Uno spettacolo e un progetto eccentrico e sorprendente nella produzione made in Miela tutta nata nella testa (ma anche nel garage) dell’attore e performer Ivan Zerbinati.
Così viene presentato nel comunicato stampa lo spettacolo di Ivan Zerbinati, Officine Metalliche: Concerto elettroacustico per voce sola.
Mi aspettavo un concerto di musca elettronica. In realtà non sapevo bene cosa potesse attendermi durante questa serata ed ero anche un pochino spaventata, non amando il genere elettronico. Invece: la sorpresa!
Ivan Zerbinati l’ho conosciuto come attore la prima volta allo spettacolo di Paolo Rossi dove interpretava la parte di un “disturbatore” davvero molto simpatico e capace di interagire con il pubblico, ma come musicista non sapevo proprio quanto avrebbe potuto sorprendermi.
Lo spettacolo si tiene nel ridottino del Teatro Miela, ed ha la durata di poco più di un’ora. Vengono date delle cuffie in dotazione e viene richiesto di mettere la modalità aereo sui cellulari.
Lo spettacolo ha inizio con l’apertura delle porte mentre un uomo serio e cupo ci accoglie con un Benvenuti all’Inferno.
Entriamo. La stanza è fumosa, le luci tendenti al rosso cupo.
L’artista e dentro una gabbia e e possiede una consolle, dei strumenti, degli oggetti semplici, molti microfoni, cibo, sassi…
I suoni iniziano a farsi onda, nelle cuffie i suoni si differenziano e spaziano da destra a sinistra, il moltiplicatore di suoni ha un ruolo da protagonista, ma la strepitosa sorpresa è la prova d’attore che Zerbinati offre al pubblico, mutando cadenze e dialetti, e giostrandosi nella calibrazione dei suoni e nella loro realizzazione.
Musicista, tecnico, attore, mimo, intellettuale: Zerbinati stupisce e incanta con il suo inferno dantesco.
Ivan Zerbinati è riuscito a risvegliare e a dar voce a tutti i personaggi da lui citati. Riesce, durante lo spettacolo, a farli rivivere dentro le teste degli spettatori, e non è cosa da poco!
Uno spettacolo da non perdere, fino a martedì al Teatro Miela di Trieste,
Laura Poretti Rizman
Teatro Miela – ridottino
giovedì 26 e venerdì 27 maggio ore 20.30
lunedì 30 e martedì 31 maggio ore 19.00
OFFICINE METALLICHE
Concerto elettroacustico per voce sola
di e con Ivan Zerbinati
Uno spettacolo e un progetto eccentrico e sorprendente nella produzione made in Miela tutta nata nella testa (ma anche nel garage) dell’attore e performer Ivan Zerbinati. Un sogno work in progress – e che ora giunge al suo secondo step dopo la presentazione nella rassegna Let’s della scorsa estate – per la personalissima e potente rilettura e messa in scena sonora di un inferno dantesco interamente basato sul potere evocativo della voce e di diverse sonorità. Quasi un concerto per endecasillabi danteschi e suoni acustici e elettronici miscelati in un magma sonoro suggestivo, poetico e ‘infernale’.
Il “ridottino” del Miela diverrà per quattro giorni (giovedì 26 e venerdì 27 e lunedì 30 e martedì 31 maggio) la ‘camera sonora’ in cui far risuonare e rivivere le voci di Paolo e Francesca, del Conte Ugolino e la violenza dei diavoli di Malacoda, tra paesaggi di pece bollente e laghi ghiacciati. Gli spettatori assisteranno allo spettacolo collegati tramite cuffie wireless, per un massimo di 30 spettatori a replica (l’ingresso,quindi, è su prenotazione), raccolti attorno a una gabbia in tubi innocenti che farà da scheletro a una serie di strumenti: lamiere, flauti, strani clarinetti, diversi looper e anche un’artigianale testa binaurale. Acciaio, legno, sughero, acqua, gomma, materiali e strumenti percossi, sfiorati, graffiati e fatti risuonare e vibrare in quella che, dice Zerbinati, “non è una scatola degli orrori sonora, ma un luogo doloroso dove abita un’umanità perduta”.
Un personale inferno dantesco.
Organizzazione: Bonawentura
Ingresso € 12,00, riduzioni convenzionate € 10,00. Prenotazione obbligatoria: c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.com
Mascherina FFP2 obbligatoria.