Ritorna il Teatro a Trieste nel Parco del Castello di Miramare

 

Jacopo Morra, I bagni di Trieste, fotografia©LauraPorettiRizman
Andrea Germani, I bagni di Trieste, fotografia©LauraPorettiRizman
Maria Grazia Plos, I bagni di Trieste, fotografia©LauraPorettiRizman
Romina Colbasso, I bagni di Trieste, fotografia©LauraPorettiRizman

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non si usano termini superlativi per recensire uno spettacolo, ma le mie sono emozioni e come tali, da sempre, io le racconto.

Tu che stai leggendo, riesci a comprendere lo stato d’anime nel quale si ritrova un’appassionata di teatro nel rivedere i propri attori sul palcoscenico? Se si, non servono le parole, ma nel caso tu fossi uno di quei lettori che non ama il teatro al punto da seguirlo incessantemente dalla prima infanzia fino alla maturità e oltre, in quel caso, prova a leggere quanto segue.

Tutto il mondo è rimasto bloccato causa la pandemia e il rischio di ritornare a quei periodi alleggia sempre nell’aria, ma ci sono stati settori più penalizzati di altri; quello artistico teatrale è stato uno di questi. Gli addetti alla divulgazione hanno tentato varie strade, rimboccandosi le maniche, e hanno creato alleanze con altri teatri, organizzando cicli di spettacoli gratuitamente distribuiti online. Di questa pratica e di questo utilizzo, se ne continua a far buon uso ancora, permettendo ai tanti che non riescono ad accedere allo spettacolo causa l’esiguo numero di posti possibili per le normative di sicurezza ancora in corso, di vedere attraverso uno schermo, la rappresentazione… ma è tutt’altra cosa che trovarsi nel vivo dello spettacolo, con gli attori davanti, la musica e la scenografia a contorno.

Arriviamo a Miramare in anticipo, il cancello apre mezz’ora prima dell’inizio. Siamo, come sempre, le prime ad entrare. Vedendo la maschera che usualmente incontro al Rossetti, provo un senso di felicità estrema. Ho incontrato prima lei di mia cugina, che amo come una sorella ma che abita in Slovenia: il teatro per me dunque è famiglia, e con lui ho stretto un legame fortissimo.

Il primo spettacolo si svolge nel punto dove Massimiliamo d’Austria è salpato per il Messico, salutando la sua amata Carlotta che rimaneva al castello. Lui non sarebbe più ritornato e la sua sposa sarebbe impazzita dal dolore. Si narra che la sua anima ancora vaghi per il parco di notte, cercando il suo amato. Un parco ricco di vegetazione che arriva da ogni luogo, finalemente ridorno di fiori festosi che gli donano merito.

Al pubblico viene consegnato un  paio di cuffie, gli attori reciteranno ma verranno sentiti attraverso questo sistema al quale verrà aggiunta della musica. Lo scenario è fantastico: di fronte al porticciolo, oltre lo specchio di mare, il molo che porta alla sfinge, a lato destro le cabine per la balneazione del castello, usate dai reali d’Austria, compresa la cugina Sissi, sul lato sinistro il bel Castello di Miramare, residenza della corte Asburgica ed ora museo storico e vanto della città di Trieste.

Romina Colbasso, Andrea Germani, Jacopo Morra e Maria Grazia Plos, sono i protagonisti che danno voce alle riflessioni degli autori Covacich, Dorfles, Leonardelli e Magris per raccontare il rapporto dei triestini con il mare, un rapporto non di facile comprensione per chi non vive e non ama questa città, ma che invoglia a conoscerla. Tra il pubblico alcuni turisti incuriositi, sorpresi a prender appunti per gli spunti di balneazione, ma tanti i concittadini di diverse età, che si sono lasciati conquistare da questa rappresentazione.

Romina Colbasso rapisce con le sue emozioni che sfiorano la Sicilia e che arrivano in pineta barcolana, Andrea Germani stupisce positivamente per l’ennesima volta, al punto da non riconoscerlo, nel suo accento d’appartenenza e nella sua voce matura, Jacopo Morra si presenta al pubblico nei panni di bagnino e la ormai nostra Maria Grazia Plos, per un attimo, di spalle, all’inizio, riporta i tratti degli insegnamenti della Reggio, al punto da farla entrare nello spettacolo, ma successivamente veste i panni del suo personaggio che scatena ilarità e gioia, seppur velata da un tono di ironia sarcastica. Il tramonto rende magico il luogo trasportando il pubblico nel  tempo. Quando finisce tutto, l’eco emotivo che risuona in me è così alto da non permettermi di urlare bravi come volevo. Un nodo alla gola mi commuove fortemente mentre le lacrime sgorgano a fiotti.

Finalmente state tornando.

Mentre il pubblico prosegue il suo percorso assieme ad “A Sarajevo il 28 giugno” nelle sale del Castello e del Parco di Miramare, io ripenso alla chiusura del Teatro Eliseo a Roma e la bilancio con la gioia di questo momento per non soffrirne troppo. 

Laura Poretti Rizman

 

foto fornita da ufficio stampa TS FVG

 

“Ultime repliche – fino al 19 luglio – per gli applauditissimi “I Bagni di Trieste” e “A Sarajevo il 28 giugno” che lo Stabile del Friuli Venezia Giulia ha messo in scena a Miramare. Per “Morire per quattro monete” all’Orto Lapidario sono state aggiunte 6 doppie repliche: il 17 – 18 – 24 – 25 – 27 e 29 luglio lo spettacolo andrà in scena sia alle 20.45 che alle ore 22”.

Regalano emozioni particolari gli spettacoli che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia mette in scena in collaborazione con il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare per la rassegna Trieste Estate promossa dal Comune di Trieste…
“I Bagni di Trieste” e “A Sarajevo il 28 giugno”, ambientati fra il porticciolo e il Castello hanno riscosso infatti un deciso successo fin dal debutto: lo Stabile regionale ricorda che questa è l’ultima settimana di programmazione e che vanno in scena, ogni sera, fino a domenica 19 luglio, a partire dalle ore 20.

“I Bagni di Trieste” è un nuovo spettacolo che – assieme ad “A Sarajevo il 28 giugno” – s’incastona nell’incantevole scenografia naturale del Castello e del Parco di Miramare: debuttano venerdì 3 luglio alle ore 20 le pièces che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia presenta nella rassegna Trieste Estate

 

Venerdì 3 luglio doppio debutto per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia che – in collaborazione con il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare e con il Comune di Trieste – presenta “I Bagni di Trieste” e “A Sarajevo il 28 giugno” nell’incantevole scenografia naturale del Parco di Miramare.

Gli spettacoli andranno in scena ogni giorno escluso il lunedì, fino al 19 luglio nell’ambito della rassegna Trieste Estate: “I Bagni di Trieste” alle ore 20 e alle 21.30 “A Sarajevo il 28 giugno”. Il pubblico potrà vederli entrambi o scegliere soltanto uno dei due: i biglietti sono già disponibili alla Biglietteria del Rossetti e date le limitate capienze imposte dalle norme di sicurezza sanitaria, è bene affrettarsi all’acquisto in prevendita.

“I Bagni di Trieste” è una produzione nuova dello Stabile regionale e indaga il rapporto di incredibile simbiosi dei triestini con il mare, attraverso le pagine di tanti autori – Mauro Covacich, Gillo Dorfles, Marcello Leonardelli e Claudio Magris – che hanno narrato il loro legame con questo elemento e in particolare con “l’andare al mare”, andare “al bagno” come si dice qui…

Va infatti spiegato per i non triestini ed i turisti che a Trieste per “Bagni” s’intendono gli stabilimenti balneari che punteggiano la costa.
I nostri grandi scrittori ne sono stati e ne sono assidui frequentatori: lo spettacolo regala così un doppio itinerario, attraverso le loro sensibilità e attraverso il tempo… Si passa dai racconti ormai lontani sui mitici Bagni Savoia, o sull’Ausonia ancora frequentatissimo, alla Pineta di Barcola, miraggio estivo di generazioni di triestini, per arrivare alle improbabili prospettive – che si prestano molto all’ironia – di un Pedocìn alle prese con le regole di distanziamento post-Covid.

In questo viaggio poetico e divertente fra le onde e le spiagge di Trieste faranno da guide Romina Colbasso, Andrea Germani, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos, protagonisti che daranno voce alle riflessioni degli autori nel porticciolo del Castello di Miramare.

Un vero cult è “A Sarajevo il 28 giugno”: tratto dall’omonimo romanzo di Gilberto Forti, questo fortunato spettacolo itinerante – che evoca la fine dell’impero Asburgico e l’avvento della prima guerra mondiale a partire dall’attentato all’arciduca Francesco Ferdinando – in occasione di Trieste Estate lascia la sede abituale del Museo de Henriquez per trovare una ancor più suggestiva cornice fra il Parco e le sale del Castello di Miramare. Il pubblico infatti si muoverà fra questi spazi, interni ed esterni, incontrando nel suo percorso gli attori, che – circondati dalla storia e dalle emozioni dei luoghi – restituiranno da diverse angolature una fondamentale pagina del Novecento, l’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando e di sua moglie Sofia, episodio che fece scoppiare la prima guerra mondiale.
Così si ascolteranno le parole dell’Ingegner Szigeti (Emanuele Fortunati) che maniacalmente mille e mille volte analizza il percorso del corteo dell’Arciduca per capire se fosse stato possibile proteggerlo meglio, poi Frau Magdalena Gobec (Ester Galazzi) che restituisce la pietas dei sudditi dell’impero per Francesco Ferdinando e la sua famiglia, e Polyxena Singer (Maria Grazia Plos), nobile ormai anziana, che narra con nostalgia l’epoca dell’Arciduca, sulle armonie dei valzer e di teneri, spensierati ricordi di una giovinezza perduta. Infine il Dottor Vasič (Francesco Migliaccio), medico delle carceri, ripercorre il terribile destino dell’attentatore durante la reclusione.

Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha inteso puntare sulla bellezza del territorio e della città, incastonando nei luoghi più iconici spettacoli che potessero arricchire anche la proposta turistica estiva cittadina: gli spettacoli vanno in scena grazie alla collaborazione con il Comune di Trieste e il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare nell’ambito della rassegna Trieste Estate.

Per “I Bagni di Trieste” si ringrazia mediaimmagine, che ha pubblicato il libro “Briciole” di Marcello Leonardelli e ospita i suoi testi su triesteallnews.it, di cui è editrice.

Il Comune di Trieste mette a disposizione alcuni biglietti gratuiti per la cittadinanza per ogni “prima” degli spettacoli inclusi nella rassegna “Trieste Estate”.
Per gli spettacoli firmati dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, questi biglietti gratuiti sono già in distribuzione e si possono ritirare – fino a esaurimento della disponibilità – alla Biglietteria del Politeama Rossetti aperta da martedì a venerdì dalle ore 9 alle 13.

Gli spettacoli sono “I Bagni di Trieste” (debutto il 3 luglio alle 20 al Porticciolo di Miramare, poi repliche con biglietti in prevendita fino al 19 luglio); “A Sarajevo il 28 giugno” (debutto il 3 luglio alle 21.30 nel Parco e nel Castello di Miramare, poi repliche con biglietti in prevendita fino al 19 luglio); “Morire per quattro monete. Winckelmann: l’ultimo viaggio” (debutto il 15 luglio alle 20.45 all’Orto Lapidario del Museo dell’Antichità, poi repliche con biglietti in prevendita fino al 29 luglio), e infine “Triestini d’Oltremare – frammenti di una storia” (debutto il 24 luglio alle ore 21 alla Centrale Idrodinamica in Porto Vecchio, poi repliche con biglietti in prevendita fino al 9 agosto).

I BAGNI DI TRIESTE

da Mauro Covacich, Gillo Dorfles, Marcello Leonardelli, Claudio Magris a cura di Franco Però
con Romina Colbasso, Andrea Germani, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Comune di Trieste e il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare

A SARAJEVO IL 28 GIUGNO

di Gilberto Forti
con Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Francesco Migliaccio, Maria Grazia Plos
musiche di Johann Strauss figlio e Franz Schubert
registrate dal “Quartetto Iris”: Laura Furlan, Emanuela Colagrossi (violino) Maria Lucia Dorfmann (viola), Cecilia Barucca Sebastiani (violoncello)
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con
il Comune di Trieste e il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare

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