Moon River
Più largo di un miglio
Ti attraverserò come si deve
Un giorno
Vecchio creatore di sogni
Tu che infrangi i cuori
Ovunque tu stia andando
Ti seguirò
Due errabondi
Alla scoperta del mondo
C’è così tanto mondo
Da vedere
Ricerchiamo la stessa felicità
Aspettando dietro l’ansa del fiume
Il mio amico per la pelle
Moon River
Ed io

Sulla base della melodica canzone Moon River scritta appositamente per Audrey Hepburn nel film Colazione da Tiffany, Paola e Ugo di presentano al pubblico tenendosi per mano sotto un fascio di luce che li illumina. L’applauso alla loro presenza non tarda ad arrivare e neppure il colpo di scena architettato così bene da Babilonia Teatri, che trascina la scena sul palcoscenico della vita, del teatro e di un circo, dove tutti sono interpreti e spettatori allo stesso tempo.
Lo spettacolo è composta dall’alternarsi di una intervista agli attori simbolo del teatro italiano tra la loro vita di coppia e alla tragedia d’amore più famosa al mondo in una comparazione che può essere letta e assimilata sotto diversi livelli. Romeo e Giulietta dunque visti e interpretati da una coppia che da oltre cinquant’anni si accompagna nella vita personale e lavorativa, ma anche un racconto storico del teatro maggiore che si è svolto nella nostra nazione.
Un racconto di famiglie, di legami, di amicizie e un racconto di aneddoti e fantasmi, di rituali e magie, di studio e di vita.
Una intervista che si alterna a una recitazione superba, che porta gli interpreti ad un salto di immedesimazione repentina, con un’offerta di una recitazione che mette i brividi nel cuore e porta negli applausi finali, in piedi con le lacrime di commozione, un plauso alla capacità artistica e al lavoro di una vita spesa per il teatro.
Romeo e Giulietta – Una canzone d’amore, è il nuovo spettacolo di Babilonia Teatri, prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano insieme allo Stabile del Veneto e all’Estate Teatrale Veronese ed è arrivato a Monfalcone nella stagione di prosa 2020 – 2021.
Babilonia Teatri è formato da Valeria Raimondi e da Enrico Castellani e nelle visioni dei loro spettacoli, si sono avvicinati sempre a temi molto importanti quali la detenzione carceraria, la precarietà giovanile in ambito lavorativo, il razzismo, la famiglia, la spettacolarizzazione dell’informazione e la sua degenerazione, l’ospedalizzazione e la rimozione della morte nella società contemporanea. Spettacoli che in regione abbiamo avuto modo di apprezzare più volte e che ogni volta ci portano in un mondo onirico e poetico ma allo stesso tempo velato di una leggera malinconia.
Romeo e Giulietta dunque, ma soprattutto Ugo e Paola, o forse meglio ancora, Paola e Ugo, ad interpretare una dualità così sincera. Un rapporto di amore e odio nella tragedia del bardo, ma anche una rappresentazione della sofferenza e della gioia, della vita e della morte. Una dualità che si presenta in ognuno di noi e sicuramente proprio per questo questa storia d’amore con un finale così triste e infausto ha raggiunto la sua grandissima popolarità nel corso del tempo.
La musica, sempre presente, spazia tra il rock melodico nel tempo e come dicono i Radiohead riportati in questo spettacolo, Un cuore pieno come una discarica Un lavoro che ti uccide lentamente Lividi che non guariranno Sembri così stanco ed infelice Deluso, il governo Non parla per noi
Vivrò una vita tranquilla Una stretta di mano Del monossido di carbonio Senza allarmi e senza sorprese
Silenzioso
Questo è il mio ultimo attacco Il mio ultimo mal di pancia Senza allarmi e senza sorprese Niente allarmi e niente sorprese Una casa così bella ed un giardino così bello
Laura Poretti Rizman
Enrico Castellani e Valeria Raimondi, in arte Babilonia Teatri, compagnia fra le più innovative e irriverenti della scena italiana, inquadrano e riscrivono il grande classico shakespeariano con un radicale ribaltamento di prospettiva e rendono protagonista assoluta dello spettacolo una coppia inossidabile, sulla scena come nella vita, quella formata da Paola Gassman e Ugo Pagliai.
Una nuova versione di Romeo e Giulietta, che si concentra sui protagonisti della vicenda escludendo il contesto: la guerra fra le rispettive famiglie, gli amici di Romeo, i genitori di Giulietta, il frate. Lo spettacolo di Babilonia Teatri ci interroga su quanto questa storia, la storia d’amore più celebre di tutti i tempi, sia anche nostra, degli attori che la interpretano come degli spettatori, e su quanto a lungo possa ancora sopravvivere a se stessa dopo averci accompagnati.
“Quando abbiamo deciso di mettere in scena questo testo – scrivono i Babilonia – avevamo chiare due scelte: gli unici personaggi di Shakespeare presenti nello spettacolo sarebbero stati Romeo e Giulietta, e a interpretarli sarebbero stati due attori anziani. Le scene in cui Romeo e Giulietta si incontrano e dialogano assurgono a vere e proprie icone di un amore totale e impossibile. Il fatto che a pronunciarle siano Paola e Ugo, coppia da più di cinquant’anni, le rende commoventi e profonde. Le rende concrete, e per quanto poetiche non suonano mai auliche. I continui riferimenti alla morte, alla fine, alla notte e alla tomba, di cui Shakespeare punteggia l’intero testo, assumono qui una veridicità che sconvolge ed emoziona, spingendoci a empatizzare con gli attori sulla scena”.
L’età di Romeo e Giulietta cambia, ma il binomio Amore e Morte su cui si basa il capolavoro di Shakespeare rimane presente.