Miranda Caharija, premioTantadruj

CONSEGNA DEL SETTIMO PREMIO TEATRALE TANTADRUJ
martedì 30 maggio alle 20.30 al Teatro Stabile Sloveno di Trieste (via Petronio 4)


tntd_web-vabilo_ita - copia (2).jpgSette anni fa i teatri del litorale –Teatro Stabile Sloveno, Teatro di Capodistria e Teatro nazionale di Nova Gorica- hanno istituito un premio rivolto alla valorizzazione dei meriti artistici di produzioni e personaggi della scena teatrale del territorio di confine. La consegna del premio teatrale Tantadruj ha carattere itinerante ed è organizzata ogni anno da uno dei teatri che collaborano all’iniziativa. Quest’anno l’organizzazione dell’evento spetta a Trieste, dove i premiati del 2017 verranno festeggiati nella serata di gala in programma martedì 30 maggio alle ore 20.30 nella sala principale del Teatro Stabile Sloveno in via Petronio 4. E’ stato già reso noto il vincitore del premio alla carriera che verrà assegnato all’iconica attrice triestina Miranda Caharija. La consegna ufficiale del premio seguirà martedì, quando verranno proclamati anche i vincitori dei premi per meriti artistici e del premio al miglior spettacolo.
I vincitori sono stati selezionati da due giurie di giornalisti, critici teatrali e artisti teatrali. Quella per il premio alla carriera è composta da Meta Hočevar, Teja Glažar e dal regista triestino Igor Pison. I premi Tantadruj per prove attoriali o regie di spettacoli di produzione della stagione che si è appena conclusa sono stati assegnati invece da Matej Bogataj, Marij Čuk e Vojko Belšak che hanno assistito a tutti gli spettacoli messi in scena nella stagione 2016/2017 da Teatro Stabile Sloveno, Teatro di Capodistria e Teatro nazionale di Nova Gorica.
La cerimonia di premiazione, con la presentazione di Mitja Tretjak, è stata ideata da Igor Pison. Sua è anche la regia dello spettacolo in un atto che sarà parte integrante della serata, ovvero Ismene della drammaturga olandese Lot Vekemans nell’interpretazione di Nikla Petruška Panizon.

Gli spettacoli candidati al premio Tantadruj sono:

Per il Teatro Stabile Sloveno di Trieste:

Teatro Stabile Sloveno
Anton Pavlovič Čehov
IL GIARDINO DEI CILIEGI
regia: Igor Pison

Teatro Stabile Sloveno e Cooperativa Bonawentura – Teatro Miela
Ödön von Horváth
QUA E LA’
regia: Neda R. Bric

Teatro Stabile Sloveno
Milan Marković Matthis su motivi dal romanzo di Pier Paolo Pasolini
TEOREMA
regia Sebastijan Horvat

Teatro Stabile Sloveno e Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia
Marko Sosič
GROZLJIVA LEPOTA / PAUROSA BELLEZZA
regia: Matjaž Farič

Per il Teatro nazionale di Nova Gorica:

Teatro nazionale Nova Gorica
Jean Giraudoux
ONDINE
regia Janusz Kica

Teatro nazionale Nova Gorica
Nebojša Pop-Tasić
PERCHÈ GLI UCCELLI CANTANO
regiaka Yulia Roschina

Teatro nazionale Nova Gorica
Jennifer Haley
INFERNO
regia Dušan Jovanović

Teatro nazionale Nova Gorica
Matei Vişniec
VECCHI CLOWN
regia Jaša Jamnik

Teatro nazionale Nova Gorica
The Tiger Lillies, Julian Crouch, Phelim McDermot

SHOCKHEADED PETER
regia Ivana Djilas
Teatro nazionale Nova Gorica
L’OPERA DEL MENDICANTE
Commedia musicale da John Gay, Georg Wilhelm, Bertolt Brecht e Václav Havel
regia Vito Taufer

Teatro nazionale Nova Gorica
Roland Schimmelpfennig

PEGGY PICKIT VEDE DIO IN FACCIA
regia Primož Ekart

Per il Teatro di Capodistria:

Teatro di Capodistria e Kamerni teatar 55, Sarajevo
Predrag Lucić
Dai fumetti di Max Bunker e Magnus
ALAN FORD / IL RITORNO DEI PROSCRITTI
regia Kokan Mladenović

Teatro di Capodistria e Teatro nazionale di Nova Gorica
Robert Harling
FIORI D’ACCIAIO
regia Katja Pegan

Teatro di Capodistria
Marc Camoletti
UNA CENA (PERFETTAMENTE) DISASTROSA
regia Samo M. Strelec

Teatro di Capodistria e Teatro di figura Ljubljana
William Shakespeare – Jaka Ivanc
LA TEMPESTA
regia Jaka Ivanc

La novità dell’edizione del Premio Tantadruj di quest’anno sarà il commento riservato dalla giuria all’ideazione e realizzazione dell’intera stagione 2016/2017 di ognuno dei teatri considerati. La scultura del premio Tantadruj è opera dell’artista Damjan Komel.
Al termine del programma ufficiale della consegna dei premi, i festeggiamenti proseguiranno con il dj-set di Laura Bussani.

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dejahusu022.jpgMOTIVAZIONE DEL PREMIO ALLA CARRIERA
Miranda Caharija 

L’attrice di teatro Miranda Caharija è una di quelle attrici delle quali possiamo scrivere che si è dedicata totalmente al teatro della minoranza slovena in Italia, alla lingua slovena e al teatro professionale a Trieste. Mettendo da parte il racconto quasi anedottico di come da bambina nel cortile di casa –prima a Santa Croce, poi ad Aurisina- continuasse a ripetere che diventerà un’artista ai genitori che hanno sostenuto il suo desiderio infantile di salire sul palcoscenico, la sua vicenda artistica si intreccia a quella del Teatro sloveno di Trieste prima di tutto durante gli anni di studio.
A differenza di altri colleghi attori triestini, non ha scelto di studiare all’Accademia di arte drammatica di Ljubljana, ma è rimasta fedele al suo luogo d’origine e ha completato lo studio alla scuola di recitazione e ballo del teatro sloveno di Trieste. Già come allieva della scuola si è esibita in ruoli minori, ma nell’autunno del 1961 -a diciotto anni- è diventata attrice della compagnia stabile di questo teatro e nei successivi quattro decenni, con la sua dedizione e creatività e con 160 ruoli, ha contribuito alla crescita artistica del teatro sloveno di Trieste, poi diventato Teatro Stabile Sloveno.
Il pubblico triestino l’ha sempre amata. Nella prima stagione si è affermata con il ruolo principale in Biancaneve di Golja, poi Ofelia nell’Amleto di Shakespeare, Angelina in Gli arcangeli non giocano a flipper di Fo e Desdemona nell’Otello di Shakespeare, ma a causa dell’esiguo numero di attori della compagnia stabile ha dovuto interpretare tutti i ruoli possibili. In alcune stagioni che comprendevano otto o più spettacoli di produzione, era impegnata in almeno sei spettacoli, ai quali andavano aggiunte le repliche di produzioni dalle stagioni precedenti. Nonostante l’entusiasmo giovanile e la proverbiale testardaggine carsolina, non è stato sempre facile, ma non ha mai perso la consapevolezza che l’attore debba stare sul palcoscenico, mantenere la forma artistica, evolversi artisticamente e umanamente e impegnarsi in una continua ricerca per essere all’altezza dei ruoli più complessi. Il duro lavoro ha portato grandi frutti: nel secondo decennio di attività in teatro si è affermata anche come caratterista e ha vinto i primi riconoscimenti: per il ruolo della mendicante nel dramma di Leskovec Gli argini ha conquistato al prestigioso premio Borštnik il premio come attrice emergente, per il ruolo di Enea in Settimo: ruba un po’ meno di Fo tre anni più tardi il premio del pubblico allo stesso festival, mentre il ruolo di Veronika Deseniška nell’omonima tragedia di Župančič le ha fatto conquistare nel 1977 il premio del Fondo Stane Sever. Tutti e tre gli spettacoli portavano la firma del regista Babič.
Gli anni Ottanta non sono stati fortunati e anche se tra i ruoli troviamo grandi interpretazioni – Eugenia in Chicchignola di Petrolini, Nežka nella commedia di Linhart Giorno di festa, ovvero Matiček si sposa oppure Helena in Per il bene del popolo di Cankar –Miranda Caharija aveva un potenziale superiore. La nuova occasione si è presentata nel cinema. Aveva già debuttato in ambito cinematografico negli anni ’60 e ’70 in film di Babič, Klopčič e Hladnik – ma negli anni ’80 è stata interprete del suo film di maggior successo, ovvero Eva nella regia di Franci Slak, con il quale ha vinto il premio dell’XI Settimana del film a Celje nel 1983.
tetovirana roza 1.jpgNella stagione 1989/90 Miranda Caharija ha interpretato magistralmente Serafina Delle Rose nella Rosa tatuata di Williams nella regia di Mario Uršič. A questo intenso ruolo femminile ha aggiunto nel decennio successivo una serie di complessi ruoli femminili, nei quali ha potuto esprimere la propria maturità artistica: Filumena Marturano nell’omonimo testo di De Filippo nella regia di Uršič, Kate Keller nel dramma di Miller Erano tutti miei figli nella regia di Zvone Šedlbauer (entrambi nel 1999). Nel quarantesimo anniversario di attività ha interpretato il ruolo del titolo in Deja Husu, scritto per lei e diretto da Mario Uršič nell’anno in cui è stata anche insignita del premio alla carriera Borštnikov prstan. A questi ruoli va aggiunto un altro spettacolo nel quale dieci anni fa ha riassunto i ruoli chiave della sua lunga carriera: Io e loro, ovvero noi: donne.
L’attività di Miranda Caharija non si è limitata al palcoscenico triestino o al cinema (nell’ultimo decennio ha fatto parte del cast dei film Piran – Pirano di Vojnović e Nutrimi di parole di Turk, 2012). Con l’attore Livij Bogatec è stata coprotagonista delle trasmissioni radiofoniche Za smeh in dobro voljo su Radio Trst A e con lo stesso collega e il regista Mario Uršič ha interpretato diversi spettacoli che andavano in scena nelle sere d’estate a Santa Croce.
Miranda Caharija con i suoi 160 ruoli in spettacoli di generi diversi ha lasciato un segno forte nell’attività del Teatro Stabile Sloveno di Trieste e del territorio e ovunque il teatro di Trieste sia stato in tournée, ma soprattutto ha lavorato con tenacia in questo teatro anche nei periodi di crisi, con la ferma convinzione che l’unica priorità debba essere la professione artistica, svolta con grande passione. Per questi motivi la commissione del premio Tantadruj per la carriera- formata da Teja Glažar, Meta Hočevar e Igor Pison – assegna all’unanimità il premio Tantadruj per l’anno 2017 all’attrice Miranda Caharija.

 

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