Obbedienza Civile: presentazione della campagna a Trieste

Campagna di Obbedienza Civile

Presentazione della Campagna a Trieste
CONFERENZA STAMPA
Sabato 14 aprile ore 11:00 Caffè Tommaseo

Con la pubblicazione, in data 20 luglio 2011, del Decreto del Presidente della Repubblica n.116 è stata sancita ufficialmente la vittoria referendaria e l’’abrogazione della norma che consentiva ai gestori di caricare sulle nostre bollette anche la componente della “remunerazione del capitale investito”.
Se non saranno le istituzioni a far rispettare l’esito del referendum, saranno le cittadine e i cittadini a farlo.
Per questo lanciamo la campagna di Obbedienza Civile: ovvero il rispetto della volontà popolare eliminando il profitto dalle bollette.

Perchè una campagna di “obbedienza civile”?

La “remunerazione del capitale investito”, che ricordiamo, è pari al 7% della sommatoria degli investimenti effettuati nel periodo di affidamento al netto degli ammortamenti, nella generalità dei casi, incide sulle nostre bollette per una percentuale del 17% a Trieste.
Il referendum era stato proposto per far valere un principio chiaro: nella gestione dell’’acqua non si devono fare profitti!
E la risposta dei cittadini (95,8% a favore della cancellazione del profitto) non lascia alcun dubbio sull’’opinione, praticamente unanime, del popolo italiano.
Oggi, a distanza di mesi, risulta che, in tutto il territorio nazionale, nessun gestore abbia applicato la normativa, in vigore dal 21 luglio 2011, diminuendo le tariffe del servizio idrico. In altre parole tutti i gestori del servizio idrico italiano hanno ignorato con pretestuose argomentazioni l’’esito referendario.
Questo non può essere accettato!
Perciò chiediamo a tutti i cittadini italiani utenti del servizio idrico di aderire alla campagna di Obbedienza Civile”.

In cosa consiste la campagna di “Obbedienza Civile”?

La campagna di “Obbedienza Civile” consiste nel chiedere tramite un reclamo all’ente gestore il rimborso di quanto pagato, relativamente ai periodi successivi al 21 luglio 2011, applicando una riduzione pari alla componente della “remunerazione del capitale investito”e dichiarare l’intenzione in futuro ad un autoriduzione della bolletta .
È stata chiamata di “Obbedienza Civile” perché non si tratta di “disubbidire” ad una legge ingiusta, ma di “obbedire” alle leggi in vigore, così come modificate dagli esiti referendari.
Lo scopo principale della campagna è: ottenere l’’applicazione del risultato che è inequivocabilmente scaturito dai referendum.

Fuori l’’acqua dal mercato!
Fuori i profitti dall’acqua!

Il Comitato Referendario 2 SI per l’acqua Bene Comune Trieste
Coordinatore
Tiziana Cimolino
cel. (+39)328.7908116

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