Paul Taylor Dance Company a Trieste

Teatro pieno fino alla seconda galleria ieri sera al Politeama Rossetti di Trieste per l’ultima rappresentazione del festival TSdanza 3.0, per lo spettacolo della compagnia americana Paul Taylor Dance Company.

Moltissimi i ballerini in scena per l’esibizione che ha presentato tre coreografie molto diverse una dall’altra  le quali hanno impegnato i sedici artisti.

La prima e la terza coreografia erano firmate da Paul Taylor. Mercuric Tidings del 1982, utilizza le sinfonie di  Franz Schubert; i danzatori vestono sfumature rosse e la rinascita della primavera si esprime in modo gioioso ed allegro in un intreccio di saltelli festosi. Promethean Fire invece, del 2002,  su musiche di Bach, è un intreccio ipnotico che ricorda le danze acquatiche del nuoto sincronizzato degli anni sessanta portato anche attraverso il cinema alla conoscenza del grande pubblico, a tal punto da entrare come un marchio del periodo storico.

La seconda coreografia The Weight of Smoke, invece è stata una prima nazionale del coreografo  Doug Elkins su musiche  di Handel mixate con musica disco ed è stata una rivelazione ed un tripudio di applausi. Tutti vestiti con abiti anni cinquanta, i danzatori esprimevano la frenesia del vivere quotidiano, attraverso il peso del pensiero del fumo, visto forse come l’appartenenza ad un mondo newyorkese ricco di fumi che si levano dal sotterranei, di fumo di sigarette consumate dalla nevrosi cittadina e di fumo nebbioso dei giorni d’autunno.

Si conclude così questa fortunata rassegna che ha visto una grande partecipazione di pubblico che sicuramente auspica in una continuazione negli anni a venire.

 

 

Laura Poretti Rizman

WeightOfSmoke_PTDC, foto fornita dal Teatro Stabile del FVG

“Un’entusiasmante esibizione della Paul Taylor Dance Company, con una coreografia eseguita in prima nazionale, conclude – martedì 23 maggio alle 20.30 – il festival TSDanza 3.0, organizzato dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Pietra miliare della modern dance americana la compagnia di Paul Taylor è amata per la sua danza solare e ammirata per la perfezione che ne connota ogni esibizione. Tre le coreografie in programma, su musiche di Bach e Schubert”.

La danza americana ha tracciato un filo rosso attraverso il programma del festival “TS Danza 3.0” organizzato dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: corona quest’edizione la presenza di una eccellente compagnia statunitense, la Paul Taylor Dance Company considerata una vera e propria pietra miliare della modern dance.

La Paul Taylor Dance Company presenterà al Politeama Rossetti – nella serata di martedì 23 maggio – tre coreografie, una delle quali in Prima assoluta per l’Italia e conquisterà il pubblico con il suo linguaggio impeccabile dal punto di vista di tecnica e stile e così caldo e toccante sul piano emozionale.

«In principio c’era Martha Graham che ha cambiato il volto della danza e ha scoperto un nuovo mondo, seguita da Merce Cunningham, che ha spogliato le forme esteriori per penetrare nel cuore del movimento, ed infine c’è Paul Taylor, che fa penetrare il sole all’interno della danza» ha scritto infatti sul “Newsweek” Laura Shapiro, sintetizzando efficacemente l’importanza di Paul Taylor nella storia della danza.

Considerato da molti il più grande coreografo americano vivente, questo artista ottantacinquenne ha creato oltre 140 coreografie e continua a produrre e ad influenzare l’arte del 21° secolo affrontando attraverso la danza le complessità della vita e della società contemporanea.
La Paul Taylor Dance Company nasce nel 1954 e il coreografo-fondatore vi si impegna per vent’anni anche come danzatore: dal 1974 sceglie di concentrarsi esclusivamente sulla coreografia. La gran parte delle sue opere viene eseguita regolarmente dalla sua compagnia, dalla Taylor 2, e da molti ensemble di elevato spessore nel mondo.

La compagnia è composta da 16 meravigliosi danzatori, si è esibita in circa 64 paesi e più di 524 città ed è riconosciuta a livello mondiale come eccellenza nella danza moderna.

Il programma si aprirà con “Mercuric Tidings”, coreografia creata nel 1982, che si basa sulle Sinfonie n.1 e 2 di Franz Schubert: sorprende come Taylor riesca a cogliere l’essenza di questo complesso capolavoro musicale, creando quasi una “musica visiva”. La velocità accecante, quasi prossima alla collisione dei ballerini, e il disegno geometrico concepito da Taylor, lasciano il pubblico letteralmente senza fiato.

È invece un debutto per l’Italia “The Weight of Smoke”, coreografato su musiche di Handel da Doug Elkins in collaborazione con i danzatori, che si sono ispirati a “Smoke” un film del 1995 in cui il protagonista sostiene di poter provare quanto pesi il fumo. Doug Elkins è rimasto affascinato dall’idea di misurare l’intangibile ed ha tradotto queste induzioni in un linguaggio coreografico effervescente e vitale, in un’esuberanza che trattiene elementi da disco-dancing e che arricchisce ulteriormente il talento e la personalità dei ballerini della Paul Taylor Dance Company.

È nuovamente Paul Taylor a firmare la coreografia che suggella il trittico in programma: “Promethean Fire” che come sottotitolo porta un verso di Shakespeare “…fire that can thy light relume” e si sviluppa su splendide musiche bachiane, dalla “Toccata e Fuga” in Re minore al “Chorale Prelude” BWV 680. Creata nel 2002, l’opera pone in scena il contrasto fra lo spirito umano e le avversità che lo scuotono. Molti vi hanno letto un’interpretazione da parte di Taylor della tragedia dell’11 settembre, ma in realtà la visione del coreografo è più universale. Il critico del New York Times ha commentato «Paul Taylor ha superato sè stesso con questo lavoro elegiaco e magnificente la cui architettura è diventata una metafora di rigenerazione (…) nel costruire la sua cattedrale umana al suono di Bach, il Maestro evoca una dimensione spirituale superiore».

Danzeranno Michael Trusnovec, Robert Kleinendorst, James Samson, Michelle Fleet, Parisa Khobdeh, Sean Mahoney, Eran Bugge, Francisco Graciano, Laura Halzack, Jamie Rae Walker, Michael Apuzzo, Michael Novak, Heather Mcginley, George Smallwood, Christina Lynch Markham, Madelyn Ho, Kristin Draucker.

Paul Taylor è il direttore artistico della compagnia. Il maestro ripetitore è Bettie De Jong, hanno il ruolo di Design luci principale Jennifer Tipton e James F. Ingalls, mentre le scene e i costumi sono curati da Santo Loquasto. La direzione esecutiva è di John Tomlinson.
The SHS Foundation è sponsor principale della compagnia che è sostenuta anche dal prezioso contributo del New York State Council, a Stage Agency, e fondi pubblici dal New York City Department of Cultural Affairs in partecipazione con the City Council.

Lo spettacolo è una produzione della Paul Taylor Dance Company il cui tour italiano è curato da International Music.

Info e biglietti alla Biglietteria del Politeama Rossetti o nei punti vendita dello Stabile regionale, o sul sito del Teatro, www.ilrossetti.it.

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