L’impronta dei grandi Maestri rivive in eterno attraverso la loro opera ed i loro allievi, così, come nello spettacolo precedentemente presentato al Teatro Politeama Rossetti, The Family, si notava l’impronta del grande artista clown Slava Polunin, così nell’assistere a questo spettacolo di danza dei Rioult Dance New York, non si può esimersi dal ricordare la maestria di una delle danzatrici più importanti di questo secolo, Martha Graham.
Il festival “TS Danza 3.0” organizzato dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, ha portato a Trieste lo spettacolo della compagnia Rioult Dance New York, fiore tra i fiori all’occhiello di questa rassegna che si sta evidenziando per la qualità degli spettacoli e degli artisti proposti.
Pascal Rioult è fondatore e coreografo della compagnia di danza e le sue rappresentazioni si basano sullo studio accurato di ogni singolo movimento. Utilizza la totalità del corpo dei suoi danzatori per esprimere le emozioni che contrastano, in questo caso, tra il senso del passato e la quotidianità della nostra frenetica vita ed il senso utopico e onirico del futuro.
Perfino i capelli e le parole non dette, formano movimento e quindi integrano in completezza la danza.
Lo spettacolo ha presentato due coreografie in prima assoluta per l’Italia; il programma prevedeva quattro momenti danzati su musiche di Bach, Ravel, Čajkovskij, Gluck, Mozart e Arvo Part.
La quasi assente scenografia, a parte l’utilizzo di una piccola porzione video e di piccoli elementi, non inficia la comprensione del messaggio, le performance dei ballerini riescono appieno a rendere il significato del messaggio, unito allo stupore dei movimenti e alla bellezza dell’insieme composto.
Tutti questi elementi giungono a completare una serata perfetta, dove il pubblico esce da teatro soddisfatto e bramoso di ritornare per il prossimo appuntamento del Festival.
Laura Poretti Rizman

Trieste: Prosegue con successo il festival “TS Danza 3.0” organizzato dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, che mercoledì 12 aprile alle 20.30 giunge ad una delle sue punte di diamante: lo spettacolo della compagnia Rioult Dance New York.
Spettacolo che è ancor più prestigioso e interessante, al Politeama Rossetti, sono in programma due coreografie date in prima italiana proprio a Trieste.
Fondata nel 1994 e diretta dal coreografo francese Pascal Rioult, la Rioult Dance New York è diventata molto velocemente un nome consolidato della danza moderna, forte di uno stile prezioso, sensuale, molto articolato e strettamente legato al talento del fondatore, e di un’attività intensa, sia in sede sia nelle tournée nazionali e internazionali. Notevole è parimenti l’impegno della compagnia nel campo della formazione dei propri ballerini attraverso programmi molto ampi ed efficaci e nell’ambito della sensibilizzazione ed educazione del pubblico alla danza.
Pascal Rioult si è trasferito negli Stati Uniti nel 1981 con una borsa di studio per dedicarsi alla danza moderna: non ha più lasciato quel mondo. Dopo la formazione e le prime esperienze professionali, è stata decisiva per lui e per la sua futura poetica, l’adesione alla Martha Graham Dance Company. Ha danzato in numerose delle creazioni di Martha Graham che per lui ha appositamente creato nel 1990 un ruolo centrale del balletto Eye of the Goddess.
Da quando ha fondato la propria compagnia Rioult ha fervidamente lavorato ad un proprio singolare e apprezzato stile coreografico. Gli esperti individuano il segreto del successo di Rioult nella perfetta fusione tra fisicità “americana” e sensibilità “europea”. Autore diviso tra i due continenti, fonde infatti nella sua arte le due patrie. La cifra stilistica di Pascal Rioult viene definita formale, astratta, incisiva e austera. Il movimento nasce dal torso e dal plesso solare, si nutre di cambi di direzione improvvisi, salti e spirali come vuole la tecnica della ‘maestra’ Graham.
Linee che ammireremo nelle coreografie interessanti che compongono il programma presentato a Trieste: una summa della perizia della Rioult Dance.
Ad aprire il programma sarà “Citiy”, una coreografia del 2010 su musiche di Johann Sebastian Bach: precisamente una Sonata per violino e pianoforte in Sol maggiore interpretata attraverso un respiro urbano e movimenti nervosi.
I danzatori passeranno poi a La Valse di Maurice Ravel, musica su cui Pascal Rioult ha sviluppato nel 1995 la coreografia intitolata “Wien”. L’icona del valzer viennese come emblema di grazia, nitore, raffinatezza sociale viene distorta tanto da diventare la metafora della decadenza e della disintegrazione morale della società. Con grande perizia sei ballerini si alternano costantemente in un ampio movimento circolare in senso orario, offrendo l’illusione di un’intera città in movimento, ove alle vittime e agli umiliati si alternano figure aristocratiche e distaccate dalla realtà.
La seconda parte della serata si apre con “Duets Sacred & Profane” estratti da diverse opere della Rioult Dance e tutti danzati per la prima volta in Italia.
Debutto nazionale, infine, anche per “Dream Suite” sulla splendida musica della Suite n.2 in Do maggiore di Čajkovskij, una visione contemporanea del romanticismo. La tensione poetica e drammatica della musica è giustapposta al movimento dei danzatori che spesso trovano chiavi più aggressive, ritmiche e atletiche addirittura e dunque inattese. I colori e l’atmosfera di questo lavoro traggono anche spunto dal mondo surreale e dalla pittura di Marc Chagall.
Per tutte le informazioni su abbonamenti, biglietti e adesioni a TSDanza 3.0, ci si può rivolgere alla Biglietteria del Politeama Rossetti o nei consueti punti vendita dello Stabile regionale, o sul sito del Teatro, www.ilrossetti.it.