Questo gruppo della Nuova Zelanda non poteva che velatamente, ma neppure troppo, proporre della musica a salvaguardia della Natura.
Vivendo in uno dei luoghi più incontaminati del nostro pianeta, con i loro look e la costruzione degli strumenti musicali che utilizzano, alternandoli a sistemi di avanguardia, denunciano continuatamente la stupidità dell’uomo attraverso messaggi che li vedono ciechi causa un bendaggio, vestiti di plastiche varie.
Nulla è a caso.
L’utilizzo di parti di festoni natalizi, piuttosto che di sacchi di immondizie o di teli di copertura usati per la sopravvivenza, neppure la gestualità che riprende schemi antichi di danze e rituali sacrificali.
Inneggiano alla pace nei ritornelli ripetitivi uniti a sonorità tribali, rendento ipnotico l’ascolto.
Nel video alle loro spalle affiorano bozzoli di crisalide, libellule e volti deformati a ricordare le anime di personaggi che vivono grazie all’arte, uscendo da quadri famosi irriconoscibili.
L’atmosfera è fuori dal tempo quasi a ricordarci che forse, pure noi possiamo esserlo.
Nelle loro esibizioni, si evidenzia un parellismo continuo tra il passato e il futuro, tra l’umano e l’extraumana diversità.
Nei loro video proposti in rete, la ricerca è addirittura superiore, ma l’atmosfera raccolta ottenuta durante un concerto in una sala non può temere nessun confronto.
Pochi i versi ripetuti a mantra.
Questo genere o affascina o spaventa.
Personalmente ho trovato la canzone Autunno leaves, splendida nella sua presentazione ed esecuzione.
Laura Poretti Rizman
![](https://www.freaksonline.it/freaks/wp-content/uploads/2018/11/ORCHESTRA-OF-SPHERES_2-300x194.jpg)
Miela Music Live
Venerdì 23 novembre 21.30
ORCHESTRA OF SPHERES (New Zealand)
L’ Orchestra Of Spheres al Teatro Miela con uno spettacolo dal vivo musicalmente e visivamente estatico.
Venerdì 23 novembre sul palco un altro imperdibile concerto della rassegna Miela Music-live che quest’anno non smette mai di stupire.
Arrivano fin dalla Nuova Zelanda e sono un fantasioso progetto sonoro e visivo, inventori e promotori di un particolarissimo groove alieno.
Poliritmie africane, voodoo marcio, funk bianco deformato e dall’attitudine spacey, elettroniche d’accatto, percussività incessante ed eclettica, gamelan indonesiani, tradizioni del Borneo e tutto ciò che vi può venire in mente. Il tutto frullato con travestimenti space/pop, una buona dose di ironia e una reputazione di selvaggi animali da palco o da house party che si sono costruiti nel tempo.
Il risultato è un vertiginoso viaggio nel loro tunnel spazio-temporale a cavallo di questo particolare future-funk psichedelico.
Il loro suono è prodotto da particolari strumenti che sembrano provenire da mondi lontani ed è una continua esplorazione tra la poliritmia africana e un future/pop che ricorda gruppi come gli Stereolab o i B52s. Possono ricordare anche i Talking Heads del periodo di “Remain In light” e della collaborazione con Eno per la commistione con le ritmiche africane pur essendo un gruppo pop bianco.
“Mirror” è il loro nuovo album uscito il 2 novembre 2018. Un viaggio attraverso lo specchio, un’esplorazione di energie e atmosfere che combina la potenza ritmica estatica dell’Orchestra Of Spheres ai particolari canti rituali con una palette orchestrale molto estesa, arrivando come sempre ad un alto livello di sperimentazione e originalità.
(…)«esplorazione di energie e di atmosfere [che va] da un intenso funk futuristico e assemblaggi di nastri fino a riflessi di qualche angolo lontano del mondo portati dal vento». ( Fabrizio Zampighi Sentireascoltare)
Curiosando:
https://youtu.be/OmNXq4KSk0E
organizzazione: Bonawentura
Prevendita on line su vivaticket oppure c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00.