TUTTO ESAURITO PER “MOMENTI DI TRASCURABILE (IN)FELICITÀ”
con PIF e FRANCESCO PICCOLO
EVENTO SPECIALE
GIOVEDì 6 FEBBRAIO 2025
ore 20.30
Teatro Orazio Bobbio
Momenti di trascurabile (in)felicità: Francesco Piccolo e Pif in scena alla Contrada di Trieste
Trieste, 4 febbraio 2025 – Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – La Contrada porta a Trieste l’evento teatrale “Momenti di trascurabile (in)felicità”, un’esilarante esplorazione delle piccole gioie e frustrazioni quotidiane, il 6 febbraio alle 20:30 al Teatro Orazio Bobbio. Lo spettacolo ha registrato il sold out ancora prima di andare in scena.
Dopo il travolgente successo di critica e pubblico riscosso durante la tournée nei principali teatri italiani, torna “Momenti di trascurabile (In)felicità”. Lo spettacolo, tratto dai romanzi di successo di Francesco Piccolo, vede sul palco Francesco Piccolo, già Premio Strega 2014 con “Il desiderio di essere come tutti”, insieme al poliedrico Pif, personaggio televisivo, attore e regista, anche straordinario protagonista dell’omonimo film del 2019 diretto da Daniele Luchetti e scritto dallo stesso Francesco Piccolo.
Il testo dello spettacolo è un adattamento dei tre libri di Piccolo: “Momenti di trascurabile felicità” (2010), “Momenti di trascurabile infelicità” (2015) e “Momenti trascurabili vol. 3” (2020), editi da Einaudi.
Francesco Piccolo, accompagnato sul palco da Pif, analizza le innumerevoli istantanee di una realtà che cela il significato più profondo e mutevole della vita, portando in scena i trascurabili (ma tutt’altro che insignificanti) momenti di (in)felicità che fanno parte della nostra quotidianità.
Passa in rassegna nevrosi, idiosincrasie, debolezze, consuetudini, manie e segreti, scandagliando momenti di felicità e infelicità della vita di tutti i giorni sui quali non abbiamo il tempo o la pazienza di soffermarci. Abitudini, grandi o piccole, che innescano un continuo e ininterrotto riconoscersi, dal momento della torta a una festa di bambini alla temperatura dell’acqua sotto la doccia, passando per domande esistenziali e amare verità. Uno spettacolo capace di scavare con un’ironia disarmante nel banale del quotidiano, nei luoghi comuni, negli attimi fuggenti e preziosi della vita su cui di solito non ci si sofferma, che si susseguono senza far rumore ma che, se sommati, forse valgono molto più dei momenti di grande felicità.
Un felice connubio tra teatro e letteratura, quasi un manifesto per la felicità, uno spettacolo definito come “un varietà dell’anima” che gioca con le fobie, debolezze, conformismi che appartengono alla nostra quotidianità. Un modo semplice per stabilire un contatto diretto con i lettori/spettatori, un’occasione per far parlare i romanzi di Piccolo attraverso la voce inconfondibile di chi li ha scritti in una successione di momenti esilaranti che strappano sorrisi.
“Ogni volta che ho letto dei Momenti in pubblico – afferma l’autore – mi sono reso conto che l’adesione totale della mia voce al personaggio che attraversa questi libri è un modo per raccontarli ancora meglio”.
Ormai è come se Francesco Piccolo li avesse brevettati, questi momenti di cui è fatta la vita: c’è qualcosa, nella qualità del suo sguardo che dilata il tempo delle nostre giornate con la sua leggerezza e la sua vitalità. Il divertimento di vivere ogni istante (anche quelli che dimenticheremmo volentieri) ormai lo conosciamo bene. E non ci stancheremo mai di ritrovarlo.