Le campanule erano bellissime quest’anno. Ora sono finite. Come noi.
Applausi per Giuseppe Pambieri che all’apertura del sipario si trova già in scena mentre in sottofondo si ode l’aria de La donna è mobile che lui, da tenore vestendo i panni del Duca di Mantova intonava nel terzo ed ultimo atto di Rigoletto di Giuseppe Verdi .
Cochi Ponzoni e Paola Quattrini arrivano subito dopo applauditi anch’essi moltissimo. I tre cantanti lirici a riposo, si trovano in un giardino d’inverno della casa di riposo per artisti nella quale vivono.
Sono sempre le piccole cose che creano confusione.
Il testo risulta essere a tratti melanconico ma anche molto divertente ed i tre artisti evidenziano in maniera davvero professionale il legame tra anziani e il senso di solidarietà che si crea tra di essi contro chi li accudisce e che viene visto come un nemico.
Manie e caratterialità si evidenziano e affiora chi è malato di sesso nei modi e negli atteggiamenti, chi di cultura e vuole scrivere la sua biografia, chi porta ancora i segni di un dolore di un’infanzia negata e chiede continuamente del ritorno di un padre mai vissuto.
Qualunque sia la comunità in cui si vive bisogna adeguarsi alle regole della comunità, e così, quando entra in scena Erica Blanc nei panni dell’ex moglie mai dimenticata del tenore, i toni si accendono di nuovo di una rinnovata e matura passione.
Eravamo tutto per qualcuno… io credo di esserlo ancora
Perchè in fondo, che male c’è a cercare di Ri catturare quello che eravamo tanti anni fa? Per affrontare il futuro, per passare il tempo.
Laura Poretti Rizman
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“QUARTET” AL TEATRO BOBBIO
DA VENERDì 8 A MERCOLEDì 13 FEBBRAIO
Al Teatro Orazio Bobbio di Trieste per la Contrada andrà in scena dall’8 al 13 febbraio “Quartet”, uno spettacolo divertente e un po’ nostalgico, con quattro rinomati attori della scena teatrale italiana: Giuseppe Pambieri, Cochi Ponzoni, Erica Blanc e Paola Quattrini.
Quattro ex cantanti lirici sono ospitati in una casa di riposo, ma l’ospizio rischia di chiudere e così improvvisamente dopo anni in pensione e di inattività nel mondo dello spettacolo organizzano un galà per raccogliere i fondi, salvare il ricovero e non dover traslocare. I loro rapporti non sono privi di tensioni, battute e scaramucce ma, di fronte alla possibilità di poter cantare di nuovo insieme, e non un testo qualunque, il più celebre quartetto di Giuseppe Verdi “Bella figlia dell’amore” del “Rigoletto”, tutto si appiana e loro riscoprono di essere ancora giovani e gloriosi come un tempo. Una commedia sociale, per la regia di Patrick Rossi Gastaldi, che fa riflettere, e sorridere, il pubblico sulla condizione della terza età, tra passioni, ricordi e slanci tutti da scoprire in questa trasposizione italiana della sceneggiatura di Ronald Harwood, lo scrittore e commediografo inglese che ha firmato il soggetto dell’omonimo film per la regia di Dustin Hoffman, pellicola candidata al David di Donatello e al Golden Globes e che nel 2012 era tra i dieci migliori film indipendenti. Questo intreccio di amore, musica, risate e nostalgia, è un gioco teatrale e drammaturgico capace di far ridere, riflettere e commuovere ma anche una imperdibile occasione per vedere insieme quattro attori senza tempo. Parcheggio gratuito presso Coop Alleanza 3.0 in Via della Tesa (escluso il martedì). Il martedì il testo è sopratitolato per non udenti.