Satie 2013

…per interessarsi a Satie occorre cominciare non avendo interessi, accettare che un uomo sia un uomo, lasciar perdere le nostre illusioni sull’idea di ordine, di espressione dei sentimenti e tutti gli imbonimenti estetici di cui siamo gli eredi. Non si tratta di sapere se Satie è valido. Egli è indispensabile….
(John Cage)

foto fornita da IlMiela/Bonawentura
foto fornita da IlMiela/Bonawentura

Satie Empatie vuole essere un evento musicale e visivo di ampio respiro dedicato alla figura e all’opera di Erik Satie (1866-1925), uno dei maggiori rappresentanti della musica contemporanea, noto per la sua versatilità in tutti i campi dell’espressione artistica, e per essere stato uno dei “casi” più controversi nella storiografia musicale del ‘900.
Bonawentura/Teatro Miela, sempre attento alle figure e alle situazioni rivolte all’arte contemporanea e alla multimedialità, non può rimanere indifferente al fascino che scaturisce da un personaggio come Satie.

Questo è un omaggio di artisti e appassionati alla sua opera nel rispetto dello “spirito” dell’autore stesso. Una rassegna con i connotati del piccolo festival dedicato in questa edizione soprattutto all’ambito francese, ma anche un evento festoso, un modo per avvicinarsi alla musica come festa e avvenimento.

Alcuni ‘pensieri’ satiani che aiutano a leggere il suo pensiero:
– Quando un tizio parla della “decadenza” attuale, guardategli la faccia.
– Sappiate che i bambini sono più giovani di molti vecchi.
– L’esperienza è una forma di paralisi.
– Sono disposto ad avere delle abitudini… ma non delle abitudini fossili.
– Quando ero giovane, mi dicevano: “vedrà quando avrà 50 anni”. Ho 50
anni. Ma non vedo niente.
– Benché le nostre informazioni siano false, non le garantiamo.
– L’artista non ha il diritto di disporre inutilmente del tempo del suo
ascoltatore.
Miope dalla nascita sentimentalmente sono presbite.

Teatro Miela
Giovedì 2 maggio 2013, ore 19.00

Anteprima

ATTENTI A QUEI TRE: JEAN COCTEAU TRA SATIE E GLASS
che qualcosa in fondo tra loro c’entrano

Conferenza di Daniele Martino co-direttore de Il Giornale della Musica

L’esperienza della trilogia d’opera maturata con Einstein on the Beach | Satyagraha | Akhnaten, permise al Glass, ormai autore di successo mondiale, di provare venti anni dopo il desiderio di un’altra trilogia, ancora una volta legata non a drammaturgie di tipo tradizionale, con personaggi, intrecci, dialoghi realistici, ma a rappresentazioni simboliche, poetiche, di un capitolo dell’esperienza umana universale. In Jean Cocteau egli negli anni Novanta trovò la più condensata e affascinante riflessione novecentesca sulla condizione del Poeta o comunque dell’Artista nel mondo contemporaneo.
Glass non è stato esplicitamente devoto a Satie quanto lo è stato Cage. Tuttavia, qualcosa attraverso Cocteau lega i due nel segno della esoterica, orfica funzione rivelatrice e smascherante del poetico e del teatro musicale…
Daniele Martino

Teatro Miela
Domenica 12 maggio, ore 20.00

KERMESSE ESPOSITIVA SATIE EMPATIE
Tutti possono partecipare purché “amici di Satie”
work in progress con la partecipazione di cento artisti

Un’installazione in forma di happening… di artisti, poeti, videomakers, grafici, fotografi, architetti, creativi o semplicemente fan di Satie, che desiderano fare omaggio al suo “spirito”. Un auto allestimento in forma di happening che si ripete ogni anno e a cui partecipano artisti, nazionali ed internazionali, che dedicano a Satie un loro lavoro sul tema.
N.B.: In questa giornata a partire dalle 09.00 fino all’arrivo del pubblico (ore 20.00) gli artisti arriveranno al Miela con le loro opere e sceglieranno dove esporle (chi prima arriva meglio alloggia): a loro disposizione ci saranno martelli, chiodi, scala, spago e tutte le pareti e gli spazi del teatro.
La mostra sarà visitabile in concomitanza con l’orario di svolgimento degli spettacoli dal 12 maggio fino al 17 maggio.

Teatro Miela
Lunedì 13 maggio, ore 21.00

QUARTETTO ANTHOS

Agnese Tasso, violino
Jessica Orlandi, viola
Silvia Dal Paos, violoncello
Francesco Spazian, pianoforte

Programma:
G. FAURÉ (1845-1924)
– Quartetto in do minore op. 15, per pianoforte e archi
L. MICHIELON (1969)
– Cette nuit, Hommage à Mallarmé (prima assoluta)
C. SAINT – SAËNS (1835-1921)
– Quartetto in si bemolle maggiore op.41, per pianoforte e archi

Due capolavori francesi nel repertorio del quartetto per archi con pianoforte affidati a una formazione emergente, si affiancano a una prima assoluta dedicata a uno degli ultimi sonetti di Mallarmé, ove l’esaltazione del genio poetico diventa nuova luce che illumina la notte cosmica.

Il Quartetto Anthos, nasce dal desiderio di quattro giovani amici di suonare insieme esplorando una formazione rara ed eccezionale della musica classica: il quartetto con pianoforte, ensemble che offre un repertorio vasto dalla scrittura quasi sinfonica.

Il gruppo intende promuovere non solo la conoscenza dei capolavori che la civiltà viennese ci ha lasciato in quest’ambito musicale, ma anche ulteriormente ampliare il repertorio con lavori inediti o pressoché ineseguiti. Per queste motivazioni, è da sempre interessato allo sviluppo e alla ricerca di nuovi testi compositivi, anche nella contemporaneità, di recente Antonio Zanon, Fabio Mengozzi, Gianluca Cascioli, Alberto Colla, Letizia Michelon e Mario Pagotto hanno scritto e dedicato nuove composizioni al Quartetto.

Cresciuti individualmente con K.Bogino, M.Quarta, L.Kaplan, C.Stegeman, I.Konovalov, I.Rabaglia, D.Rossi, P.Farulli, P. Farulli, A. Farulli, L.Ranieri, E.Bronzi nelle accademie di Bergamo, Parma, Lugano, Salisburgo, Pittsburgh e Tel Aviv, hanno affidato la loro preparazione cameristica a K.Bogino, al Trio di Parma, a Pier Narciso Masi e al Trio di Trieste con Maureen Jones nelle scuole di Roma, Duino (Ts), Bergamo, Parma, Ravenna e Fiesole.

Il Quartetto Anthos si presenta fin dal suo esordio come una delle più interessanti giovani formazioni del panorama italiano. Ha partecipato a concorsi nazionali ed internazionali ottenendo numerosi premi e riconoscimenti quali: Concorso Nazionale “Giovani Musicisti” di Massa, Concorso Nazionale “Riviera Etrusca” di Piombino, Concorso Nazionale “Città di Camerino”, Concorso Nazionale “Luigi Nono” di Venarla Reale, Concorso Nazionale “F.Feroci” di San Giovanni Valdarno, Concorso Nazionale “Giulio Rospigliosi”di Lamporecchio (Pistoia) Concorso Internazionale “Città di Padova”, Concorso Internazionale “Città di Minerbio”e Concorso Internazionale “Nuovi Orizzonti” di Arezzo.

Il Quartetto ha già all’attivo concerti e partecipazioni per le più importanti istituzioni concertistiche italiane come: Società dei concerti di Milano (Sala Puccini e Sala Verdi), Società dei Concerti di Prato, Teatro Salieri di Legnago (Verona), Incontri Internazionali d’Interpretazione di Mantova, Festival di musica da camera di Bergamo, Estate Musicale Senese, Amici della Musica di Milano, Amici della Musica di Verona, Festival dell’Estate Musicale a Portogruaro, Estate Musicale a Palazzo (Mantova), Fondazione Arena di Verona (Società Letteraria), Festival Internazionale Dino Ciani di Stresa, Festival musicale Nei suoni dei Luoghi, LeXgiornate di Brescia, Istituzione La Casa della Musica di Parma, Auditorium del Museo d’Arte Contemporanea di Trieste, Musica Aperta di Gorizia, Casa Museo Ivan Bruschi di Arezzo, Musei Capitolini del Campidoglio di Roma.

Nel 2008 è uscito per “Sample” il loro cd di esordio con musiche di Schumann e Brahms, che ha riscosso notevoli consensi da pubblico e critica e che gli ha consentito di produrre dal 2011 incisioni discografiche per l’etichetta “Wide Classique”, in un entusiasmante progetto di “integrali” unite a musica contemporanea. E’ disponibile con distribuzione mondiale sia su piattaforma cd, sia sul mercato digitale di internet (iTunes, Napster ecc.). Inoltre dal 2011 collabora con la WebTv limenmusic.com e le loro registrazioni vengono trasmesse on line e nelle più importanti frequenze radiofoniche come Radio Classica e Rai Radio Tre.

Teatro Miela
Martedì 14 maggio, ore 20.00

CHANSON D’AMOUR
La grazia, l’intensità e l’eleganza della “Melodie française”

in collaborazione con i Corsi di Canto del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste
Sikai Lai, baritono
Paola Mara, soprano
Karina Oganjan, soprano
Adriana Tomisic, soprano
Federica Vinci, soprano
Hao Wang, baritono
Rossella Fracaros, Sara Radin e Paolo Troian pianoforte

Viaggio nella cultura musicale francese contemporanea a Satie, tra l’esotismo elegante di Saint-Saëns e il classicismo raffinato del suo allievo Fauré, passando attraverso l’eleganza e la sensuale delicatezza di Massenet, per arrivare ai colori e alle sonorità evanescenti del padre dell’impressionismo francese, Claude Debussy. L’inconfondibile personalità di Ravel si distingue per la sottigliezza e la chiarezza delle sonorità, mentre il linguaggio di Poulenc evidenzia delle formule melodiche di gusto più moderno.

Sikai Lai
Nato a Pechino, ha iniziato gli studi di canto nella sua città natale con il M° Li Yun Hai e successivamente con Peng Kangliang, docente al Conservatorio di Pechino. Nel 2006 arriva in Italia studiando alla Scuola di musica di Portogruaro (VE) e nel 2008 entra al Conservatorio “ G. Tartini “ di Trieste dove attualmente frequenta il 3° anno del Triennio superiore di primo livello, nella classe di Rita Susovsky.
Si è esibito in diversi concerti a Trieste e in altre località della regione FVG e del Veneto.

Paola Marra
Dopo aver studiato con Claudio Di Segni, Antonio Stragapede, Ilia Aramayo Sandivari, si perfeziona con quest’ultima nello studio del canto lirico. Ha partecipato a diverse Masterclass tenute dal soprano Luciana Serra. Nel 2001 ha vinto il terzo premio al V Concorso Nazionale di Musica “Città di Mercato S. Severino “ (Salerno) e si è esibita come solista in vari concerti con diverse formazioni orchestrali. Nel 2003 ha debuttato nel ruolo della Duchesse de Crakentorp nell’opera “La fille du régiment” di G. Donizetti al Teatro di Lecce. Nello stesso anno è risultata finalista al Concorso Lirico Internazionale “Nicolosi” di Taranto. Nel 2005 ha interpretato il ruolo della Prima Donna nell’opera “Le Convenienze ed Inconvenienze Teatrali” di G. Donizetti al Teatro Orfeo di Taranto. Nello stesso anno ha debuttato, nell’ambito del Festival Duni di Matera, nel ruolo di Giulio Cesare nell’opera “Catone in Utica” di E. R. Duni.
Nell’agosto dello stesso anno si è esibita, in prima esecuzione assoluta, in “Sequentia “, opera in quindici sequenze in atto unico, per immagini, voci e strumenti elaborati in tempo reale, composta da Gianluigi Antonaci e diretta dall’autore.
Dal 2011 è corista titolare nella Cappella Civica di Trieste, diretta da Marco Sofianopulo.
Attualmente è allieva della prof.ssa Cinzia De Mola al Conservatorio “ G. Tartini”.

Karina Oganjan
Nata a Riga (Lettonia) ma di origini armene, ha conseguito il diploma di canto al Conservatorio di Udine. Attiva in particolar modo nell’ambito della musica del ‘900 e contemporanea, si è esibita con importanti formazioni cameristiche e orchestrali. E’ stata solista nel “ Manfred “ di Schumann al Teatro Nuovo Giovanni da Udine; ha cantato nel ruolo di Seconda Donna nel “ Dido and Aeneas “ di H. Purcell e nel ruolo di Criside nel “ Satyricon “ di B. Maderna nei teatri di Lucca, Pisa e Livorno. Attenta alla musica delle sue origini, ha collaborato come interprete del repertorio armeno con importanti strumentisti. Nel 2012 ha vinto il secondo premio per la musica da camera in Trio con il mezzosoprano Martina Rinaldi e la pianista Lucia Zarcone al concorso “ Lilian Caraian “ di Trieste. Con la stessa formazione ha vinto il Premio Nazionale delle Arti a Torino, nella sezione musica da camera. Attualmente frequenta il Biennio specialistico di canto nella classe di Cinzia De Mola al Conservatorio “ G. Tartini “ di Trieste.

Adriana TOMISIC
Inizia giovanissima lo studio del flauto presso la Scuola musicale di Pola, frequentando contemporaneamente nella stessa scuola anche il corso di canto lirico. Conseguito il diploma, si iscrive al Conservatorio “ G.Tartini “ di Trieste nella classe di flauto traverso ed in quella di canto. Attualmente frequenta l’ultimo anno del corso ordinamentale di canto nella classe di Rita Susovsky.
Si è esibita come solista e in diverse formazioni cameristiche, orchestrali e corali in Italia, Croazia, Slovenia, Austria, Irlanda, Spagna, Inghilterra, Germania, Francia e Malta, ottenendo numerosi riconoscimenti in concorsi musicali.

Federica Vinci
Nata a Trieste nel 1987, entra giovanissima nel coro “I piccoli cantori della città di Trieste “, con il quale ha partecipato a molte produzioni operistiche e si è esibita in Italia e all’estero. Inizia lo studio del canto e si iscrive al Conservatorio “ G. Tartini “di Trieste dove attualmente sta completando gli studi nella classe di Rita Susovsky.
Ha seguito corsi di perfezionamento con Luciana Serra e Luciana D’Intino. Si è esibita in vari concerti nella regione Friuli Venezia Giulia, anche con l’accompagnamento di formazioni orchestrali e, nel 2010 ha vinto il terzo premio al concorso di musica da camera “ Lilian Caraian “ di Trieste.

Hao Wang
Nato a Kunming (Cina) nel 1988, ha iniziato gli studi musicali all’età di 4 anni, coltivando e sviluppando positivamente le sue personali attitudini in campo musicale. Dopo aver concluso gli studi liceali nel suo paese, si è trasferito a Padova dove ha frequentato la facoltà umanistica di psicologia, perfezionando inoltre la conoscenza della lingua italiana. Ha continuato gli studi musicali presso il Conservatorio di musica “ G.Tartini “ di Trieste nella classe di canto di Rita Susovsky, che frequenta tutt’ora. Nell’anno 2011 ha tenuto importanti concerti in Cina e in Italia. Attualmente, oltre agli studi presso il Conservatorio, svolge attività didattica e concertistica in collaborazione con Enti e Associazioni culturali del Friuli Venezia Giulia.

Rossella Fracaros
Nata nel 1985, laureata cum laude in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura presso l’Università degli Studi di Udine nell’a.a. 2006/07, consegue il Diploma Accademico di I° livello presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste nel 2011, sotto la guida del prof. Gianluigi Polli. Partecipa, in qualità di solista e collaboratore, a varie master class con qualificati docenti. Dal 2010 è pianista corripetitore dei corsi estivi internazionali di St. Paul im Lavanttal (Austria) per la classe di Flauto della prof.ssa Luisa Sello e si è esibita in diversi concerti ed eventi musicali in Italia ed all’estero (Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria, Francia, Belgio).
Attualmente prosegue gli studi presso lo stesso Conservatorio, dove è iscritta al Biennio Specialistico di II° Livello, indirizzo Maestro collaboratore al pianoforte.

Sara Radin
Si diploma in Pianoforte con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, sotto la guida di Giuliana Gulli. Successivamente ottiene il Diploma presso la “Scuola di Perfezionamento e Magistero Strumentale” di Trieste, seguendo corsi con importanti e qualificati docenti. Nel 1994 ottiene la Licenza di Perfezionamento di Musica da Camera al “Conservatoire de Lausanne” (CH). Nel 1997 si diploma in pianoforte solista all’Accademia di Musica di Firenze, sotto la guida di Pier Narciso Masi. È vincitrice di vari premi nazionali e internazionali di musica da camera.
È stata pianista collaboratore in numerose master classes tenute da docenti di fama internazionale in Italia, Slovenia, Croazia e Svizzera.
Svolge attività concertistica in varie formazioni cameristiche in Italia e all’estero.
È membro di commissione in vari concorsi nazionali e internazionali. È docente di pianoforte presso la scuola media a indirizzo musicale “Roli” di Trieste.

Paolo TROIAN
Si è diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste  nella classe di Pianoforte di Gianluigi Polli. Successivamente ha conseguito con lode il Diploma accademico di II livello, specializzandosi in accompagnamento e collaborazione al pianoforte sotto la guida di Silvano Zabeo, Fabrizio Del Bianco e Fedra Florit. Ha approfondito i suoi studi anche con Nazzareno Carusi presso l’Accademia Musicale Federiciana di Andria (BA).
Frequentata come studente Erasmus l’Accademia “Franz Liszt” di Budapest e, dopo aver ricevuto una menzione straordinaria come accompagnatore al VI Concorso Internazionale “József Simándy” di Szeged presieduto dal soprano Éva Marton, è stato da quest’ultima richiamato all’Accademia di Budapest per un periodo di tirocinio sotto la sua supervisione.
Si è ulteriormente perfezionato come maestro collaboratore all’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, dove ha avuto modo di lavorare con Dante Mazzola, Vincenzo Scalera e James Vaughan, e di partecipare a diversi concerti e allestimenti operistici come pianista, maestro di sala e maestro al cembalo. Svolge attività regolare come pianista in formazioni cameristiche e come maestro collaboratore in concerti, produzioni teatrali, corsi e concorsi musicali. Da due anni collabora col baritono Alberto Gazale e col pianista Marino Nicolini ai corsi dell’Accademia musicale “Lina Aimaro Bertasi” di Sirmione (BS).
Ha studiato composizione con Fabio Nieder presso il Conservatorio “G. Tartini”.

Programma:
C. SAINT- SAËNS  (1835-1921)
– Boléro (duetto)
G. FAURÉ (1845-1924)
– Le Secret
– Chanson d’amour
J. MASSENET  (1842-1912)
– Souvenir de Venise
– Les femmes de Magdala
– Danse de rameaux (duetto)
C. DEBUSSY  (1862-1918)
-Romance
– Air de Simeon (da “L’Enfant Prodigue”)
– Air de Lia (da “L’Enfant Prodigue”)
M. RAVEL (1875-1937)
– Cinq Mélodies populaires grecques
F. POULENC (1899-1963)
– Métamorphoses : Reine des mouettes
– C’est ainsi que tu es Paganini
E. SATIE (1866-1925)
– La Diva de l’Empire
F. POULENC (1899-1963)
– Les Chemins de l’amour
C. SAINT – SAËNS (1835-1921)
– Aux conquérants de l’air (duetto)

Teatro Miela
Martedì 14 maggio, ore 21.30

Recital pianistico di MASSIMO GABELLONE

La ricerca timbrica di Chopin rappresenta una straordinaria fonte di ispirazione per le sperimentazioni coloristiche e armoniche degli impressionisti francesi e in particolare per il linguaggio innovativo di Claude Debussy.

Massimo Gabellone si è diplomato in pianoforte principale al Conservatorio di Trieste, col massimo dei voti e sotto la guida di Massimo Gon.  Nel 1987 è stato ammesso insieme ad altri 11 pianisti, scelti tra 120 provenienti da tutto il mondo, alla Hochschule fuer Musik und Darstellende Kunst di Amburgo. Gabellone, affianca l’attività artistica a quella progettuale-organizzativa, in ambito locale e internazionale, volta alla cooperazione culturale, e allo sviluppo territoriale e umano, utilizzando la Musica quale elemento innovativo di partecipazione e dialogo, oltre che di sviluppo economico. Esperto di euro-progettazione in ambito culturale, già utilizzato dalle Nazioni Unite quale “membro di staff” e consulente internazionale, svolge in genere la sua attività in Italia e all’Estero, con particolare riferimento al Sud Est Europa, con i quali Paesi collabora continuativamente da oltre 10 anni. Fondatore e promotore di molte iniziative, tra cui l’Ass. Progetto Musica di Monfalcone, l’Orchestra Karmelòs, il Festival Musicale Internazionale “Nei Suoni dei Luoghi”, ha potuto avvicinare alla Cultura e alla Musica molte risorse economiche negli ultimi 10 anni, nell’ordine di svariati milioni di euro, provenienti in particolare dalla Programmazione Europea, progettualità che sono poi state riconosciute dalla Ue e dalle Naz. Unite quali “Best Practics” .
Nel 2010 ha promosso un protocollo multilaterale internazionale, attivo tuttora, che coinvolge attualmente 3 Conservatori italiani e 6 Istituzioni Universitarie pubbliche del Sud Est Europa, e che prevede ed attua la progettazione internazionale di interesse reciproco(anche comunitaria), oltre che favorire la mobilità di studenti e allievi. Definito dalla critica “interprete dotato di profonda maturità” gli è sempre stata riconosciuta la padronanza strumentale e la bellezza del suono. Membro in diverse commissione giudicatrici, per la sua attività, gli è stato conferito in Campidoglio dal Comune di Roma il premio “Personalità Europea”. Attualmente, è membro della Commissione Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia. Massimo Gabellone fa parte della “Lista Artisti” della nota casa produttrice di pianoforti “Steinway & Sons”.

Programma:
C. DEBUSSY (1862- 1918)
– Estampes (Pagodes, Soirée dans Grenade, Jardins sous la pluie)
– Masques
– dai Préludes II Livre, n. 3 “La Puerta del Vino”
F. CHOPIN (1810-1849)
– Scherzo n. 1 op. 20 in si minore
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C. DEBUSSY (1862-1918)
– Suite Bergamasque (Prélude, Menuet, Claire de lune, Passepied)
F. CHOPIN (1810-1849)
– Scherzo n. 2 op. in si b minore
Teatro Miela
Mercoledì 15 maggio, ore 19.00 e 21.30

COCO CHANEL & IGOR STRAVINSKY
di Jan Kounen
con Mads Mikkelsen, Anna Mouglalis, Anatole Taubman, Yelena Morozova
Francia, 2009, col., 118′, versione originale sott. it.

Film di chiusura al festival di Cannes 2009, recitato in francese, è ambientato a Parigi con una lunga sequenza di ricostruzione della prima rappresentazione della Sacre du printemps.
Il film ruota intorno ad una ipotetica relazione sentimentale fra Coco Chanel e Igor Stravinsky, avvenuta a Parigi nel 1920, l’anno in cui fu creato il profumo Chanel No. 5. Greenhalgh, autore del romanzo, ha anche curato la sceneggiatura del film, con il supporto di Chanel ed il suo attuale direttore artistico, che hanno concesso alla produzione l’accesso agli archivi dell’azienda ed all’appartamento di Coco Chanel a Parigi.

In collaborazione con la Cappella Underground Teatro Miela
Giovedì 16 maggio, ore 21.00

QUARTETTO D’ARCHI EX NOVO

Carlo Lazari, violino
Annamaria Pellegrino, violino
Mario Paladin, viola
Carlo Teodoro, violoncello

Una delle migliori formazioni cameristiche italiane rilegge due composizioni fondamentali del repertorio quartettistico per archi, da cui trae ispirazione l’opera prima, dedicata al celebre ed enigmatico Sonetto in yx di Mallarmé.

Programma:
C. DEBUSSY (1862-1918)
– Quartetto per archi
L. MICHIELON (1969)
– Quartetto in yx, hommage à Mallarmé (prima assoluta)
M. RAVEL (1875-1937)
– Quartetto per archi

Sorge nel 1987, nell’ambito del più vasto Ex Novo Ensemble di Venezia (gruppo attivo nel campo della musica contemporanea), allorché un pò alla volta si andava creando per il complesso l’esigenza di una formazione specializzata in grado di interpretare il repertorio contemporaneo del quartetto d’archi nella sua grande varietà di forme, stili, linguaggi.

I componenti del quartetto provengono tutti dal Conservatorio di Venezia dove hanno gettato le fondamenta per un accurato studio del repertorio del proprio strumento prima, e del quartetto poi, sviluppando successivamente un particolare affiatamento grazie ai molti anni di attività concertistica durante i quali hanno avuto modo di esibirsi in molti festival italiani ed europei, presentando molte opere in prima esecuzione assoluta tra le quali un quartetto giovanile di Bruno Maderna a Venezia nel 1989.
Tra le registrazioni discografiche: 8° quartetto di Gian Francesc Malipiero per Ricordi ed il quartetto del 1955 di Bruno Maderna per Stradivarius, il quartetto op.17 di Giovanni Sgambati per ASV.

Teatro Miela
Venerdì 17 maggio, ore 20.00

BUON COMPLEANNO ERIK SATIE!
torta aperitivo per festeggiare il compleanno di Satie

Teatro Miela
Venerdì 17 maggio, ore 21.00

REMO ANZOVINO
Viaggiatore Immobile

Remo Anzovino – pianoforte
Vincenzo Vasi – theremin, glockenspiel, basso, campionatore, voce
Alberto Milani – chitarra elettrica
Marco Anzovino – percussioni, chitarre acustiche

In questa particolare serata, sarà presente sul palco al fianco di Remo Anzovino, il Coro Polifonico di Ruda, diretto da Fabiana Moro, per l’esecuzione del brano 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont).
Questa serie di concerti segue la pubblicazione del suo ultimo album Viaggiatore Immobile (Egea Music), al quale Oliviero Toscani ha voluto regalare la copertina e prodotto da Taketo Gohara.

Difficile da catalogare, insofferente alle appartenenze di genere, il suono di Anzovino che attraversa jazz, pop e musica classica su una cifra fortemente internazionale e contemporanea, conserva un gusto profondamente italiano per la melodia che lo rende un unicum nel panorama musicale attuale.
Sul palco con lui tre musicisti che rappresentano tre mondi musicali distinti, i tre grandi filoni che da sempre coesistono nella musica del compositore friulano: la classica contemporanea, il pop e il jazz rock:
Vincenzo Vasi, anima sperimentale del gruppo (già punta di diamante del gruppo di Vinicio Capossela e collaboratore abituale di Mike Patton) al theremin, glockenspiel, basso, campionatore e voce;
Alberto Milani alla chitarra elettrica. Il suo modo pittorico di suonare riesce ad infondere al suono del piano un’impronta rock e moderna;
Marco Anzovino alle percussioni e chitarre acustiche. Già produttore di nomi di rilievo come Fabio Concato e Gino Paoli, a lui si deve il motore ritmico della musica e l’ascendenza pop dell’insieme. 
Questo quartetto d’eccezione ripercorrerà non solo le dodici tracce del viaggio dell’ultimo album, ma ricreerà la magia di successi degli album del passato, quali: Cammino nella notte, Tabù, Metropolitan, Amante ed infine l’inedito No Smile, composizione pensata come omaggio al genio di Buster Keaton.

REMO ANZOVINO è la punta di diamante della musica made in Friuli Venezia Giulia e si conferma ad oggi come figura di riferimento della musica strumentale italiana, acclamato come compositore fra i più innovativi in circolazione. 
I suoi album: Dispari, Tabù, Igloo e il nuovo Viaggiatore Immobile, contenente l’intensa “9 ottobre 1963 (Suite for Vajont)”, rappresentano il naturale sbocco di un’artista che sin da giovanissimo ha lavorato nella musica per il cinema, teatro e pubblicità, ricevendo numerosissimi riconoscimenti. Le sue composizioni sono caratterizzate da un linguaggio trasversale ed emozionale inconfondibile, un piano sublime tra musica classica, jazz e pop.
Nel 2007, Anzovino viene invitato dall’Ente dello Spettacolo a tenere un concerto alla Mostra del Cinema di Venezia, dove propone uno spettacolo nel quale il rapporto tra cinema e musica è per la prima volta capovolto. Vanta, inoltre, numerose collaborazioni: da Franz Di Cioccio (PFM) e Simone Cristicchi a Gino Paoli; da Dj Aladin, Dargen D’Amico e Roberto Dellera (Afterhours) all’opening track del disco tributo in italiano a Cesaria Evora. 

A febbraio è partita la tournée che lo ha visto esibirsi da Londra alla Cina, passando per le maggiori città italiane e internazionali, e si concluderà a Trieste per omaggiare il grande artista francese nel giorno del suo compleanno.

Teatro Miela
Sabato 18 maggio, ore 21.00

LA VALSE
Omaggio a Camille Claudel

Claudia Grimaz, soprano e voce recitante
Andrea Rucli, pianoforte

Una serata per evocare il fascino di una delle artiste più carismatiche del primo Novecento francese, la scultrice Camille Claudel, reinterpretata alla luce dei protagonisti del suo tempo e dei versi della giovane poetessa ferrarese Monica Pavani.
Programma:
E. SCHULTZ ADAIEWSKY (1846-1926)
– 3 Rondel su testi di J. L. d’Orleans
C. DEBUSSY (1862-1918)
– Fetes galantes, 3 Chanson de France
E. SATIE (1866-1925)
– Sports and Divertissements, per pianoforte solo
L. MICHIELON (1969)
– Luce ritirata. Hommage à Camille Claudel , per soprano e pianoforte su testi di Monica Pavani (prima assoluta)
C. DEBUSSY (1862-1918)
– Chanson de Bilitis

MEDIATECA per SATIE
Empatie, metamorfosi e dolcezze: come l’arte sente ed entra dentro le cose…
La Mediateca fa un omaggio allo spirito di Satie con due proiezioni speciali ed un incontro magico/poetico che descrivono come l’arte, grazie alle sue ibridazioni linguistiche, utilizza le  trasformazioni e le visioni per raggiungere attraverso la percezione varie forme di empatia.

Proiezioni in sala video della Mediateca – La Cappella Underground, alla Casa del Cinema di Trieste (Piazza Duca degli Abruzzi n. 3, secondo piano).
Mediateca de La Cappella Underground
Domenica 12 maggio, ore 21.00

Dopo la Vernice della Kemesse espositiva delle ore 20.00 al Teatro Miela si continua la serata in Mediateca, nello spazio della sala di consultazione al IIp del Palazzo del Cinema, sopra al Teatro Miela.

VISIONI EMPATICHE
di Barbara della Polla e Lella Varesano.

Un incontro magico/poetico che parte dalle visioni di Hildegard Von Bingen, figura complessa della mistica medioevale, e approda alle teorie sul processo creativo che accomunano lo stadio delle visioni  estatiche  sia  alla sfera artistica sia a quella scientifica. Hildegarda la mistica fu scrittrice, musicista, cosmologa, artista, drammaturga, guaritrice, linguista, naturalista, filosofa, poetessa, consigliera politica, profetessa e compositrice di musica. Una figura leonardesca anticipatrice che, tra l’XI e il XII sec., racchiuse in sè un rapporto totale tra natura ed esistenza vivendo una vita di esperienze mistiche, intuizioni artistiche e scientifiche, capacità politiche e forze straordinarie in grado di connessioni verticali e cosmogonie illuminanti.

Mediateca de La Cappella Underground
Martedì 14 maggio, ore 19.00

L’INHUMAINE
di Marcel L’Herbier
Francia, 1924, 135’, b/n, muto

Capolavoro del cubismo e del futurismo che vanta la scenografia di Ferdinand Leger e la  fotografia di Man Ray, il film attinge a piene mani nell’iconografia delle avanguardie francesi. Un giovane inventore Einar Norsen follemente innamorato della cantante Claire Lescot, soprannominata “l’inumana” per la sua freddezza, simula, dopo averlo annunciato, il suicidio in un incidente d’auto. Davanti al suo feretro Claire dà sfogo al suo dolore però….

Mediateca de La Cappella Underground
Martedì 21 maggio, ore 19.00

CREMASTER 3
“The Order”
di Matthew Barney
USA, 2002, 31’ in loop 93’, colore

Il ciclo Cremaster è un progetto artistico che comprende cinque film, un lavoro articolato e complesso che include sculture, foto, dipinti e libri d’arte che hanno consacrato Matthew Barney come uno dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea. Per la realizzazione dell’intero ciclo sono stati impiegati otto anni di lavoro, dal 1994 al 2002, il progetto si è concluso con una sontuosa esposizione al Solomon R. Guggenheim Museum di New York. Barney collabora da lungo tempo con Jonathan Bepler, compositore colto e performer dal sound ipnotico, con il quale realizza le colonne sonore dei suoi film.

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