“Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen, un classico della letteratura molto amato che ha conquistato generazioni e ha dato origine a rivisitazioni cinematografiche fortunatissime, ora per la prima volta è oggetto in Italia di una edizione teatrale, a firma del regista Arturo Cirillo.
“Vanità e orgoglio sono due concetti ben diversi. Si può essereorgogliosi senza essere vanitosi. L’orgoglio si collega piuttosto all’opinione che abbiamo di noi stessi, la vanità è ciò che desidereremmo fosse l’altrui opinione.”

Grande attesa per il capolavoro di Jane Austen “Orgoglio e pregiudizio” che arriva al Politeama Rossetti mercoledì 12 maggio in un’edizione firmata da Arturo Cirillo. Uno spettacolo tratto da un caposaldo della lettura romanzata, primo simbolo di un nascente femminismo che pian piano inizia a farsi sentire.
Jane Austin è una scrittrice britannica ed una figura di spicco nella letteratura neoclassica considerata una delle autrici più famose e conosciute del panorama letterario del Regno Unito e mondiale, ma non è soltanto questo. Jane Austin è una propagandista dei diritti femministi, e nei suoi scritti traspare in modo evidente secchi insegnamenti di indipendenza di pensiero dal mondo maschile. Solo attraverso la lettura e la sapienza, le sue eroine riescono a tener testa al pensiero prepotente maschile che vuole sottometterle sempre. Non a caso divenne un simbolo marciando pacificamente durante la grande processione a Londra delle suffragette insieme a 10.000 donne per far valere i loro diritti.
In questa prima messa in scena del celebre romanzo, il regista Arturo Cirillo ha saputo offrire un’efficace riduzione e una bella suggestione creata da scene e costumi.
L’arguzia dei dialoghi e la spiccata intelligenza di Elisabeth spicca tra tutti i personaggi, mentre la retrograda visione di una mascherata zia che ben appoggia i diritti di eredità femminili ma non tollera le differenze di ceto, ci riporta con il suo personaggio estroso ad una parodia che ridicolizza il pensiero borghese del tempo.
Molto efficace anche la scelta musicale, cantata direttamente dai protagonisti e ottima la cadenza delle scene utilizzando l’occasione dell’organizzazione del ballo. Il ballo, visto come evento frivolo, cadenza la vita di quei tempi per offrire alle ragazze il modo di conoscere dei pretendenti garantendo loro così la possibilità di un proseguio di vita decorosa. La vita familiare e il suo conseguente benessere dipendeva quindi da un matrimonio.
Uno spettacolo piacevole e ben articolato con interpreti degni di nota.
Le repliche si terranno al Politeama Rossetti di Trieste fino a domenica 16.
Degno di nota l’appuntamento di giovedì 13 maggio alle 18 in streaming per la conferenza del ciclo “Peter Brown presents…” dedicata a Jane Austen”.
Laura Poretti Rizman
“ORGOGLIO E PREGIUDIZIO”
di Jane Austen
adattamento teatrale di Antonio Piccolo
regia Arturo Cirillo
interpreti e personaggi principali
Arturo Cirillo SIG. BENNET
Valentina Picello ELIZABETH, seconda figlia dei Bennet
Francesco Petruzzelli Fitzwilliam DARCY, migliore amico di Bingley
Sabrina Scuccimarra SIG.RA BENNET
Rosario Giglio COLLINS, cugino dei Bennet
Eleonora Pace JANE, prima figlia dei Bennet
Giacomo Vigentini Charles BINGLEY, nuovo vicino dei Bennet
Giulia Trippetta CHARLOTTE, la migliore amica delle sorelle Bennet
Arturo Cirillo LADY CATHERINE De Bourgh, zia di Darcy
secondari
Rosario Giglio SIG. CAMPBELL, domestico di Bingley
Giacomo Vigentini REYNOLDS, domestico di Lady Catherine
Giulia Trippetta CAROLINE Bingley, sorella di Charles
scene Dario Gessati
costumi Gianluca Falaschi
luci Camilla Piccioni
musiche originali Francesco De Melis
prima versione teatrale italiana
produzione MARCHE TEATRO / Teatro di Napoli-Teatro Nazionale
Fin dalle prime righe del romanzo Jane Austen esplicita tutti gli aspetti che hanno attratto Cirillo verso il progetto: l’arguzia della scrittura, la sottile capacità d’osservazione coniugata però alla delicatezza delle descrizioni, la bravura nel raccontare tutto un mondo, con spirito critico, osservandolo attraverso gli amori, le delusioni, le relazioni e le prospettive di giovani donne. Giovani donne i cui destini erano da incastonare – secondo le loro famiglie – in un ben preciso ingranaggio sociale – un matrimonio che assicurasse a loro e alle famiglie un futuro di sicurezze e posizione sociale – mentre loro avrebbero cercato semplicemente di essere felici…
Affascinato dall’Ottocento, dal rapporto che si instaura fra la grande narrativa di quell’epoca e la scena, dal dono folgorante che la Austen ha per catturare dialoghi ironici, seducenti, luminosi, il regista (che nello spettacolo interpreta anche l’intrigante vedova Lady De Bourgh “en travesti”) è stato premiato da un successo unanime di pubblico e critica, ottenuto grazie a un cast eccellente, a un lavoro drammaturgico ispirato (a cura di Antonio Piccolo), ad un’orchestrazione registica dinamica e precisissima ed a una dimensione iconografica – fra scena e i ricchissimi costumi premiati con l’UBU – fantasiosa e di potente suggestione…
Giungono così sulla scena le cinque ragazze Bennet, provenienti da una famiglia della buona società: cinque fanciulle dai caratteri molto diversi, che fanno il loro ingresso nel mondo fra rigorose regole di etichetta e naturali aspirazioni.
«Il mondo della Austen dove apparentemente non accade mai nulla di eclatante, abitato per la maggior parte da creature che stanno abbandonando la fanciullezza per diventare ragazze da marito o giovani scapoli da sposare, mi affascina; con tutto il pudore, i turbamenti, le insicurezze, e anche l’orgoglio e i pregiudizi che la giovinezza porta con sé» racconta Arturo Cirillo. «Questo mondo sociale dove ci si conosce danzando, ci si innamora conversando, ci si confida con la propria sorella perché i genitori sono, ognuno a suo modo, prigionieri del proprio narcisismo – conclude – non mi sembra così lontano da noi. Soprattutto pensando a queste giovani eroine spinte a sposarsi anche per avere finalmente un sostegno economico, sottraendosi allo stesso tempo all’indecorosa condizione di zitelle, e allontanandosi dalle proprie famiglie d’origine. Anche se poi la povera e zitella Jane Austen (che mai riuscì invece ad abbandonare la propria famiglia) si divertì a sottrarsi a tutto questo mettendolo in scena nei suoi romanzi, che sono una spietata critica e allo stesso tempo un’amorosa dichiarazione d’appartenenza alla propria epoca».
Arturo Cirillo, Valentina Picello, Francesco Petruzzelli, Sabrina Scuccimarra, Rosario Giglio, Eleonora Pace, Giacomo Vigentini, Giulia Trippetta interpretano nello spettacolo i molti personaggi che si muovono nel romanzo, ricreandone con efficacia figure e atmosfere.
“Orgoglio e pregiudizio” va in scena dal 12 al 16 maggio alla Sala Assicurazioni Generali. Le repliche serali iniziano alle ore 19.30 mentre quella pomeridiana della domenica inizia alle ore 17.
Giovedì 13 maggio alle ore 18 in live streaming verrà trasmesso un incontro del ciclo “Peter Brown Presents…” dedicato a “Orgoglio e pregiudizio” ed alla sua autrice. La conferenza sarà ad accesso gratuito e la si potrà seguire dal canale Facebook de IlRossetti o accedendo dal sito www.ilrossetti.it.
In accordo alle raccomandazioni per il contenimento dell’epidemia, si chiede di ricorrere in via preferenziale alla prenotazione e all’acquisto dal sito www.ilrossetti.it .
La biglietteria del Politeama Rossetti sarà aperta: da martedì a venerdì dalle 10 alle 18.30 e il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30. Da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli, la biglietteria lavora esclusivamente per le operazioni legate agli spettacoli in partenza.
Ricordiamo che la capienza delle sale è ridotta per il contingentamento: per informazioni sulla disponibilità di posti e altre eventuali esigenze, invitiamo a contattare la biglietteria telefonicamente, al tel. 040.3593511.