessarolo e Mario Orman, e il lyric video di “Forever Us” diretto sempre da Mario Orman. L’11 aprile 2012 la band apre il concerto a Trieste della prima data del tour italiano dei Seventh Wonder.
Nel frattempo comincia la composizione delle canzoni che andranno a comporre il primo full-lenght. Per il nuovo album viene deciso di dare ancora più risalto al lato “cinematografico” della band e per questo viene ingaggiato il compositore/arrangiatore Lorenzo Visintin che si occuperà della tessitura orchestrale delle canzoni. Terminata la pre-produzione nel gennaio 2013 la band parte per un mini-tour nei paesi baltici dove presenta per la prima volta con ottimo riscontro i nuovi brani. A giugno dello stesso anno la band rivela il titolo dell’album “Paint the World” e firma con la Bakerteam Records per la pubblicazione dello stesso. Il full-lenght sarà registrato tra i Fear Studios e lo Studio 73 di Ravenna per quanto riguarda la band e i Fandango Sound Studio e gli Urban Recording Studios di Trieste per i guest musicians, tra cui il coro Auricorale Vivavoce diretto dalla maestra Monica Cesar. L’album sarà mixato e masterizzato ai Fascination Street Studios di Varberg (Svezia) da Johan Örnborg e Jens Bogren (Soilwork, Amon Amarth, Opeth, Paradise Lost).
www.sinheresy.com
www.facebook.com/sinheresy
Ingresso interi € 7,00, ingresso soci Trieste is Rock € 5,00
Prevendita: sede Trieste Is Rock (Corso Italia 9) lunedì e giovedì dalle 16 alle 18 (ticket soci e non soci, iscrizioni) – Libreria Minerva, Via San Nicolò, Trieste (ticket non soci)
Chi acquista presso la nostra sede il biglietti sia socio che non socio riceverà un buono sconto da € 2,00 euro per l’acquisto del cd dei Sinheresy al Teatro Miela!
THE QUIREBOYS
+ BONAFIDE + GONZALES
Martedì 5 novembre 2013, ore 20.00
Nel 2013, dopo diversi cambi di formazione e periodi di pausa, i QUIREBOYS tornano con un nuovo album in studio “Beautiful Curse” che, rilasciato ad inizio luglio sotto Off Yer Rocka Recordings, anticipa una tournée inglese, e successivamente europea che prenderà il via il prossimo autunno. In Italia suoneranno a novembre per due appuntamenti a Trieste, martedì 5 presso il Teatro Miela, e il giorno successivo, mercoledì 6, alla Rock’n’roll Arena di Romagnano Sesia (NO).
I Quireboys sono una vera e propria leggenda dell’hard “gypsy style” rock made in UK. Attivi dal 1984, questi sei rocker londinesi sono passati attraverso nutrite perdite e cambi di line-up, e hanno suonato di fronte a milioni di fan in tutto il mondo, grazie al successo raccolto nei primi anni ’90 con l’album di debutto “A Bit Of What You Fancy”. Con il management di Sharon Osbourne, la band riesce ad ottenere una firma con la EMI che consentì la pubblicazione del primo disco, il cui successo raggiunse la seconda posizione nella classifica di vendita inglese, grazie anche alla popolarità del singolo “Hey You”. A supporto del primo album, la band si imbarca in un tour mondiale approdatoanche negli Stati Uniti per diverse date di apertura a band come L.A. Guns, Soundgarden, The Cramps e Iggy Pop, fino a suonare in casa propria insieme ai Rolling Stones e davanti a oltre 72000 persone per un concerto a Donington in compagnia di Whitesnake, Aerosmith e Poison and Tunder. La lunga tournée si è poi conclusa in Giappone al Tokyo Dome per un maestoso concerto che ha staccato oltre 50000 ingressi al botteghino. Di tutta questa esperienza è stato registrato un album live dal nome “Recorded Around The World”.
È difficile quantificare quello che hanno fatto i Quireboys in 29 anni di carriera. Fin dai primi giorni insieme hanno suonato di fronte a migliaia di persone, composto 7 album in studio e suonato in quasi tutti i festival mondiali, collezionando più miglia aeree di Branson e raggiungendo un pubblico tra i più vasti al mondo.
La copertina di “Beautiful Curse” ruota intorno allo scenario grafico del festival spagnolo “Dia De Los Muertos” e con la produzione di Chris Tsangarides (Judas Priest, Thin Lizzy, Gary Moore) raggiunge la maggiore qualità artistica che la band abbia mai concepito.
Con l’uscita del nuovo album intraprenderanno il “Beautiful Curse World Tour”, affiancati dai colleghi svedesi BONAFIDE.
Fin dalla loro formazione a Malmo verso la fine del 2006, i Bonafide sono cresciuti fino a diventare una delle realtà rock svedesi più produttive al mondo. Il cantante e frontman Pontus Snibb ha tenuto da sempre insieme la band attorno alla genuina voglia di suonare un forte e volgare hard rock, fedele alle sue radici blues e R’n’B.
I Bonafide trascorrono la maggior parte del loro tempo on the road, costruendo ed ambiando costantemente una fanbase in continua crescita in tutto il continente europeo. I loro ultimi due album hanno assicurato una presenza costante nelle classifiche di vendita svedesi e date headliner in tutto il paese, oltre a concerti in compagnia di Deep Purlpe, Europe e Status Quo, solo per citarne alcuni.
Nel 2011 i Bonafide hanno fatto il loro debutto live nel Regno Unito e da allora sono tornati per altre tre volte, concludendo le loro performance l’anno scorso con uno show all’interno del cast dell’Hard Rock Hell Festival in Galles. Un nuovo album è già pronto, con il nome di “Harmony”, e vedrà la luce il prossimo autunno, per essere presentato in veste live al pubblico europeo in occasione di questa tournée.
Ad aprire il “Rock Party” a Trieste ci saranno i Gonzales, la band del capoluogo giuliano più attiva negli ultimi anni soprattutto grazie ai loro set incendiari, in Italia ed all’estero. In attività dal 2004, i Punkrockers son capaci di mischiare sonorità punk con l’hard rock, il southern rock ed il garage. Attualmente sono impegnati nella lavorazione del loro prossimo album.
Ingresso: interi € 23,00, interi soci TS is rock € 20,00. Prevendita: interi € 20,00, interi soci TS is rock € 17,00. Prevendita Prevendita: sede Trieste Is Rock (Corso Italia 9) lunedì e giovedì dalle 16 alle 18 (ticket soci e non soci, iscrizioni) – Ticketpoint, Corso Italia 6/c, Trieste (ticket non soci) – Libreria Minerva, Via San Nicolò, Trieste (ticket non soci) – Animal’s club, Via Udine 57/d, Trieste (ticket non soci) – La bottega degli animali, Via D’Annunzio 3, Muggia (TS) (ticket non soci). Prevendita online: www.vivaticket.it
KAMELOT
+ REVAMP + TELLUS REQUIEM
Giovedì 21 novembre 2013, ore 20.00
A Trieste il 21 novembre 2013 l’unica tappa italiana dei Kamelot per il “Silverthorn Over Europe”
Trieste è stata inclusa, quale unica data italiana, nel tour mondiale che vedrà i Kamelot in viaggio durante tutto il 2013 tra il Giappone, Australia, gli Stati Uniti e l’Europa: la band si esibirà al Teatro Miela il 21 novembre. L’evento è promosso da Trieste Is Rock, maggior informazioni su www.triesteisrock.it. Le prevendite per il concerto verranno annunciate a breve.
I Kamelot sono una delle band più chiacchierate dell’ultimo decennio. La crescita artistica della band di Tampa, la loro proporzionale scalata alle classifiche mondiali e, di conseguenza, l’aumento esponenziale dei loro fans, anche grazie alla loro partecipazione ai più prestigiosi festival europei (Wacken, Balingen, Sweden Rock Festival), hanno trasformato la band di Thomas Youngblood in una vera e propria multinazionale della musica.
L’abbandono, qualche anno fa, del cantante Roy Khan, considerato figura iconica della band, avrebbe potuto gettare gran incertezza sul futuro del combo americano, se non addirittura decretarne la fine artistica, ma dopo una breve parentesi con Fabio Lione (il vocalist dei nostrani Rhapsody of Fire) la svolta con l’entrata del talentuoso Tommy Karevik (già ammirato a Trieste con i suoi Seventh Wonder). Il vocalist svedese è stato capace di cogliere con gran maestria la pesante eredità di Khan, riuscendo nell’impresa di non farlo rimpiangere tra i fans, anche grazie al loro ultimo capolavoro discografico : “Silverthorn”.
Il decimo album della loro discografia, graditissimo ritorno alle sonorità del passato, è balzato, in poco tempo, in testa alle charts mondiali, alle classifiche di merito della stampa specializzata ed alle preferenze dei fans, anche grazie alle prestigiose collaborazioni delle favolose cantanti Elize Ryd (Amaranthe) e Simone Simons (Epica). Le atmosfere introspettive, gli elaborati arrangiamenti, i testi mai banali, le composizioni molto armoniose e melodiche contribuiscono da anni, a creare una speciale formula musicale vincente con la quale i Kamelot riescono, in un colpo solo, ad accontentare i fans dediti al Prog Metal, al Power, al Symphonic ed al Gothic Metal.
La data triestina (non solo unica italiana ma anche delle vicine Austria, Slovenia e Croazia) verrà probabilmente inclusa nelle registrazioni del loro prossimo DVD live, seguito del fortunatissimo “One Cold Winter Night” registrato ad Oslo. Ulteriore motivo per rendere la serata triestina del 21 Novembre un’occasione imperdibile per entrare, per una sera, nel Regno dei Kamelot!
Ingresso: interi € 30,00, interi soci TS is rock € 27,00. Prevendita: interi € 25,00, interi soci TS is rock € 22,00. Prevendita Prevendita: sede Trieste Is Rock (Corso Italia 9) lunedì e giovedì dalle 16 alle 18 (ticket soci e non soci, iscrizioni) – Ticketpoint, Corso Italia 6/c, Trieste (ticket non soci) – Libreria Minerva, Via San Nicolò, Trieste (ticket non soci) – Animal’s club, Via Udine 57/d, Trieste (ticket non soci) – La bottega degli animali, Via D’Annunzio 3, Muggia (TS) (ticket non soci). Prevendita online: www.vivaticket.it
I ’60 RUGGENTI
Sabato 14 dicembre 2013, ore 20.00
I ’60 RUGGENTI, una band di cantanti e musicisti che a Trieste hanno interpretato la colonna sonora degli anni ’60, propongono un mix di musica che è ancora l’attualità di oggi, da Elvis Presley ai Pink Floyd, dai Bee Gees a Santana, dalla PMF ai New Trolls, ma anche un tributo alle hits italiane di Fred Bongusto, Caterina Caselli e tanti altri.
Un concerto di suggestioni, emozioni e divertimento per tutti.