In occasione del cinquantesimo anniversario della “Primavera di Praga”, attraverso la collaborazione tra l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura a Praga, il Consiglio regionale del Friuli-Venezia giulia e il CraF di Spilimbergo, verrà presentata la mostra Praga 1968 in una prima tappa all’ antico Foledor Boschetti – Della Torre, di Manzano (16 febbraio – 8 aprile, la mostra sarà aperta dal giovedì alla domenica e l’ingresso è libero) e quindi in repubblica Ceca (alla Cappella Barocca dell’Istituto a Praga e poi al Museo Nazionale di Fotografia di Jindřichův Hradec) e in altre città.
L’inaugurazione avrà luogo a Manzano venerdì 16 febbraio alle ore 18.00 e vedrà anche un intervento del giornalista de “La repubblica” Michele Smargiassi che ricorderà gli eventi di quell’anno a Praga e nell’occasione verrà anche presentato il catalogo edito per l’occasione in italiano e ceco con la prefazione del Presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, dell’amba- sciatore d’Italia a Praga, aldo amati, dell’addetto Culturale giovanni Sciola, del Presidente del Consiglio regionale del FVg e del Vice Presidente del CRAF Federico Pirone e inoltre i testi di Michael Žantovský e del curatore Walter Liva.
La mostra Praga 1968 presenta gli avvenimenti di quell’anno in oltre 100 fotografie realizzate dal fotografo ceco Pavel Sticha, dallo svedese Sune Jonsson e dagli italiani Carlo Leidi e Alfonso Modonesi (questi ultimi documentarono l’autun- no del 1968) i cui lavo- ri sono conservati negli archivi del CraF. La fase di liberalizzazione politi- ca nella Cecoslovacchia sottoposta all’influenza e al dominio dell’Unione Sovietica, sfiorì rapidamente con l’invasione del 20 agosto 1968 e nel plumbeo autunno della “normalizzazione” che segnò il Paese per molti anni ancora.
Una breve parentesi, quella iniziata nel gennaio 1968, quando il riformista Alexander Dubček salì al potere, e proseguita fino all’ agosto dello stesso anno quando un corpo di spedizione sovietico e di trup- pe del Patto di Varsavia invase il Paese e stroncò le riforme in corso. Un arco temporale relativamente breve che tuttavia ebbe una rile- vanza politica globale se si pensa all’impatto che l’esperimento di “riformare” il sistema inserendovi elementi di democrazia, di libera- lismo e di libertà di stampa e di critica esercitò nell’intera Europa dell’Est e in tutto il Continente. Pavel Šticha prima di abbandonare la Cecoslovacchia era fotografo del quotidiano “Svoboda”. A lui si deve un significativo contributo di immagini sulla “Primavera”, che inquadrano molti dei protagonisti di quegli eventi: il Presidente Ludvík Svoboda, Alexander Dubček, František Kriegel, Josef Plojhar e persino Gustáv Husák in due eventi fondamentali della storia di quell’anno, la nomina di Dubček a Segreterio del Partito Comunista Cecoslovacco nel febbraio 1968 e il corteo del 1 maggio dello stesso anno. La mostra documenta anche il lavoro dello svedese Sune Jonsson che documentò le giornate dell’agosto di quell’anno. Jonsson, assieme al giornalista Dag Lindberg, era a Praga per conto della rivista “VI” per realizzare un servizio sull’assedio di Praga del 1648, ultimo evento bellico della guerra dei trent’anni, quando una colonna svedese fu in- viata alla conquista del Hradčany.
I due erano arrivati per documentare e “ricostruire” l’assedio di Praga di quattro secoli prima, assistettero invece all’invasione delle truppe del Patto di Varsavia il 21 agosto, un altro assedio!
Carlo Leidi e Alfonso Modonesi nel 1968 documentarono gli avvenimenti dei mesi autunnalifotografando anche i reparti di produzione della ČKD, al- lora la più grande azienda praghese, ove si era riunito clandestinamente il congresso del Partito Comunista dopo l’invasione. Eloquenti le loro immagini dei muri e i balconi di Praga ove con graffiante ironia comparivano scritte contro l’invasione e a sostegno della “Primavera”. Tra le immagini più signi- ficative quelle scattate nella piazza di Hradčany (il Castello che sovrasta la città), la mattina del 28 ottobre 1968, o ancora quelle dei cittadini che depo- nevano fiori e lumi ai piedi della statua di San Venceslao e infine la tomba di Jan Palach fotografata nel marzo 1970.
Comune
di Manzano
Praga
1968
Orario:
giovedì 16.00-18.30 – venerdì, sabato e domenica 10.30-12.30 e 16.30-18.30 ingresso libero
Manzano
Antico Foledor Boschetti della Torre
16 febbraio – 25 marzo 2018