Presentate al Teatro Stabile Sloveno due nuove produzioni che debutteranno nel mese di gennaio. I registi e gli attori hanno parlato della nuova produzione fuori abbonamento dedicata all’imperatrice Elisabetta e del nuovo spettacolo per l’infanzia, tratto da una celebre fiaba di Andersen.
TEATRO STABILE SLOVENO
SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTO
Lino Marrazzo
Elisabeth, l’ultimo giorno di un’imperatrice
regia: Lino Marrazzo
con: Nikla Petruška Panizon
Il Teatro Stabile Sloveno inizierà il nuovo anno con ben tre debutti di nuove produzioni nel solo mese di gennaio. In ordine di tempo il primo spettacolo sarà la nuova produzione in abbonamento, Qua e là di Ödon von Horváth, a fine mese inizierà un lungo percorso nelle scuole elementari e materne della provincia il nuovo spettacolo per l’infanzia dalla fiaba di Andersen I vestiti nuovi dell’imperatore, in gennaio andrà in scena anche una suggestiva produzione fuori abbonamento dedicata al personaggio di Elisabetta, imperatrice d’Austria e Ungheria.
La prima assoluta in lingua slovena segue la versione originale in lingua italiana messa in scena nel 2010 come produzione Airsac e Teatro La Contrada. L’adattamento e la traduzione riporteranno in scena lo spettacolo in una veste rinnovata, per parlare in modo ancora più incisivo e moderno delle vicende umane e della complessa personalità di questo personaggio iconico. Lo spettacolo, scritto e diretto dal regista Lino Marrazzo, vuole mettere in luce la verità storica, più che l’immagine romantica tramandata dalla tradizione. Nel racconto della storia e della leggenda di Elisabetta trovano spazio speranze, sogni e sentimenti, ma anche ombre di un ritratto che si rivolge a un pubblico ampio, anche a livello generazionale.
L’attrice triestina Nikla Petruška Panizon vestirà i panni dell’Imperatrice, uno dei personaggi più celebri e controversi del XIX secolo. Il testo la fa parlare in prima persona, in un monologo moderno e realistico che dipinge la donna, la madre, il personaggio pubblico che a poche ore dall’assassinio ripercorre le tappe principale della propria vita inquieta. Il finale tragico della sua vicenda gioco un ruolo importante nella nascita del mito, come spiega Marrazzo: “Fu proprio tale assassinio a creare in modo definitivo quel mito di cui ancora oggi ci si chiede il vero motivo e che senza quella tragica fine, forse, non sarebbe mai esistito. Già il carattere e lo stesso nome della ‘principessa Sissi’ sono stati con il tempo falsificati prima ancora che mitizzati. Perché ‘Sissi’ non fu mai così dolce e ingenua come troppo spesso la si è dipinta: dopo aver mostrato la sua indole ribelle fin dall’adolescenza, una volta entrata da imperatrice nella rigida Corte viennese tenne per il resto della sua vita comportamenti molto discussi. Una donna che non venne mai chiamata con quel vezzoso diminutivo ‘Sissi’ che il cinema le affibbiò contribuendo a creare una figura falsa e fantasiosa. E la confessione, il rivelarsi, mettere a nudo le incertezze, i dolori ma anche caparbietà, supeficialità e nel suo quasi dire nulla che, alla fine, lo spettacolo prende forza e dice tutto.”
La regia dello spettacolo utilizza immagini da vecchi film dedicati alla figura di Elisabetta, per creare un contrasto tra il mito e la realtà di una confessione sincera. Il video è stato costruito da Maurizio Bressan. L’adattamento del testo è stato realizzato da Katarina Košir, mentre la traduzione in sloveno è stata firmata da Marinka Počkaj. Lo spettacolo andrà in scena con sovratitoli in italiano.
foto: Luca Quaia
TEATRO STABILE SLOVENO PER I BAMBINI
(nell’ambito dell’abbonamento Pesciolino d’oro)
progetto d’autore di Tadej Pišek (dal racconto di Hans Christian Andersen)
CHI HA CUCITO I VESTITI NUOVI DELL’IMPERATORE?
regia: Tadej Pišek
musiche: Marjan Peternel
con: Luka Cimprič e Romeo Grebenšek
La verità e soprattutto il coraggio di dire la verità sarà il tema del nuovo spettacolo per l’infanzia del Teatro Stabile Sloveno di Trieste, adattamento da una delle fiabe più celebri di tutti i tempi. I vestiti nuovi dell’Imperatore di Hans Christian Andersen è la storia dell’ipocrisia di cortigiani e popolo, una satira politica sull’adulazione del potere, anche quando risulta palesemente fuori luogo.
Il grande autore danese ha scritto questa fiaba nel 1837 su motivi di un antico racconto medievale spagnolo. Parla di un imperatore superbo e narcisista che desidera un abito nuovo, degno della più grande ammirazione. Due imbroglioni lo convincono che sono capaci di tessere una stoffa unica al mondo con una caratteristica eccezionale: è visibile infatti soltanto alle persone intelligenti. L’Imperatore non ha il coraggio di ammettere che non vede nulla, i suoi cortigiani lo assecondano per principio e per non perdere il suo favore. Senza vestiti, ma convinto di indossare il più bell’abito al mondo, l’imperatore decide di sfilare per le vie della città, sperando che il popolo veda e ammiri ciò che lui non vede. L’esclamazione di un bambino che rivela l’ipocrisia del mondo, »Il re è nudo!«, è diventata un’esclamazione proverbiale anche fuori dal suo contesto fiabesco.
Il nuovo allestimento del TSS si basa sulla celebre fiaba, ma in primo piano non ci sono l’imperatore arrogante e il suo egoismo, quanto piuttosto il racconto dei due imbroglioni che si prendono gioco di lui. Dov’è la differenza tra una bugia e una verità »adattata«? A questa domanda prova a rispondere l’autore dell’adattamento e della regia, il nuovo attore della compagnia stabile del TSS Tadej Pišek. Protagonisti del nuovo spettacolo per l’infanzia, dedicato al pubblico delle scuole elementari e materne dell’abbonamento Pesciolino d’oro, saranno gli attori Luka Cimprič e Romeo Grebenšek.
Il regista Pišek ha scelto questa fiaba »perchè è estremamente attuale, in senso politico e umano. Da una parte ci sono coloro che non avendo il potere devono accettare i compromessi imposti dai potenti. Tuttavia il potere è cieco e non vede le soluzioni più semplici: per questo può essere manipolato, a causa dell’eccessiva autostima che rende paradossalmente vulnerabili. In questa società, dove ognuno vede soltanto se stesso e il modo di danneggiare il prossimo, la manipolazione dei due imbroglioni è particolarmente attuale.«
Lo spettacolo continua a essere comunque e nonostante i contenuti di sapore politico, una divertente fiaba, costruita sul genere del cartone animato, con personaggi che sembrano usciti dai cartoni animati. La caratterizzeranno le spiritose marionette dell’artista berlinese Dennis Katzman. Le musiche originali e le canzoni sono state scritte da Marjan Peternel , docente al conservatorio di Ljubljana, pianista e compositore.
La prima dello spettacolo andrà in scena mercoledì 25 gennaio alle ore 10.30 al Ridotto del TSS.
foto: Luca Quaia
Teatro Stabile Sloveno
web. www.teaterssg.com