
Il primo spettacolo in cartellone nel settore Musical & Grandi Eventi è stato proprio questo. Uno spettacolo che ha portato molto trambusto tra le file dei “vecchi” abbonati, uno spettacolo che è stato giudicato a priori “non all’altezza del cartellone”.
Il pubblico triestino è da sempre un pubblico di nicchia. Ama il teatro questo pubblico, e non a caso la città vanta molti spazi ognuno con il suo programma per la stagione, e tutti, ma proprio tutti, sono veramente affollati. In uno stato dove la cultura teatrale sta morendo, credo siamo la prima città che può vantare un interesse così alto nei confronti del palcoscenico.
Tutto questo interesse nasce da diversi fronti. Le mamme portano i bimbi a danza in scuole che ogni anno si presentano in saggi degni di portare il nome di spettacoli, talmente sono ben organizzati e presentati, le scuole di pattinaggio da decenni vantano fiori all’occhiello che ogni anno si esibiscono curando stili non soltanto atletici, ma anche di portamento e di buon gusto nella scelta dell’abbigliamento e di quanto ne consegue, le scuole iniziano a parlare di teatro fin dalla primissima infanzia, e non da ultimo, i giovani si riuniscono nel nome della passione per la musica, in mille band in giro per gli scantinati della città. Gli anziani sanno cos’è il teatro e continuano finchè possono a frequentarlo, gli altri, quelli che usualmente non vanno a teatro grazie alla svariata offerta, si accostano sempre meno raramente a questi spazi.
Negli anni passati siamo stati abituati a cartelloni veramente eccezionali, e gli stessi saggi di fine corso delle scuole di danza erano talmente ben presentati da portare beneficio anche ad opere di sostegno rivolte a bambini o persone meno fortunate; dopo questo prologo, era inevitabile sentire da parte degli estimatori qualche perplessità in merito a questa programmazione. Perplessità giustificata dal fatto che il teatro versa in un momento di crisi, e purtroppo, essendo la crisi comune a tutti e non solo al settore teatrale, per molte persone la scelta di optare per questo spettacolo è stata deviata.
Io stessa ero molto perplessa in merito a quello che sarei andata a vedere, perchè anche se è pur vero che bisogna incentivare i giovani a continuare questo mestiere, associare questo spettacolo ad altri della stagione mi sembrava troppo pretenzioso.
Considerando però l’insieme della stagione ho cercato tra i nomi che avrei visto quella sera e ne ho estratto uno in particolare, quello di Fabio Valdemarin: Ecco, mi sono detta, questa sera io andrò a teatro per sentire questo musicista!
Fabio Valdemarin è uno dei tantissimi personaggi che fanno la storia dello spettacolo e dei quali la gente comune non sa nulla. Eppure sono artisti eccezionali che appartengono ad un sottobosco senza il quale molti grandi nomi non potrebbero lavorare così bene. Lui in particolare, è un musicista virtuoso che ha collaborato con Ornella Vanoni, Angelo Branduardi, Mietta, Neffa, Mario Lavezzi, Stef Burns, J-Ax e ultimamente con Fiorella Mannoia.
Sono andata per sentire un musicista ed ho scoperto un mondo.
Lo spettacolo è stato una carrellata di interpretazioni da parte di giovani della nostra città. Giovani talenti molto validi che stanno girando il mondo affiancandosi a compagnie davvero importanti. Affiancati da una band che suonava dal vivo e accompagnati da un gruppo di bambini che appartengono al gruppo teatrale dei Piccoli Musical StarTS e che coreograficamente donavano un senso di immensa tenerezza.
Mia figlia ad ogni inizio di battuta ricordava ogni singolo spettacolo visto insieme in quella sala, e io con lei mi sono commossa del frutto di un insegnamento che esce dalle righe consuete di pedagogia scolastica e mi sono detta che se tutte quelle mamme mandano i figli sul palcoscenico e moltissime come me, tra le file del pubblico, forse un domani il mondo potrebbe essere migliore.
Uno spettacolo che è durato moltissimo, ma in nessun momento mi ha portato via l’attenzione, l’emozione ed il sorriso. Del resto come si può non sorridere vedendo Andrea Binetti vestito per La cage aux folles, o quando Umberto Bosazzi viene portato sul palcoscenico mentre un coro gli canta: sarai mormone pure tu …. Come non emozionarsi con lo stuolo di bambini che accompagnano Ileana Pipitone nella nuova interpretazione shakesperiana che verrà presentata in sala Bartoli, come non provare brividi di fronte alle due nuove interpretazioni di testi composti da questi giovani, che porteranno questi due spettacoli Una luce nel buio e Nel bosco delle fate, un sogno ?
Uno spettacolo che a mio avviso sembrava un Grande Evento di speranza per un lancio futuro nel mondo di un lavoro che troppo spesso sembra destinato a finire.
Uno spettacolo che non ha smesso di farmi divertire neppure un attimo… nonostante tutte le aspettative, perchè bisogna vedere prima di giudicare, perchè potrebbe solo capitare di cambiare opinione.
Laura Poretti Rizman
MUSICAL STARTS
Direzione artistica Riccardo Berdini e Davide Calabrese; direzione musicale di Fabio Valdemarin e Riccardo Berdini
Scene: Paolo Giovanazzi
Musiche: orchestra: pianoforte e tastiere Fabio Valdemarin; chitarre Marco Steffé; basso Francesco Cainero; batteria e percussioni Marco Vattovani; violino Antonio Kozina sax Walter Calafiore
Regia: messinscena a cura di Fabrizio Angelini
In collaborazione con Daniela Gorella e Alberta Izzo; direzione coro Walter Lonigro; direzione coro “Piccoli Musical StarTS” Stefania Seculin; coreografie numeri musicali “Piccoli Musical StarTS” Alberta Izzo; arrangiamenti corali Marco Steffé, Walter Lo Nigro, Vincenzo Li Causi
Produzione: Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Associazione Commercianti al Dettaglio di Trieste
Interpreti: Beatrice Berdini, Riccardo Berdini, Andrea Binetti, Giorgio Borghes, Elisa Colummi, Cristina D’Amore, Dennis Fantina, Eleonora Lana, Mattia Lanteri, Ileana Pipitone, Tania Polla, Stefania Seculin, Gianluca Sticotti,
e con i “Piccoli Musical StarTS”: Argante Baschiera, Giulia Bernardi, Evita Bertolini, Enea Bordon, Angela Cotterle, Federica Crulci, Sara Despotovic, Francesco Felician, Margherita Girardelli, Leonardo Iurada, Virginia Lanza, Sofia Maiola, Elisa Manzin, Matilde Marino, Costanza Monti, Stefano Parmesan, Veronica Passeri, Chiara Quazzolo, Francesca Radoicovich, Luca Rocchi, Augusto Savarese, Elisabeth Scherlich, Jennifer Stigliani, Anna Vlacci, Caterina Zoppolato, Filippo Zoppolato