Occupyamo Piazza Affari!

Occupyamo piazza Affari

I loro affari non devono più

decidere sulle nostre vite

 NO

  • alla precarietà e alla manomissione dell’articolo 18
  • alle privatizzazioni, alla distruzione della scuola pubblica e dello stato sociale, alla controriforma delle pensioni
  • alle spese militari, alla Tav e alle grandi opere mangiasoldi
  • alla schiavitù del debito che distrugge democrazia e diritti dalla Grecia all’Italia, a tutta l’Europa
  • allo stravolgimento della Costituzione italiana e al fiscal compact
  • alla repressione, alla persecuzione dei migranti, all’attacco ai nostri diritti e alle nostre libertà

SI

  • a far pagare la crisi a chi l’ha provocata, ai ricchi, al grande padronato, alla finanza, all’evasione fiscale
  • a un lavoro sicuro e dignitoso e a un reddito decente per tutte e tutti
  • ai beni comuni e pubblici, alla salvaguardia dell’ambiente e della salute
  • allo stato sociale, all’istruzione pubblica e ai diritti civili e sociali
  • alla solidarietà con chi lotta per la libertà e i diritti, dalla Grecia alla Val Susa alle lotte del lavoro
  • alla democrazia per tutte e tutti

BASTA

con Monti  e il governo delle banche e della finanza, in Italia e in Europa

 il 31 marzo tutte e tutti a Milano

ore 14.00 manifestazione nazionale dalla Bocconi a Piazza Affari

 Comitato promotore Occupyamo Piazza Affari

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Occupyamo Piazza Affari!

I loro affari non devono più

decidere sulle nostre vite

Contro le politiche antisociali

del governo Monti e della Bce!

Per una società fondata sui diritti civili e sociali,

sul pubblico, sull’ambiente e sui beni comuni!

Misure “lacrime e sangue” sono la ricetta del governo delle banche e della finanza che, con il sostegno del centro-destra e del centro-sinistra, è ormai in carica da oltre tre mesi. Il massacro sociale del governo Monti dilagherà se verrà applicato il trattato europeo deciso dai governi Merkel, Sarkozy e Monti. Ora vogliono cambiare la Costituzione, senza consultare i cittadini e imponendo il pareggio di bilancio. Ora vogliono imporre un trattato, il fiscal compact, che impone la schiavitù del debito per vent’anni. Per vent’anni dovremo sacrificare i diritti sociali e quelli delle lavoratrici e dei lavoratori, per pagare il debito agli stessi affaristi e speculatori che l’hanno creato.

Una crisi del sistema capitalista da cui le classi dominanti non riescono ad uscire. L’individuazione di “medici” come Monti in Italia o Papademos in Grecia, che in realtà non fanno che aggravare la malattia scaricando sui lavoratori e sulle classi popolari il peso della iniqua distribuzione del reddito con il conseguente peggioramento delle condizioni di vita e l’eliminazione di diritti conquistati con anni di lotte. Per questo diciamo NO alla precarietà e alla messa in discussione dell’articolo 18, alla distruzione dello stato sociale, dei diritti, della civiltà e della democrazia. Per questo diciamo NO alla distruzione dell’ambiente, alle grandi opere, alla Tav.

Negazione della democrazia e repressione sono gli strumenti con cui le classi dominanti stanno cercando di fermare e dividere il movimento popolare che va opponendosi al dilagare della precarizzazione e della disoccupazione di massa: lo abbiamo visto in questi giorni in Val di Susa, ma anche contro molte lotte operaie e di resistenza sociale.

Chiediamo ai giovani e alle donne, alle lavoratrici e ai lavoratori,

ai precari, ai pensionati e ai migranti,

ai movimenti civili sociali e ambientali, alle forze organizzate,

di organizzare insieme una risposta a tutto questo

con una grande manifestazione nazionale a Milano il prossimo 31 marzo!

 Unire le lotte per un’opposizione sociale e politica di massa, capace di incidere e contare, dal territorio, alla scuola e all’università, alle lotte per il lavoro: dalla Argol di Fiumicino alla Wagon-Lits di Milano, alla Alcoa di Portovesme, alla Fincantieri, alla Esselunga, alla Sicilia, alla Fiat e alle lotte dei migranti. Vogliamo manifestare assieme a tutti i popoli europei, schiacciati dalle politiche di austerità e dal liberismo, in particolare al popolo greco, sottomesso ad una tirannide finanziaria che sta distruggendo il paese.

Vogliamo un diverso modello sociale ed economico in Italia e in Europa, fondato sul pubblico, sull’ambiente e sui beni comuni, per riconvertire il sistema industriale con tecnologie e innovazione, per la pace e contro la guerra, per lo sviluppo della ricerca sostenendo scuola pubblica e università, per garantire il diritto a sanità, servizi sociali e reddito per tutti, lavoro dignitoso, libertà e democrazia.

 Il 31 marzo tutte e tutti in piazza a Milano:

ore 14.00 manifestazione nazionale dalla Bocconi a Piazza Affari

Occupyamo Piazza Affari!

Costruiamo il nostro futuro!

 Appello “Occupyamo Piazza Affari”

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